In questi giorni le cronache stanno riportando all'attenzione di noi tutti i fatti del G8 di Genova e della caserma Diaz.
Mi sembra opportuno ribadire quanto ho detto e scritto in passato.
Io ai tempi del G8 lavoravo a Genova in Piazza De Ferrari a venti metri da palazzo ducale.
Ed ero così sicuro che a Genova sarebbe successo quello che poi è successo cioè "prove generali di fascismo in attuazione del piano eversivo pensato ed organizzato dalla P2 e da Licio Gelli"che me ne andai in vacanza, in quei gironi di Luglio, il più lontano possibile, alle Maldive, e rientrai a Genova il martedì a G8 concluso.
La mia opinione non è cambiata negli anni, anzi si è rafforzata e penso che tutti quanti dovremo attentamente continuare a vigilare perché tentativi di conculcare la democrazia nel nostro Paese non abbiano a ripetersi.
Da Punta Licosa 6 Luglio 2012 ore 7
Se non sbaglio un "ministro" della Giustizia disse: "Io c'ero. Tutto regolare, garantisco io". Non lo ricorda più nessuno? Lui può continuare a dire c... a spese dello stato?
RispondiEliminaSu quegli episodi ci sono ancora tante cose da chiarire e forse è vero che non stanno pagando quelli che hanno le colpe maggiori.
Ma i tuoi amici di Genova che dicono?
La sentenza della Corte di Cassazione fa giustizia delle responsabilità intermedie e di quelle operative. Ma le responsabilità maggiori rimangono oscure, si fa per dire. Come la penso è chiaro: a Genova furono fatte prove generali per instaurare un regime autoritario. Disegno della P2 e di Licio Gelli. Non è un caso che Silvio Berlusconi fosse iscritto alla P2. Ci sono ancora molte cose da chiarire, sono assolutamente d'accordo e bisogna continuare a vigilare.
RispondiEliminaè da p.zza Fontana ke aspetto l'apertura dei "segreti di stato"-Da allora ad oggi,io da studente sono diventato nonno-Un giorno lontano un amico tedesco mi disse che in Germania la riconciliazione naz.è stata compiuta,mentre in Italia no-
RispondiEliminaAprire gli armadi dei segreti di Stato è essenziale per passare alla democrazia compiuta-
Noi andiamo avanti per complotti,logge,bande,affaristi,ecc.
Ci sarà qualcuno che aprirà le porte del "regno di Danimarca"?
Caro Antonino, ho l'impressione che gli armadi non verranno mai aperti. Il nostro Paese ha caratteristiche tali che lo differenziano notevolmente dai Paesi dell'Europa settentrionale.
RispondiEliminaA noi comunque il compito di vigilare per la difesa strenua della democrazia a rischio continuo di essere conculcata.