lunedì 7 dicembre 2015

GIOVANNA D'ARCO DI GIUSEPPE VERDI INAUGURA LA STAGIONE ALLA SCALA

Sant'Ambrogio a Milano vuol dire due cose:
a) apre la stagione sciistica e si riaprono le case in Valtellina, in Valchiavenna, nelle valli bergamasche e in quelle bresciane
b) la prima alla Scala. Quest'anno con la "Giovanna d'Arco" di Verdi. Opera che conosco poco ma la cui sinfonia d'avvio non ha niente da invidiare, quanto a bellezza, alle più note (Traviata, La Forza del destino, Attila, I Vespri siciliani).
In attesa di mettermi in poltrona ad assistere all'evento (Rai 5 canale 23), riprendo il tema  BANCA DELLE MARCHE con qualche osservazione ad integrazione di quelle fatte precedentemente.
Perché, come ho scritto ieri, la vicenda delle "quattro banche" è al vertice dell'interesse dei media, insieme al Giubileo, alle elezioni in Francia, all'Isis.
L'ennesima conferma che ci si interessa alle cose, in genere, solamente se i media le enfatizzano, le pongono al centro dell'attenzione. Eppure segnali che avrebbero dovuto accendere il faro dell'attenzione e dell'interesse su Banca delle Marche ce ne erano stati tanti, nel corso degli ultimi anni.
Uno per tutti.
CRONACHE MACERATESI ha pubblicato il video  dell'incontro tra il direttore generale e la dirigenza della rete e degli uffici centrali avvenuto poco prima del Natale 2011 nell'imminenza dell'avvio dell'operazione di aumento di capitale per 180 milioni perfezionata nel febbraio 2012. Bianconi è perfettamente consapevole del fatto che i 180 milioni servivano a coprire buchi di bilancio già "fatti"(da lui) ma con un cinismo canagliesco e mettendo in campo tutte le sue notevoli capacità affabulatorie e abbindolatorie (forse è un neologismo fresco fresco) conduce e trascina la massa degli astanti, che in linea teorica non doveva essere del tutto sprovveduta,  dove vuole lui fino al climax della giornata: il GIURAMENTO DI FONTEDAMO che si pone immediatamente sullo stesso piano di importanza del SERMENT DE STRASBOURG (842d.c.) che viene considerato il primo documento in lingua francese - come per noi la CARTA DI CAPUA - e del GIURAMENTO DI PONTIDA  richiamato alla memoria e nobilitato dal recupero ideologico e culturale che ne fece a suo tempo Umberto Bossi.
Ad un certo punto con tono perentorio Bianconi si rivolge ai presenti con queste alate e patriottiche parole:
GIURATE CHE FARETE DI TUTTO PERCHE' SIA INTERAMENTE SOTTOSCRITTO  L' AUMENTO DI CAPITALE?
LO GIURO - RISPOSERO IN CORO I PRESENTI - INVERO ALCUNI PIU CONVINTI ALTRI MENO
Mancavano solo i cerchi di fuoco per riprodurre pari pari scene già viste. Chissà che risate si sarà fatto dentro di sè il NORCINO anche perché mentre i suoi ufficiali giuravano e magari investivano tutto quello che potevano per dimostrare al FUHRER quanto erano bravi e mentre decine di migliaia di marchigiani da essi convinti si suicidavano, sapete quanto ci metteva di suo nell'aumento di capitale? Dite una cifra: ve la dico io. Acquistò ben 1.025 azioni per un controvalore di 871 euro e venticinque cents. Un genio il  NORCINO, DA FARGLI FAR FARE LA FINE DEI MAIALI DI CUI CON TANTA PROFESSIONALITA SI OCCUPA. SENZA ARRIVARE A TANTO, ALMENO SPUTARGLI IN FACCIA PENSO SI POSSA.
Allora mi chiedo: ma possibile che nessuno si sia posto una domanda, si sia fatto cogliiere dal dubbio? MIISTERO DELLA FEDE.
TAGGO QUESTO POST: Prima alla scala, Banca delle Marche, Jonathan Swift  anche se - nelle mie intenzioni - la terza etichetta dovrebbe pesare di più del suo 33% e ringrazio di cuore Marco Ricci che stavolta si è superato volando alto molto alto negli spazi dell'ironia, del sarcasmo e, questo ce lo aggiungo io, del disprezzo.

Nessun commento:

Posta un commento