mercoledì 31 dicembre 2014

VOYAGE A PARIS - QUARTA PARTE

L'anno sta finendo e non voglio affrontare argomenti "seri", ma dal 2 Gennaio ritornerò a parlare di economia e di politica economica. Per il momento continuo il resoconto del breve soggiorno parigino. Partiamo, io ed il mio amico Leonardo, alle tre e mezzo del pomeriggio di Venerdì 19 Dicembre con un affollatissimo volo "Easyjet" in partenza da Milano Malpensa . Ottima questa compagnia: efficiente, organizzata, puntuale, pochi fronzoli e prezzi bassi. Già in aereo una prima esperienza interessante. Sono sul posto vicino all'oblò: alla mia sinistra due ragazzini, un maschio di 14/15 anni, e una femmina di 16/17. Entrambi con tratti somatici nordafricani. Dall'altro lato del corridoio i loro genitori, un uomo fine ed elegante sui 55/60 e una signora dolcissima molto "francese" cittadina del mondo. I due ragazzini studiano entrambi a Brera e allora chiedo: se fate entrambi Brera, ritengo che i vostri genitori siano artisti. Più che artisti, papà è un regista. Il nome? Baldoni. Come regista cinematografico non mi dice moltissimo ma, aprendo i cassetti della memoria, mi si apre che Baldoni è un grande sceneggiatore e regista pubblicitario. Al momento di scendere gli dico: complimenti per il suo lavoro. Lui mi risponde con un sorriso e mi chiede? Lei è milanese? No sono marchigiano, della provincia di Ancona. Ma lo sa, mi risponde, che mio padre era di Sant'Angelo in Vado? (Pesaro, ndr). Più tardi aprirò Google e saprò che Baldoni è nato ad Assisi nel '54 Vanno a trovare la nonna: solamente la signora sa che sua madre abita nel tredicesimo. Marito o compagno e figli lo ignorano.
Sbarchiamo, prendiamo la navetta fino a Porte Maillot/Arc de triomphe. Scendiamo: io salgo su un taxi e mi faccio portare nel quindicesimo Leonardo prosegue a piedi verso casa della sua "copine" Il tassista è un sikh (barba e turbante) a conferma di Parigi città cosmopolita Io arrivo al 22 di Rue Emeriau, salgo al ventisettesimo piano, suono il campanello, mi apre Solange Darmon. La serata ve la racconto nel prossimo post. Per ora inserisco un piccolo video di assaggio che ho girato dal salotto di casa.
Nota: il video non è un granché ma vi ricordo che ho il parkinson

PASSAGGIO A NORDOVEST TRA IL 2014 E IL 2015

Un auspicio mi sento di fare al passaggio tra il 2014 e il 2015 nel momento in cui il vecchio anno non è ancora terminato ed il nuovo si presenta alle porte (da Gigi Marzullo - demitiano - opera omnia); l'auspicio che il 2015 sia l'anno in cui tutti quanti cercheremo di volare più alto, con i piedi tenuti ben saldi  dalla ragione ma animati da un grande ottimismo della volontà che ci spinga a osare, a sperimentare, a ripartire in questo tanto amato ma tanto sciagurato - per sua colpa- Paese. Voliamo tutti quanti più in alto e più alto e liberiamo tutte le energie che abbiamo in noi. Il 2015 allora sì che si rivelerà migliore

giovedì 25 dicembre 2014

VOYAGE A PARIS - TERZA PARTE

A Parigi ero ospite della famiglia Darmon-
Ve la presento
Annie, la prima a sinistra, è una cantante eccezionale. Anche lei vi augura Buon Natale con il suo pezzo forse più significativo, il KADDISH di Ravel
Non so perchè si è invertito l'ordine di inserimento, ma non mi sembra che ciò sia molto importante.

mercoledì 24 dicembre 2014

BUON NATALE

Un messaggio di speranza per il futuro può venire solamente dalle nuove generazioni. Auguri di serenità condivisa a tutti

