giovedì 30 ottobre 2014

GENOVA G8 LUGLIO 2001 - MANIFESTAZIONE DIPENDENTI ACCIAIERIE DI TERNI OTTOBRE 2014


I recentissimi fatti di Roma con la polizia che "carica" i dipendenti delle Acciarie di Terni che stanno perdendo il loro posto di lavoro, ferendone alcuni, presentano forti analogie con i fatti di Genova del 2001 sui quali ho scritto anche recentemente. In entrambi i casi, a mio avviso, prove generali di regime autoritario. Del resto ho sostenuto a più riprese e in tempi non sospetti, adesso lo dicono tutti, che Renzi è la versione "copia e incolla" di Silvio Berlusconi. Ed  intanto il Paese precipita.
























METTIAMOLA SUL RIDERE

Visto che sto scrivendo un articolo lungo sulla situazione economico politica la cui gestazione è laboriosa, un po' di allegria per iniziare bene la giornata

lunedì 27 ottobre 2014

LA CRISI

Ho rilevato con una certa sorpresa che nella giornata di ieri è stato letto da 23 persone un articolo del 25 Marzo 2009 "La crisi-gli aspetti finanziari" e 16 volte un post  del giorno successivo "La crisi industriale". Sono due degli articoli che ho riunito nel mio libro "Sulla crisi e dintorni" pubblicato presso "Il mio libro.it". Sono articoli molto lunghi per cui rimando ad essi chi fosse interessato a recuperali. la circostanza mi dà invece l'occasione per sottoporvi la prefazione scritta nel Gennaio 2011 che contiene a mio avviso elementi di attualità. Ve la propongo letteralmente.

Ho ritenuto opportuno riunire in un volume gli articoli che ho scritto sul mio blog dall'inizio del 2009 sulla crisi che ha colpito i mercati finanziari internazionali a partire dal default della Lehman Brothers nel Settembre 2008. Ad essi ho aggiunto altri articoli in materia economico finanziaria, in particolare sul debito pubblico e sulla sua gestione, che ho scritto nel periodo e che consentono, a mio avviso, di disegnare un quadro completo del mio pensiero. Di qui il titolo che ho voluto dare al lavoro "Sulla crisi e dintorni" per sottolineare le diverse angolature dalle quali ho osservato il quadro che si presentava all'attenzione di noi tutti.
      Non ho voluto correggere alcunché, affinché 
      fosse conservata la freschezza dello stato d'animo con cui facevo le mie valutazioni man mano che la situazione evolveva. Mi  sono limitato a correggere numerosi evidenti errori di battitura ed a eliminare i commenti dei miei lettori per un doveroso rispetto della loro privacy. Volutamente non ho numerato le pagine in quanto gli articoli sono stati inseriti in stretto ordine cronologico.
Sono convinto che l'attuale crisi finanziaria internazionale ,complessivamente in via di superamento, ma non per tutte le economie, e che non ha ancora sviluppato tutte le sue negatività, non sia affatto congiunturale per il nostro Paese. Il sistema Italia , non più concorrenziale nei prodotti manufatturieri ad alto utilizzo del fattore lavoro, e scarsamente presente nei settori tecnologicamente avanzati, si trova fortemente condizionato, nel contesto di una economia ormai irreversibilmente globalizzata, dai vincoli di un debito pubblico enorme, da un ritardo evidente nell'aggiornamento delle infrastrutture , da un'apparato pubblico, sia a livello centrale che periferico, farraginoso e pesante che ostacola oggettivamente l'attività d'impresa e, quindi, le possibilità di ripresa del ciclo.
Inoltre è evidente e chiara la difficoltà che l'apparato industriale del Centronord incontra sui mercati internazionali. Si accresce infine la frattura tra il centro nord ed il sud con il conseguente aggravarsi sia della " questione settentrionale" che di quella " meridionale". 
E' una crisi di riposizionamento dell'economia del nostro Paese nel panorama internazionale dalla quale l' Italia uscirà ridimensionata e lascerà il suo posto in prima fascia tra le economie del mondo a paesi ben più dinamici come Cina, India, Corea, Brasile. Ritengo anche che i conti dello Stato non siano per nulla in sicurezza e che è prevedibile un'attacco della speculazione internazionale contro il nostro debito sovrano nei prossimi mesi. Mi sto chiedendo, a questo riguardo, e non riesco a trovare risposta, perché in una situazione di tassi bassissimi (l'euribor a tre mesi è stato costantemente al di sotto dell' 1% nel più recente passato e solo da poche settimane ha sforato quella soglia) e in presenza di tagli indiscriminati della spesa dei ministeri e dei trasferimenti agli enti territoriali locali, il debito pubblico continui a salire costantemente e per cifre assolute elevate. La situazione politica, per concludere, è estremamente fluida ed è difficile prevedere quali saranno gli sbocchi della situazione. Io, in sintesi, rimango fortemente pessimista anche perchè ritengo la QUESTIONE MORALE centrale per il futuro del nostro paese; non mi pare, invece, che sia tra le priorità delle forze politiche presenti in Parlamento.

Gennaio 2011 

domenica 26 ottobre 2014

I TESTIMONI DI GEOVA

Oggi ho avuto un incontro con due testimoni di Geova: una signora di 45/50 anni che doveva essere la responsabile e un uomo molto piccolo di statura più o meno della stessa età, direi non abituato o non ancora idoneo a fare da capo. Io ero con la mia cagnetta da un lato della strada, la da me adorata beagle CLIO, la prova vivente dell'afffermazione DEUS SIVE NATURA, e loro dall'altro. La signora, vistomi, ha cominciato ad attraversare la strada con un sorriso dolce e dimesso e con un volantino in mano. Io, mentre attraversava, ho cercato di farle capire con lo sguardo, disperatamente,: " non lo faccia, non lo faccia". L'ha fatto. Mi ha chiesto molto gentilmente, sempre con il foglietto in  mano:"Posso farle una domanda?" Ho accennato ad timido tentativo di ripetere lo sguardo, sapendo che non sarebbe servito a niente. Mi porge il foglietto e mi fa: "secondo lei, chi è il vero padrone del mondo?" Cristo (interiezione) a mezzogiorno di una domenica di autunno, questa si che è una domanda. Le rispondo: guardi che io sono spinoziano, volteriano e kantiano............e quindi......" mentre pronunciavo queste parole la signora cambiava volto ogni volta; il suo accompagnatore invece ha aperto la bocca  con una strana espressione di stupore e lì è rimasto. La signora ha cercato un recupero replicando...........ma noi parliamo con tutti. Io invece no; e non per supponenza -questo lo dico a chi mi legge- ma perchè il mio tempo comincia a mancare,ho detto alla signora e non posso più star dietro a tutto.
Dentro di me pensavo: io rimando da un sacco di tempo un colloquio sotto un albero, forse perchè ne ho timore, e questi mi propongono quel Dio terribile e incazzoso del Vecchio testamento......... No.no Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo ed io, come tutti, ne ho perso già troppo. Così si è concluso l'incontro ma sono sicuro che ci riproveranno e debbo dire che li ammiro per la loro costanza, ma solo per questa.
Ma sapete che scrivo proprio bene(questo me lo dico da solo)

