Voglio dedicare questo primo post del 2011 a Baruch (Benedetto) Spinoza. Vi spiegherò poi perchè. Ora, invece, cerchiamo di inquadrarlo storicamente. E' la prima cosa che faccio quando debbo parlare o scrivere di qualcuno: inquadrarlo nello spazio e nel tempo.
Baruch Spinoza nacque ad Amsterdam nel 1632. Suo padre era un agiato mercante ebreo che, nato nel 1588 in Portogallo, aveva presto abbandonato quel paese, dove gli ebrei erano perseguitati, ed aveva raggiunto prima Nantes, in Francia, e dopo qualche tempo Amsterdam. Non dimentichiamo che nel 1492 gli ebrei erano stati espulsi dalla Spagna dai cattolicissimi Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona e, dal 1496, costretti alla conversione forzata in Portogallo (gli ebrei convertiti venivano chiamati marranos (porci) di qui il detto vil marrano. A partire dal 500, quindi, era iniziata una diaspora degli ebrei della penisola iberica che si erano rifugiati o nella Francia del Nord( l' editto di Nantes promulgato da Enrico IV sul finire del secolo assicurava loro di poter praticare senza rischi la loro religione) o nella tollerante Olanda(soprattutto ad Anversa e a Amsterdam). E Spinoza trascorse ad Amsterdam la sua fanciullezza e la sua prima giovinezza, pienamente inserito nella comunità sefardita (così venivano chiamati gli ebrei provenienti dalla penisola iberica) della città, comunità in seno alla quale suo padre aveva un posizione di rilievo.
Questo fino al 1656, quando fu colpito da herem da parte dei rabbini della comunità. L'herem, che vuol dire separazione, era l'atto con il quale la persona veniva allontanata dalla comunità e maledetta.
Quindi il povero Spinoza si trovò ad essere cacciato una seconda volta. La prima era stato cacciato insieme alla famiglia dal mondo cattolico. La seconda era addirittura la sua comunità che lo espelleva. Perchè?
Cosa aveva fatto il buon Spinoza per meritare un provvedimento così severo? Aveva semplicemente iniziato a manifestare l 'abbozzo del suo pensiero che poi perfezionerà nel corso degli anni . Espulso, lasciò Amsterdam e si ritirò in un piccolo villaggio nei pressi di Leida, Rijinsburg, noto per la presenza di una setta, i collegianti, che si distinguevano per essere strenui difensori della piena libertà di religione per tutti. Da allora visse lontano dalla grande città, sempre in affitto, guadagnandosi da vivere come fabbricante di lenti per cannocchiali e microscopi ed elaborando e perfezionando il suo pensiero.
Morì nel 1677, solo e in disparte .
Perchè parlo di Spinoza del cui pensiero non ho minimamente la pretesa di fare l'esegesi.
a) perchè con una frase di tre parole, DEUS SIVE NATURA, demolì tutta la metafisica e presentò la possibilità di una interpretazione del mondo che non ha bisogno di un riferimento esterno per dare senso al tutto
b) perchè tutto il suo pensiero è caratterizzato dall'affermazione del principio di libertà
SPINOZA per me è l'archetipo dell'uomo moderno che,ormai adulto, non ha più bisogno di stampelle per sorreggersi e dell'uomo che pensa in piena libertà e in piena libertà agisce.
Spinoza è stato un precursore e con lui, a mio avviso, nasce veramente il pensiero moderno Non dobbiamo dimenticare che negli stessi anni Galileo aveva dovuto abiurare per non finire, come Giordano Bruno, sul rogo e non dimentichiamo che in quel momento storico la chiesa, che aveva perso molti paesi con lo scisma luterano e l'Inghilterra con lo scisma di Enrico VIII, era ferocemente impegnata a difendere il suo potere temporale e spirituale.
In quel contesto Spinoza giganteggia per la serenità con la quale afferma princìpi che solo molto più tardi diventeranno patrimonio comune e che continuamente, anche oggi, vengono minacciati.
Spinoza fu essenzialmete un uomo libero e Dio solo sa, pardon Natura sola sa, se c'è bisogno di uomini liberi anche oggi, ora, in Italia e nel mondo.
la prima cosa che ho fatto,appena sceso dal letto ,è stata la solita lettura del tuo blog.Iniziare l'anno rivisitando i miei vecchi studi del liceo,grazie a questo tuo post,ho ricordato che amai la filosofia studiando Cartesio e Spinoza.Se non erro,con loro è nato il libero pensiero laico.
RispondiEliminaHo sempre apprezzato Spinoza,perchè a differenza del pragmatico Galilio,non si piegò alle autorità gerarchiche dell'ebraismo e del cattolicesimo.Secondo me,che ho solo reminiscenze scolastiche della filosofia,Spinoza è un rivoluzionario del suo tempo,perchè da libero pensatore,demolì l'intermediazione tra uomo e Dio-natura,governata dalla gerarchia dei rabbini e dalla dottrina della Chiesa dei Papi-re.
Auguri
E' esattamente quello che penso anch'io.
RispondiEliminaRicambio, insieme a mia moglie, gli auguri a te e tua moglie