mercoledì 16 dicembre 2009

POST NUMERO 100

Questo è il mio centesimo post. Voglio utilizzarlo per augurare a tutti coloro cui voglio bene, in primis e sopra ogni altra cosa a mia moglie Milena, e a tutti coloro che mi vogliono bene, dei quali so apprezzare gesti, non gesti, parole, silenzi, un futuro pieno di amore calore, salute, serenità, soddisfazioni sul piano privato e su quello professionale. Un augurio non di circostanza perchè i Natali e i Capodanno passano, la vita di ognuno, invece, è un flusso continuo, un viaggio più o meno lungo ma comunque sempre troppo breve, durante il quale è importante la qualità dei propri compagni di viaggio. Alla mia età un privilegio lo si ha: i compagni di viaggio li scegli e nessuno ti costringe a subirli; non è poco. Ho usato per tre volte le parole viaggio e compagni di viaggio per asseverare come concepisco la vita e i rapporti tra individui; con la mia cagnetta CLIO non c'è nemmeno bisogno di mediazioni. Il nostro amore reciproco è assoluto e senza bisogno di dircelo.

2 commenti:

  1. Caro Alberto, sai che sono un tuo assiduo lettore che con te condivide il modo di pensare.
    Sono certo,scusa l'immodestia, che tu mi annoveri tra i "compagni di viaggio".Vista la tua passione per i proverbi te ne lascio uno che ovviamente è in "lingua" (non dialetto)genovese:"va ciu n'amigu
    in ciassa che sentumialie in ta stacca" (vale più un amico nel bisogno che centomila lire in tasca).
    AUGURI

    RispondiElimina
  2. Caro Roberto, tu sai quanto io ami Genova e la "genovesità" e sai la stima e l'affetto che nutro nei confronti tuoi e della tua famiglia nonchè dei comuni amici E "alua ", ti dico in italiano perchè ho troppo rispetto per il genovese per massacrarlo: lo sai che sono commosso?"fatta roba", direbbero in lingua quelli di Ravenna o di Forlì.

    RispondiElimina