Ho appena assistito alla puntata di Report che ha trattato in maniera magistrale il cuore dei problemi del nostro Paese. Il ritardo negli investimenti in innovazione e ricerca, la deindustralizzazione del Paese, il precariato delle nuove generazioni, la mancanza di visione lunga e il provincialismo delle classi dirigenti. Nel contempo ha fatto conoscere le nicchie di eccellenza che pur sono presenti, la visione lunga di alcune amministrazioni, gli ottimi risultati conseguiti dai giovani cui è stata data fiducia. Mi ha fatto piacere avere conferma che la mia regione di origine, le Marche, ha punte di eccellenza poco conosciute ma importanti nel panorama industriale italiano.
La Gabanelli con il suo stile asciutto e che non lascia alcunchè alla retorica, sta svolgendo un'opera di informazione della quale tutti dovremmo ringraziarla. I problemi si risolvono innanzitutto conoscendoli, confrontandosi con la realtà e non nascondendosi carenze e ritardi, e con un atteggiamento di "concretezza fiduciosa", cioè un approccio razionale condito di ottimismo della volontà
Certo è che i problemi messi in luce dalla trasmissione sono enormi perchè tutto si lega, ogni scelta influenza le altre, nulla accade per caso, e ci si chiede, come fa la Gabanelli, come abbiamo fatto a ridurci così.
Riflettiamoci tutti quanti e soprattutto ci riflettano i giovani cui sono state rubate speranze e futuro.
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