sabato 21 luglio 2018

MA DOVE LI PRENDONO


La televisione, come noto, è la principale fonte informativa per la quasi totalità dei cittadini. Praticamente scomparsi i settimanali di approfondimento come L'Espresso e Panorama, in forte calo i quotidiani (la tiratura di ieri del  Corriere della Sera è stata di sole 306.674 copie), la televisione di fatto ha il monopolio dell'informazione Si sarebbe pertanto portati a pensare che sulle reti ci siano i giornalisti migliori, quelli con una cultura generale più solida, una specializzazione di assoluto livello se si occupano di materie e settori specifici, con una assoluta padronanza della lingua italiana e in rapporti fluidi con le principali lingue straniere. E invece.
Ieri su RAI NEWS 24 una gentile signora  dà la notizia che sono state recuperate due importanti tele, una di Renoir e una di Rubèn, con l'accento sulla E(scritto come pronunciato) La tela è di  RUBENS, straconosciuto pittore fiammingo che da sempre è stato chiamato RUBENS con l'accento tonico sulla U.
Oggi un'altra rete Rai informa che Castel  Sant'Angelo a Roma, in origine mausoleo di Adriano o mole Adriana, ospiterà questa estate uno spettacolo tratto liberamente dal romanzo "Memorie di Adriano" di Marguerite YOURCENAIR (scritto come pronunciato)mentre la corretta pronuncia del cognome della scrittrice francese è  YOURCENAR. Piccole cose, mi si dirà. Forse ma indicative del fatto che la prima giornalista probabilmente non si era mai imbattuta finora in uno dei più grandi pittori della storia, e che il romanzo della scrittrice francese, che è stato letto da milioni dii persone, non aveva mai attirato l'attenzione della seconda giornalista.
Credo che questo non sia tollerabile in persone che per il ruolo che ricoprono e per l'influenza che hanno sugli ascoltatori non possono che essere esempi da imitare e non da cui farsi fuorviare. La perfezione non è di questo mondo e nessuno la pretende ma uno standard minimo sì.

1 commento:

  1. Vogliamo parlare degli errori proprio della lingua italiana? Vogliamo parlare dello stile gridato (alla RAI, meno), specialmente delle donne, incapaci di respirare correttamente e che, quindi, generano "ansia" nell'ascoltatore?

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