venerdì 24 ottobre 2014

RINGRAZIAMENTI


Ringrazio le 53 persone che a quest'ora del mattino mi hanno già letto. Però un consiglio: dormite di più che vi fa bene. Escluso my friend DODI che è strutturalmente insonne

IL G8 DI GENOVA E I FATTI DELLLA DIAZ

RAI 3 ha trasmesso stasera il film sui fatti di Genova in occasione del G8 del Luglio 2001. Un film crudo per la violenza che caratterizzò quei giorni, per l'intervento lucidamente programmato dal governo Berlusconi per cercare il "morto", che ci fu, per vedere fino a dove ci si poteva spingere. Prove generali di fascismo, le ho chiamate a suo tempo delle quali sono responsabili politici Berlusconi, Scaiola e Fini.
I celerini furono utilizzati, come sempre, come braccio armato connotato da violenza aggressiva che in certe circostanze, se lasciata esplodere produce risultati devastanti.
Non voglio aggiungere altro; mi limito ad allegare ciò che scrissi in quei giorni



giovedì 23 ottobre 2014

IL RITORNO DEL BIEN AIME'


In passato ho scritto tantissimi articoli su Silvio Berlusconi e pensavo di non doverlo fare più. In verità lo speravo e basta. Avevo anche coniato parecchi "nometti" per il nostro. L'arcorauta, Silvietto nostro, il tonno nella tonnara, le bien-aimè, prendendo lo spunto dalle vicende del re di Francia Carlo Vi che da giovane venne chiamato "le bien-aimè" e da adulto "le fou"
Ma il nostro torna pesantemente in campo, si è stancato di andare a Cesano Boscone, è stato assolto per il caso Ruby( ma come poteva sapere che era minorenne una gnocca navigata come la Ruby), sta ricomprando alcuni giocatori per rifare la squadra, di soldi ne ha sempre tanti, vuoi mettere che ce lo ritroviamo in qualche ruolo istituzionale? E vuoi che tanti italiani dalla memoria corta, o dalla nessuna memoria, non lo votino ancora? E allora andiamo a vedere qualche vecchio filmato; soprattutto ci vadano gli Aquilani

mercoledì 22 ottobre 2014

LA LEGGE DI STABILITA' 2015 MEGLIOCONONOSCIUTA COME LA FINANZIARIA(UNDICESIMO POST)

Molto problematica, sembra proprio, la elaborazione della Legge di stabilità il cui testo è stato inviato al Presidente della Repubblica senza il "nulla osta" della ragioneria dello Stato(la cosiddetta "bollinatura"), non si sa in quale forma sia stato inviato a Bruxelles; comunque in ritardo in entrambi i casi.
Nel frattempo Renzi annuncia in un salotto televisivo il bonus di 80 euro per le neo mamme e il ministro Padoan parla di 800.000 nuovi posti di lavoro senza dare una minima spiegazione di  come si è giunti a quella cifra. Una persona seria, capace, apprezzata a livello internazionale.............guarda cosa gli tocca fare.
Io continuo a dire che questa è una politica che ci riporta indietro di oltre cinquanta anni, una politica di "sussidi" stavolta poi, l'assurdo, elargiti anche ai benestanti. Perché una mamma che ha un reddito di 89.000 euro non ha alcun bisogno degli 80 euro e poi chi ha un reddito  del genere di figli ne fa pochi. E comunque non è questa la strada; se si vuole tornare a fare la DC con l'incoraggiamento del Vaticano e dei poteri forti (vi dice qualcosa che quasi tutti i Presidenti Usa sono massoni?)
diciamocelo subito. Se vogliamo abbandonare la "democrazia parlamentare", aboliamo il parlamento visto che oggi è ridotto ad un assemblea di nominati da pochi "capibastone" e visto che non ci si è riusciti con le Province. Se vogliamo rinunciare allo Stato sociale, lo si dica. Così si ritorna a prima di Mussolini che almeno i treni popolari e le colonie elioterapiche li aveva istituiti. Per ora mi fermo qui perchè voglio attendere che il documento sia ufficializzato, ma appare già evidente che è "tutto sbagliato, tutto da rifare." 

domenica 19 ottobre 2014

MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CUTURA NEL 2019

Finalmente una buona notizia. Matera è stata indicata come capitale europea della cultura per il 2019. E' un riconoscimento ad una città nota in tutto il mondo per i suoi sassi, è un riconoscimento a tutto il nostro Sud ed è una grande vittoria dei fratelli Pittella, Marcello,  Presidente della regione Basilicata, e Gianni    Vicepresidente Vicario del Parlamento europeo, entrambi del Partito Democratico e di recente fede renziana, che con ampia visione, solide basi culturali e "skill" di livello internazionale, coprono così bene i ruoli che i "cittadini" (non so quanto, citoyens") hanno democraticamente loro affidato.
Nel felicitarmi per il successo del nostro Paese, mi auguro che l'onorevole Gianni approfitti della nomina della città a "Capitale europea della cultura" per perfezionare ulteriormente il suo già ottimo "inglese".