VOYAGE A PARIS - SECONDA PARTE

Ringrazio le persone che alle sei in punto di questa mattina stavano leggendo questo blog (36 visualizzazioni al momento in cui ho aperto) e proseguo:
CITTA' COSMOPOLITA
Secondo me per essere cosmopolita una città deve avere tre caratteristiche:
a) attirare in continuazione gente da tutto il mondo.
b) essere abitata stabilmente da persone di provenienze diverse, di diverso colore di pelle (le razze non esistono), di diversi credi (ma qui è di casa Voltaire e il principio di tolleranza) integrate tra di loro.
c) essere un laboratorio dove si sperimenta il nuovo.
Di città così ce ne sono al mondo solamente tre: New York, Londra e Parigi. Roma molto parzialmente (manca completamente l'integrazione e il "nuovo" è mosca bianca). Shanghai è il laboratorio più effervescente del mondo ma manca la pluralità di abitanti. Delle tre, Parigi la metto in testa perché - malgrado i tanti problemi - è quella che ha realizzato meglio l'integrazione e unisce ad un grande passato una visione lunga sul futuro. Del resto, come ho sopra accennato, a Parigi è nato Voltaire, a Clusone è nato Calderoli e la differenza, come dire, si vede.
Ma a Parigi si sperimenta in continuazione il nuovo. Ne volete un esempio? Il 27 Ottobre è stato inaugurato al Bois de Boulogne il palazzo della "fondazione Vuitton" che ospiterà un museo. La struttura che vedete qui sotto è stata progettata e realizzata da un architetto canadese, Frank Gheri. LA GRANDE BELLEZZA( La grande bellezza di ieri- Parigi vista dal 27° piano della Tour Evasion a Beaugrenelle)
La grande bellezza del palazzo della Fondazione Vuitton. per quest'ultima vi rimando al sito ufficiale. Le foto che ho fatto  io mal si conciliano con LA GRANDE BELLEZZA
seguehttp://maps.googleapis.com/maps/api/staticmap?zoom=10&size=250x250&markers=icon:http://www.archilovers.com/assets/images/maps/pinPoint.png%7C48.85661400,2.35222190&style=feature:all%7Celement:all%7Csaturation:-99&style=feature:water%7Celement:all%7Clightness:47%7Cgamma:1.67&style=feature:landscape.natural%7Celement:all%7Clightness:91&style=feature:poi%7Celement:geometry%7Clightness:51&style=feature:poi%7Celement:labels%7Clightness:31&style=feature:landscape.man_made%7Celement:all%7Clightness:66&style=feature:road%7Celement:geometry%7Clightness:13&style=feature:road%7Celement:all%7Clightness:60&style=feature:road%7Celement:labels%7Cvisibility:off&style=feature:transit%7Celement:geometry%7Cvisibility:off&style=feature:administrative%7Celement:all%7Clightness:30&style=feature:administrative.country%7Celement:all%7Cweight:0.3&style=feature:administrative.province%7Celement:all%7Cweight:0.3&key=AIzaSyBzbPwhFaXgM_HnibAph5-cXHzof-CI3h0

VOYAGE A PARIS - PRIMA PARTE

"Dans une ville attentive à tous ses habitants, je Souhaite que l'année 2015 soit celle  des progrès et des bonheurs partagés.
Bien à vous.

Anne Hidalgo

E' da questo biglietto firmato da Anne Hidalgo, sindaco di Parigi dal 5 Aprile 2014 - su carta intestata della "mairie" - e che accompagnava una scatola di cioccolatini che il "comune" ha inviato a tutti gli anziani della città, che voglio partire per condividere con chi mi legge le impressioni di questo breve soggiorno parigino.
Ogni parola è stata scelta con cura ed ogni sfumatura cercata. Ho scritto in blu le parole che sottolineano i passaggi secondo me più significativi.
Innanzitutto chi è Anne Hidalgo? Una donna di origine spagnola nata nel '59 e naturalizzata francese, già vicesindaco della città, militante nel Partito Socialista, è sindaco di Parigi da meno di un anno.(Donna e non francese). Non sarà una novità assoluta ma da noi sarebbe ancora impensabile.
Il messaggio/I messaggi:
-dans une ville attentive à tous ses habitants (l'atteggiamento del sindaco e della sua amministrazione è di attenzione nei confronti di tutti gli abitanti, giovani anziani, ricchi poveri, francesi da sempre di recente immigrazione, studenti lavoratori disoccupati, lavoratori disoccupati)
 je souhaite il sindaco "auspica", non promette, ma è un auspicio accompagnato dall'attenzione, un auspicio " attivo"
 que l'année 2015 soit celle des progrés et des bonheurs partagés  (attenzione, usa il plurale non il singolare Io traduco: dei miglioramenti e delle serenità condivise; l quel "condivise" c'è il nocciolo del socialismo, l'idea di una società equilibrata, solidarista fondata su principi di equità e di giustizia sociale)
Niente da dire; la Francia si conferma un faro di civiltà, il Paese che ci ha dato "les principes", che ha"illuminato" il pianeta, che è costantemente all'avanguardia, il Paese crogiolo dove si sperimenta il nuovo. Una città cosmopolita nel senso più completo della parola.
segue 

martedì 23 dicembre 2014

VOYAGE A PARIS - PREFAZIONE

Per ora solamente il titolo, poi il viaggio, poi il nostos. A quest'ora la gente normale dorme.

mercoledì 17 dicembre 2014

LUIGI XIV & FRIENDS - W0NDERFULL QUIZ PLAYERS ASSOCIATED TEAM?

