Da lunedì riprenderò a parlare seriamente di economia. In questo fine settimana di una estate strana, con gli animi preoccupati per la situazione economica, con negli occhi le tragedie di migliaia di migranti che vengono a cercare in Europa quello che in Europa già non c'è più, con l'emergere di vecchi e nuovi egoismi, di vecchie e nuove fratture, di vecchie e nuove esclusioni, penso che il meglio sia lasciare il compito di interpretare i tempi alla voce di un cantante autore che più di ogni altro ha gettato ponti tra l'Europa e i popoli che abitano le coste sud del "Mare Nostrum". Franco Battiato che pur essendo pienamente consapevole della situazione a mio avviso ci lascia un messaggio di speranza
BLOG DI UN CITTADINO DELL'UNIONE EUROPEA, DELLA REPUBBLICA ITALIANA, DELLA REGIONE LOMBARDIA, DELLA PROVINCIA DI VARESE, DEL COMUNE DI BUSTO ARSIZIO
sabato 30 agosto 2014
venerdì 29 agosto 2014
BANCA DELLE MARCHE UN THRILLER A PUNTATE
Mi ero ripromesso di non parlare più di Banca delle Marche fino a quando i tre commissari nominati dalla Banca d'Italia non avessero fatto conoscere i frutti del loro lavoro e le decisioni prese. Quel momento tarda ad arrivare ma ogni giorno compaiono nuovi elementi che arricchiscono il quadro e che gli articoli che Marco Ricci scrive per Cronache Maceratesi documentano con dovizia di particolari, con onestà intellettuale, con completezza; buon giornalismo che separa i fatti dalle opinioni e che consente al lettore di acquisire tutte le informazioni non influenzato dal pensiero di chi scrive l'articolo.
Il lunghissimo post di ieri, ad esempio, ha fatto conoscere in dettaglio e figura per figura i pesanti rilievi che Bankitalia ha mosso a tutti i ruoli apicali della banca che hanno "governato" fino al 2012 e che hanno portato l'Istituto centrale a irrogare sanzioni pecuniarie inferiori solamente a quelle comminate ai ruoli di vertice del Montepaschi (toh che coincidenza)
Le sanzioni più pesanti hanno raggiunto il Direttore Generale Bianconi che aveva di fatto un potere di gran lunga superiore a quelli del suo ruolo di "primo" dipendente dell'azienda che "risponde" al Consiglio di Amministrazione e all'organo di controllo. Nel caso specifico pare proprio che i ruoli fossero invertiti e che Bianconi fosse "di fatto" il padrone della Banca. E che in materia di erogazione del credito e di valutaziuone del rischio di credito di fatto avesse carta bianca.
Non sembra del resto difficile crederlo. Bianconi ha indubbio charme, veste bene, si presenta bene, è sicuro di se in questo aiutato non poco dal sapere chi "ha dietro". Umbro di nascita, di fatto è romano di cultura, di formazione, di comportamenti. Insomma è un gran........scusate la volgarità ma quando ce vo ce vo.......... un gran, dicevo,............PARACULO. La parola, seppur volgare, rappresenta una categoria dello Spirito. Dicesi "paraculo" recita l'autorevole TRECCANI, "IN SENSO FIGURATO: chi sa abilmente e con disinvoltura volgere a proprio favore una SITUAZIONE o fare comunque il proprio INTERESSE"
Il top della categoria è occupato dai toscani, in particolare dai fiorentini. Loro son secoli che si perfezionano. Hanno avuto Lorenzo il Magnifico, Dante, Leonardo, Macchiavelli ecc. ecc. ecc. Sono dei ...............raffinati. Un esempio per tutti: Matteo Renzi
Al secondo posto i romani: meno raffinati. tutti raccolti intorno al "semo de roma" che fa loro credere di potersi permettere tutto ma non c'è paragone. Tutt'altra classe i fiorentini
Terzi i napoletani e si scende parecchio di livello
Non desta meraviglia, pertanto, che la personalità di Bianconi avesse soggiogato dipendenti, CDA e organi di controllo, industriali piccoli e grandi. organi di informazione, la Regione intera. Quei pochi che sapevano "chi ce lo aveva mandato nelle Marche", proprio per questo sapevano che era meglio non "andargli contro". Chi ce l'ha mandato Bianconi nelle Marche, mi chiederete. Se mi leggeste regolarmente lo sapreste; comunque, se vi interessa, andate a leggere il mio post dove lo dico in maniera chiara ed inequivocabile. Stavolta non aiuto nella ricerca: un po' di fatica anche voi-
Un Bianconi onnipotente, dunque, che in materia di erogazione del credito largheggiava spesso e volentieri e sosteneva gruppi industriali ben al di là delle loro realtà e potenzialità. Perché lo faceva?, mi chiederete ancora. Io una idea ce l'ho. Però, visto che c'è una inchiesta penale in corso con ipotesi di reato gravi quali l'associazione a delinquere, è ovvio che spetta all'organo competente l'accertamento delle responsabilità di ognuno.
Questo mi sembra il quadro. Attendiamo che i tre commissari comunichino quello che hanno accertato e le soluzioni trovate.