sabato 18 ottobre 2014

LA PRESSIONE FISCALE PERIFERICA - UN CASO CONCRETO - TERZA PARTE

Un amico al telefono mi ha chiesto: ma cosa volevi dimostrare pubblicando il tuo carico fiscale sugli immobili? Elementare,Watson; volevo dimostrare semplicemente questo:
a) che l'ente comune ha dovuto aumentare - e di parecchio - la "sua" pressione fiscale sui proprietari di immobili per far fronte ai sensibili minor trasferimenti dallo Stato. Sì ci sono margini per ridurre sprechi e ridurre il peso della corruzione ma il quadro è questo; IMU e TASI sono due patrimoniali, che non ce la vengano a raccontare
b) Renzi si fa bello con il dire che lo Stato non ha aumentato le imposte e che la "finanziaria" riduce il cuneo fiscale(dedicherò alla "Finanziaria" un post a parte sotto il titolo "Tutto sbagliato, tutto da rifare.") Renzi è di Firenze ed ho scritto in passato che i fiorentini sono nettamente i "più paraculi" dell'orbe terracqueo (la parola che sembra volgare è presente in tutti i dizionari) ed è abilissimo nel gioco delle tre carte( più bravo di Silvietto nostro di cui costituisce la prosecuzione perfetta e lineare -cfr miei post sotto l'etichetta "Abbozzo di una teoria generale del potere in Italia" - ) ma, anche se parla bene ed è preso da giovanile ardore per il potere, non è che qui siamo tutti con l'anello al naso.
c) mia moglie ed io, oltre alle imposte sulla casa, abbiamo lasciato  al fisco io 20.141 euro e mia moglie 3.887 di Imposta sulle persone fisiche ed avuto un rimborso di 2.271 per spese mediche e lavori di ristrutturazione. Voglio dimostrare che chi ha ritenute alla fonte paga tutto e paga tanto; non vedo invece un impegno vero nella lotta all'evasione Non parlo nemmeno di quanto abbiamo pagato di IVA incorporata nei prezzi, di imposta sulle rendite finanziarie e quant'altro.
d) mentre i governi centrali affermavano che "mai avrebbero messo le mani nelle tasche degli italiani" (ma ci prendete in giro?) e che erano tutti concentrati per ridurre il debito pubblico e ridurre sprechi e quant'altro il debito pubblico continuava a salire a ritmi sostenuti. A fine 2011 era di 1.897 miliardi; l'ultima rilevazione - all'Agosto 2014 lo segnala a 2.148 miliardi con una riduzione, va segnalato, di 20 miliardi rispetto al mese precedente. Vedremo se è una rondine che non fa primavera, come penso, o se è una riduzione strutturale
La prima domanda che dovrebbe porsi Renzi è la seguente:
- se è vero come è vero che i tassi sono bassi ormai da anni, se è vero come è vero che il debito in soli 2 anni e 8 mesi è salito di 251 miliardi (in lire fa più effetto: 251 x 1936,27 = 486.004 miliardi di lire), se è vero come è vero che i minori trasferimenti agli enti territoriali sono in atto da tempo e che non è stato fatto alcun investimento in infrastrutture, perché non si chiede dove è finita tutta questa enorme massa di denaro?
In sintesi il problema dei problemi, la questione morale ed il fatto che in Italia chiude uno stabilimento al giorno per non parlare degli esercizi commerciali e delle piccole aziende -non sono  minimamente affrontati "seriamente". Se Renzi pensa che con le misure prese si possa invertire la rotta e far ripartire la produzione o è "scemo" o è un "paraculo. La seconda ma con buona influenza anche della prima. Ad maiora.

giovedì 16 ottobre 2014

LA PRESSIONE FISCALE PERIFERICA - UN CASO CONCRETO - 2^ PARTE

Continuiamo il discorso sulla pressione fiscale periferica, in particolare quella comunale. Mia moglie ed io siamo, lei patrimonialmente solida, io più liquido.
E' proprietaria di due immobili:
a) l'appartamento di via Fagnano dove abitiamo e dove abbiamo la residenza. (prima casa)
b) l'appartamento di via Maino 2 dove abitava suo padre e che le è pervenuto per successione (seconda casa). L'assetto proprietario è invariato da anni; possiamo quindi fare un immediato confronto sul come è evoluto il carico fiscale del Comune di Busto Arsizio.
NEL 2011 SI PAGAVA ANCORA L'ICI E IL CARICO ERA COSì DISTRIBUITO
Abitazione principale:   ICI 155,21  TARSU   254
Abitazione secondaria: ICI 657,77   TARSU  168
ESBORSI COMPLESSIVI: € 1.234
nel 2013 si pagava l'IMU e il carico era il seguente:
Abitazione principale:       =               TARSU  335
Abitazione secondaria  IMU 95O       TARSU 225
ESBORSI COMPLESSIVI: € 1.510
Nel 2014 stiamo pagando:
Abitazione principale: TASI 484         TARI: la prima  rata                                                           nel Gennaio 2015   
Abitazione secondaria  TASI 313    IMU 950
ESBORSI COMPLESSIVI: € 1.747 ( e manca la Tari)
Queste sono le nostre cifre; lascio a voi le valutazioni del caso 

BEETHOVEN SETTIMA SINFONIA SECONDO MOVIMENTO



Visto che il Paese è alluvionato, che la borsa crolla. che ci sono guerre dappertutto, che l'Ebola un po' di timore che ce lo dà, visto che Renzi renzeggia, che Berlusconi berlusconeggia, che Brunetta cazzeggia, in attesa di riprendere il discorso sulla TASI - THE NEW BLACK HOLE - e soprattutto per solidarietà alle 38 persone che a quest'ora del mattino hanno già letto quello che scrivo, in attesa di tempi migliori, vi propongo quello di cui al titolo. Per fortuna c'è tanto passato ad illuminare la via.
Carlo Torretta mi ha fatto notare che avevo inserito il primo movimento. Io volevo inserire il secondo: lo inserisco ora. Buona giornata Carlo