Il gruppo di amici, diversi per età, provenienza regionale e curriculum di studi che si ritrova abitualmente a rispondere alle domande del Dr. Why nei locali della Lombardia e del Piemonte e che solamente in occasione di eventi di particolare importanza assume la veste di unica squadra, si è incontrato ieri  nel tardo pomeriggio per lo scambio degli auguri natalizi. Location: casa dello scrivente. Foods & Beverages scelti e realizzati dalla mia consorte. Vista l'ora(intorno alle 21) è stato in effetti un "happy hour"pieno di stuzzichini intriganti, di sapori ed odori avvolgenti accompagnati da "bollicine" di produzione  rigorosamente italiana. I componenti della squadra hanno ritenuto far cosa gradita, e la hanno fatta, omaggiando la padrona di casa e lo scrivente con uno di quei cesti di leccornie quali vediamo in questi giorni nelle vetrine, belli a vedersi e che, una volta aperta la confezione, confermano sempre come il nostro Paese abbia tantissimi prodotti alimentari di eccellente qualità.
Da parte mia ho ritenuto ricambiare la cortesia scegliendo per ognuno un libro che mi era sembrato poter intercettare l'interesse del ricevente. La squadra è attualmente così composta:
- lo scrivente - Nickname LUIGI XIV
  Giuseppe Amilcare Bongarzone - Nickname: AMILCARE
- Fabrizio Cositore - Nickname: JUSTICE LIGUE
- Gloria Rimoldi - Nickname: VELVET
- Cinzia Messina - Nickname: LA CINZIA
- Stefano Cometa (new entry) ha giocato con la CARD         Guetta 883 
- player ospite:   Armando Magagna - Nickname MAIALETTO che, abitando a Biella, non sempre può aggregarsi ma quando lo fa arriva sempre benvenuto.
Passata così la prima parte della serata, unica assente non giustificata Cinzia, siamo andati al Floyd di Legnano dove ognuno ha giocato con la sua card e con i seguenti risultati:
- AMILCARE:  WINNER
- LUIGI XIV: 2° POSTO
- VELVET:18° POSTO
- JUSTICE LIGUE: 19° POSTO
- GUETTA 883 ; 20° POSTO
Visto che ci divertiamo e che otteniamo buoni risultati, proporrò la costituzione di un nuovo gruppo con una nuova CARD, da identificare come dal titolo di questo post  e da utilizzare solamente in certi specifici eventi.

