domenica 30 ottobre 2016

LA LEGGE DI BILANCIO LA LEGGE ELETTORALE IL REFERENDUM - POST N.5

Dopo il vaglio della Ragioneria Generale la "Legge di Bilancio" è stata inviata al Quirinale. Il Presidente della Repubblica - dopo il suo esame - la invierà in parlamento per la discussione e l'approvazione. La prima assemblea chiamata ad esaminarla è la Camera dei deputati.
Si è posto fine ad una situazione da teatro dell'assurdo, quella di una manovra già all'esame di Bruxelles che aveva già comunicato i suoi rilievi ma il cui "testo" non era stato ufficialmente "licenziato" dal governo e rimesso agli organi competenti.
La Legge si compone di 104 articoli (erano 122 nella bozza iniziale) e questo è il testo che commenterò. Il ministro Padoan ha già risposto a Bruxelles che la maggior flessibilità richiesta si riferisce esclusivamente a spese aggiuntive per terremoto e migranti ed il Premier Renzi ha dichiarato che la manovra non cambierà innescando un forte contraddittorio con il premier ungherese in merito alle spese per i migranti. Quindi dal punto di vista del governo il provvedimento è blindato.
Vediamo allora i singoli provvedimenti inquadrandoli in una logica globale e nel contesto delle compatibilità con i nostri impegni nei confronti dell'Unione Europea
PROVVEDIMENTI DI SPESA (27miliardicomplessivamente )
La legge prevede, dei provvedimenti di spesa aggiuntiva per 27 miliardi e indica le coperture.
a) il fondo sanitario nazionale viene elevato da 111 a 113 miliardi. In un primo tempo si era parlato di una riduzione. Il governo ha fatto bene a correggere il tiro. L'assistenza sanitaria pubblica è il fulcro dello Stato Sociale; è tanto più importante anche in prospettiva visto che la popolazione ha una età media elevata e le aspettative di vita sono tra le più alte (per fortuna) dell'intero pianeta. Occorre però aumentare i controlli e individuare le misure per ridurre sprechi e corruzione che incidono - secondo la valutazione di molti - per almeno il 20-25% del totale. E' l'unica strada - oltrechè la più giusta - per continuare a dare un livello di assistenza nel complesso accettabile ma con troppe differenze qualitative tra aree diverse del Paese che vanno ridotte mediante un approfondito monitoraggio dei costi e dei centri di spesa.
b) pensioni: altro settore nevralgico. Corridoio stretto tra la necessità di eliminare alcune storture della legge Fornero, dare un po' di respiro ai percettori di pensioni basse, consentire una uscita anticipata ad alcune categorie di lavoratori  
NOTA- Comincio a pubblicare perché non si riesce a fare un punto fermo con provvedimenti che si inseguono e continui cambiamenti di rotta

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