mercoledì 15 ottobre 2014

LA PRESSIONE FISCALE PERIFERICA - LA TASI - UN CASO CONCRETO

In questi giorni siamo tutti alle prese con il pagamento della TASI, imposta nuova, imposta che, nel caso di immobili dati in locazione, si ripartisce tra inquilino (30%) e proprietario (70%) - qui a Busto queste sono le percentuali - imposta ancora non ben compresa nemmeno dagli operatori del settore.
Cosa è la TASI, per esteso Tributo Servizi Indivisibili?
La tasi non è altro, a parer mio, che una PATRIMONIALE che, insieme all'altra patrimoniale IMU costituisce la principale fonte di finanziamento dei comuni. E' una patrimoniale perché colpisce ii patrimonio immobiliare. è una patrimoniale perché si deve pagare anche se si perde il lavoro e non si ha reddito, è una patrimoniale perché non è progressiva.
In queste settimane il governo nazionale si sforza di far passare il messaggio che non ci sarà aumento di imposte. Intanto taglia i trasferimenti agli enti locali, in primis ai comuni che hanno come unica alternativa quella di tagliare i servizi o aumentare l'imposizione locale. Vediamo se questo è vero analizzando un caso concreto, il mio.
Ero arrivato a questo punto del post, ho interrotto perchè era arrivata l'ora di cena; mi sono detto: a fine cena pago la TASI via Internet e poi completo il post. Per pagare la TASIun  mi ci son volute quasi due ore per cui il post lo completo domani mattina. Ma mi chiedo: se io che in questa materia mi muovo abbastanza bene ho dovuto consultare parecchi testi, parecchie delibere ecc.
la sciura Maria, come fà?
Ne parleremo domani

sabato 11 ottobre 2014

BANCA DELLE MARCHE - TANTO TUONO' CHE PIOVVE

Finalmente è emerso che non è stato il destino cinico e baro ad affondare BDM nè la crisi economica; la procura della Repubblica sta indagando su un giro di mazzette, si parla di più di venti casi di "pots-de-vin"(in Francia le chiamano così), di mutui la cui delibera e la cui erogazione sono state subordinate al versamento di somme in denaro.
Non sono stati nè 20 nè 100 - a mio avviso - sono semplicemente "tutti" i mutui erogati a partire dal momento in cui si è messa in moto una "macchina" per far soldi. Se la macchina è composta da tre o più elementi, il reato previsto è quello di "associazione a delinquere" Ma nessuno ci aveva pensato prima? Nessuno ha dato peso alla denuncia di quel "cittadino" il quale, seduto a tavola in un ristorante ed avendo ascoltato il titolare lamentarsi perchè gli era stato chiesto un 5% per l'erogazione di un mutuo di 300.000 euro, aveva denunciato il fatto ai carabinieri?
Qualcuno mi può obbiettare che prendere una commissione vel mazzetta non necessariamente si traduce in un "default" del beneficiario dell'erogazione.
E vero ma quando si prende la via della "commissione di consulenza" il percettore pensa solamente alla "commissione" e tende a dimenticare completamente il rischio. Si aprono nuovi orizzonti per "l'affaire" BDM. Ci voleva molto a capirlo?

ERNESTO CHE GUEVARA L'UTOPIA GUCCINI BOLOGNA LA VITA

l'UTOPIA è UTOPIA MA SENZA UTOPIA LA VITA NON E' VITA.

La nostra generazione ha ingenuamente creduto che si potesse lottare per un mondo migliore. Visti i risultati sarebbe stato meglio, forse, che se ne fosse andata al mare

giovedì 9 ottobre 2014

LINEE OPERATIVE DI QUESTO BLOG

Un tempo l'anno scolastico iniziava il 1 Ottobre e ì primi giorni erano dedicati a impostare il lavoro. Così faccio io: questo blog è attualmente concentrato su quattro temi principali:
- BANCA DELLE MARCHE: ho scritto 96 articoli sull'argomento, il primo nel Febbraio 2010 quando era tutto rose e fiori, in terra marchigiana. La vicenda è ormai nella sua fase finale. Continuerò ad occuparmene finchè lo riterrò utile
- ABBOZZO DI UNA TEORIA GENERALE DEL POTERE IN ITALIA
Ho raccolto sotto questo titolo i post che trattano del potere, di chi lo gestisce, di chi tira le fila, di come si caratterizzano le relazioni tra uomini di potere, post che cercano di capire e far capire il "chi c'è dietro" il "cui prodest"nelle varie situazioni
- TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE
Ho raccolto sotto questo titolo i post che si occupano delle politiche economiche del governo e che trattano i rapporti tra le Istituzioni europee e il governo nazionale
- ANALISI DEI DATI MACROECONOMICI PER CERCAR DI CAPIRE E FAR CAPIRE QUALI SIANO LE LINEE TENDENZIALI DEI NOSTRI "FONDAMENTALI"
Oltre a questi quattro temi "forti"rimane sempre la vastissima area di intervento suggerito da avvenimenti i più vari nel campo artistico, musicale, politico, sociale.
Rimane invece per ora nel cassetto un tema che richiede di volare molto alto: quello dei rapporti tra etica, politica ed economia. Ma è solamente rimandato.
Io a scrivere su queste pagine mi diverto; vedo che c'è uno zoccolo duro di persone che mi leggono abitualmente e una platea che comunque si allarga. Io continuo.

martedì 7 ottobre 2014

BANCA DELLE MARCHE - ULTERIORE AGGIORNAMENTO

Ulteriore aggiornamento
Apprendo dalla lettura di Cronache Maceratesi che in un incontro con i sindacati intervenuto oggi, i Commissari Feliziani e Terrinoni hanno quantificato in almeno sei settimane il tempo ancora necessario per perfezionare l'accordo con FONSPA. Ciò significa, a mio avviso, che siamo in alto mare, che si sta completando solo ora la "Due diligence" e che ci vorranno tempi lunghi per arrivare alla stipula del contratto.
Inoltre - per completezza di informazione - 600 piccoli azionisti hanno iniziato un'azione per risarcimento danni a carico dei vertici aziendali responsabili del disastro. Dubito che possano ottenere qualcosa da questa azione collettiva.

