In questi giorni qui a Busto vengono recapitate tramite posta le nuove "tessere sanitarie" (TS) - "Carta nazionale dei servizi(CNS). Uno strumento tecnologicamente avanzato che permette di fare un notevole numero di cose nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.
Innanzitutto serve per accedere ai servizi on line erogati dalla sanità regionale: ad esempio stampare referti di visite ed esami senza recarsi per il ritiro presso le strutture ospedaliere, prenotare visite ed esami, cambiare il medico curante, consultare il proprio fascicolo Sanitario. La tessera è anche "Tessera Europea di Assicurazione malattia" che consente di ricevere assistenza sanitaria in tutta Europa ed ha funzione di tesserino di codice fiscale. Tutto questo è illustrato in maniera chiara e con stile garbato nella lettera che accompagna la tessera firmata dal Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.
Un'altra lettera a firma del direttore della Agenzia delle Entrate e dall'amministratore delegato di SOGEI informa che la Tessera è utilizzabile anche come Carta Nazionale dei Servizi per accedere in rete ai servizi on line della Pubblica Amministrazione.
Uno strumento unico che concorre a rendere fluidi veloci e poco appesantiti burocraticamente i rapporti tra cittadino e Pubblica Amministrazione. Uno strumento da Paese avanzato e civile.
Unica incombenza, una volta ricevuta la tessera, consiste nel richiedere il PIN (per utilizare la carta abbinata al PIN è necessario però dotarsi di un lettore di smart card) o la PASSWORD di accesso che consente un accesso diretto ai servizi.(la scelta migliore, secondo me)
DOVE SI POSSONO CHIEDERE PIN o PASSWORD? IN QUALSIASI AZIENDA OSPEDALIERA PUBBLICA, ALLE ASL E IN MOLTE STRUTTURE PRIVATE
così crive Roberto Maroni nella sua lettera.
DALLA TEORIA ALLA PRATICA.
Giustamente orgoglioso della mia nuova Card ed in possesso di una delega di mia moglie ad occuparmi della sua card, ieri mi metto in moto. (le cose che bisogna fare, le faccio subito così mi tolgo il pensiero.)
Vado agli uffici ASL di Viale Stelvio, vicino all'ospedale. Spiego ad una signora, che era in piedi, lo scopo della mia visita; un'altra signora, dietro di lei, seduta ad una scrivania e che doveva essere una capetta, mi dice che da loro no, bisogna andare agli uffici ASL di Piazza Plebiscito oppure anche in Comune. Non chiedo il motivo per cui da loro no (lo capirò oggi); probabilmente, mi dico, avranno voluto accentrare l'attività in uno o due posti in città. Risalgo in auto, il Comune mi vene sulla strada prima di Piazza Plebiscito, per scrupolo mi fermo a chiedere alla astanteria di Palazzo Gilardoni dove debbo andare. Non qui ma ai Molini Marzoli, dove ha sede il corpo della polizia municipale. Anche i Molini Marzoli mi vengono sulla strada prima di Piazza Plebiscito. Posteggio senza troppa convinzione, entro, chiedo e mi si risponde: se avesse perso la Card andava bene qui, ma per chiedere il PIN o la PASSWORD deve andare in Piazza Plebiscito. Oh!!!! Arrivo in Piazza Plebiscito, parcheggio, sono le 12,20; gli uffici hanno chiuso al pubblico alle 12. Niente paura ormai ho capito tutto.
Stamattina alle 8,30 sono già in Piazza Plebiscito. Entro: mi si dice. Oggi non è possibile fare niente perchè sia la procedura PIN che quella PASSWORD non funzionano. Ma può andare agli uffici ASL di Viale Stelvio. Il guasto è a livello regionale ma alla luce di quanto mi si è detto ritengo che il malfunzionamento riguardi solo Piazza Plebiscito. Vado in viale Stelvio dove la stessa signora seduta di ieri, che probabilmente aveva indosso l'eau de toilette del marito, ARROGANCE, mi dice, con ARROGANCE: è stato già in Piazza Plebiscito? Vengo di lì. Le avranno detto che c'è un guasto delle procedure a livello regione. Veramente.
Comunque da domani può andare in Piazza Plebiscito o venire anche qui da noi, ma dopo il sette. Perchè dopo il sette? Chiedo. Perchè manca la collega. Adesso capisco tutto. Ieri che le procedure funzionavano, in Viale Stelvio non potevano fare niente "perché manca la collega." probabilmente in ferie. Oggi che le procedure non funzionano, non si può fare niente, vediamo cosa succede domani. Comunque conclude la signora seduta dopo essersi spruzzata qualcosa, la tessera funziona.
E no cara signora: la tessera funziona ma solo per alcuni servizi. Se io volessi stasera riguardarmi tutti gli esami medici fatti nel corso degli ultimi dieci anni non lo posso fare e poi è tragico sapere, mia cara signora, che"se manca la collega" si blocca tutto.
Niente di particolarmente eclatante, d'accordo, ma l'impressione è che negli uffici il livello di interesse e la volontà di rendere un buon servizio al pubblico siano del tutto evanescenti.
Morale della favola: a che serve la migliore delle tecnologie se manca del tutto non dico la passione ma un minimo di amor proprio a far decentemente bene il proprio lavoro? Ma bisognerebbe ascoltare anche l'opinione dei dipendenti pubblici coinvolti per farsi un giudizio completo.
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