domenica 27 settembre 2015

LA CRISI - IL PUNTO A AGOSTO/SETTEMBRE 2015 - POST N.9

Il neo amministratore delegato di Volkwagen nel suo discorso di insediamento ha parlato di "disastro morale" e di "disastro politico"per definire quello che è successo con la truffa sulle centraline di rilevamento delle emissioni. Non ha fatto cenno al "disastro economico", che pure è enorme,
La differenza tra la gerarchia di valori dei tedeschi e quella del nostro Paese, tra l'ambiente culturale ed il quadro istituzionale in cui si muovono il capitalismo tedesco e il capitalismo italiano è ben evidente La Germania prima ancora che del disastro economico si preoccupa del disastro morale. Da noi il problema etico sarebbe venuto assolutamente all'ultimo posto. Rammento al riguardo che un ministro tedesco ha dovuto dare recentemente le dimissioni solamente perché aveva copiato una parte della sua tesi di laurea. Nessuno gliele aveva chieste; erano scontate visto il ruolo ricoperto e visto che il ministro aveva rotto con il suo comportamento il rapporto fiduciario che lo legava ai cittadini elettori.
Esattamente come da noi dove personalità politiche anche di grande rilievo dimostrano di avere idee assai confuse,e pertanto pericolose, sui principi fondamentali delle democrazie rappresentative.
Un esempio per tutti. Vi sottopongo il video, largamente presente in rete con le dichiarazioni della onorevole Serracchiani, governatrice della regione a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia e vicesegretario del Partito Democratico, circa quello che avrebbe dovuto o non avrebbe dovuto fare, dovrebbe o non dovrebbe fare il Presidente del Senato Grasso, seconda carica dello Stato.
In un Paese civile dichiarazioni come quelle della Serracchiani avrebbero avuto come logica conseguenza la immediata e irreversibile uscita dal mondo della politica di chi le avesse fatte. Da noi non è successo niente.
Ho fatto questa premessa per ribadire la centralità della questione morale prima di riprendere il discorso sul  "che fare".

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