domenica 14 dicembre 2014

MAFIA CAPITALE, BANCA DELLE MARCHE, GLI OTTANTA ANNI DEL CARDINALE TARCISIO BERTONE, LA GRANDE BELLEZZA

Cosa lega gli elementi del titolo tra di loro, potrebbe dirmi qualcuno. In un crogiolo quale è diventato, o lo è sempre stato, il nostro Paese, tutto si lega, tutto si mischia, tutto si confonde, rispondo io, in una melassa maleodorante che copre tutto e che è destinata, come l'acqua di fogna, a lasciare la sua scia disgustosa fino alla foce dove le acque si mescoleranno nuovamente, acque chiare con acque scure fino a che si perderà memoria di entrambe perchè tutto scorre, tutto passa e tutto finisce, anche questo lo dico io per il tramite di Eraclito.
In queste settimane è stata  scoperchiata la pentola romana (siamo solo a un preinizio) e i media hanno subito coniato un neologismo efficace "MAFIA CAPITALE", perché - è stato detto - ha lo stesso schema  organizzativo della mafia ma ha caratteristiche locali, romane. 
E veniamo al primo legame: qualche anno fa  i media inventarono l'espressione "la cricca" per identificare quel gruppo di dirigenti dello stato che praticamente senza alcun controllo lucravano su terremoti, inondazioni ed altre calamità tutte frutto di un assoluto malgovrno del territorio. Gli aquilani ancora aspettano che qualcuno intervenga, le macerie sono ancora tutte lì; le prime case assegnate, però, hanno già fatto registrare cadute di balconi. Ebbene se voi cliccate sul banner a sinistra della pagina del mio blog queste semplici parole: "la cricca banca delle marche" troverete una serie di miei articoli sull'argomento. Ordinateli per data e leggeteli, se vi interesa. Solamente adesso ci si accorge che era tutto marcio?
E veniamo all'altro legame: gli ottanta anni di Tarcisio Bertone.
Il segretario di Stato scelto da papa Ratzinger  e  immediatamente avvicendato dal nuovo Papa, in occasione del suo  ottantesimo compleanno ha fatto organizzare un raffinatissimo party per una quarantina di suoi ex collaboratori nel superattico di 350 metri quadrati dove vive ed opera. Non sono ruscito a trovare su internet l'elenco completo dei quaranta ma sono certo che ci fosse Marco Simeon. E chi è, mi direte. Solito clic sul banner "Marco Simeon chi era costui" e vi si aprono decine di articoli sulle vicende interne del vaticano. Se poi cliccate "IOR" ne troverete un numero ancora maggiore.
Alla fine di questa brevissima lista il bel film di Sorrentino. Cliccate e troverete quello che penso del film. Mi limito in questa sede a ribadire che il personaggio di Jep Gambardella e il mondo che gli ruota intorno sono uno spaccato fedele della Roma di oggi. In Fellini, quasi sessanta anni fa, alla fine della Dolce Vita c'era un sorriso di speranza. Nel disincantato cinismo di Servillo/Jep no.

sabato 13 dicembre 2014

MEMORIE DI ADRIANO di MARGUERITE YOURCENAR

I francesi usano una bella espressione per indicare il libro o i libri che sono più cari a ciascuno: "livre de chevet". Lo "chevet"è il capezzale, quindi i libri che si tengono sul comodino e ti accompagnano magari tutta una vita. Il mio è "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar, scritto intorno alla metà del secolo scorso. E' il bilancio di vita del grande imperatore sotto forma di lettera che Adriano invia a suo nipote Marco, il futuro MARCO AURELIO.
Divago un attimo: vado a memoria per cui posso incappare in qualche imprecisione. L'impero romano nasce con Ottaviano che esce unico vincitore da una feroce lotta per il potere e diventa AUGUSTO. Vive fino al 14 d.c.. Dopo di lui Tiberio(14-37) un imperatore un po' strano, pedofilo, che stava tutto il tempo nella sua villa di Capri. Poi Caligola (37-41) che tutti conoscono per aver fatto Apicella senatore, poi Claudio(41-54) un po' sfigato(era zoppicante, e accumulò tante di quelle corna da far invidia al castello di CHAMBORD). Poi Nerone(54-68) con il quale si esaurisce la dinastia dei CLAUDI. Periodo di turbolenza per la conquista del potere.
Subentrano i  FLAVI Vespasiano (69-79) noto per la sua invenzione, Tito (79-81) durante il breve regno del quale fu distrutto il tempio di Gerusalemme, Domiziano(81-96), assimilabile a Caligola e Nerone. Altro periodo di turbolenza e si afferma un grande imperatore di origine spagnola,Traiano (98-117) il primo degli imperatori detti adottivi perchè adottati dall'imperatore vivente per legittimarne il potere.Traiano adotta Adriano (117-138) e, a seguire, Antonino Pio (138-160)Marco Aurelio (160-180) l'imperatore filosofo e infine Commodo (180-196) Nel secondo secolo della nostra era sono questi i personaggi che hanno avuto nelle loro mani l'impero  ed è nel secondo secolo che l'impero romano raggiunge l'apice della sua potenza TELLUS STABILITA.
Ritorniamo al libro. Adriano ha poco più di sessanta anni, non sta bene, e comincia a pensare al distacco. e scrive a suo nipote. E'un libro che consiglio di leggere a quelli della mia generazione e a quelli un po' più anziani.
Ed è nel primo capitolo che si concentrano le riflessioni più profonde.
ANIMULA VAGULA BLANDULA è il titolo.
"Animula vagula blandula/hospes comesque corporis/quae nunc adibis in loca pallidula, rigida,nudula/nec ut soles  dabis iocos..........."
Che io traduco, molto liberamente, così:" Anima mia, tremante e spaurita/ ospite e nel contempo compagna del corpo/che ti appresti a raggiungere luoghi lividi,freddi, spogli/ove non potrai più, come ora, sentire il soffio della vita"
Vi cito alcuni passaggi, poi, se pensate che il libro vi possa interessare, acquistatelo o regalatelo per Natale
"E per la prima volta, stamane, m'è venuto in mente che il mio corpo, compagno fedele, amico sicuro e a me noto più dell'anima, è solo un mostro subdolo che finirà per divorare il padrone"
"Sono giunto a quella età in cui la vita è, per ogni uomo, una sconfitta accettata"
"Come il viaggiatore che naviga tra le isole dell'arcipelago vede levarsi a sera i vapori luminosi, e scopre a poco a poco la linea della costa, così io comincio a scorgere il profilo della mia morte"
"Vi sono già zone della mia vita simili alle sale spoglie d'un palazzo troppo vasto che un proprietario decaduto rinuncia ad occupare per intero"
"Di tutti i piaceri che lentamente mi abbandonano uno dei più preziosi e più comuni al tempo stesso è il sonno. Chi dorme poco e male sostenuto da molti guanciali, ha tutto l'agio per meditare su questa voluttà particolare"  
                                       °  °  °  °  °
Adriano nacque a Italica, nell'odierna Spagna, nel 76 della nostra era e morì a Baia, sua residenza estiva nel 138 ma passò la maggior parte del tempo, da imperatore, nella sua splendida villa di Tivoli  molto ben conservata che ospita bellissimi spettacoli teatrali.
Di Adriano ci rimangono molte testimonianze:
- il "Vallo Adriano" in Scozia, lungo 117 chilometri, che segna la massima espansione a nord dell'Impero
- la Villa di Tivoli
-il suo mausoleo, la MOLE ADRIANA, oggi Castelsantangelo 
il restauro del Panteon, tantissime statue e moltissime opere edili in ogni parte dell'impero 

