mercoledì 7 dicembre 2016

BUTTERFLY

 DOPO IL PRIMO ATTO
"Sgradevole", "falso" sono le sensazioni che mi rimangono attaccate sulla pelle ogni volta che assisto alla Butterfly. Stavolta di più.
Lo sono, falso e sgradevole, Pinkerton che è un mix tra Donald Trump e Le Pen, che "compra" Cio cio san e parentado vario, che affitta una escort, in pratica, e fa l'innamorato. Il sensale che fa il sensale, la stessa Ciò che accetta di essere comperata e lo ritiene una forma naturale di amore. Ed è sgradevole la superiorità Yankee ostentata e accettata "naturalmente" dai "giapponesi".
Non mi iace la recitazione che il regista ha imposto alla protagonista, stereotipata e falsa, non mi piacciono i due protagonisti e non mi piace più di tanto nemmeno la direzione di Chailly. Unica cosa bella il duetto finale del primo atto. ed io sono un "pucciniano"
pubblico alla fine fel primo tempo alle 19,38 
DOPO IL SECONDO ATTO
Disagio è la terza sensazione che provo già all'inizio  al vedere la protagonista vestita all'occidentale.
E' un'opera che non amo, decisamente. Migliori comunque le edizioni successive alla prima.
Quanto alla Scala ogni spettacolo è comunque un evento di grande livello. Quest'ultimo non  tra i migliori

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