mercoledì 25 gennaio 2012

SI E' "SFIGATI" SE A 28 ANNI NON SI E' ANCORA LAUREATI?

In questi giorni sono scoppiate polemiche sulla frase che costituisce il titolo di questo post pronunciata dal Viceministro Martone
L'argomento è più importante di quanto non sembri a prima vista perché ne va del futuro del Paese.
Premesso che in questo momento è opportuno che il governo si concentri su problemi che richiedono urgente soluzione e eviti di alimentare polemiche su problemi importanti ma meno "incombenti", premesso che le generalizzazioni non vanno mai bene, premesso che gli studenti di oggi hanno molte più difficoltà che in passato, il mio giudizio è chiaro: il problema non è se si è sfigati o meno( si possono usare espressioni meno esplicite), il problema è un altro: a chi serve, a che serve una laurea presa a 27, 28, 30 o più anni?
Mi spiego: il livello di offerta formativa del sistema scolastico del nostro Paese è sempre più basso, sia sotto il profilo quantitativo che, ancor più importante, sotto il profilo qualitativo. Mi sembra che il livello di conoscenze dello studente medio di oggi  sia nettamente inferiore a quello degli studenti di alcuni decenni fa. Parlo di studente medio, cioè della media degli studenti, le eccezioni ci sono sempre state e non fanno testo. Ne è conferma il fatto che nei test internazionali di conoscenza i nostri studenti si piazzano sempre in fondo alla classifica, soprattutto nelle materie scientifiche
E allora mi chiedo nuovamente: a che serve, a chi serve il curriculum universitario di una persona che, mi riferisco a titolo esemplificativo alla facoltà che ho frequentato io, Giurisprudenza,  ha "dato" Istituzioni di Diritto Privato a 19 anni e a 27 non ha ancora "dato" diritto amministrativo? Tra il primo esame e il secondo citato sono passati 8 anni: Nel frattempo quello studente ha dimenticato tutto o quasi tutto il contenuto dell'esame di Istituzioni di diritto privato, il mondo è cambiato rapidamente e sostanzialmente, il know how anche di chi procede a passo più spedito  è rapidamente diventato parzialmente obsoleto, chi ha perso ritmo e passo stenterà ancor di più. Chi a 28 anni non si è ancora laureato non è uno sfigato ma una persona che troverà notevoli difficoltà ad avere una vita non frustrante. Meglio fermarsi prima, a mio avviso, il mondo è pieno di persone di successo non laureate.
Io così la penso e avrei piacere se qualcuno intervenisse con un commento su questo argomento  che mi sembra centrale. Alla fine viene sempre in evidenza il problema della formazione dei giovani e il ruolo centrale della scuola, in tutti i suoi gradi, nel determinare il futuro del Paese

1 commento:

  1. È difficile commentare questo blog per uno come me che si è dovuto fermare alla III media inferiore, come si chiamava all'ora. Sono pienamente d'accordo con te che una persona che per un qualunque motivo non riesca a tenere il passo con gli esami, dovrebbe fermarsi prima. Può essere colpa dello studente lazzarone, ma possono essere infinite le cause; perciò, se non ce la facciamo, lasciamo perdere e vediamo di affrontare la vita andando in un'altra direzione (ammesso che l'attuale situazione lo permetta...)

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