mercoledì 9 marzo 2011

DE AMICITIA

Marco Tullio Cicerone che tutti quanti conosciamo, ma ne siamo proprio sicuri, oltre duemila anni fa scrisse un  trattatello che intitolò "Laelius de amicitia" che così comincia: Quinto Mucio l'augure raccontava spesso, a memoria e in modo piacevole, molti episodi della vita di Caio Lelio, suo suocero, ed in ogni discorso non esitava a chiamarlo "il saggio"
Mi è venuto in mente Cicerone, stamattina, nel pensare a due cari amici che in questi giorni hanno qualche problema di salute e sono ricoverati in ospedale. Non li citerò  per non violarne la prvacy, ma voglio dir loro che mia moglie ed io siamo loro vicini, con la mente e con il cuore.
Il trattato di Cicerone finisce così:
"Ecco cosa avevo da dire sull'amicizia,
Vi esorto dunque a collocare tanto in alto la virtù
senza la quale l'amicizia non può esistere,
in modo tale da ritenere che, tranne essa,
nulla vi sia più nobile dell'amicizia.

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