giovedì 14 maggio 2015

PARLIAMO DI PENSIONI - POST N.2

Continuiamo a parlare di pensioni.


I VARI SISTEMI DI CALCOLO DELLA PENSIONE SUSSEGUITISI NEL TEMPO

PRIMO INTERVENTO CON IL DECRETO LEGGE "AMATO" DEL 30 DICEMBRE 1992 - N. 503
Se vi ricordate il '92 fu un anno drammatico per il Paese. Tangentopoli, la fine della prima repubblica, il governo di emergenza nazionale "Amato" che nel Luglio 1992 introdusse il prelievo forzoso del 6 per mille sui depositi, ...........e che mise mano anche alle pensioni. Il decreto legge 30 Dicembre 1992 n. 503 costituisce il primo importante provvedimento per il riordino del settore.
Queste le innovazioni:
- armonizzazione della normativa per dipendenti pubblici  e privati
- innalzamento dell'età per la pensione di VECCHIAIA a 65 anni per gli uomini e 60 per le donne(in precedenza  60 e 55)
- introduzione del divieto parziale di cumulo tra pensione e lavoro autonomo
Ma il vero pilastro del sistema è la riforma Dini del '95
Fino  alla entrata in vigore della riforma Dini (legge 8 Agosto 1995 - n 335) la pensione veniva così calcolata:
a) calcolo con il sistema retributivo - ultimi cinque anni
Coloro che sono andati in pensione entro il 31 Dicembre 1995 hanno visto calcolata la pensione sulla media degli stipendi degli ultimi cinque anni. Era un sistema che favoriva coloro "che facevano carriera" negli anni immediatamente precedenti la cessazione dell'attività lavorativa. Nelle banche, anziani capiufficio venivano promossi funzionari, in riconoscimento della loro abnegazione e fedeltà, per far loro percepire una pensione più alta. Così nell'industria dove spesso il datore di lavoro promuoveva dirigente chi magari il dirigente lo aveva fatto tutta la vita senza riconoscimento formale. I semplici rinnovi contrattuali di categoria portavano benefici per tutto il periodo lavorativo. La pensione era di fatto svincolata dai contributi versati; era un sistema che poteva reggere solo in periodi di forte espansione del Prodotto interno lordo

RIFORMA DINI (legge 8 Agosto 1995 n. 335)
E'il provvedimento più importante di quegli anni ed ha introdotto notevoli novità. La principale "l'introduzione del sistema contributivo", il famoso o famigerato sistema di calcolo con il quale andranno in pensione i nostri giovani. Introduzione graduale. Fu stabilito:
- che chi aveva già 18 anni di contributi al 31 Dicembre  '95 avrebbe visto calcolata la pensione tutta con il sistema retributivo ma per gli anni fino al 1995 calcolata sugli ultimi 5 anni e dal 96 in poi sugli ultimi dieci
- chi non aveva 18 anni di contributi avrebbe avuto calcolata la pensione con il sistema misto retributivo/contributivo(fino al 95 sistema retributivo,dal 96 in poi sistema contributivo)
- gli assunti dal 96 in poi avrebbero avuto applicato il solo sistema contributivo. Quindi, ricapitolando:
c) sistema misto retributivo/contributivo per coloro che al 31 Dicembre 1995 erano già assunti ma non avevano raggiunto i 18 anni di contributi.
d) sistema esclusivamente contributivo per gli assunti dal 1 Gennaio 1996 in poi.

Del sistema contributivo parlerò in un post a parte ed emergerà chiaro che i nostri giovani avranno un trattamento pensionistico irrisorio del che dovremmo preoccuparci vivamente fin da subito.

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