giovedì 11 dicembre 2014

PARIGI

Vado a Parigi per un paio di giorni. Torno lunedì. Vado a trovare una persona che mi è cara e che a dispetto dei suoi 92 anni e mezzo ha una vitalità da far invidia ai ventenni. Non credo che in questi giorni scriverò; al ritorno certamente sì.
Conosco Parigi come le mie tasche, molto meglio di Milano o di Roma, ci sarò andato quaranta volte o forse più. E' la città al mondo che amo di più, dopo l'Italia. L'atmosfera di Parigi non ha uguali. Alloggerò nel quindicesimo in rue Emeriau al ventisettesimo piano di un edificio di 30 che fa parte del complesso di Beaugrenelle a poche centinaia di metri dalla Torre Eiffel e dagli "Invalides" e poco più dalla scalinata che sale al Trocaderò. 
Se non conoscete Parigi immaginatela come la rivedrò io. Se la conoscete penso che apprezzerete la fortuna che ho. La foto è stata scattata di sera; siamo in salotto e sullo sfondo si intravede la Tour Eiffel.POST SCRIPTUM: Easy Jet miha comunicato un'ora fa che a causa dello sciopero generale il  volo è stato annullato. Lo ho spostato a Venerdì 19 con rientro il 22

martedì 9 dicembre 2014

GLI INVESTIMENTI COME MOTORE DELLA RIPRESA ECONOMICA - SECONDA PARTE

SECONDA PARTE:

L'Enel ............................ha tolto il palo
Da tutto ciò si evince che:
- l'investimento è stato deciso e realizzato con estrema determinazione e in tempi brevissimi  (reperto 1)
- immediata è stata la percezione di quello che si doveva fare(reperto 2).
- lunghissimo per contro il lasso di tempo intervenuto per prendere decisioni operative (reperto 3)
la decisione presa è stata la più facile ed è una scelta che ha distrutto valore (reperto 4)
Fuori di metafora, ma voi pensate che un Paese così sgangherato e così ridotto possa salvarsi?
Adesso gli italiani si stanno innamorando di un nuovo leader di caratura internazionale, Matteo Salvini
Ma mi faccia il piacere, diceva Totò, ma mi faccia il piacere.
Post scriptum: mi sorge il dubbio che gli investimenti di cui parlano gli economisti siano altro; ma cambia qualche cosa?