Alla prossima puntata.
giovedì 28 agosto 2014
TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE(SECONDO POST)
Siamo tutti d'accordo che una Italia così sgangherata non può durare. Per cui tutti favorevoli - me compreso - alle "riforme" e al "cambiamento". Poi bisogna mettersi d'accordo sui contenuti. A me sembra, ad esempio, che le cosiddette riforme si stiano traducendo in uno "smantellamento" dello Stato Sociale e in un impianto istituzionale autoritario, ma oggi voglio parlare d'altro. Della estrema necessità di accelerazione dei tempi in tutti i settori e comparti operativi. Ve ne do una prova "on my skin".
Nel 2010, pochi giorni prima di Natale,stavo rientrando a casa intorno alle tre del pomeriggio dopo un incontro conviviale con colleghi della BNL, banca che ho lasciato nel 1983, quando, arrivato al rondò di "Malpensa Fiere" - chi conosce Busto sa di dove sto parlando - non so se per distrazione o per il ghiaccio mi sono trovato davanti ad un palo dell'ENEL ed ho fatto un frontale da manuale.
REPERTO NUMERO UNO (avrebbe detto Perry Mason)
Per fortuna, avendo le cinture agganciate come sempre, gli "airbags" hanno funzionato perfettamente
REPERTO NUMERO DUE
andata bene, mi direte: eccezionalmente bene, dico io. Con un piccolo particolare. Mentre succedeva quello che ho descritto, dall'alto dei cieli piombava sul parabrezza.............il "lampione" appeso al palo
REPERTO NUMERO TRE
REPERTO NUMERO QUATTRO
Responsabilità mia, non c' dubbio, anche se l'ENEL una qual colpa se la deve sentire se ha chiuso la pratica con la mia assicurazione senza chiedere i danni. Ma, soprattutto.........................
Le foto qui sopra le ho scattate stamattina. Due cose si notano immediatamente: che il fanale non è stato sostituito, che il palo è sempre più storto. Se poi cade e fa male a qualcuno, non dite che è colpa mia. A dicembre, tra meno di quattro mesi, saranno quattro anni
martedì 26 agosto 2014
LA SALSA DI POMODORO
Durante il fine settimana abbiamo fatto una cosa che in genere non si fa più nelle case italiane: la salsa di pomodoro. Giovedì avevamo acquistato un chilo di pomodori San Marzano da salsa per "testarne" la qualità e l'doneità; il test era andato bene per cui sabato mattina siamo ritornati dal venditore dove ci riforniamo di prodotti del sud. Presa una cassetta da 12 chili a un euro al chilo. A casa lavoro d'equipe; la "chef" e il mozzo di cucina, lo scrivente. La ricetta è quella della nonna paterna di mia moglie e va seguita in tutti i suoi passaggi perchè è buona e soprattutto perchè le ricorda la sua infanzia , quando il giardino di casa risuonava di risa, profumi e canto di cicale.
Innanzitutto procurarsi degli ottimi pomodori, non quelli del supermercato raccolti chissà quando e chissà dove, ma quelli del Sud, cresciuti e maturati al sole di Agosto che li rende più dolci e polposi. Forse costeranno un po' di più , ma la resa è diversa perchè non sono acquosi e quindi non c'è niente da eliminare.
Per ogni kg. di pomodori ci vogliono 200 gr. di cipolle.(vanno bene tutte; Milena usa quelle di Tropea, più dolci, delicate e gustose delle altre)
Procedimento:
- lavare con abbondante acqua i pomodori e farli asciugare
- tagliarli a pezzi insieme alle cipolle e metterli a cuocere finchè non cominciano a spappolarsi;
- passarli più volte al passaverdure fino a che non rimanga solo la buccia.
Cuocere la passata, unendo il basilico , per circa una mezzora. Gli ultimi 10 minuti vanno fatti a pentola scoperta. Quando i pomodori sono pronti aggiungere il sale e fare cuocere ancora per un paio di minuti.
- una volta freddi , imbottigliarli , tapparli , metterli in una pentola curando che le bottiglie non sbattano tra loro
(mia moglie usa dei vecchi stracci), coprirli d' acqua e cuocerli per circa 40 minuti. Lasciarli freddare dentro la pentola.
La salsa è pronta. Quando serve basta solo scaldarla e aggiungere un po' d'olio.
Vasi o bottiglie vanno ovviamente sterilizzati prima . Milena ha un metodo tutto suo ma che funziona alla grande: lava benissimo i contenitori, li fa asciugare a testa in giù e poi li mette nel forno a 110 gradi per un'ora e li lascia lì finchè non sono freddi.
Per chi lavora è comodo avere una salsa già pronta e che si presta a diversi utilizzi.
Sarà contenta se divulgo la sua ricetta che sa di tradizione e di genuinità.
Innanzitutto procurarsi degli ottimi pomodori, non quelli del supermercato raccolti chissà quando e chissà dove, ma quelli del Sud, cresciuti e maturati al sole di Agosto che li rende più dolci e polposi. Forse costeranno un po' di più , ma la resa è diversa perchè non sono acquosi e quindi non c'è niente da eliminare.
Per ogni kg. di pomodori ci vogliono 200 gr. di cipolle.(vanno bene tutte; Milena usa quelle di Tropea, più dolci, delicate e gustose delle altre)
Procedimento:
- lavare con abbondante acqua i pomodori e farli asciugare
- tagliarli a pezzi insieme alle cipolle e metterli a cuocere finchè non cominciano a spappolarsi;
- passarli più volte al passaverdure fino a che non rimanga solo la buccia.
