Io amo particolarmente quello di un musicista francese, Gabriel Fauré. Ne ho estratto un passaggio (In Paradisum) da una rappresentazione del coro di Clermont-Ferrand, città alla quale sono legato avendovi vissuto per circa otto mesi(dall'Ottobre 1975 al Giugno 1976) in occasione dello "stage"che feci presso Banque Nationale de Paris.
Lo trovo struggente e il miglior modo che ho per accompagnare nel viaggio e far sentire la nostra vicinanza, il nostro affetto, il nostro sostegno , ad una persona che ci è particolarmente cara.
E mi vengono alla mente le parole di una grande scrittrice francese, Marguerite Yourcenar, con le quali si conclude "Memorie di Adriano"
ANIMULA VAGULA BLANDULA HOSPES COMESQUE CORPORIS QUAE NUNC ABIBIS IN LOCA PALLIDULA RIGIDA NUDULA NEC UT SOLES DABIS IOCOS................... SIAMO TUTTI QUI CON TE, AD ACCOMPAGNARTI, A SOSTENERTI, A DARTI CALORE. GRAZIE PER TUTTO QUELLO CHE HAI SAPUTO DARE
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