BANCA DELLE MARCHE - AGGIORNAMENTO

E' da qualche giorno che non scrivo su Banca delle Marche, sostanzialmente perché non c'è alcuna novità ma si intuisce che, dietro le quinte, c'è gran movimento.
Vediamo cosa è uscito di interessante in questi giorni:
A) il Commissario Feliziani ha riunito i capi filiale in Direzione Generale a Jesi lanciando quattro messaggi:
- il commissariamento, che scade il 30 Ottobre, verrà prorogato (scontato, direi, visto che ancora non è uscita alcuna soluzione dal lavoro dei commissari)
- per BDM sta arrivando l'alba dopo il DEEP DARK dei mesi scorsi. (Sarebbe tempo, direi e con la speranza, io poca, che una volta arrivata l'alba, non si vedano solamente macerie)
- sul piano commerciale la Banca tiene bene con risultati "Più che soddisfacenti"
- i commissari stanno lavorando per cercare soluzioni a difesa dell'investimento  fatto dai piccoli azionisti ( e qui ho delle forti perplessità perché Feliziani ha pronunciato una frase che lo contraddice. Ha detto Feliziani: "Stiamo lavorando affinché gli azionisti non perdano ciò che hanno investito in banca, ma che, al contrario, possano recuperare una parte del valore delle azioni"
Io la interpetro così: le vostre azioni sono carta straccia ma stiamo lavorando perché non perdiate proprio tutto. Quindi per gli azionisti la perdita ci sarà e sarà pesante. E secondo me perdita ci sarà, in misura molto meno rilevante ovviamente, anche per gli obbligazionisti o sotto forma di riduzione del tasso nominale o come prolungamento della durata del finanziamento o come parziale sacrificio sul capitale o come mix di tutti e tre.
B) Il Movimento 5 stelle, che si sta strutturando sempre di più, ha fatto un'analisi approfondita delle vicende della Banca, sottolineando le responsabilità delle Fondazioni, la scarsa incisività dei sindacati, l'inadeguatezza degli organi decisionali. Ed ha cercato di prefigurare gli scenari futuri giungendo alla conclusione che l'intervento di FONSPA è un intervento ponte in attesa che subentrino i tessitori di tutta la trama che non hanno in questo momento alcun interesse ad esporsi. Condivido questa impostazione.
C) Il governatore Spacca ha "twittato" (adesso anche le volpi cinguettano ed è tutta una gara a chi cinguetta la "cazzata" più grossa), buttando lì che alla ricapitalizzazione potrebbe partecipare anche un fondo degli Emirati Arabi. Del resto l'emiro Bin Saeed al Mansouri, ministro dell'economia degli emirati, è stato più volte ospite del territorio marchigiano. Vedete, dice il governatore, che si fa bene a spendere soldi per manifestazoni promozionali come  la Conero Endurance Lifestyle? (che è costata non poco); guardate il ritorno
Tutti furbetti del quartierino. questi politici
D) Infine i vertici aziendali colpiti dalle misure patrimoniali irrogate da Bankitalia per irregolarità di gestione hanno fatto opposizione, ovviamente per guadagnare tempo. E qui c'è una cosa interessante. Bankitalia in data 1 Luglio ha irrogato una ulteriore sanzione di 76.000 euro complessivi "per carenze nell'organizzazione e nei controlli antiriciclaggio" in relazione al vorticoso giro di denaro tra la Amphora Fiduciaria, che faceva capo al conte Pasquini e la SMI  di San Marino, un giro finanziario di oltre un miliardo di euro e, udite, udite per anomalie nelle segnalazioni di operazioni effettuate dal Gruppo Anemone in una Filiale romana di BDM, alcune in favore di società legate ad Angelo Balduzzi. Insomma il cuore della cosiddetta "Cricca"
A questo punto mi sovvengo (veramente mi ricordo di tutto) di aver scritto in epoca non sospetta degli articoli sull'argomento, articoli che richiamo alla vostra attenzione.

domenica 8 dicembre 2013


BANCA DELLE MARCHE

Anche se non scrivo tutti i giorni su BDM (lo fa benissimo Marco Ricci su Cronache Maceratesi) seguo con attenzione quello che succede nella mia regione e vedo con soddisfazione che si sta muovendo tutto e si stanno muovendo tutti. Il rischio di un "insabbiamento" è stato reale mentre adesso che sono volati gli stracci almeno si respira un'aria migliore. 
Per capire meglio da dove viene lo tsunami vi segnalo tre miei post ormai lontani nel tempo:
a) BALDUCCI ANEMONE E BANCA DELLE MARCHE  del 27/2/2010
b) PARADISI FISCALI - LO IOR del 24/09/2010
c) LO IOR del 21/10/2010
Ritengo inoltre utile che vi leggiate o vi rileggiate quello del 29/07/2012 intitolato BANCA DELLE MARCHE
Forse le cose viste da lontano sono più chiare o, perlomeno, ne emergono più facilmente le contraddizioni e le zone d'ombra.
Mi fanno piacere gli attestati di stima che mi giungono dalla regione


domenica 5 ottobre 2014

IL VIAGGIO

Mi è sempre piaciuta l'espressione "la vita è come un viaggio". Da l'idea di un percorso con un inizio ed una fine. Il percorso può essere più o meno lungo, più o meno felice, dipende da tante cose; da noi stessi innanzitutto, dalle persone che si incontrano, dal lavoro che si fa, dai soldi che si hanno, dalla salute e da tante altre variabili che rendono ciascuno di noi un unicum. Certo è che quando si giunge ad un certo punto del percorso, come dice giustamente Jep Gambardella in "La grande bellezza",............."da quando ho compiuto 65 anni ho scoperto che non posso più perdere tempo"
Sarà forse per questo che dormo poco; ciò mi consente però di proporvi un bel pezzo di Fiorella Mannoia, donna e cantante sensibile come poche, che si chiama appunto "in viaggio"ascoltando il quale a mio avviso non si perde tempo. Sono le parole con le quali una madre accompagna la figlia - che nel caso della Mannoia non è mai nata - che esce dall'abbraccio protettivo della famiglia per avventurarsi in mare aperto ed iniziare  il suo personale percorso. Perché quel momento arriva sempre e fanno bene i genitori, se vedono che l'impianto è sufficientemente solido,  a non prolungare il tempo dell'attesa. Del resto anche le rondini (ma ci sono più le rondini) sanno benissimo che ad un certo punto dovranno spingere il rondinotto fuori dal nido per il suo primo, incerto, volo.

sabato 4 ottobre 2014

TEATRO ALLA SCALA 3 E 4 OTTOBRE 2014 - RICCARDO CHAYLLY DIRIGE L'ORCHESTRA E IL CORO NELLA "MESSA DA REQUIEM DI GIUSEPPE VERDI IN MEMORIAM DI CLAUDIO ABBADO