Cuocere la passata, unendo il basilico , per circa una mezzora. Gli ultimi 10 minuti vanno fatti a pentola scoperta. Quando i pomodori sono pronti aggiungere il sale e fare cuocere ancora per un paio di minuti.
- una volta freddi , imbottigliarli , tapparli , metterli in una pentola curando che le bottiglie non sbattano tra loro
(mia moglie usa dei vecchi stracci), coprirli d' acqua e cuocerli per circa 40 minuti. Lasciarli freddare dentro la pentola.
La salsa è pronta. Quando serve basta solo scaldarla e aggiungere un po' d'olio.
Vasi o bottiglie vanno ovviamente sterilizzati prima . Milena ha un metodo tutto suo ma che funziona alla grande: lava benissimo i contenitori, li fa asciugare a testa in giù e poi li mette nel forno a 110 gradi per un'ora e li lascia lì finchè non sono freddi.
Per chi lavora è comodo avere una salsa già pronta e che si presta a diversi utilizzi.
Sarà contenta se divulgo la sua ricetta che sa di tradizione e di genuinità.
mercoledì 20 agosto 2014
TUTTO SBAGLIATO, TUTTO DA RIFARE DICEVA GINO BARTALI (PRIMO POST)
Aspro è il dibattito nel Paese, all'interno dei partiti politici, sugli organi di stampa, nella rete, in merito alla capacità del governo Renzi di affrontare e avviare a risoluzione i pesanti problemi del nostro sistema produttivo e la drammatica situazione dei conti dello Stato. Non so perché ma mi sono venute in mente le parole e le espressioni con le quali " Ginettaccio" Bartali commentava negli anni '60 le condizioni del ciclismo di quegli anni già così diverse da quelle degli anni in cui gareggiava lui. Ho intenzione pertanto di dedicare alcuni post alla situazione economica del nostro Paese inserita nel quadro generale dell'Unione europea e alle misure che si stanno prendendo per rilanciare il "vecchio" continente. In questo primo post, che considero introduttivo, mi limito ad affermare che ritengo l'approccio del governo "tutto sbagliato", "tutto da rifare" perchè si parte dal presupposto che la crisi, che è ormai entrata nel settimo anno come erano sette gli anni delle vacche magre, sia prevalentemente una crisi da mancanza di "domanda" mentre io ritengo che sia prevalentemente una crisi da mancanza di "offerta interna"
lunedì 18 agosto 2014
BANCA DELLE MARCHE - QUALCHE PICCOLA OSSERVAZIONE
Dopo aver letto l'articolo apparso sul Sole 24 ore e l'ultimo di Marco Ricci su Cronache Maceratesi non posso esimermi dal fare qualche considerazione. L'operazione di salvataggio sarà fatta praticamente tutta da FONSPA e dal Fondo Intebancario di Tutela dei Depositi che non solo garantirà massicciamente (si parla di 700/900 milioni) il portafoglio "deteriorato" - praticamente irrecuperabile, dico io - ma interverrà nell'aumento di capitale che - stando a quanto emerge - dovrebbe essere di 1 miliardo.
Questo a mio avviso vuol dire che:
- il buco è superiore anche alle mie più pessimistiche previsioni. Però avevo scritto che alla voragine creata dalla vecchia gestione si doveva sommare anche il contenzioso "nuovo" conseguente ad ulteriori due anni di pesante crisi che ha messo in ginocchio tante piccole e medie aziende che sono il fulcro dell'economia marchigiana
- i commissari non hanno trovato nessuno disposto ad intervenire se non un Istituto - il FONSPA - che di mestiere fa la gestione di portafogli "deteriorati" (eufemismo)
- il "vecchio" patrimonio è stato azzerato per cui fondazioni e i 40.000 circa clienti/piccoli azionisti si troveranno ad aver perso tutto il loro investimento
- per salvare la banca si è dovuto ricorrere ad una classica "operazione di sistema", specialità di Bazoli e Geronzi, altrimenti l'unica alternativa sarebbe stato il "fallimento" (liquidazione coatta amministrativa per le banche)
- l'aumento di capitale di 1 miliardo fa impallidire la cifra di 300 milioni inizialmente ipotizzata
- alla "bad bank" verranno conferiti i crediti deteriorati. Quanti saranno? Io avevo ipotizzato 2 miliardi: forse sono stato troppo prudente.
In sintesi il buco è di almeno 3 miliardi con buona pace dei politici, di tutte le etnie, dei sindacati, di tutte le etnie, dei sindaci (i quattro dell'avemaria), degli amici di Banca delle Marche (lasciamo perdere) dei 40.000 che "ci hanno messo i loro soldi", delle Fondazioni che si sono giocate il patrimonio a far giochetti sofisticati ai quali i loro vertici non sono abituati (non basta essere massoni)
E infine con buona pace della Banda Bassotti che ha "svaligiato" l'Istituto. Voi pensate che i 37 indagati avranno grosse noie? Io penso proprio di no. Sì, verranno rinviati a giudizio ma prima che si arrivi ad una sentenza definitiva.............."campa cavallo", come sentivo dire ad Ostra tanto tempo fa.
Eppure non ci voleva molto a capire: bastava fare 2 più 2 quattro.............e pensar male.
Sic da Busto Arsizio, addì 18 Agosto dell'anno del Signore 2014
giovedì 14 agosto 2014
FERRAGOSTO - CHI ERA COSTUI?
