lunedì 17 ottobre 2016

LA LEGGE DI BILANCIO LA LEGGE ELETTORALE IL REFERENDUM - POST N.2

Iniziamo il nostro percorso con la "Legge di Bilancio" o "Legge Finanziaria" - chiamiamola come vogliamo - approvata ieri dal Consiglio dei Ministri e presentata all'opinione pubblica nel corso di una conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Renzi e dal Ministro dell'economia Padoan. Il testo verrà inviato all'Unione Europea per le valutazioni del caso e inizierà l'iter parlamentare al termine del quale diverrà legge dello Stato e regolerà i vincoli di bilancio dello Stato nel 2017. Le reazioni sono state immediate e violente da parte di numerosi soggetti. D'Alema che è ormai sceso a tutto campo in difesa della componente perdente del PD, l'ha definita una legge di bilancio "elettorale", duri sono stati i commenti di Forza Italia, del movimento 5 stelle, della Lega, della CGIL. La mia impressione, al primo impatto, è che la manovra contenga, è vero, provvedimenti diretti ad accattivarsi il favore degli elettori che il 4 Dicembre voteranno sul referendum(la riduzione di 10 euro il canone TV il più ingenuo), che sia impostata sul principio di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, ma nel difficile contesto in cui è stata elaborata contiene alcuni spunti che giudico andare nella giusta direzione. La riserva, pesante come un macigno, di prima impressione, è sulla natura e la quantità delle coperture, alcune del tutto aleatorie.
Pubblico queste prime note per partecipare subito a chi mi legge un giudizio di massima. L'esame dei singoli provvedimenti  e la loro sintesi richiede tempo. Il mio è un blog che vuole essere il più possibile super partes, non ha nessun interesse a "sparare" inesattezze per spirito di parte. Quindi esame oggettivo dei fatti e, poi, il giudizio. Non sono la BBC ma semplicemente, così mi definisco, un "laico progressista". Essere progressista - chioso - può coincidere,talvolta, con la difesa dell'esistente se l'esistente appare migliore di ciò che dovrebbe sostituirlo.

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