GLI INVESTI MENTI COME MOTORE DELLA RIPRESA ECONOMICA

 Tutti i più noti ed ascoltati economisti sostengono che la ripresa dell'attività economica in Europa e nel nostro Paese in particolare non può prescindere da un massiccio programma di investimenti con la finalità di ridare all'area competitività soprattutto nei settori tecnologicamente più avanzati. E' stato detto che gli investimenti :" debbono essere mirati, aver chiari gli obbiettivi che si intende raggiungere e, soprattutto, debbono essere realizzati in tempi brevi visto il gap che si è creato nei confronti di Stati Uniti ed estremo oriente." Ve ne do un esempio pratico:
 Quello che vedete è il palo dell'ENEL alla rotonda di Malpensa Fiere che centrai con un frontale nel Dicembre 2010 al ritorno da una riunione conviviale con ex colleghi a Milano (reperto n.1)
Il palo resistette ma il lampione si sganciò e si conficcò sul parabrezza della mia auto (reperto n.2)
Per quattro anni il palo è rimasto senza lampione e sempre storto (reperto n.3)
Finalmente l'ENEL con una scelta strategica deliberata con procedura d'urgenza dal Consiglio di Amministrazione nei giorni scorsi ha risolto alla radice il problema 
(reperto n.4)

lunedì 8 dicembre 2014

PRIMA ALLA SCALA 2014 - FIDELIO DI LUDWIG VAN BEETHOVEN

Sono anni che il giorno di Sant'Ambrogio mi metto davanti al televisore per assistere alla prima della Scala. Quest'anno il FIDELIO di Beethoven scelta, a mio avviso, perché corona e chiude l'esperienza a Milano del maestro Baremboim la cui biografia è fortemente caratterizzata da un "impegno" "morale" e "politico" a ridurre le barriere, a gettare ponti, a favorire il dialogo tra i popoli, le classi, i ceti. E a ridurre le ingiustizie.
Il Fidelio si presta bene a questo commiato perché si basa sugli stessi valori e perché "finisce bene" - finalmente - contrariamente alla maggior parte delle opere liriche.
Che quella del FIDELIO non sia la miglior musica composta da Ludwig Van, questo lo sapevo
Che il FIDELIO non sia la migliore delle opere, anche questo lo sapevo, ma quando si alza il sipario dopo l'ouverture diretta con molto vigore da Baremboim e appare uno scenario pieno di panni stesi (per i registi inglesi la quotidianità si manifesta nel fare il bucato, nel fare la pasta - l'anno scorso Alfredo ritiratosi in campagna - cominci ad allarmarti. Poi quando arriva in scena "lei" travestita da uomo, l'eroina che con il suo amore salva il marito............vestita come un trombaio( parola toscana che significa idraulico) un trombaio appunto della DDR, alta due metri e che sembra la cugina alta della Merkel, ti cadono le braccia. Io sono favorevolissimo a dare il massimo spazio ai nuovi autori, alle nuove opere, ma i "classici" cerchiamo di non stravolgerli,  Beethoven poi. L'anno scorso Alfredo che faceva la pasta, mancava in scena solamente la busta gialla della ESSELUNGA, quest'anno l'idraulico mah.
Se poi si vuole modernizzare a tutti i costi perché è stato conservato il titolo "LA TRAVIATA", espressione di una epoca che non c'è più e di schemi mentali che almeno qui in Europa dovrebbero essere superati? Perché non titolare La traviata che so: ESCORT VIOLETTA,  FINE ELEGANTE, TRE LINGUE PARLATE, BISESSUALE, FIORE PREFERITO LA CAMELIA"?
Transeat: la Scala è una delle poche cose eccellenti che ci sono rimaste, non denigriamola
In sintesi ottima direzione e ottima  orchestra, belle le voci, in particolare quella di ROCCO, della regia ho già parlato, la Scala è sempre la Scala: va bene così

domenica 7 dicembre 2014

IL MIO BLOG - RAGGIUNTE LE 150.000 VISUALIZZAZIONI

Mentre scrivo queste righe e mentre mi preparo ad assistere davanti al televisore alla "Prima" della Scala che quest'anno apre la stagione con il Fidelio di Bethoven, il blog sta raggiungendo le 150.000 visualizzazioni. Un risultato che all'inizio non avrei mai pensato di poter conseguire. I commenti sono sempre molto rari a fronte di uno zoccolo duro di visualizzazioni di ameno 100 giornaliere. So che alcune persone mi leggono regolarmente e che la lettura di quello che scrivo accompagna il loro primo caffè della giornata. Li ringrazio sentitamente perché so benissimo che un blog ha senso solamente se riesce a catturare l'interesse non saltuario dei suoi lettori. Gli argomenti che tratto sono più o meno sempre gli stessi (economia, finanza pubblica, politica soprattutto nazionale - quella locale mi interessa molto poco - attualità) ma maggiore di prima è il tempo che mi occorre per documentarmi data la complessità della situazione economica e della situazione dei conti pubblici.
Mi si dice che scrivo bene, soprattutto che scrivo "chiaro"in maniera accessibile a tutti. Non so se questo sia vero; so solamente che per "scrivere chiaro" bisogna avere le idee chiare e che per avere le idee chiare occorredocumentarsi, documentarsi e documentarsi....ed essere onesti intellettualmente. Se invece si cerca di ingannare il lettore, lo stile di scrittura si intorbida rapidamente ed evidenzia altrettanto rapidamente le sue finalità
Se continuerete a trovare interessante questo spazio, io continuerò a scrivere. Grazie per la stima e per l'attenzione che mi riservate.

