Non ho mai pensato che noi marchigiani siamo i più furbi del mondo, anzi. In genere persone serie, affidabili, con un forte senso del dovere, il "paraculino di Firenze" (Renzi ndr) se ne mette nel sacco dieci alla volta, dei nostri.
Ma mi vado convincendo che quando non vogliamo capire, siamo proprio duri di testa, "de coccio", come direbbero a Roma. MI spiego.
Apprendo attraverso Cronache Maceratesi che i sindacati hanno rilasciato un comunicato congiunto in cui si dichiarano "preoccupati" per la situazione di Banca Marche. Dopo due anni di commissariamento ancora non si vede una soluzione, dicono, mentre in casi analoghi gli Istituti coinvolti nello stesso genere di problematiche erano già stati "salvati" da tempo. E vedono in ciò una sospetta disparità di trattamento. Ora, che siano preoccupati da un lato è un fatto postivo perché dimostra che, almeno, sono vivi contro tutte le apparenze. Certo, sarebbe stato meglio che si fossero preoccuapti prima ma si sa che da noi in campo finanziario si accorgono tutti "dopo"(Collegi sindacali, socetà di revisione, Bankitalia, Consob, Sindacati, dipendenti, organi di informazione, la "politica", tutti ciechi e sordi.) Il grave é che non abbiano ancora capito che nel caso di Banca Marche la soluzione non si trova perché non c'è più niente da salvare. Il patrimonio è azzerato, i crediti che eufemisticamente vengono chiamati "non performing" rappresentano una percentuale abnorme degl attivi, i precedenti ammininistratori sono stati come Attila: sulle Marche non cresce più lerba.
Ma vogliamo svegliarci una volta per tutte!? Vogliamo smettere di aspettare sempre soluzioni "miracolistiche"!? Vogliamo convincerci una volta per tutte che il benessere di una comunità, quale che sia, dipende dai suoi comportamenti , dall'attenzione che "deve" dedicare ai comportamnetti di chi li amministra!?
Se non si dà vita ad una vera e propria "rivoluzione culturale" questo Paese non si salva. Volete cominciare a capirlo anche voi, amici e corregionali marchigiani!?
Apprendo attraverso Cronache Maceratesi che i sindacati hanno rilasciato un comunicato congiunto in cui si dichiarano "preoccupati" per la situazione di Banca Marche. Dopo due anni di commissariamento ancora non si vede una soluzione, dicono, mentre in casi analoghi gli Istituti coinvolti nello stesso genere di problematiche erano già stati "salvati" da tempo. E vedono in ciò una sospetta disparità di trattamento. Ora, che siano preoccupati da un lato è un fatto postivo perché dimostra che, almeno, sono vivi contro tutte le apparenze. Certo, sarebbe stato meglio che si fossero preoccuapti prima ma si sa che da noi in campo finanziario si accorgono tutti "dopo"(Collegi sindacali, socetà di revisione, Bankitalia, Consob, Sindacati, dipendenti, organi di informazione, la "politica", tutti ciechi e sordi.) Il grave é che non abbiano ancora capito che nel caso di Banca Marche la soluzione non si trova perché non c'è più niente da salvare. Il patrimonio è azzerato, i crediti che eufemisticamente vengono chiamati "non performing" rappresentano una percentuale abnorme degl attivi, i precedenti ammininistratori sono stati come Attila: sulle Marche non cresce più lerba.
Ma vogliamo svegliarci una volta per tutte!? Vogliamo smettere di aspettare sempre soluzioni "miracolistiche"!? Vogliamo convincerci una volta per tutte che il benessere di una comunità, quale che sia, dipende dai suoi comportamenti , dall'attenzione che "deve" dedicare ai comportamnetti di chi li amministra!?
Se non si dà vita ad una vera e propria "rivoluzione culturale" questo Paese non si salva. Volete cominciare a capirlo anche voi, amici e corregionali marchigiani!?
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