I problemi del Paese sono enormi, il mondo della politica finge di non accorgersi che tutto sta andando a rotoli e che il mese di Settembre sarà "horribilis", le lacerazioni del tessuto sociale sempre più evidenti, ma è la settimana di Ferragosto e allora continuiamo a stare leggeri che nelle prossime settimane di cose pesanti da digerire ce ne saranno parecchie.
Ferragosto, si diceva, chi era costui?
Il Ferragosto, in latino "Ferie Augusti" (il riposo di Augusto) è una festività istituita dall'imperatore nell'8 a.c. per dare ai popolo la possibilità di tirare il fiato dopo le pesanti fatiche delle settimane precedenti (mietitura, battitura ecc.). Durante il Ferragosto ci si riposava, si organizzavano balli campestri, si facevano corse di cavalli, di muli ecc.
Se ci si pensa bene, il Palio di Siena (quello dell'Assunta si corre il 16) conserva molte delle caratteristiche delle corse dell'antichità e dei riti che le accompagnavano.
Ai giorni nostri, diciamo a partire dal dopoguerra,il nostro Paese ha vissuto la festività in modo diverso nell'arco di pochi decenni.
Negli anni '50 e '60 - quando il PIL cresceva a due cifre anno dopo anno - il Ferragosto coincideva con la chiusura dei grandi stabilimenti industriali del Nord e con i grandi esodi di massa delle maestranze che ritornavano alle regioni di origine. Televisione (allora un canale solamente) e stampa enfatizzavano gli aspetti più curiosi della grande "corsa al mare", le interminabili code di '500 '600 e "Bianchine" stracariche con i loro occupanti in cerca di refrigerio. E' l'Italia semplice ed ottimista di "Studio Uno", delle gemelle Kessler, di Gigliola Cinquetti che non ha l'età, è l'Italia che inizia a sottrarsi al giogo dei due poteri forti, Democrazia Cristiana e gerarchie ecclesiastiche, e si prepara a combattere le battaglie per la conquista dei diritti civili (divorzio, statuto dei lavoratori, Servizio Sanitario, istruzione accessibile a tutti)
Dopo la crisi petrolifera dei primi anni '70 cominciano a mutare comportamenti ed abitudini. Cessano i grandi esodi perchè diminuisce già allora l'importanza dello "stabilimento", il mondo degli uffici e degli "impieghi" scagliona le ferie durante tutto l'anno, la "vacanza lunga" ( si fa per dire visto che si parlava di 2/3 settimane) cede il passo, spesso, ai fine settimana lunghi. Il "clima" negli anni '80 e '90 è ancora sereno e "l'outlook"positivo. In questi ultimi anni il clima è ulteriormente cambiato, in peggio C'è nervosismo in giro, preoccupazioni per il futuro di figli e nipoti, timore di perdere il lavoro in chi ce l'ha, timore di non trovarlo per chi ne è in cerca.
Ne parleremo molto nelle prossime settimane. Ma, per ora "SURSUM CORDA" e cerchiamo tutti di passare un buon Ferragosto, sereno, pieno di sole, di mare, di allegria.
mercoledì 13 agosto 2014
UNA ESTATE ANOMALA
Continua a piovere e tra un acquazzone, una tromba d'aria ed un uragano scorre questa estate anomala. Un tempo, quando c'era siccità, si facevano tridui o addirittura processioni per invocare l'aiuto divino e far arrivare un po' di pioggia. Io, per far venire un po' di sole veramente estivo, al massimo posso proporvi tre pezzi musicali che hanno segnato estati ormai lontane.
Post scriptum: visto che, oltre al caldo, tarda ad arrivare anche un minimo di serenità e di pace in questo strano pianeta, aggiungo un altro pezzo. Le preghiere possono essere di vario tipo; l'importante è il fine
sabato 9 agosto 2014
IL PATTO DELNAZZARENO
Dicesi "Patto del Nazareno" il "patto segreto" siglato il 18 Gennaio di quest'anno tra il CATTOMASSONE Matteo Renzi e il MASSONECOATTO Silvio Berlusconi nella sede del PD a Roma per assicurare al Paese : stabilità, riforme, rilancio economico" (così han detto loro). Il palazzo dove è sato stipulato il patto ha una lunga storia, di cardinali e di potere, ma non è questa la sede per parlarne. Fu Berlusconi ad "andare a Canossa" ed al riguardo commentai la circostanza con le parole di Enrico IV di Navarra "Parigi val bene una messa" Estensore del patto sembra essere stato Denis Verdini, sul quale ho scritto spesso in passato in particolare in relazione alle vicende della piccola banca toscana di cui era Presidente- Del resto il numero tre è magico( tre la trinità, tre la trimurti, tre le divinità egiziane venerate a Luxor, tre i moschettieri e così via). Ache gli articoli 416 e 416 bis del codice penale recitano che bisogna essere almeno in tre.
Il "Patto del Nazareno" fu l'arma politica usata per "l'omicidio", politico si intende. di Enrico Letta. "stai sereno, Enrico."con quel che è seguito. Perchè bisogna ricordare che il 18 Genaio Reenzi era ancora "sindaco di Firenze" e "segretario del PD" ma non ancora Premier. A questo punto, per sapere come la penso, se vi interessa, bisogna andare a leggersi i post che ho raccolto sotto il titolo "Abbozzo di una teoria generale del potere in Italia". Vi posso solo anticipare, citando von Clausewitz, che ritengo il governo Renzi la continuazione del governo Berlusconi con altri mezzi.
