sabato 18 giugno 2011

MOODY'S MINACCIA DI DECLASSARE L'ITALIA

In un post del  13 Aprile scorso avevo già trattato l'argomento delle Agenzie di rating, del  loro strapotere e della capacità che hanno, con i loro giudizi, di orientare il mercato e determinare il destino di stati nazionali, socetà, enti territoriali Questo per dire che non ho alcuna simpatia per le Agenzie di rating
Fatta questa premessa, non posso non essere d'accordo con Moody's quando minaccia, come ha fatto questa settimana, di abbassare ulteriormente il rating sul nostro debito sovrano. Anche l'Unione Europea ha lanciato l'allarme. Chi ci governa non ha ancora capito bene, o, meglio, ha capito benissimo e fa' finta di niente, che siamo degli osservati speciali e che i problemi non si risolvono con un ottimisto da venditori di illusioni ma con misure concrete, una linea di politica economica coerente, i piedi saldamente ancorati alla terra. Parlare in questo momento di ridurre le aliquote fiscali  per recuperare consenso è da irresponsabili; in questo momento sul fronte fiscale c'è da fare solo una cosa, una lotta vera e dura all'evasione. Sul fronte delle uscite è velleitario tagliare qui e là, che siano tagli lineari o non lineari; su questo fronte l'unica politica da fare é la lotta alla corruzione e agli sprechi.Le cronache riportano quotidianamente decine di episodi di corruzione, sia ai piani alti del potere (vedasi P49 sia nella vita quotidiana di comuni, province, regioni e enti vari. L'assalto alla diligrnza continua come se nulla fosse, si è perso completamente ogni senso morale e non si distingue più tra ciò che è lecito e ciò che non lo é. Io mi auguro che a Pontida la Lega stacchi la spina ma, dopo, se non si cambia, proseguiremo nel nostro cammmino di autodistruzione. Il popolo italiano ha dato segnali forti, ora spetta alla politica tradurli in linee poliriche coerenti e qui sono meno fiducioso; perché la Lega appena citata ha predicato per lungo tempo che Roma é ladrona ma poi ne ha ssimilato in fretta metodi e comportamenti. L'unico contenitore politico che può prendersi carico, non da solo, dei problemi del Paese é il Partito Democratico. Il quale deve però chiarire una volta per tutte chi é e meritare la fiducia dei cittadini co linee politiche più chiare e meno datate. Pisapia a Milano, De Magistris a Napoli testimoniano che la gente sente di dare consenso a persone non imposte dalle segreterie ma scelte  dai cittadini.
I problemi del Paese sono gravi; perdere altro tempo non si può e si spera di non vedere più in giro ministri come Brunetta o La Russa per non parlare, ovviamente, del premier. Un tempo il cambiamento era accompagnato da teste che cadevano, letteralmente. Ora per fortuna questo non accade più; ora basta un soggiorno nelle patrie galere per i casi più gravi e l'oblio (dopo aver risarcito il danno) negli altri. Credo sarà impossibile rimpiangere personaggi come Denis Verdini, Scajola, Bondi e similari.

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