mercoledì 3 giugno 2015

QUALCHE OSSERVAZIONE SUL VOTO ALLE REGIONALI

Rompo per un attimo il silenzio che mi ero imposto per le seguenti ragioni:
a) sto un po' meglio; vi assicuro che i dolori lancinanti che hanno segnato le giornate di sabato, domenica e lunedì avrebbero dovuto riportarmi subito alle riflessioni che sto facendo sulla teodicea.
b) sento vicini, molto vicini e "compassionevoli"(cum patìre) tanti amici ed amiche di vecchissima data e di più recente acquisizione. Gastone Campanati, che ho conosciuto nel contesto del corso di economia e finanza che ho tenuto per qualche anno alla Universiter di Castellanza e con il quale sono in profonda sintonia, ha scritto delle parole bellissime che hanno toccato le mie corde più sensibili. Oggi poi Patrizio Lattanzio dal Lussemburgo mi ha scritto che non si accettano diserzioni............... A tutti loro il mio sentito "grazie".
c) mia moglie mi sta dando tutta la forza di cui avevo bisogno.................nella buona e nella cattiva sorte............Certe malattie sono crudeli perché mettono alla prova, duramente, non solo chi ne soffre ma, soprattutto, chi condivide il progetto di vita del, chiamiamolo così, "sofferente"; un carico spesso non facile da sopportare.
d) tutti i miei affetti sono ben vivi e presenti davanti ai miei occhi e mi danno forza
e) difficilmente avrei resistito alla tentazione di esprimere la mia opinione sui risultati delle regionali.
Quindi ecco il mio giudizio, preceduto da una premessa:
le espressioni destra-sinistra hanno quasi del tutto perduto il loro significato originale di contrapposizione tra due visioni di società antitetiche. Io parlerei, meglio, di BUONA AMMINISTRAZIONE e CATTIVA AMMINISTRAZIONE. E' buona amministrazione, secondo me, quella caratterizzata dai seguenti elementi nessuno dei quali può mancare:
- onestà assoluta di comportamento da parte del ceto politico e da parte della dirigenza centrale e periferica dello Stato. Onestà che può e deve essere pretesa anche perché le sopraddette funzioni sono ben remunerate
- competenza (è necessario  che il politico o il dirigente abbiano competenze specifiche nel settore che sono chiamati a dirigere). Non si può essere rappresentati all'estero, ad esempio, da una persona come l''onorevole Pittella, Vicepresidente del parlamento europeo
- solido ancoraggio ai princìpi di uno Stato democratico quale è il nostro; quindi rispetto assoluto del principio di divisione dei poteri, degli organi di garanzia, del principio di legalità in genere
- concretezza operativa e organizzazione continuamente monitorata che sono garanzia di scelte ancorate alle categorie del "possibile" e del "compatibile"
- visione lunga e attività di governo che abbia come  "faro" l'interesse e il benessere presente e futuro della "polis". Un governo sia centrale che regionale non può che essere guidato da uno "statista" e statista è chi pensa, oltre che a governare il presente, alle future generazioni
- attenzione ai bisogni dei cittadini più deboli perché sia assicurata accanto alla "democrazia formale" quella "sostanziale"
- "trasparenza" - la casa deve essere di vetro
 Vediamo chi nell'attuale panorama politico ha queste caratteristiche. Con una premessa: il fatto che un italiano su due non è andato  a votare significa semplicemente che un italiano su due non trova nessun partito o movimento che risponda alle proprie aspettative.
CENTRO DESTRA
Forza Italia
Partito che non ha mai avuto praticamente nessuna delle caratteristiche sopra elencate. Un partito nato intorno alla figura di un personaggio che molti italiani  hanno visto come una specie di uomo della provvidenza e che invece era solamente un poveruomo anche poco intelligente. Passato dalla  fase "bien-aimé" a quella di "fou", Silvio il Patetico esce di scena da "cavaliere rampato"(cfr. Italo Calvino) senza aver capito ed accettato che il suo tempo era finito. Poteva uscire a tempo debito volando alto; esce come persona anziana abbastanza repellente a vedersi in contrasto amaro con l'immagine di un partito di giovani, belli, e furbi che è stata l'immagine di Forza Italia per oltre venti anni. Glielo avevo detto; non ha voluto ascoltarmi; gli toglieranno anche Dudù
LEGA NORD
E' indubbiamente il soggetto politico con i maggiori consensi dell'area  ma................
- livello culturale infimo, visione cortissima, apertura mentale inesistente, idee confuse in merito ai princìpi fondamentali delle democrazie occidentali, politiche economiche e sociali sempre "in difesa" e mai veramente propositive. Documentati e reiterati episodi di corruttela di partito e personale Partito buono al massimo per una comunità montana non per una economia avanzata