Ritorneremo parecchio sul "patto" ma oggi 9 Agosto piove e non solo sulle tamerici, per cui il post finisce qui.
Il "Patto del Nazareno" fu l'arma politica usata per "l'omicidio", politico si intende. di Enrico Letta. "stai sereno, Enrico."con quel che è seguito. Perchè bisogna ricordare che il 18 Genaio Reenzi era ancora "sindaco di Firenze" e "segretario del PD" ma non ancora Premier. A questo punto, per sapere come la penso, se vi interessa, bisogna andare a leggersi i post che ho raccolto sotto il titolo "Abbozzo di una teoria generale del potere in Italia". Vi posso solo anticipare, citando von Clausewitz, che ritengo il governo Renzi la continuazione del governo Berlusconi con altri mezzi.
Ritorneremo parecchio sul "patto" ma oggi 9 Agosto piove e non solo sulle tamerici, per cui il post finisce qui.
venerdì 8 agosto 2014
BANCA DELLE MARCHE - POST SCRIPTUM AL POST DEL 3 AGOSTO
Nel mio ultimo post del 3 Agosto avevo affermato che sarebbe stato l'ultimo prima che si conoscesse l'esito della vicenda. Mantengo l'impegno ma, alla luce di quanto ho dedotto leggendo l'articolo di Marco Ricci su Cronache Maceratesi del 4 Agosto, voglio fare una precisazione. Nell'articolo si ipotizza il possibile intervento del Fondo Interbancario di tutela dei depositi "in qualità di garante" Lo riterrei un ulteriore "vulnus" alla chiarezza dei ruoli e alla specificità delle competenze.
Il FIDT è il fondo che tutela i depositi di ciascuno di noi nel caso in cui la banca presso la quale si ha il conto vada in default. E' un fondo alimentato dalle Banche obbligatorio per legge. Quindi non sono soldi pubblici.
Copre fino a 100.000 euro (non più 103.000) per depositante(in caso di conto cointestato 200.000) i depositi in conto corrente o i depositi nominativi delle banche "società per azioni". Non copre le obbligazioni emesse dalla banca, i depositi al portatore e i pronti contro termine. Le banche di credito cooperativo hanno il loro fondo.
Questo deve fare il fondo e non altro. Altrimenti cresce la tentazione di utilizzare uno strumento nato per uno scopo per altre finalità. Come succede per la "Cassa Depositi e Prestiti," che raccoglie i depositi del sistema postale e li utilizza spesso per finalità non perfettamente in linea con lo statuto. Di zone d'ombra nel nostro Paese ce ne sono anche troppe. Eviterei di aggiungerne altre
mercoledì 6 agosto 2014
IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 31 MAGGIO 2014
Da alcuni mesi non commento più regolarmente i dati sul debito pubblico che escono a metà mese
nel supplemento al bollettino ufficiale della Banca d'Italia.
Se è vero, infatti, che può essere utile memorizzare "i numeri", il semplice commento dei "dati" non aiuta a capire come si forma il debito, quali siano i centri di spesa che incidono di più, dove c'è un buco di entrate.
Mi riprometto, a partire da Settembre, di "andare dentro" il Rendiconto Generale dello Stato per "capire"e per trasmettere a chi mi onora di leggermi ciò che ne avrò ricavato-
E vediamo allora i numeri aggiornati al 31 Maggio:
a) il debito ha raggiunto i 2.166 miliardi con un incremento di 20 miliardi rispetto ad Aprile. E' un nuovo record assoluto. Dall'inizio dell'anno l'incremento è stato di 77 miliardi; rispetto ai dati di fine Maggio 2013 l'aumento è stato di 90 miliardi.
b) il debito è così composto:
- 164 miliardi di monete e depositi (sono le banconote che abbiamo in tasca)
- 143 miliardi di titoli a breve (Bot e Ctz)
- 1.684 miliardi di titoli a medio e lungo termine (in gran parte BTP)
- 129 miliardi di prestiti internazionali
- 46 miliardi di altre passività( in gran parte prestiti da organismi dell'autorità centrale europea)
I dati soprariportati contengono elementi di forza e di debolezza: ottimo il mix tra titoli a breve (pochi) e titoli a mediolungo(preponderanti) il che rende meno pesante la pressione ai rinnovi; di contro è ovvio che negli scorsi anni ci siamo finanziati a tassi superiori agli attuali. Della gestione del debito è responsabile la dottoressa Maria Cannata che a mio avviso lavora bene e senza protagonismi. A lei ho dedicato un post qualche tempo fa.
E veniamo ai detentori del nostro debito:
- 101 miliardi la Banca d'Italia
- 672 miliardi banche ed istituzioni finanziarie residenti
- 377 miliardi altre Istituzioni finanziarie monetarie residenti
- 256 miliardi altri residenti (i bot, btp ecc. in mano nostra come privati cittadini o in mano a società enti)
- 712 miliardi in mano a non residenti(fondi comuni di investimento, fondi pensione, banche ecc.)
Questi dati si riferiscono al mese di Aprile. Il dato rilevante sono i 712 miliardi in mano a non residenti che contiene elementi di forza (fiducia nel nostro Paese) ed elementi di debolezza (se si interrompe il flusso dei rinnovi il Paese va in default).