sabato 6 dicembre 2014

STANDARD & POOR'S DECLASSA IL NOSTRO DEBITO SOVRANO

S&P ha declassato il nostro debito sovrano (tanto per capirci BOT, CCT, BTP) a BBBmeno, in pratica un livello appena  superiore a quello dei titoli "Junk", quelli che nei circuiti finanziari internazionali sono considerati "spazzatura". Il governo ha subito dichiarato che "non è una bocciatura". Ho già scritto in varie occasioni che è assurdo che i destini dei popoli siano affidati al giudizio di tre società di rating di origine statunitense, soggetti privati e sulla cui onestà intellettuale non scommetterei un euro, ma purtroppo il loro giudizio conta e quando c' è un declassamento c'è un aumento dei tassi sulle nuove emissioni e una perdita i valore delle emissioni in corso. Sembra di essere tornati ai tempi di Silvietto nostro. La crisi? Dove è la crisi? i ristoranti sono pieni.............. Il quale Silvietto, nella veste di Carlo VI di Francia in versione "fou", ieri ha dichiarato che per far ripartire l'economia "bisogna abbassare le tasse". A parte il fatto che quelle che lui chiama tasse sono imposte, vorrei ricordargli che lo diceva anche venti anni fa. Di tempo ne ha avuto........... Del  resto anche ad Imola, ai tempi, c'era uno che si credeva Napoleone e gli infermieri si raccomandavano : ditegli sempre di sì, dategli ragione se no si arrabbia. L'ineffabile ministro Angelino Alfano, da parte sua, ha dichiarato ieri che "Roma è una città sana" Questi o sono scemi o vogliono continuare a prenderci per i fondelli. E' vero che anche sul TITANIC l'orchestra suonava mentre la nave si inabissava, ma i passeggeri di terza classe si accorsero subito che i primi a morire sarebbero stati loro. "Intelligenti, pauca."...............dicevano duemila anni fa" E poi dicono che non serve a niente aver studiato un po' di latino.

giovedì 4 dicembre 2014

CAPITALE CORROTTA NAZIONE INFETTA

Ennio Flaiano già negli anni cinquanta così definiva il nostro Paese. Tutto è peggiorato moltiplicato per 100. Adesso capite perché ho lasciato il Partito Democratico-
POST SCRIPTUM
Mi è stato rimproverato di aver collegato alla corruzione, chepurtroppocoinvolgepartiti, associazioni, cooperative e quant'altro, la mia uscita dal PD. Tengo a precisare che non faccio di ogni erba un fascio. Ma trovo intollerabile che un partito che si richiama a valori di solidarietà e di tutela dei ceti e delle persone più deboli faccia registrare ogni giorno episodi di  malaffare, di coinvolgimento in appalti truccati, in mazzette. Così vanificando gli sforzi di chi cerca di amministrare la cosa pubblica in maniera corretta, come il sindaco di Roma Marino. Ho sempre considerato e considero la questione morale la madre di tutte le questioni. E in questo PD io non ci posso stare.

martedì 2 dicembre 2014

SINISTRI SCRICCHIOLII ANCHE SUL FRONTE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Il sistema Italia scricchiola ormai da più lati, come una struttura marcia  che comincia a collassare. Tra i tanti segnali, uno che mi riguarda personalmente. In questi giorni è difficilissimo approvvigionarsi di un farmaco che per coloro che sono affetti dalla mia stessa patologia è essenziale come e più dell'aria. Lo Stalevo, dopamina che serve a sostituire quella che il cervello non produce più o produce in misura non sufficiente. La casa produttrice è la Novartis. Senza dopamina ci si blocca in poche ore. E non è così facile sostituire il prodotto con un altro di una casa farmaceutica diversa a parte il fatto che difficoltà ci sono anche per prodotti similari. Perché ciò avvenga non è chiaro: è chiaro invece che io in questo momento sto male perché ho dovuto "arrangiare" il dosaggio, sentito il neurologo, con farmaci diversi. Mi sono accorto troppo tardi che stavo finendo la mia scorta? può darsi ma in passato bastava. Voglio solo, con questo mio intervento accendere un "warning". Sul fronte pensioni si addensano nubi scure, la scuola perde qualità in continuazione, la tutela della salute - il cuore dello Stato Sociale - comincia ad essere a rischio. E' un po' difficile avere una visione ottimistica del futuro, in questo contesto. Warning.