Dedicata a mio suocero Pippo Mauceri
Grande evento ieri sera alla scala. Il maestro Chailly ha diretto l'orchestra della Scala nella "Messa da requiem" di Verdi in memoriam di Claudio Abbado..Avevo preso due biglietti per me e Milena perché ritenevo che fosse il miglior modo per ricordare suo padre, Pippo Mauceri, che è mancato nel primo pomeriggio del 4 Ottobre 2005, nove anni fa, e che dall'8 Ottobre, giorno in cui avrebbe compiuto 83 anni, riposa nella tomba di famiglia a Noto. Milena ha apprezzato il gesto ma poi era tanto agitata da aver timore di emozionarsi troppo ed ha preferito restare a casa. Ho rispettato la sua decisione e mi sono fatto accompagnare dal mio "consulente musicale" Carlo Torretta.
Serata evento dicevo, ma non voglio parlare di questo.
Voglio parlare invece di mio suocero: lo ho conosciuto nel Dicembre 1982. Con Milena stavo da qualche mese, si avvicinava il Natale, mi si fece capire che sarebbe stato bello pranzare tutti e tre insieme a Natale ma che Pippo avrebbe gradito ricevere prima una visita io e lui da soli per guardarci negli occhi e stringerci la mano.
Io lavoravo in BNL in Galleria, a Milano, lui lavorava a Palazzo di Giustizia a Milano in Procura Generale come Primo Dirigente. Andai io da lui.  All'arrivo a Palazzo di Giustizia ero piuttosto agitato; l'agitazione crebbe qu ando gli fui annunciato e arrivò al massimo quando arrivai al piano alto ove il suo ufficio era accanto a quello del procuratore Generale Corrias con il quale non aveva molto feeling. Del resto metti un sardo alto 1,60 con un siciliano alto 1,65 difficile che potessero convivere. E infatti qualche mese dopo lui gli disse: Eccellenza (lì si usava così) le comunico che ho chiesto ed ottenuto il trasferimento all'ispettorato generale. Quello rimase come si dice oggi "basito" e lui passò gli ultimi tre anni all'ispettorato. Io credo che lo fece anche per lasciarci liberi di vedere se tra noi funzionava. Tornando a filo, un usciere mi annunciò. io entrai, lui si alzò dalla poltrona dietro la scrivania , mi venne incontro, ci stringemmo la mano, io farfugliai qualcosa il cui contenuto è intuibile (era più emozionato di me), lui mi disse: andiamo a prenderci un caffè. Così entrai nella sua vita e lui nella mia. Del suo ufficio ricordo la bellissima scrivania massiccia e un bel quadro appeso alla parete dietro la scrivania.
Nell'82 lui era ancora un siciliano nato nel '22 non completamente liberato da condizionamenti del contesto in cui si era formato poi, grazie anche a Solange, la sua compagna parigina dall'84 al 2005, divenne cittadino del mondo. Era un uomo elegante, brillante nella conversazione, generoso e sempre pronto a sperimentare il meglio; votava PSI, tifava per il Milan(sic) ed amava la musica classica. Ci scambiavamo spesso gemelli, cravatte, golf: ci piaceva farlo. Mi piace ricordarlo quando veniva  da noi la domenica a pranzo con il suo cappotto di cammello e una torta o dei pasticcini presi da CAMPI, il pasticciere top di Busto, in mano. Ci piaceva bere bene a pranzo, ancor di più dopo che era diventato mezzo francese. Il suo francese era così simpatico che quando arrivava in estate in vacanza nella località in fondo alla gironda dove avrebbe trascorso almeno due mesi, tutti volevano giocare a "bridge" con PIPPO' (accento rigorosamente sulla o) Da parte mia mi  piace ricordare il "baccalà alla messinese" che facemmo una volta: lui cuoco io aiutante. Dobbiamo aver sbagliato qualcosa nelle dosi perché ci toccò poi fare la "settimana del baccalà", ma era buonissimo.
Io a Pippo Mauceri ho voluto bene, molto bene e sempre gliene voglio. Mi manca.

venerdì 3 ottobre 2014

LA LETTERA DI UMBERTO ECO AL NIPOTINO - DEDICATA A GIUSEPPE AMILCARE BONGARZONE E A FABRIZIO COSITORE

Ritorno sulla lettera di Umberto Eco al nipotino pubblicata dall'Espresso e della quale ho fatto cenno in uno dei miei ultimi post. L'ho riletta e riletta, con il fiato sospeso tanto era la sintonia che "sentivo" con Eco. E' un po' brutta l'espressione in italiano; la si colga in inglese e vedrete che la parola "feeling" rende molto meglio. Ho letto e riletto la lettera e ho pensato subito che questo post non potevo non dedicarlo a miei due compagni di merende Fabrizio Cositore e Giuseppe Amilcare Bongarzone. Mentre scrivo sto ascoltando la sesta di Beethoven che non ascoltavo da tempo immemorabile. Quante sono le sinfonie di Beethoven? nove ovviamente. It's easy so.
FABRIZIO: 
Solidissimo impianto razionale, ottimi e severi studi liceali (secondo me ha studiato dai Gesuiti, glielo chiederò) un amore vero per la storia. Inquadra perfettamente personaggi e avvenimenti  nello spazio e nel tempo. Per lui l'aver inteso è diventato, più che scienza, stile di vita. Conosce anche dettagli di minore importanza. In sintesi un intellettuale razionale e severo. Se fosse non credente sarebbe uno splendido "illuminista" molto vicino a Kant, direi. Invece è credente e allora è un severo "scolastico", un "tomista". Ed è una fortuna che non sia nato nel trecento o quattrocento che ................Fabrizio, Bernardo Gui, se lo beveva. Riconosco lealmente che ha un impianto migliore del mio. Avete notato quante citazioni ho fatto e senza andare su internet? La miglior dimostrazione di quanto Eco afferma
AMILCARE
Ha studi meno buoni alle spalle e parecchi "buchi" ma ha dalla sua:
- una memoria eccezionale; deve avere dei neuroni grossi come palline da tennis e delle sinapsi tipo le funi che si usano nei porti per attraccare
- una curiosità intellettuale enorme e la voglia di riempire tutti i buchi che ha. Se il suo amico Fabrizio ed io lo inquadriamo come metodo di assimilazione diventa un gigante.
Il tutto a quale scopo? mi potrebbe dire qualcuno.
Vi rispondo con le parole di Umberto Eco
"Verrà il giorno in cui sarai anziano e ti sentirai come se avessi vissuto mille vite, perché sarà come se tu fossi stato presente alla battaglia di Waterloo, avessi assistito all'assassinio di Giulio Cesare e fossi a poca distanza dal luogo in cui Bertoldo il nero , mescolando sostanze in un mortaio per trovare il modo di fabbricare l 'oro, ha scoperto per sbaglio la polvere da sparo, ed è saltato in aria (e ben gli stava). Altri tuoi amici che non avranno coltivato la loro memoria, avranno vissuto invece una sola vita, la loro, che dovrebbe essere stata assai malinconica e povera di grandi emozioni."
Il post è dedicato, oltreché ai due personaggi di cui sopra, ad Amelia, la vivacissima, intelligentissima bambina di sei anni con la quale ci siamo intrattenuti in piacevolissima conversazione durante il nostro pranzo, oggi, alla "Trattoria dei Ferrovieri" di Oleggio. Amelia, sei sulla buona strada, continua così 

giovedì 2 ottobre 2014

TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE - HYERONYMUS BOSCH E LA NAVE DEI FOLLI (NONO POST)

