sabato 14 gennaio 2017

BANCA DELLE MARCHE - FACCIAMO IL PUNTO SU QUELLA VECCHIA E QUELLA NUOVA

Sto scrivendo poco su BANCAMARCHE ma seguo con attenzione e intervengo quando ci sono novità di rilievo. Ci sono.
NUOVA BANCA MARCHE è stata acquistata da UBI che ha acquisito al prezzo simbolico di un euro BANCA MARCHE, BANCA DELL'ETRURIA E CARICHIETI.
La notizia è comunque positiva anche se UBI ha messo una serie di paletti per evitare "sorprese" in corso d'opera. Consente la prosecuzione dell'attività dell'Istituto che per il territorio è un punto di riferimento di importanza assoluta (aziende e risparmiatori possono tirare un sospiro di sollievo) e la salvaguardia di un numero elevato di posti di lavoro (è la principale azienda della Regione per numero di addetti). Certo si asciugherà un po'; è prevista la chiusura del Centro Contabile di Jesi /FONTEDAMO e le sedi  di Macerata e di Pesaro. Rammento che UBI è già presente nella Regione con la BANCA POPOLARE DI ANCONA. Ed è del tutto plausibile che il piano industriale di UBI preveda significative riduzioni dei costi. Ci saranno degli esuberi, che sarà possibile gestire di concerto con i sindacati Non sarà un dramma se qualcuno sarà trasferito a 30/40 chilometri da casa; visti i tempi. Importante è che l'Istituto mantenga la sua operatività, soprattutto per le aziende del territorio che hanno assoluto bisogno che non cessi il supporto dell'Istituto che ha una quota di mercato rilevante nel settore creditizio regionale. Ci sarà una riduzione di costi sull'alta dirigenza. E anche qui........L'amministratore delegato Goffi andrà in pensione nei prossimi mesi. E' stata confermata dalla magistratura la regolarità del licenziamento di Vallesi
In questo contesto appaiono surreali le dichiarazioni dei sindacati in relazione all'arrivo di UBI:"............teniamo alto il livello di allerta; siamo pronti a mobilitarci con assemblee, riunioni, presìdi, manifestazioni a qualsiasi iniziativa si renderà necessaria per difendere, il lavoro, il territorio, la clientela".Sembrano i lancieri bianchi della pubblicità di un detersivo di tanti anni fa. Hanno un solo "disco rotto" e mettono sempre quello perchè solo quello hanno. Se solo avessero fatto il loro mestiere a suo tempo, tutto questo non sarebbe successo. E cadono le braccia ad ascoltare tanta mediocrità concentrata."Non vorremmo, concludono, che tutta l'operazione si risolvesse in una mera azione predatoria".Non commento per carità di patria.
In alto mare, mi sembra, sia invece il rimborso ai sottoscrittori di obbligazioni subordinate. E' stato finora rimborsato qualcosina solamente a pochi clienti piccolissimi di Banca Entruria. L'iter si sta complicando, a mio avviso, anche perchè a seguito della crisi di Montepaschi, Veneto Banca e Popolare di Vicenza il governo rischia di trattare in maniera diversa situazioni analoghe; questo sarebbe un errore madornale sia sul piano dell'equità sia sul piano dei possibili e giustificati ricorsi da parte di chi si sentisse meno tutelato, un errore che complicherebbe un quadro già complesso e deteriorato. Seguo con attenzione questo aspetto che rimane irrisolto e centrale in tutta la vicenda.
Altra notizia è che il Direttore Generale Bianconi è stato rinviato a giudizio per corruzione tra privati in merito ai suoi rapporti con il Gruppo Casale. E' uno stralcio dall'inchiesta generale che è ancora in corso. Bianconi può stare sereno, come quasi tutti i malavitosi del nostro Paese, anche perchè risulta ...............essere attualmente in Argentina.
Infine una nota di colore. Il Presidente della Commissione Regionale d'inchiesta, il Consigliere Regionale Mirco Carloni, fanese, di Area Popolare, ha presentato nei giorni scorsi in un convegno ad Ancona il libro che ha scritto su Banca Marche. A prima vista mi sembra abbia un taglio interpretativo che si limita alla superficie delle cose e che non ha tra i suoi scopi quello di "incidere": ho visto piangere cittadini e manager - dice l'onorevole. Non mi sembra che questo approccio da libro "Cuore"sia il più utile per capire quello che è successo e per evitare che possa succedere nuovamente.
Sto valutando se trasporre in un libro le mie osservazioni e le mie valutazioni di questi anni. Molto dipenderà dall'aiuto che potrà darmi sul piano pratico e organizzativo l'amico Carlo Torretta. Posso solo assicurare che, se lo farò, l'approccio sarà completamente diverso.

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