Ieri Bersani, nel suo vorticoso tour che lo vede impegnato in questi ultimi giorni di campagna elettorale, ha fatto tappa nella nostra città. La macchina organizzativa del partito ha fatto sì che il candidato premier fosse a Busto all'ora di pranzo in modo che potesse dedicare più tempo alla nostra città, che è la prima per numero di abitanti ed anche per importanza del tessuto industriale della Provincia. Sala grande del Museo del Tessile stracolma, molti giovani tra i presenti, ottimo catering che, è meglio precisare, ci siamo pagati noi commensali visto che abbiamo pagato 25 euro a persona. Non sembri superflua l'attenzione che in genere riservo a "chi paga"perché la prima inversione di marcia che il mondo politico deve fare da Martedì prossimo è quella di dimenticare un certo modo di far politica che considera compreso nei "benefits" della carica ricoperta anche un "mon cheri"Ferrero (cfr. episodio della Consigliera Regionale della Lega, Luciana Ruffinelli, che di "mon cheri" se ne è fatti rimborsare, in verità, due).
Bersani molto sciolto, ironico e prontissimo ne suoi interventi. Bella giornata, davvero bella.
Io farò un post venerdì in cui dichiarerò le mie intenzioni di voto con le dovute motivazioni. Queste elezioni sono decisive per il futuro del Paese; riflettiamoci bene tutti quanti e, dopo aver riflettuto , valutato, comparato, esprimiamo in tutta libertà il nostro voto, voto che costituisce l'essenza e il tratto dominante della democrazia e del nostro essere cittadini.
Alberto ciao
RispondiEliminaUna domanda molto semplice. Secondo te, quanti voti ha "conquistato" Bersani venendo a pranzo a Busto?
Ho l'impressione che tu sappia già la risposta che è anche la mia
RispondiElimina