AREA DI CENTRO
I vari NCD UDC AREA POPOLARE sono solamente dei piccoli feudi che hanno l'unico scopo di assicurare la sopravvivenza politica dei loro leaders. Non contano.
AREA DI CENTRO SINISTRA
Sgombriamo subito il campo da S E L, sinistra utopica senza alcuna capacità di governo non si sa ancorata a che cosa e con quale progetto di società
PARTITO DEMOCRATICO
Il PD di Renzi ha indubbiamente ottenuto ottimi risultati elettorali, sia alle europee dello scorso anno sia alle regionali. Il 10 a 2 è reale. Anche se è stato molto favorito dalla putrefazione di Berlusconi e dalla mancanza di rivali di peso.
A Renzi riconosco il merito di aver portato nella politica italiana energia, capacità di cambio di passo, individuazione come nucleo centrale della propria politica economica del fatto che solo il rilancio dell'industria  può essere volano per la "ripartenza". Inoltre non è vero che non ha fatto niente. Ha posto innanzitutto le basi per la costituzione di un impianto istituzionale che gli permetta di governare a lungo (vista la giovane età) praticamente senza opposizione.Il tutto attraverso due provvedimenti:la nuova legge elettorale e l'abolizione del senato. ha fatto fuori (asfaltato) tutti i leaders dell sua area che potevano fargli ombra (Prodi e Enrico Letta in primis) il tutto nel quadro di un disegno autoritario di tipo piduista le cui fila sono tirate da chi a suo tempo finanziò il programma di Licio Gelli, fece scendere in campo Berlusconi e lo sostituì con Renzi quando Silvio cominciò a mostrare chiari segni di squilibrio mentale (l'amministrazione USA con la collaborazione di quelle britannica, tedesca, francese attraverso i loro servizi e le loro agenzie e attraverso le super logge massoniche.)
Quindi luci(ripartenza economica attraverso il rilancio industriale, il "job act" che è servito se non altro a disincrostare sacche di resistenza sindacale che avevano la caratteristica di difendere un mondo che non c'era già più, spazzato via dalla globalizzazione, modernizzazione della scuola pubblica (che io ho sempre difeso, difendo e difenderò sempre) ma che andava comunque rivista nel suo impianto diventato obsoleto. Si è trovato con la grana delle pensioni che sta risolvendo restituendo poco del pregresso alle pensioni più basse e, ormai è chiaro, facendo ricalcolare per il seguito con il contributivo le pensioni come la mia calcolate con il retributivo. Ma quello che è più grave è la assoluta mancanza di lotta all'evasione fiscale e la nessuna attenzione alla questione morale.(vedansi le liste elettorali, i continui scandali che scoppiano e che vedono spessissimo coinvolti esponenti del PD, il cinismo delle alleanze e delle liste di appoggio. Il partito della nazione ipotizzato da Renzi assomiglia sinistramente al PNF, pericolose tendenze bonapartiste si sono già manifestate in più occasioni. 
LA MINORANZA PD
Può essere il gruppo di esponenti dell' ex PCI, PDS; DS confluiti nel PD il nocciolo duro sul quale chi si ritiene di sinistra può trovare un punto di riferimento? No, proprio no, per le seguenti ragioni:
- è un gruppo di dirigenti mediocre, di scarsa personalità e di nessun carisma (D'Alema, Chiamparino, Fassino, Bersani, Cuperlo)
- sono ancorati ad idee e schemi mentali obsoleti ed ancor più lo è la collaterale CGIL
- dovevano differenziarsi nettamente dal Centro Destra sul piano della questione morale e non lo hanno fatto. Il sistema Penati è speculare al sistema Verdini, lo scandalo  Montepaschi è tutto interno ai DS e quello di Banca delle Marche ha già fatto emergere circostanze e collegamenti che coinvolgono lo stesso Gruppo dirigente. Un esempio per tutti: il neo governatore della Campania Vincenzo De Luca che lo è diventato per l'appoggio decisivo della lista che faceva capo all'onorevole(si fa per dire) Cosentino del quale sono stati accertati collegamenti organici con la camorra, De Luca, appunto, proviene da una lunga militanza nel partito fondato da Gramsci e nelle sue evoluzioni.
Ma allora a chi deve guardare chi auspica un netto cambiamento di rotta nel governo del Paese sia a livello centrale che periferico?
Rimane solamente il movimento 5 Stelle. Ne parleremo in un prossimo post ma anticipo già quello che sarà il mio comportamento. Alle prossime elezioni, rebus sic stantibus
O NON ANDRO' A VOTARE O VOTERO'5 STELLE DOVE NEL FRATTEMPO AUSPICO CHE GRILLO E CASALEGNO ABBIANO FATTO I NECESSARI (NON DI PIU', NON DI MENO) PASSI INDIETRO.
allego una foto recentissima del mio oleandro: vivemus atque amemus..............rumoresque................