Sono tra quelli che ritengono che gli esponenti di vertice dei principali Paesi abbiano utilizzato questa debolezza per liberarsi e per liberarci del "Cavaliere rampante" che divenne così "rampato". Non un vero e proprio complotto ma una "entente" Nell'estate del 2011 ci fu una forte e massiccia vendita di BTP, lo spread salì e il Cavaliere fu disarcionato. Del resto, parafrasando Von Klausewitz"la finanza non è che la continuazione con della politica con altri mezzi"
Queste sono le cifre e questa è la situazione e, sinceramente, se si pensa di affrontare questo scenario facendo pagare a noi ultrasessantacinquenni l'entrata nei musei o vendendo le caserme (che poi sono sempre quelle), di strada se ne fa poca.
nel supplemento al bollettino ufficiale della Banca d'Italia.
Se è vero, infatti, che può essere utile memorizzare "i numeri", il semplice commento dei "dati" non aiuta a capire come si forma il debito, quali siano i centri di spesa che incidono di più, dove c'è un buco di entrate.
Mi riprometto, a partire da Settembre, di "andare dentro" il Rendiconto Generale dello Stato per "capire"e per trasmettere a chi mi onora di leggermi ciò che ne avrò ricavato-
E vediamo allora i numeri aggiornati al 31 Maggio:
a) il debito ha raggiunto i 2.166 miliardi con un incremento di 20 miliardi rispetto ad Aprile. E' un nuovo record assoluto. Dall'inizio dell'anno l'incremento è stato di 77 miliardi; rispetto ai dati di fine Maggio 2013 l'aumento è stato di 90 miliardi.
b) il debito è così composto:
- 164 miliardi di monete e depositi (sono le banconote che abbiamo in tasca)
- 143 miliardi di titoli a breve (Bot e Ctz)
- 1.684 miliardi di titoli a medio e lungo termine (in gran parte BTP)
- 129 miliardi di prestiti internazionali
- 46 miliardi di altre passività( in gran parte prestiti da organismi dell'autorità centrale europea)
I dati soprariportati contengono elementi di forza e di debolezza: ottimo il mix tra titoli a breve (pochi) e titoli a mediolungo(preponderanti) il che rende meno pesante la pressione ai rinnovi; di contro è ovvio che negli scorsi anni ci siamo finanziati a tassi superiori agli attuali. Della gestione del debito è responsabile la dottoressa Maria Cannata che a mio avviso lavora bene e senza protagonismi. A lei ho dedicato un post qualche tempo fa.
E veniamo ai detentori del nostro debito:
- 101 miliardi la Banca d'Italia
- 672 miliardi banche ed istituzioni finanziarie residenti
- 377 miliardi altre Istituzioni finanziarie monetarie residenti
- 256 miliardi altri residenti (i bot, btp ecc. in mano nostra come privati cittadini o in mano a società enti)
- 712 miliardi in mano a non residenti(fondi comuni di investimento, fondi pensione, banche ecc.)
Questi dati si riferiscono al mese di Aprile. Il dato rilevante sono i 712 miliardi in mano a non residenti che contiene elementi di forza (fiducia nel nostro Paese) ed elementi di debolezza (se si interrompe il flusso dei rinnovi il Paese va in default).
Sono tra quelli che ritengono che gli esponenti di vertice dei principali Paesi abbiano utilizzato questa debolezza per liberarsi e per liberarci del "Cavaliere rampante" che divenne così "rampato". Non un vero e proprio complotto ma una "entente" Nell'estate del 2011 ci fu una forte e massiccia vendita di BTP, lo spread salì e il Cavaliere fu disarcionato. Del resto, parafrasando Von Klausewitz"la finanza non è che la continuazione con della politica con altri mezzi"
Queste sono le cifre e questa è la situazione e, sinceramente, se si pensa di affrontare questo scenario facendo pagare a noi ultrasessantacinquenni l'entrata nei musei o vendendo le caserme (che poi sono sempre quelle), di strada se ne fa poca.
domenica 3 agosto 2014
ARCORE GEMELLATA CON CORINALDO
Sono venuto a conoscenza, per puro caso, che ARCORE è gemellata con CORINALDO in provincia di Ancona che ha dato i natali a MARIA GORETTI, poi proclamata Santa per aver difeso fino all'estremo sacrificio - come si diceva un tempo - la sua purezza.
Tuttociò lo trovo vagamente surreale e mi intriga sapere se l'iniziativa del gemellaggio l'ha presa Arcore o Corinaldo. Vedrò di documentarmi.
