sabato 25 agosto 2012

IL MINISTRO ELSA FORNERO

Mi dispiace dovermi parlar bene addosso ma non era difficile prevedere che il Consiglio dei Ministri di ieri avrebbe fatto fare una ennesima cattiva figura al ministro Fornero, per la verità non solo a lei.(cfr il mio post di ieri)
Ci dobbiamo convincere tutti quanti che al punto al quale siamo arrivati l'Italia non si salva in pochi mesi, che l'emergenza non è finita, che non si può abbassare la guardia e che occorre agire con passo fermo e sicuro per evitare gli errori del passato
Questa è a mio avviso la situazione e questi i provvedimenti che, sempre a mio avviso, dovrebbero essere presi. Lo dico da cittadino e senza alcuna presunzione.
PRIMO PROBLEMA IL DEBITO PUBBLICO
Il debito pubblico è costituito:
- dai 1.972  miliardi certificati da Bankitalia a fine Giugno
- da 70/80 miliardi di debiti verso aziende fornitrici dello Stato. Questo debito era stato di fatto occultato da Tremonti, il mancato pagamento di queste somme sta "strozzando"migliaia di aziende.  A tale riguardo occorre precisare che entro Marzo 2013 saremo obbligati a recepire la direttiva europea sui tempi di pagamento dello Stato nei confronti delle imprese e ricordo che un punto di PIL vale circa 15,5 miliardi. Sono altri 5 punti di PIL.
- un rischio "derivati" di difficile quantificazione ma, così sembra perché anche in questo campo non cè stata alcuna trasparenza, di almeno 30 miliradi
In sintesi il rapporto tra debito pubblico e PIL - il rapporto reale - è vicino al 130%
MA NON E' FINITA
- gli investitori esteri stanno letteralmente "fuggendo" dai nostri BTP. Il debito pubblico in mano a non residenti è sceso dagli 820 miliardi dell'Aprile 2011 ai 619 dell'Aprile 2012 ( per maggiori dettagli basta confrontare il mio post del 13 Agosto nel quale commentavo, come tutti i mesi, i dati  aggiornati sul debito pubbliuco)
- finora sono state le banche a fare "supplenza" acquistando in quantità massicce i BTP emessi in sostituzione di quelli in scadenza con la liquidità messa a disposizione dalla BCE (Draghi) al tasso dell'uno per cento.
Ma questo non può continuare: la stampa tedesca e i partiti tedeschi stanno attaccando duramente Draghi accusandolo di fare una politica tendente a salvare i paesi deboli dell'Unione, noi in primis, travalicando i suoi poteri e distorcendo la "mission" di BCE.
- tutti gli indicatori economici danno una situazione congiunturale per il 2013 di debolezza in tutte le aree.
PER CUI COSA SI DEVE FARE:
un padre di famiglia che non riesce a quadrare i conti si siede a tavolino con la famiglia e agisce su due fronti, aumento delle entrate, diminuzione delle spese.
Tradotto a livello macro le strade percorribili sono solo due; 
                                                   DAL LATO DELLE ENTRATE
1) visto che non si possono elevare le aliquote delle imposte dirette, già a livelli altissimi, vista la recente introduzione dell' IMU che ha stremato le famiglie, visto che  si deve evitare in tutti i modi di aumentare l'IVA di due punti come il governo potrebbe fare in base alla delega ricevuta perché la misura avrebbe effetti inflattivi e depressivi, visto che il mantra della "vendita" del patrimonio dello Stato è un disco rotto e che da quel fronte non ci si può aspettare praticamente niente, l'unica via che può portare a risultati  concreti in tempi rapidi è 
                                                    LA LOTTA ALL'EVASIONE
Ci sono ampi margini, con le più aggiornate procedure elettroniche si può arrivare praticamente dappertutto, dal 1 Gennaio 2012 le banche sono obbligate a trasmettere gli estratti conto della propria clientela all'Agenzia delle Entrate, si può fare. Monti più volte ha posto l'accento su questo aspetto del problema. A mio avviso, comunque, occorre che la percezione degli operatori dei rischi che si corrono a non fare il proprio dovere fiscale debba aumentare di molto. Quindi:
