mercoledì 23 maggio 2018

IL CONTRATTO - POST N.6

Le cose si erano complicate notevolmente nelle ultime ore; la buccia di banana del curriculum poco trasparente sulla quale era scivolato ll Prof. Conte, indicato come premier dai due partiti, lo aveva oggettivamente indebolito. Si era aggiunto il mancato gradimento - sembra - del Presidente Mattarella nei confronti del Prof.Paolo Savona come ministro dell'economia. Ma quelle che pesavano di più erano le reazioni dei partner europei che lasciavano intravedere che l'Italia fosse pronta a forzare la situazione fino a minacciare l'uscita dall'Unione pur di non rispettare i vincoli di bilancio.
Il Presidente della Repubblica a questo punto ha rotto gli indugi e nel pomeriggio ha conferito l'incarico a Conte. Il quale ha fatto un equilibrato discorso di "insediamento" tranquillizzando circa la fedeltà alla collocazione internazionale dell'Italia e alla partecipazione all'UE. Sono convinto che passerà anche la nomina di Savona che ha tutte le caratteristiche ed il carisma per rendere la posizione del nostro Paese più forte in seno alla Unione Europea ma senza mettere in discussione la nostra appartenenza.
Del resto, ribadisco, l'Europa ha bisogno di noi quanto noi abbiamo bisogno dell'UE
Apprezzato il segnale del premier in pectore che arriva in taxi e paga la corsa. Sono segnali di cambiamento di cui il Paese ha estremo ed urgente bisogno.
Poi comincerà la fase più difficile, quella del governare. E di conciliare conti pubblici con le cose da fare.

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