BANCA DELLE MARCHE - NELL'IMMINENZA DELL'EPILOGO
Tanti piccoli segnali lasciano presagire che la vicenda di Banca delle Marche sia ormai all'epilogo. Premesso che:
a) il "buco" è evidentemente maggiore del previsto
b) nelle Marche non c'è nessuno che da solo o in "joint venture" con altri abbia la forza economica per intervenire (e se ce l'avesse non interverrebbe)
c) che i grandi Istituti nazionali si sono velocemente volatilizzati
d) che nessun Istituto straniero ha interesse ad impelagarsi in un'avventura del genere
e) che un aumento di capitale da solo non basta
ho l'impressione che si vada verso una "operazione di sistema" che si dovrebbe articolare su tre pilastri:
1) la costituzione di una "bad bank" alla quale conferire una quota rilevante di "crediti irrecuperabili"(io dico due miliardi)
2) la cessione a FONSPA di una quota di crediti di migliore qualità ma comunque non performing (io dico 500 milioni) da gestire
3) un aumento di capitale di 600/800 milioni che verrà sottoscritto forse da una delle banche che nelle settimane scorse si sono affrettate a dichiarate non interessate ad entrare in BDM
Quando si ricorre alla BAD BANK significa che la situazione è disperata. Il "sistema"allora, sotto l'occhio vigile di Bankitalia, corre in aiuto del moribondo predisponendo una serie di interventi diretti a liberare la banca da salvare dagli asset non performing che ne appesantiscono il bilancio. La BAD BANK può essere costituita ed alimentata con capitali privati in un'ottica di attività di " Investment Bank" per chi compera i crediti( è il caso della bad bank in corso di costituzione in "joint" tra Unicredit e Intesa/San Paolo; si pensi che le "sofferenze", cioè i crediti difficilmente recuperabili di tutto il sistema bancario ammontano a 166 miliardi di euro e di questi 83 in capo ai soli due grandi Istituti sopracitati. Questo a conferma - secondo me - che i due Istituti sono molto meno solidi di quanto non si pensi)
Ma la bad bank può essere anche "pubblica" come quella cositutita a suo tempo per trasferirvi i crediti irrecuperabili del Banco di Napoli nel momento in cui fu acquisito da Intesa San Paolo: 12.000 miliardi di lire, se ben ricordo. In quel caso la Bad bank fu messa in capo al ministero del tesoro che più tardi la incorporò per cui i 12.000 miliardi si dispersero nel grande mare del debito pubblico e se ne persero le tracce.
Nel caso di BDM non credo si possa fare perchè si configurerebbe come aiuto di Stato.
°°°°°°°°
In sintesi, se questo è lo scenario, si dovrebbe registrare questo quadro generale:
a) la Banca si salva e resta il maggior presidio a sostegno dell'economia della regione
b) la Banca esce da tutto ciò alleggerita ma pimpante e pronta, con un management completamente rinnovato, a fare il proprio mestiere
c) le forze politiche, i sindacati, i clienti soci ai quali sono stati rifilate azioni per 180 milioni solamente nell'ultimo aumento di capitale sono gli sconfitti da tutta la vicenda Al riguardo la CONSOB sta contestando ai vertici della banca di aver nascosto dolosamente al pubblico gli elementi di pericolosità al momento in cui sollecitò 180 milioni di denaro fresco per l'ultimo aumento di capitale.
Quanto alla BANDA BASSOTTI che ha saccheggiato l'Istituto, apparentemente corre grossi guai ma così non è- La Procura della Repubblica di Ancona ha indagato 37 persone per reati gravissimi come appropriazione indebita, truffa agggravata, false comunicazioni sociali, ostacolo allattività di vigilanza e, in alcuni casi, per associazione a delinquere. La procura sta lavorando bene e rapidamente. Penso che entro breve chiederà il rinvio a giudizio, richiesta che verrà accolta. Ma poi il processo avrà tempi lunghissimi e prima che si arrivi ad una sentenza definitiva passeranno anni e di questa vicenda come di tante altre rimarrà solo un labile ricordo e le sanzioni saranno ridicolmente leggere in relazione alla gravità dei fatti.
Perchè nelle Marche non è avvenuto niente di più grave di tanti altri casi. In un contesto di mancanza assoluta di etica, di controlli, di sanzioni, con tutti i freni abbassati in relazione al messaggio politico e morale dell'uomo di Arcore, chi ha potuto rubare, ha rubato, chi ha potuto trarre vantaggi privati dai suoi ruoli pubblici lo ha fatto, chi ha potutto speculare, ha speculato. Ora il Paese si trova in ginocchio, con un debito pubblico enorme e deindustrializzato, con i giovani senza futuro, con le infrastrutture invecchiate e senza alcuna bussola d'orientamento. E purtroppo il mondo della politica continua ad agire come in passato e come se niente fosse cambiato. Non so come finirà.
Questo è l'ultimo post che dedico a Banca delle Marche prima che si conosca l'esito di tutto. L'articolo è stato scritto all'Hotel Ritz di Senigalllia elimato e pubblicato a Busto Arsizio. Nel complesso ho scritto 90 articoli, dal primo sulla SEBA, con un unico intento: quello di far capire ai marchigiani quello che secondo me era accaduto, quello che accadeva e quello che sarebbe accaduto. Cercando di far luce sui vari personaggi, su come e perchè si muovevano sulla scena, con quali legami tra loro e quali obbiettivi. Il tutto per amore nei confronti della mia regione e per la nausea che mi prende il mattino aprendo i quotidiani. So che in molti mi hanno letto, nelle Marche. Ma il ringraziamento più grosso lo debbono a Cronache Maceratesi e a Marco Ricci aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
a) il "buco" è evidentemente maggiore del previsto
b) nelle Marche non c'è nessuno che da solo o in "joint venture" con altri abbia la forza economica per intervenire (e se ce l'avesse non interverrebbe)
c) che i grandi Istituti nazionali si sono velocemente volatilizzati
d) che nessun Istituto straniero ha interesse ad impelagarsi in un'avventura del genere
e) che un aumento di capitale da solo non basta
ho l'impressione che si vada verso una "operazione di sistema" che si dovrebbe articolare su tre pilastri:
1) la costituzione di una "bad bank" alla quale conferire una quota rilevante di "crediti irrecuperabili"(io dico due miliardi)
2) la cessione a FONSPA di una quota di crediti di migliore qualità ma comunque non performing (io dico 500 milioni) da gestire
3) un aumento di capitale di 600/800 milioni che verrà sottoscritto forse da una delle banche che nelle settimane scorse si sono affrettate a dichiarate non interessate ad entrare in BDM
Quando si ricorre alla BAD BANK significa che la situazione è disperata. Il "sistema"allora, sotto l'occhio vigile di Bankitalia, corre in aiuto del moribondo predisponendo una serie di interventi diretti a liberare la banca da salvare dagli asset non performing che ne appesantiscono il bilancio. La BAD BANK può essere costituita ed alimentata con capitali privati in un'ottica di attività di " Investment Bank" per chi compera i crediti( è il caso della bad bank in corso di costituzione in "joint" tra Unicredit e Intesa/San Paolo; si pensi che le "sofferenze", cioè i crediti difficilmente recuperabili di tutto il sistema bancario ammontano a 166 miliardi di euro e di questi 83 in capo ai soli due grandi Istituti sopracitati. Questo a conferma - secondo me - che i due Istituti sono molto meno solidi di quanto non si pensi)
Ma la bad bank può essere anche "pubblica" come quella cositutita a suo tempo per trasferirvi i crediti irrecuperabili del Banco di Napoli nel momento in cui fu acquisito da Intesa San Paolo: 12.000 miliardi di lire, se ben ricordo. In quel caso la Bad bank fu messa in capo al ministero del tesoro che più tardi la incorporò per cui i 12.000 miliardi si dispersero nel grande mare del debito pubblico e se ne persero le tracce.
