venerdì 11 maggio 2018

BANCA DELLE MARCHE - FACCIAMO IL PUNTO

Su Banca delle Marche ho scritto tantissimo in passato, sia nella fase in cui tutto sembrava andare per il meglio sia nella fase in cui cominciavano ad emergere le problematiche che avrebbero portato alla insolvenza sia nella fase di crisi acuta. Credo di aver dato un contributo non marginale alla comprensione delle dinamiche, dei personaggi, delle motivazioni. Cronache Maceratesi, che ha seguìto con estrema attenzione, competenza ed equilibrio tutta la vicenda, titolò un suo articolo: "Pirani profetico? che fece accrescere notevolmente - lo confesso - la mia autostima. In realtà nessuna capacità profetica ma solamente conoscenza del mondo bancario, conoscenza personale di alcuni dei protagonisti, e un approccio "diffidente" che mi hanno consentito di cogliere con largo anticipo alcuni segnali e prevederne gli esiti. Da qualche tempo scrivo poco, l'ultimo post è del 30 Ottobre 2017, perchè non ci sono novità particolari;in realtà ci sono  alcune problematiche ancora aperte per cui mi sembra non inutile fare il punto e richiamare alla memoria i passaggi più importanti. In estrema sintesi:
Banca delle Marche venne fondata il 2 Novembre 1994(sic,festività dei defunti) come risultato della fusione tra Cassa di Risparmio di Pesaro e Banca Carima (ex Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata). Il 31 Dicembre 1995 incorporò la Cassa di Risparmio di Jesi e nel 97 acquisì il controllo della Cassa di Risparmio di Loreto.. Nel 2006 venne costituita Medioleasing per operare nel settore specifico. Un percorso in apparenza di forte sviluppo e di ottimi utili di bilancio. In realtà una gestione a dir poco opaca sotto la direzione del Direttore Generale Massimo Bianconi) tant'è che la Banca fu commissariata nell'estate 2013.
Nel Novembre del 2015 fu una delle quattro banche dichiarate "risolte", cioè fallite, dal decreto  cosiddetto"salvabanche", emanato il 22. Le attività in bonis e il personale vennero trasferite alla NUOVA BANCA DELLE MARCHE " dotata di un capitale sociale di 1.041 miliardi interamente detenuto dal "FONDO DI RISOLUZIONE" che proseguì l'attività della VECCHIA. 
Successivamente, il 10 Maggio 2017, Nuova Banca delle Marche è stata ceduta al prezzo simbolico di un euro- insieme a Nuova Banca dell'Etruria e Nuova Carichieti- a UBI BANCA SPA che il 23 Ottobre 2017 l'ha incorporata  insieme alla controllata Cassa di Risparmio di Loreto.
Ho voluto ricordare i principali passaggi per una migliore comprensione.
Quindi, in sintesi, le attività in bonis della vecchia Banca delle Marche sono confluite in Ubibanca come il personale. Anche i depositanti sono stati tutelati e non hanno subito perdite.
Sono invece rimasti coinvolti nella insolvenza:
a) gli azionisti della VECCHIA BANCA (CIRCA 40.000 sottoscrittori e le fondazioni)
b) i sottoscrittori di obbligazioni subordinate per i quali il decreto del Novembre 2015 prevedeva la possibilità di richiedere un rimborso all'80% per chi si fosse trovato entro certi parametri o il ricorso ad una procedura arbitrale. I tempi si sono allungati tanto che è stata prorogata all'11 Novembre 2017 la data per presentre domanda di rimborso al NUOVO ARBITRATO costituito presso l'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione)
Le procedure sono pertanto in corso e mi auguro vivamente che le decisioni vengano prese in tempi stretti perchè sono già passati oltre due anni e mezzo dal decreto cosiddetto "salva banche" che finora ha salvato, come giusto, l'attività della banca sul territorio, la sua funzione essenziale di erogatore del credito e collettore del risparmio, il personale. I sottoscrittori di obbligazioni subordinate stanno attendendo da troppo tempo e deve essere loro data ua risposta e restituito quello che loro compete.
Qualche speranza ce l'hanno anche gli azionisti della vecchia Banca delle Marche. E' vero che in qualità di azionisti correvano rischio di impresa ma se i prospetti informativi pubblicati in occasione dei vari aumenti di capitale risultano non trasparenti e con informazioni false, UBI BANCA potrebbe essere chiamata a risponderne. Ci sono delle sentenze al riguardo e è in corso una CLASS ACTION.
Ultimo quesito. Ma i responsabili del disastro hanno pagato? Finora di sentenze definitive mi pare non ce ne siano ed in carcere non mi sembra ci sia andato nessuno. Siamo tutti garantisti ma con i tempi lunghi che abbiamo nell'amministrazione della giustizia la maggior parte dei responsabili di reati anche gravi hanno buone probabilità di morire di morte naturale senza aver scontato alcuna pena. E questo favorisce i più spregiudicati, i più disonesti: non mi sembra giusto

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