4 commenti:

  1. condivido la tua analisi = corruzione,questione morale e legale,governance a la carte,priva di progetto sociale,che non tocca privilegi concertativi - Classe politica inadeguata lontana dai bisogni del Paese reale-
    Secondo me il problema è più drammatico dell'analisi che fai-
    mi spiego = in un mondo globalizzato il "sistema della forma Partito "è saltato - In Italia deve essere rivisto il Titolo IV della Costituzione in merito alle "rappresentanze "dei Partiti Associazioni,Sindacati,ecc.- Oggi bastano 3 persone ,un notaio ed uno "statuto" ,per fare un Partito,che diventa ditta personale,di famiglia o di amici-Fare un partito rende finanziamenti pubblici e rapporti di potere. Ultimo arrivato è il 5stelle,partito di Casaleggio,Grillo,suo nipote e altri 4 compari-
    Poi ti invito a leggere l'analisi del voto sul sito dell'Istituto Cattaneo (finestra a dex di spalla COMUNICATI STAMPA)
    scoprirai che la vera rivolta pacifica è il NON voto,con le spiagge piene e le urne vuote-Sul NON voto la penso come te- Su 5 Stelle no,perchè non ho la controprova -E' facile dichiararsi con le mani pulite quando non si governa

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  2. Patrizio, Luxembourg3 giugno 2015 alle ore 16:16

    Alberto, ci siamo sentiti per telefono e mi ha fatto molto piacere sentirti meglio di come il tuo recente "grido di dolore" lasciava presagire.
    La tua analisi politica è esemplare e largamente condivisibile; io penso pero' che i 5 stelle, se nel tempo si libereranno dei due orridi e di tanti altri personaggi imbarazzanti presenti in Parlamento, potranno essere presi in considerazione.
    Di questi tempi pero', visto il laissez-aller imperante in Italia e l'assoluta mancanza di autorità,alcuni anni di autoritarismo e di bonapartismo (magari senza arrivare a fare vittime come il povero Duca d'Enghien) sarebbero senz'altro salutari, auspicabili e soprattutto necessari.

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    1. l'autoritarismo è l'anticamera della dittatura-
      Nelle democrazie parlamentari basta l'autorevolezza dell'arte di governare- La democrazia partecipata è stata sostituita dal consociativismo,che ha creato corruzione e privilegi-
      Il consociativismo è diventato Sistema- E' la dissoluzione della forma Partito che deve essere rivista- Attualmente abbiamo IN TUTTA EUROPA una classe politica INADEGUATA e incapace di risolvere i problemi macroeconomici della globalizzazione

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  3. Evviva, sei tornato! È la più bella notizia che abbia ricevuto da domenica. Auguri Alberto, auguri di cuore. Forza, ti sono vicino.
    Carlo

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