mercoledì 2 novembre 2016

CIRINO POMICINO E LA MEMORIA CORTA DEGLI ITALIANI

Da qualche tempo Cirino Pomicino appare in continuazione in televisione ospite dei vari programmi che in tutte le reti si occupano di attualità politica. Prende posizione con sicumera, analizza, giudica.Tanto la maggior parte degli Italiani non sa chi sia, il buon Cirino, e lui può moversi con l'arroganza di sempre.
Chi è Cirino Pomicino: è un signore nato a Napoli nel 1939. Studi di medicina, specializzazione in neurologia, lavora al Cardarelli di Napoli. Entra in politica, copre vari incarichi a livello locale; entra in parlamento nel 1976 e vi viene rieletto per altre cinque legislature. Braccio destro di Giulio Andreotti,  è presidente della commissione bilancio dal 1983 al 1987, ministro della Funzione Pubblica nel governo De Mita (1988-1989) e ministro del bilancio e della programmazione economica ne settimo governo Andreotti dal 1989 al 1992. Merita, per la sua attività, l'appellativo di o ministro
In quegli anni fu uno degli uomini più potenti della politica italiana, forte del sostegno di Andreotti e del sodalizio politico-affaristico con il liberale De Lorenzo, il socialista Carmelo Conte, e con Prandini (qualcuno li defininì "la banda dei quattro).
Insomma un concentrato del peggio della classe politica del Paese. Per un elenco completo delle condanne comminategli, vi rimando al WEB
Ma Cirino Pomicino è passato alla storia del costume politico per l'abitudine che aveva di ricevere di mattino presto in vestaglia (tra le sette e le otto che per un napoletano doc come lui sono ore antelucane) il genero di Serafino Ferruzzi, Carlo Sama, che si presentava con valige piene di BTP, BOT e CCT Era la stagione di Enimont e la "madre di tutte le tangenti"- come venne chiamata - prendeva, tra le altre, anche questa strada.
E io non sono per niente convinto  delle versioni fufficiali della morte di Raul Gardini e dell'ing. Cagliari dell'ENI.
Se sono pessimista circa il futuro del Paese, è anche perché trovo inaudito che Mister Pomicino  abbia la facciatosta di ripresentarsi in pubblico e, sopratutto, che gli si dia spazio.

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