Nel caso di BDM non credo si possa fare perchè si configurerebbe come aiuto di Stato.
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In sintesi, se questo è lo scenario, si dovrebbe registrare questo quadro generale:
a) la Banca si salva e resta il maggior presidio a sostegno dell'economia della regione
b) la Banca esce da tutto ciò alleggerita ma pimpante e pronta, con un management completamente rinnovato, a fare il proprio mestiere
c) le forze politiche, i sindacati, i clienti soci ai quali sono stati rifilate azioni per 180 milioni solamente nell'ultimo aumento di capitale sono gli sconfitti da tutta la vicenda Al riguardo la CONSOB sta contestando ai vertici della banca di aver nascosto dolosamente al pubblico gli elementi di pericolosità al momento in cui sollecitò 180 milioni di denaro fresco per l'ultimo aumento di capitale.
Quanto alla BANDA BASSOTTI che ha saccheggiato l'Istituto, apparentemente corre grossi guai ma così non è- La Procura della Repubblica di Ancona ha indagato 37 persone per reati gravissimi come appropriazione indebita, truffa agggravata, false comunicazioni sociali, ostacolo allattività di vigilanza e, in alcuni casi, per associazione a delinquere. La procura sta lavorando bene e rapidamente. Penso che entro breve chiederà il rinvio a giudizio, richiesta che verrà accolta. Ma poi il processo avrà tempi lunghissimi e prima che si arrivi ad una sentenza definitiva passeranno anni e di questa vicenda come di tante altre rimarrà solo un labile ricordo e le sanzioni saranno ridicolmente leggere in relazione alla gravità dei fatti.
Perchè nelle Marche non è avvenuto niente di più grave di tanti altri casi. In un contesto di mancanza assoluta di etica, di controlli, di sanzioni, con tutti i freni abbassati in relazione al messaggio politico e morale dell'uomo di Arcore, chi ha potuto rubare, ha rubato, chi ha potuto trarre vantaggi privati dai suoi ruoli pubblici lo ha fatto, chi ha potutto speculare, ha speculato. Ora il Paese si trova in ginocchio, con un debito pubblico enorme e deindustrializzato, con i giovani senza futuro, con le infrastrutture invecchiate e senza alcuna bussola d'orientamento. E purtroppo il mondo della politica continua ad agire come in passato e come se niente fosse cambiato. Non so come finirà.
Questo è l'ultimo post che dedico a Banca delle Marche prima che si conosca l'esito di tutto. L'articolo è stato scritto all'Hotel Ritz di Senigalllia elimato e pubblicato a Busto Arsizio. Nel complesso ho scritto 90 articoli, dal primo sulla SEBA, con un unico intento: quello di far capire ai marchigiani quello che secondo me era accaduto, quello che accadeva e quello che sarebbe accaduto. Cercando di far luce sui vari personaggi, su come e perchè si muovevano sulla scena, con quali legami tra loro e quali obbiettivi. Il tutto per amore nei confronti della mia regione e per la nausea che mi prende il mattino aprendo i quotidiani. So che in molti mi hanno letto, nelle Marche. Ma il ringraziamento più grosso lo debbono a Cronache Maceratesi e a Marco Ricci aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
BUSTO ARSIZIO DOMMENICA 3 AGOSTO 2014 ORE 10,45
venerdì 1 agosto 2014
LE MARCHE - UN EQUILIBRIO PERFETTO TRA PASSATO PRESENTE FUTURO
Sta terminando la vacanza nelle Marche dove, nonostante le piogge e le anomalie del tempo, si è realizzato un mix perfetto tra il passato, il presente ed il futuro. Il passato con le sue radici, il presente con le sue luci e le sue ombre, il futuro con il sorriso felice di chi mi proietterà nell'eternità. Ma il mio posto è in una città dell'alto milanese dove c'è un altro passato, un altro presente ed un altro futuro. Un mix perfetto tra i due sarebbe la perfezione assoluta.