Dopo aver parlato di uno dei due prerequisiti necessari per iniziare ad impostare politiche che consentano di arrestare il declino in atto ed avviare una fase di rilancio, il prerequisito della formazione delle nuove generazioni, accantono per il momento il secondo - la questione morale - non perché non meriti attenzione, anzi la ritengo la "pietra angolare" sulla quale non può non poggiare una azione di governo, tanto è vero che ho scritto decine di post sull'argomento, quanto perché è prioritario in questo momento commentare le misure già prese o proposte dal governo
E a questo riguardo, non so perché, mi è venuto il famosissimo quadro di Bosch "La nave dei folli", dipinto cui ho dedicato un post il 29 maggio 2011 al quale mi permetto rimandare chi fosse interessato ad approfondire l'argomento. Perché mi sembra ci siano forti dosi di follia ed incompetenza nelle misure prese o proposte.
La mia impostazione è che l'attuale crisi è strutturale e non ciclica ed è caratterizzata sì da bassa domanda di beni, dovuta però in gran parte alla sempre maggior difficoltà del sistema industriale a produrre in Italia "manufatti" che siano in grado di competere sul piano dei prezzi. Di qui PIL stagnante e con tendenza alla contrazione, di qui la deflazione e di qui, soprattutto, la disoccupazione Problema non solo nostro ma anche della Francia e, in misura diversa di tutti i Paesi europei. La logica conseguenza è che le misure monetarie sia a livello MACRO (la BCE che inonda di liquidità il sistema) sia a livello MICRO (GLI 80  euro, la possibiltà di erogazione anticipata del TFR) non servono a niente, anzi possono essere nocive. Quello che si deve fare è FAR RIPARTIRE L'OFFERTA di nostri prodotti e quindi capovolgere l'ottica di approccio; si può fare in tempi brevi
GLI OTTANTA EURO AL MESE PER I REDDITI PIU BASSI
Misura che non ha prodotto alcuno stimolo ad una ripresa dei consumi, per fortuna dico io. Gli italiani, nella loro infinita saggezza, visto l'orizzonte buio davanti a loro, si sono tenuti ben stretti gli 80 euro. Se non lo avessero fatto, gli 80 euro sarebbero finiti quasi tutti in consumi di prodotti importati. Non mi sembra troppo difficile capirlo
EROGAZIONE ANTICIPATA DEL TFR
Qui siamo alla follia totale, al delirio in un contesto di assoluta ignoranza dei meccanismi finanziari che regolano la vita delle aziende.
L'obbiettivo è sempre quello: liberare liquidità per far ripartire il ciclo.
Forse è meglio che il governo, prima di avanzare proposte che sarebbero accolte, ben che vada, da risate a crepapelle, si informi meglio su cosa è il TFR e su quello che esso rappresenta per la solidità patrimoniale delle aziende stesse.
E allora vediamo di chiarirci le idee un po' tutti quanti
Cosa è il TFR?
Il TFR è un debito che l'azienda ha nei confronti dei propri dipendenti. Una parte del salario o stipendio non viene erogata mese dopo mese - lo sappiamo tutti - ma accumulata in un fondo che annualmente viene rivalutato secondo parametri regolati per legge.Così anno dopo anno l'azienda matura un debito nei confronti di ciascun dipendente che viene saldato all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. E'ciò che chiamiamo  "liquidazione".
Questo meccanismo per il dipendente è un risparmio forzoso. Per l'azienda un debito che ha un tasso di interesse basso (75% del tasso di inflazione dell'anno aumentato di 1,5%) e, soprattutto, di cui non verrà chiesto il pagamento se non a fine rapporto di lavoro. E' così vero che nel bilancio il TFR viene inserito, tra le fonti di finanziamento, subito sotto i mezzi propri.
Cosa pensa il governo, una vera e propria pensata: consentiamo ai dipendenti di chiedere l'erogazione anticipata del TFR così si immette in circolo liquidità che viene spesa, almeno in parte, e riparte un circolo virtuoso e un processo di espansione
Subito i sindacati: il TFR è dei lavoratori. E chi glielo tocca.
Altra osservazione: il lavoratore ci perde fiscalmente perchè il TFR sconta l'aliquota media degli ultimi due anni mentre se viene erogato in costanza di rapporto di lavoro sconta l'aliquota marginale. Vero ma basta prevedere nel provvedimento che sconta l'aliquota media (non si viola il principio della progressività delle imposte) ed il problema si risolve.
Ma non ho sentito nessuno, forse il movimento 5 stelle che ha cominciato ad assumere un approccio sempre più concreto, fare questa banalissima osservazione: " ma alle aziende i soldi per pagare le erogazioni del TFR anticipate, chi glieli dà?
Vi faccio un esempio pratico così si capisce meglio:
la "Pirani spa" ha cento dipendenti (per facilità di comprensione diciamo che tutti hanno maturato un TFR di 50.000 euro). La Pirani spa ha fatto una politica di assunzioni che gli assicura un buon turnover per cui ogni anno sono 3/4 le uscite dall'organico. Diciamo 4. Ogni anno la Pirani spa deve "far uscire", cioè pagare 200.000 euro. Ma ora il governo fa una legge che consente a tutti i dipendenti di chiedere diciamo la metà del TFR maturato. 100 dipendenti x 25.000 euro fa 2.500.000 di euro contro 200.000.
In un contesto in cui calano i fatturati, le banche hanno problemi di erogazione del credito - anche perché l'Italia ha sottoscritto le convenzioni di Basilea - alla Pirani spa i 2.500.000 di euro chi glieli da?
Il post lo chiudo qui. 


