Ho seguito sulla 7, che a mio avviso è la migliore rete televisiva del nostro Paese, l'intensa giornata politica odierna che si sta concludendo con il collloquio tra Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica. Presidente del Consiglio che non è stato in effetti sfiduciato, la mozione di sfiducia è stata ritirata, non ha avuto una votazione "contro" del Parlamento, ma ha confermato nel suo Intervento del primo pomeriggio in Senato che il suo ministro degli Interni Matteo Salvini gli aveva comunicato da qualche giorno che la Lega non avrebbe continuato a sostenere politicamente il governo per cui aveva ritenuto suo dovere andare a riferire in Parlamento i motivi del venir meno delle condizioni politiche sulle quali l'esecutivo poggiava. Il discorso di Conte costituisce una novità assoluta nella nostra democrazia parlamentare, sia nella sostanza che nella forma. Dallo scranno accanto a quelllo dove sedeva Salvini- meno di cinquanta centimetri di distanza tra i due - ha sparato ad alzo zero sul Vicepremier leader della Lega accusandolo di sleale collaborazione, di mancata conoscenza e padronanza dei meccanismi delle democrazie così come si sono sviluppate qui in occidente, financo invitandolo a evitare di ricorrere a simboli religiosi strumentalizzandoli a fini di consenso politico. Insomma è venuto fuori il Professor Conte che ha bacchettato quel suo studente mediocre e limitato invitandolo a ripresentarsi all'esame quando le sue basi e le sue conoscenze fossero più solide. Quasi irritante il suo atteggiamento di superiorità nei confronti del politico di lungo corso Salvini il quale anche nel suo intervento di replica ha mostrato chiaramente che il suo approccio di leader politico "duro" e senza paure poggia su basi piuttosto fragili. E così il governo gialloverde è giunto al capolinea come era giusto che fosse visto che poggiava suun'alleanza - un contratto - tra due forze politiche che più antitetiche non si può. Di fatto in questi quattordici mesi il governo non ha affrontato nè risolto nessuno dei problemi del Paese. Non è stata abbozzata alcuna vera politica economica, è stata presentata come una grande vittoria aver evitato la "procedura" ma il problema è stato solo temporaneamente accantonato, il reddito di cittadinanza è una idiozia assoluta, il debito pubblico continua inesorabilmente a salire, il sistema industriale perde colpi su colpi e ci è stato detto che tutto si risolve con la "flat tax". Di questo è responsabile anche Conte che si è dovuto muovere, è vero, tra le "istanze"contrapposte di grillini e leghisti, che spesso ha preso in mano ls situazione, specialmente nei rapporti con l'UE, per sbrogliare matasse complesse, che ha salvato con la sua rassicurante presenza situazioni critiche, ma che non può far finta di pensare che il 2019 sia stato e sia un anno bellissimo. Nel complesso, comunque, ritengo Conte senza'altro il personaggio di maggior spessore e livello dell'esecutivo, una piacevole scoperta che potrà essere una risorsa anche in futuro.
Adesso cosa succederà. Due possibili soluzioni:
- si va ad elezioni anticipate
- si vara una nuova maggioranza tra le forze presenti in Parlamento. In pratica un governo 5 stelle/pd con il sostegno del Gruppo misto ed altre forze minori. Secondo me questa sarà la soluzione.
Un'ultima domanda. Ma chi glielo ha fatto fare a Salvini ad aprire una crisi a Ferragosto, completamente al buio e senza possibilità di governarne gli esiti- Io un'idea ce l'ho: Salvini ha accelerato i tempi per due motivi:
a)il timore, anzi la vera e propeia paura che lo scandalo "Russia" scoppiasse con una deflagrazione PlANETARIA
b) i sondaggi che lo facevano sentire invincibile e sicuro di poter tutto osare
- una arroganza caratteriale che lo rendono un politico "grezzo"lontano dale menti raffinatissime che abbiamo conosciuto in passato
- l'illusione che nell'epoca dei social basti un Tweet per governare
Vedremo quello che accadrà. Per ora, visto che sono le 10 di sera, buona notte.
Nessun commento:
Posta un commento