Questo blog, in pratica, è un terreno di confronto di idee con un discreto numero di amici e amiche che mi seguono da tempo e che costituiscono il nocciolo duro dei lettori. Amici ed amiche per lo più miei coetanei, politicamente "orientati a sinistra"in prevalenza, residenti in maggioranza nelle Marche, In Emilia Romagna, in Lombardia. C'è anche un discreto numero di persone che mi segue dall'estero. Il blog sta raggiungendo le 350.000 visualizzazioni il che mi conforta e mi stimola a proseguire. Alcuni di questi amici, che stimo, si sono meravigliati delle mie recenti prese di posizione con un giudizio che potrebbe sinteticamente riassumersi nell'espressione "non ti riconosciamo"
E allora potrebbe essere utile, sia a me che a loro, fare il punto.
Da quando ho maturato la mia coscienza di persona e di cittadino, mi sono sempre riconosciuto in posizioni riconducibili all'area di centro sinistra: una struttura economica saldamente basata sull'economia di impresa ma con interventi diretti dello Stato in alcuni settori strategici e la attitudine e l'attenzione dello Stato a sostenere il ciclo economico nei momenti di rallentamento. In estrema sintesi una impostazione keynesiana. Una società in cui si faccia attenzione alle istanze e ai bisogni degli individui e delle classi (uso tale parola non a caso) più svantaggiati avendo come faro la giustizia sociale che, secondo il mio modo di pensare, è in grado di assicurare, tra l'altro, una convivenza la più serena possibile e il riconoscimento ad ognuno della propria dignità di cittadino. In estrema sintesi una impostazione socialista/socialdemocratica. Conseguentemente e coerentemente ho dato il mio voto per lunghissimo tempo al Psi ed in qualche occasione al PRI. Non ho mai votato PSDI che ho sempre visto come partito sostanzialmente "di destra". nè PC per insofferenza caratteriale alla disciplina e perchè non ho mai creduto nelle economie collettiviste.
Ho sempre considerato le conquiste del dopoguerra in tema di Stato sociale(scuola pubblica accessibile a tutti e con sostegno ai capaci e meritevoli, sanità pubblica uguale per tutti, sistema pensionistico in grado di assicurare a tutti i cittadini, anche a quelli che non avevano mai svolto attività lavorativa o che la avevano svolta per un numero limitato di anni, dignitosi mezzi di sostentamento nella fase finale della loro esistenza) come le conquiste di maggior importanza di tutta la storia del nostro Paese. Sbalorditive sotto certi aspetti perchè conseguite in un solo quarto di secolo (1945-1970) che senza ombra di dubbio è stato il periodo di maggior sviluppo e crescita del Paese (mi piace l'espressione "Paese", più che l'espressione "Patria)
Fatta questa premessa di carattere generale, ne faccio un'altra di carattere metodologico. Credo che ognuno di noi debba nel corso della vita costruire una propria visione del mondo, della società, dei rapporti tra i popoli e gli individui. Si riconosca, cioè, in una "ideologia"; considero pertanto le categorie destra/sinistra, ad esempio, ancora valide.
Credo però che il più grande errore che si possa fare sia il rimanere prigionieri dell'ideologia, rifiutarsi di guardare la realtà, non chiedersi in continuazione dove portano i comportamenti e le azioni di coloro che in una democrazia rappresentativa esercitano la sovranità popolare, se c'è coerenza tra ciò che si afferma e ciò che si fa.
E passo alla seconda Repubblica (1994-2018)
La seconda Repubblica, se così la vogliamo chiamare, è nata dal disfacimento della prima, accelerato dalla caduta del muro di Berlino e dall'implosione dell'Unione Sovietica.
E' stata caratterizzata dalla contrapposizione tra il partito personale di un personaggio che non ho mai stimato e sul quale ho sempre avanzato ampie riserve sotto il profilo del suo equilibrio psicofisico, un personaggio individuato per la discesa in campo da "poteri forti" internazionali anche alla luce di ciò aveva comportato il disfacimento dell'Urss, e una serie di forze di centro sinistra che hanno trovato nel Prof. Prodi il loro temporaneo coagulo. Ma la sinistra, notoriamente, è caratterizzata da cupio dissolvi che si è manifestata con il triplice "impallinamento" del Professore bolognese.
a) caduta del primo governo Prodi nell'Ottobre 1998 sotto il fuoco amico del compagno Bertinotti( Bertinotti ritirò l'appoggio esterno di Rifondazione comunista.)
Al governo Prodi succedette il Governo D'Alema (casuale)
b) caduta del secondo governo Prodi nel Gennaio 2008 sotto il fuoco amico di Clemente Mastella e Luigi Barbato(Udeur); Mastella motivò la sfiducia con la mancanza solidarietà politica del governo a lui e alla sua famiglia a seguito dei provvedimenti giudiziari presi dalla magistratura campana nei confronti suoi e di sua moglie. Inoltre votarono la sfiducia Lamberto Dini (screzi e odi personali?) il senatore De Gregorio (eletto dagli Italiani all'estero e comprato da Berlusconi), Domenico Fisichella (indipendente) Franco Turigliatto(sinistra critica, chissà che fine ha fatto)
Al governo Prodi 2, nel quale D'Alema era VicePresidente del Consiglio, subentrò il quarto governo Berlusconi(casuale)
c) mancata nomina del Professore a Presidente della Repubblica nell'Aprile 2013 ad opera dei 101, da ricercarsi nella componente ex PC, PDS, DS(D'Alema & CO.) casuale -, in larghe frange della componente cattolica (Foroni & Co) e in alcuni cani sciolti.
Chi scrive, che aveva aderito con convinzione al progetto Ulivo e al progetto PD iscrivendosi al Partito e coprendo alcuni incarichi alll'interno del circolo della citta in cui vivo, a quel punto riteneva che non esistessero più i presupposti per l'adesione ad una formazione che tradiva continuamente la sua natura. Rimettevo pertanto i miei incarichi con una lettera al Segretario di Circolo e uscivo dal partito.
Nel frattempo Silvio Berlusconi al quale solamente per l'insipienza della sinistra nelle sue varie componenti era stato riconsegnato il Paese, aveva combinato e combinava talmente tanti guai e dava così ampie prove di squilibrio che costringeva alcune importanti cancellerie in sintonia con poteri forti internazionali a creare le condizioni per una sua uscita di scena. Complotto? Si, complotto. Giustificato? Si, giustificato. Sovranità limitata? Sempre; non lo abbiamo ancora capito? Di qui il governo Monti(Novembre 2011), professore gradito a quei poteri. Al governo Monti succedevano tre governi a guida PD che riflettevano le lotte intestine e senza esclusione di colpi nel Partito che, nelle intenzioni dei fondatori, avrebbe dovuto riunire in un nuovo soggetto politico coeso le esperienze dei cattolici popolari e delle tradizioni socialiste e laiche:
- governo Enrico Letta (28 Aprile 2013- 22 Febbraio 2014
- governo Matteo Renzi( altrimenti detto: governo del "Enrico stai sereno") (22 Febbraio 2014 - 12 Dicembre 2016)
- governo Paolo Gentiloni (12 Dicembvre 2016 - 1 Giugno 2018)
Spezzo il post e pubblico. Domani la conclusione.
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