- licenziamento immediato e denuncia all'autorità giudiziaria per i funzionari e i dirigenti della Agenzia delle Entrate corrotti
- pesantissime sanzioni economiche( in primis chiusura dell'attività per un periodo di tempo adeguato) e penali per chi evade.
Si calcola che l'evasione faccia mancare almeno 130 miliardi l'anno alle case dello Stato; la maggior parte dei problemi sarebbe risolta solo per questa via
                                                       DAL LATO DELLE USCITE
  Dare immediata pratica attuazione alla spending rewiew, propedeutica alla quale è necessario venga approvata una severa legge anticorruzione. Anche in questo settore ci sono ampi margini di manovra: occorre monitorare i costi di ogni genere di spesa della amministrazione con i costi standard, occorre perseguire con fermezza gli episodi  di corruzione presenti soprattutto nel settore del Servizio Sanitario Nazionale e dei Lavori Pubblici.
MA, SOPRATTUTTO, NON MI STANCHERO' MAI DI RIPETERLO, OCCORRONO COMPORTAMENTI ETICI DA PARTE DI CHI RICOPRE CARICHE PUBBLICHE ED E CHIAMATO AD AMMINISTRARE E GESTIRE RISORSE PUBBLICHE.
INFINE LA CRESCITA PER DARE OPPORTUNITA ALLE GIOVANI E ALLE FUTURE GENERAZIONI CHE HANNO TUTTO IL DIRITTO A NON TROVARSI GRAVATE DA PESI ACCUMULATI DALLE GENERAZIONI PRECEDENTI.
Occorre fare il punto su quale direzione dare al Paese, occorre "visione lunga" ed "onestà intellettuale" In parole povere occorre che il Paese sia guidato da statisti.
E qui apro una parentesi; sono completamente d'accordo sul fatto che il Paese sia governato da chi abbia l'investitura popolare, ma allora è necessario che il personale politico che si sottopone al giudizio di scelta del popolo sovrano sia di ben altro spessore rispetto a quello che abbiamo conosciuto in questi ultimi anni. Abbiamo già dimenticato la signora Brambill Ministro del Turismo o Bossi Ministro per le riforme o Calderoli o Brunetta. Con buona pace anche di Bersani è meglio che ancora per un po' siamo rappresentati all'estero da persone che hanno ridato credibilità al nostro Paese che era precipitato al  rango  di "Repubblica delle banane".
Quanto al da farsi, premesso che condivido pienamente l'impostazione del governo che ha avuto come bussola di orientamento "rigore, crescita ed equità" ritengo queste le priorità:
a) la scuola: un sistema scolastico efficiente è il primo e principale asset di un Paese. L'impressione che si ha è che la scuola si muova su modelli e metodi didattici superati ( ne sono conferma i non brillanti risultati dei nostri studenti nei tests internazionali) e che i risultati conseguiti dai nostri studenti siano non adeguati in relazione ai lunghi anni trascorsi a scuola. Ben venga il nuovo "concorso"che finalmente consentirà a tanti insegnanti di essere valutati ed ottenere una stabilità (l'ultimo concorso risale al 1999). Ma ancora più importante è l'approccio che si vuole dare alla valutazione delle scuole con l'adozione del Sistema Nazionale di Valutazione.
Tanto e troppo si parla di "ricerca e sviluppo." Essi richiedono tempi lunghi e comunque debbono avere alla base un sistema scolastico di eccellente livello
b) il lavoro:la globalizzazione è un fenomeno irreversibile. Dobbiamo prendere atto che certi prodotti, quelli di massa e a basso valore aggiunto,  non possono più essere fabbricati qui. Bisogna concentrare le energie nei settori nei quali siamo già forti (industria del turismo, industria dell'agricoltura di nicchia, industria meccanica, industria culturale, industria dell'Italian Style in tutti i comparti in cui esso possa costituire valore aggiunto 
Ed infine, a corollario di tutto, dobbiamo orientarci verso una società aperta, che guarda fuori e lontano, che non ha paura di confrontarsi, che preferisce il mare aperto piuttosto che il trincerarsi dentro i ridotti delle Alpi retiche. E ci vogliono "leaders" politici che siano statisti

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