Lo spread è ritornato prepotentemente ad essere l'argomento principale di quotidiani, settimanali e "media"in genere nonché delle conversazioni.
E lo "spread" sale, e lo "spread" scende, è sotto i cinquecento punti base, è sopra, e così via.
La gente è spaventata, qualcuno ha interesse a che si spaventi e, secondo me, comunque la percezione è parziale e spesso del tutto erronea.
E allora vediamo di approfondire un po'
Cosa è lo spread? Ripetiamolo "ad abundantiam". Lo spread è la differenza di tasso, e quindi di rendimento, sul mercato secondario tra i "bund" decennali tedeschi e gli analoghi titoli decennali di altri Paesi della eurozona: nel nostro caso il BTP decennale. Viene misurato in "punti base",cioè, detto in parole povere, in centesimi.
Ho detto "sul mercato secondario" perchè riguarda i titoli già emessi ed in circolazione.
Se domani lunedì lo spread sale di 100 punti base, una enormità ma ragioniamo per eccesso, quali sarebbero le vere conseguenze pratiche? Praticamente nessuna.
Lo Stato emittente , infatti, non avrebbe nessun aggravio sui titoli già emessi: i BTP hanno una cedola fissa che rimane invariata per tutta la durata del prestito; nei BOT e nei CTZ il rendimento è fissato al momento dell'emissione come differenza tra il prezzo di emissione e quello di rimborso (100) e nei CCT , ancorati ai tassi sui BOT, l'impatto è minimo e non immediato.
Certo un aumento di 100 punti sarebbe un segnale di forte preoccupazione per le emissioni future ma sull'esistente l'impatto è nullo.
E mettiamoci dal punto di vista dei detentori dei titoli; è ovvio che se lo spread sale il "corso" del titolo - cioè il valore di mercato - scende. Ma se il detentore non vende e non si fà prendere dal panico non ha nessuna perdita. L'unico rischio che corre è il "default" dell'emittente prima della scadenza altrimenti il titolo gli verrà rimborsato alla pari.
Quindi calma, riflettiamo e non lasciamoci prendere dal panico. Perché tutto questo saliscendi è dovuto alla speculazione internazionale che cerca di "far soldi" con operazioni di vario tipo sui bonds dei Paesi più deboli della eurozona.
Chi sono gli speculatori internazionali: Essenzialmente gli "hedge funds", fondi speculativi dei quali ho parlato innumerevoli volte. Se non vi ricordate cosa sono andate su GOOGLE e cercate.
La ricerca individuale è pù gratificante che leggere quanto scrivo io.
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