sabato 7 dicembre 2013

PRIMA ALLA SCALA - TRAVIATA

Sono le 17,30 e, dopo un'ora passata alla Esselunga, mi metto in tenuta da casa (maglietta con le maniche corte - fa un caldo da precrisi in casa - e jeans) per assistere alla prima della Scala. Rai 5 canale in HD - Il televisore è recente, è un 47 pollici della LG; ci sono tutte le condizioni per un ascolto ottimale. Premesso che non sono un critico musicale, che non pretendo di scoprire niente, visto che il blog è mio e me lo gestisco io, mi proverò a scrivere a caldo e senza ulteriori mediazioni le mie valutazioni.
Dopo la solita manfrina dell'arrivo delle autorità, (ma la moglie di Napolitano, che si chiama come la mia cagnetta che ha preso il nome dalla musa della storia, non sorride mai?) entra il maestro Gatti, che è bravo ma sembra un "vigneron" della Borgogna. Doveroso l'omaggio a Mandela ma fiacco e poco spontaneo. Si spengono le luci e si inizia con il bellissimo preludio. Non mi piace; troppo fiacco, non trasmette emozioni. Comincia: oh Cristo ! Violetta, che io ho sempre visto come una donna francese molto femminile e molto intrigante, è un donnone tedesco, anche se non è alta di statura, che ha una strana aria "incazzata" e con uno sguardo di sfida del tipo.............a me non me la fai............La veste Annina, la fedele servitrice. Annina è vestita come un guerriero assiro-babilonese trapiantato in Egitto ed ha i capelli color rosso fuoco; mette al collo di Violetta una pesante collana che la fa somigliare alla sorella di Radames; il vestito è un azzurro intenso che non riesce a nascondere le eccessive rotondità;  un fiore, finto, rosso tra i capelli di Violetta è di dimensioni notevoli : il fatto è che bisogna evidenziarlo perché poi Violetta lo darà ad Alfredo per dirgli che si rivedranno domani.
Violetta si muove come Francesca Bertini e manca solo che si attacchi alle tende. Probabilmente è il regista che le ha detto di recitare così La festa: arrivano gli invitati. Poffarbacco: sono vestiti ognuno come cacchio gli pare. Specialmente le donne dimostrano molta fantasia e sul  palcoscenico si mescolano epoche, stili, caratteri. Alfredo è vestito come un impiegato della azienda del gas, La voce di lei è bella, quella di lui niente di ché ma non c'è presenza scenica, non c'è carisma. Oltretutto Gatti è incolore nella direzione e non sostiene la musica. Il regista russo, quando l'URSS era l'URSS sarebbe già in un vagone piombato con direzione Siberia. Quando Annina e Violetta rimangono sole, alla fine del primo atto, c'è il top: Annina, sempre pesante come ippopotamo e con i capelli rosso fuoco......................fuma un sigaro enorme e ad un certo punto le viene strappato da violetta che incomincia a fumarlo lei. Chissà che c'entra. Forse c'è un riferimento a George Sand, contemporanea alle vicende. A proposito di George Sand: è stato accertato senza alcun ombra di dubbio che Chopin non è morto di tisi ma per la puzza dei sigari di GS. E' sepolto al "Pere Lachaise"
In nessun momento, nel primo atto, lo spettatore si pone la domanda di quale sia l'attività di Violetta. A proposito quale era l'attività di Violetta? Una prostituta? Non direi perché una prostituta si fa pagare un tot a prestazione che sono magari numerose in una stessa serata. Una escort? Non direi perché una escort si fa pagare a serata o a week-end o comunque "a tempo". Direi che la figura che più le si avvicina sia quella della etèra come Aspasia, amata da Pericle o, in epoca più recente, quella della mantenuta.
Intanto comincio a pubblicare le valutazioni a caldo sul primo atto.

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