mercoledì 1 ottobre 2014

TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE - IL SISTEMA SCOLASTICO E LA FORMAZIONE DELLE NUOIVE GENERAZIONI(OTTAVO POST)

Riprendiamo a parlare delle problematiche relative al "Che fare?" che ho etichettato come da titolo.
Ho parlato di due "prerequisiti", cioè di due condizioni che debbono essere state adempiute prima ancora si cominci a impostare qualsiasi tipo di discorso:
a) il sistema formativo delle nuove generazioni
b) la questione morale
         LA FORMAZIONE DELLE NUOVE GENERAZIONI 
Inizio da qui perchè anche se da domani mattina si adottasse il migliore sistema formativo, gli effetti positivi si vedrebbero tra venti anni almeno e quindi non incide oggi sul futuro del Paese. Ma è altresì vero che gli errori degli ultimi decenni li stiamo scontando,e pesantemente, ora.
Premesso che non sono un esperto di queste problematiche, proverò a sintetizzare quali sono le mie idee al riguardo ed introduco le mie valutazioni con una affermazione, qualche tempo fa, del Prof. Romano Prodi: "Un Paese non può essere ricco e stupido per più di una generazione"
E questo è sempre più valido oggi e probabilmente sarà sempre più vero in futuro. Quindi la formazione dei giovani deve essere fatta con metodiche  diverse, con mezzi diversi ma con un obbiettivo che rimane sempre lo stesso, in un sistema democratico: l'obbiettivo di fare di ciascuno una persona in grado di "pensare" con la propria testa, una persona con una sua personalità ben definita  e con livello di scolarità elevata: il tutto si traduce in una maggior autonomia, in una attitudine a guardare avanti, ad essere più creativi ed elastici. Fatta questa premessa, sintetizzo gli obbiettivi:
a) il sistema formativo deve avere come obbiettivo nei suoi primi anni quello di dotare "l'alunno"degli strumenti per affrontare le sfide della vita. Bisogna costruire innanzitutto "il motore" che deve essere potente ed elastico. Potente perchè deve essere in ogni momento pronto per viaggi lunghi e faticosi. Il motore deve  provvedere a dare sicurezza di percorso ed elasticità di utilizzo.
Il motore potente. Vi cito un verso della "Commedia" "Non fa scienza senza lo ritener lo avere  inteso" dice Dante. Fuor di metafora: è inutile qualsiasi intervento formativo se il soggetto "non ritiene". Chiaramente mi sto limitando all'aspetto "tecnico", la formazione di un individuo è qualcosa di molto più complesso.
E come si fa per imparare bene a  parlare, scrivere e a far di conto e imparare a ritenere?
Io credo che ci siano due cose che vengono dal passato e che sono tuttora, secondo me, validissime.
A) le tabelline 
B) imparare a memoria testi anche lunghi
L'altra sera  in televisione, in una di quelle trasmissioni demenziali che precedono il telegiornale delle 20, c'erano due studenti universitari, un ragazzo e una ragazza: alla ragazza venivano chieste "le tabelline", al ragazzo di dire il congiuntivo corrispondente all'indicativo che il conduttore pronunciava. Entrambi hanno palesato evidenti difficoltà inconcepibili se si considera che si trattava di persone sopra i venti anni e alla fine di un lungo percorso formativo. Chiaramente quando parlo di tabelline e di testi da imparare a memoria porto il discorso al limite, però ..... se ci pensate.
A e B)  vanno integrate, a mio avviso, con:
C) un utilizzo precoce ed intensivo delle nuove tecnologie che servirà anche ad assimilare velocemente le nuove e le vecchie conoscenze e che consentono agli intellettualmente curiosi di soddisfare in tempi brevissimi le loro curiosità. E' finito il tempo della TRECCANI e della UTET, che - tra l'altro - erano strumenti di classe; oggi è il tempo di GOOGLE e di Wikipedia, del WEB2, domani si vedrà
D) Un efficace e precoce apprendimento della lingua inglese. Oggi l'inglese, si voglia o non si voglia, è la lingua del pianeta e deve esserci nel bagaglio culturale di tutti. Purtroppo i risultati, oggi, ci collocano agli ultimi posti nelle classifiche internazionali; la mancata padronanza della lingua(secondo me l'inglese è padroneggiato veramente da meno del 5% degli italiani ed io non sono tra quelli) ci impedisce di cogliere molte opportunità e di stare al passo con i Paesi più avanzati.
Tutto questo in un contesto di partecipazione attiva degli studenti( un esempio per tutti, lasciar loro la scelta delle poesie o dei testi da imparare a memoria), in un clima di sana competizione ed emulazione e di sempre viva curiosità. Perchè le conoscenze hanno un ritmo di aggiornamento molto più veloce che in passato e solamente un atteggiamento di curiosità ed apertura può consentire di tenere il passo.
Ero giunto a questo punto del post quando ha citofonato una persona che aspettavamo per cui ho interrotto. Parlando del più e del meno e avendola informata dell'oggetto del post che state leggendo mi ha detto: immagino che avrà letto la lettera che Umberto Eco ha scritto al suo nipotino e che L'espresso ha pubblicato qualche mese fa. Non l'ho letta, mi è sfuggita. Siamo andati al P.C. ho aperto, l'ho letta. Cosa volete che vi dica: UBI MAIOR MINOR CESSAT. Eco aveva detto prima di me e molto meglio di me le stesse cose che stavo scrivendo io. Sono rimasto lusingato, lo confesso, dal comune riferimento allo studiare a memoria. Consegentemente faccio un passo indietro e lascio parlare lui.
Umberto Eco ha tanti meriti, uno dei quali, e certamente non il minore, quello di aver curato la pubblicazione di una bellissima opera che il Gruppo Repubblica/L'Espresso ha fatto uscire qualche tempo fa e che consiglio (visto l'argomento di cui stiamo trattando) a chiunque abbia a cuore la formazione di un figlio, di un nipote, di chiunque si voglia aiutare a crescere: 14 volumi dedicati al mondo antico 12 al medioevo e 22 all'età moderna. E' un'opera bellissima, scritta in stile chiaro e comprensibile da tutti, interdisciplinare e corredata di tantissime illustrazioni che la rendono interessante, coinvolgente e "facile da ritenere"
Ecco la lettera:  
Caro nipote studia a memoria