sabato 17 ottobre 2009

LO SCUDO FISCALE - AGGIORNAMENTO

Ritorno sull'argomento scudo fiscale per l'importanza che esso riveste nella politica di gestione delle finanze pubbliche del governo in carica e per i riflessi che esso ha sui rapporti tra fisco e cittadini.

FABRIZIO SACCOMANNI, direttore generale Bankitalia (ricordo che il "Direttorio" è costituito dal governatore Draghi, dal Direttore Generale Saccomanni e da tre vicedirettori generali) nel corso dell'audizione sulla finanziaria davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato, ha dichiarato che: lo scudo fiscale può avere effetti negativi sugli incentivi dei contribuenti a pagare le imposte in futuro, mentre può avere effetti positivi ai fini della ripresa economica se almeno una parte dei fondi rimpatriati viene investita in imprese produttive o comunque destinata alla ricapitalizzazione di queste ultime. L'agevolazione per gli aumenti di capitale contenuta nel provvedimento favorisce questo impiego.

Sulla prima parte sono completamente d'accordo: lo scudo fiscale è un invito oggettivo ad evadere a chi può farlo ed è immorale perchè induce a violare un dovere costituzionalmente previsto (art 53 della carta costituzionale:"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.Il sistema tributario è informato a criteri di progressività")

Sulla seconda parte, invece, ho dei seri dubbi; chi ha evaso e portato soldi all'estero considera quei soldi acquisiti al proprio patrimonio personale separato e "altro" rispetto al patrimonio aziendale che peraltro, bisognerebbe ricordarglielo, è stato costituito ed ampliato con il contributo determinante dei dipendenti che l'IRPEF l'hanno sempre pagata. Perchè dovrebbe fare un aumento di capitale utilizzando quei fondi ? Tuttal'più rafforzerà l'azienda reinvestendo, se proprio ci crede, gli utili previsti per il presente e futuro ma il passato............è passato. Almeno questa è la mia opinione

Tremonti ha subito replicato, piccato perchè Bankitalia dà fastidio alla sua "libertà di agire", che:

a) lo scudo viene ormai applicato dappertutto e non è un problema solo italiano

b) se c'è un rischio sui flussi futuri, questo lo affrontano tutti i paesi che lo applicano

c) lo scudo porta vantaggi perchè chi non pagava inizia a pagare(sic, abbiamo letto bene)

d) l'azione contro i paradisi fiscali continuerà e si intensificherà la lotta all'evasione, lasciando intendere che questo scudo è proprio ma proprio l'ultimo.

Premesso che è stato scandaloso dare la possibilità di regolarizzare anche gli yacths( Cipputi va tutte le mattine a farsi il...........in fabbrica e paga fino all'ultimo euro, Briatore, o mille altri da citare, invece poverino ha uno yacth da 5 o 10 milioni di euro e non vuoi farglielo regolarizzare pagando il 5%), Tremonti dimentica di dire alcune cose:

1) è vero che anche altri paesi hanno applicato lo scudo ma con aliquote ben diverse: negli Stati Uniti il 49%, in Gran Bretagna il 44%, in Germania il 25%, in Francia il 15/20%. Inoltre non viene sanato l'aspetto penale.
Le affermazioni di Tremonti sono pertanto fuorvianti, ambigue e sostanzialmente false
2) affermare che se c'è un rischio sui flussi futuri di entrate fiscali questo rischio lo corrono anche gli altri paesi è una presa in giro dell'intelligenza degli italiani. Pensi ai nostri, di flussi, il Ministro dell'economia, che di problemi ne ha già tanti e lasci ai suoi colleghi degli altri paesi il compito di risolvere i loro. Ci vuole una impudenza al di là di ogni limite ad impostare le argomentazioni in questi termini
3) l'affermazione di cui al punto c non merita nemmeno commenti
4) l'affermazione di cui al punto d è esilarante.Ed è in contraddizione in re ipsa con il varo dello scudo. Che è il terzo in otto anni, ricordiamolo. Voler convincere che è prioritaria nell'azione di governo la lotta all'evasione è un insulto alla evidenza dei fatti, all'intelligenza delle persone e al buon senso
Il fatto è che Tremonti ha un disperato bisogno di far cassa, perchè i conti pubblici sono fuori controllo:
- il debito pubblico ha raggiunto il record storico di 1.757 mld di euro a fine agosto.(+ 5,7% da inizio anno) Ma quello che è più grave e pericoloso è che ben 804 mld sono debiti che lo stato ha nei confronti di non residenti con tutti i rischi di un disimpegno di questi ultimi alle prime avvisaglie di pericolo
- le entrate fiscali sono calate del 2,5%. All'interno della cifra globale le entrate da IRES(l'imposta sulle società ) sono diminuite del 15,2%, il gettito IVA è diminuito del9,6%( perchè è aumentata l' evasione e solo in parte per effetto del rallentamento dell'economia). In pratica le entrate complessive non crollano perchè sostenute comunque dalle ritenute alla fonte su dipendenti e pensionati
- il debito sul PIL a fine 2009 sarà molto vicino al 120%(Padoa Schioppa lo aveva fatto scendere al 103%) riportandoci ad una situazione molto simile a quella del'92
- il PIL a fine 2009 sarà sceso del 5/5,2% rispetto a fine 2008
- il deficit annuale sul PIL sarà superiore al 5%; l'avanzo primario azzerato
- il tutto in un contesto di tassi estremamante bassi. Non oso pensare quale sarà la situazione quando i tassi, tra non molto, riprenderanno a salire
Questo è il reale quadro della finanze pubbliche tanto che l'UE ha affermato non più tardi di qualche giorno fa che i conti "sono insostenibili" in prospettiva. Stesso allarme da Bankitalia e da moltissimi centri di ricerca internazionali
Tremonti minimizza anche se ha ammesso nei giorni scorsi ( udite, udite) che l'ITALIA E' A MEDIO RISCHIO. Chissà che lavata di capo avrà preso dal Presidente del Consiglio per il quale, come per PANGLOSS, viviamo nel migliore dei mondi possibili. Il dramma è che qui non parliamo di CANDIDE ma di 60 milioni di italiani che si sono messi in mano, senza capirci niente se non per una minoranza, a dei soggetti come i due sopracitati.
Il risveglio sarà brusco, molto brusco. Ma possibile che dalla storia non abbiamo imparato mai niente?

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