POVERO SILVIO BEETHOVENIANO AI SENSI DELLA SONATA N8 IN C
Su Berlusconi, dopo aver scritto tanto in passato, scrivo sempre meno e solamente quando non posso proprio farne a meno. Gli ultimi due post li avevo titolati VIALE DEL TRAMONTO (avevo chiuso il pezzo allegando la scena finale del famoso film con Gloria Swanson) e OLTRE IL VIALE DEL TRAMONTO (che avevo concluso allegando una delle scene più significative di UMBERTO D di DeSica , quella nella quale il protagonista si v ede costretto a chiedere l'elemosina coadiuvato dal suo simpatico e triste cagnolino che assomiglia tanto a DUDU Ma Silvio insiste,non capisce che il suo tempo e passato e che ora è solo un tardivo beethoveniano.Eppure dovrebbe capirlo. La Pascale gli fa la separata in casa, vuole un sacco di soldi, il grande amore finito. Domenica a Bologna ha preso valanghe di fischi e
che pena vederlo sul palco con la Meloni e Salvini,terzo di tre, subalterno,insignificante. Ma chi glielo fa fare. TE L HO GIÀ DETTO MILLE VOLTE E TE LO FACCIO RIPETERE DA UN FILOSOFO GRECO,TU CHE SEI UN. UOMO DI CULTURA. PANTA REI- SILVIO- E TU ..........REO
L'Arcorauta vuole sempre essere al centro dell'attenzione. Inoltre, come giustamente lei fa notare, politicamente è ormai un rottame. Ma è talmente malato di protagonismo che non vede l'ora di tornare.....a qualsiasi costo. Perchè come diceva Montanelli che lo conosceva bene: " Berlusconi in politica non ha idee, ma solo interessi".
RispondiEliminaHo pubblicato volentieri il commento di Mauro Granuli, come sempre equilibrato.
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