BANCA DELLE MARCHE.............TANTO TUONO' CHE PIOVVE................E ALLA FINE GRANDINO'

Il bravo Marco Ricci di "Cronache Maceratesi" inizia il suo articolo del 28 Novembre con le parole "Uno scenario inimmaginabile quello che emerge dalle indagini sul dissesto Banca delle Marche............." Uno scenario quello che emerge dalle indagini della Procura della Repubblica fatto di una rete a maglie strette di consulenti che tariffavano al 5% del fido ottenuto il loro intervento, di direttori di filiale che si ritagliavano la loro fetta, di dirigenti della Direzione Generale che controllavano il complesso del "business" e che a loro volta lucravano la loro parte. Un sistema capillare, invasivo, soffocante che ha trascinato a fondo con i suoi tentacoli l'economia di una intera regione, migliaia di piccole e medie imprese, i risparmi di decine di migliaia di clienti, il patrimonio delle fondazioni. E nessuno che sapesse, nessuno che parlasse, nessuno che denunciasse. Tutti buoni buoni, tutti zitti zitti perché così va il mondo. Ma le Marche fino a pochi anni fa non erano mica così; erano una regione non brillantissima, prevalentemente agricola fino agli anni sessanta, fatta di gente che aveva voglia di lavorare, una regione in cui il reato era una eccezione, nella quale i comportamenti anomali venivano sanzionati innanzitutto dal "comune sentire", dove degli episodi più eclatanti ci si ricordava a distanza di decenni. Sono certo che i marchigiani non più giovanissimi ricordino perfettamente di quando un certo Cannarozzo, nel 56 se non ricordo male, fece esplodere delle bombe all'interno della sala cinematografica METROPOLITAN di Ancona.
Ora invece, se non ci fosse da piangere sarebbe tutto una comica, i sindacati non più tardi di una settimana fa - come  riferisceRicci nel suo penultimo articolo del 24 Novembre - si dichiaravano preoccupati(alla buon ora), il governatore Spacca, nell'incontrarli, dichiarava di saperne poco delle ultimi sviluppi perché non aveva contatti con i commissari (poverino). Spacca però, con la solerzia del buon governatore di famiglia ha avuto un incontro don l'AD di FONSPA al quale è stata ribadita la richiesta del mantenimento di una "banca del territorio"(bla) la salvaguardia dell'autonomia dell'Istituto (bla, bla) la salvaguardia dei lavoratori (bla, bla, bla) e quella dell'economia regionale (bla, bla, bla, bla). Per non parlare delle cinque fondazioni interessate che, poverine, non possono più distribuire sul territorio le risorse rivenienti dai dividendi di BDM, distribuzioni sempre fatte, questo lo aggiungo io, con criteri strettamente clientelari.
Ebbene, di tutto questo "casino" nelle Marche non se ne era accorto nessuno. Eppure se ne erano accorti L'Espresso, la Gabanelli, Cronache Maceratesi, Giuliano Nardino il cui puntuale e centratissimo commento ho trovato anche sull'ultimo articolo pubblicato da Cronache Maceratesi. E se mi consentite me ne ero accorto io che su BDM ho scritto più di cento articoli. Ma quello che è più triste è che i responsabili di questo immane disastro sono tutti a piede libero, si "godono" - si fa per dire - il loro illecito arricchimento, e non sono visti per quello che sono; delle persone che hanno commesso gravi reati.
Ed è più triste ancora dover constatare che se non ci fossero stati i soggetti sopracitati, soprattutto Marco Ricci, a cercare di alzare il velo, ancora nelle Marche starebbero ancora a pensare che tutto va bene. Come diceva, ve lo ricordate, Silvio Berlusconi:" la crisi, ma quale crisi: i ristoranti sono pieni, sui voli Milano Roma non si trova un osto" anche perché in gran parte erano voli pagati con soldi pubblici. Dalla neurodeliri alla brace: così definirei l'Italia di fine 2014

sabato 29 novembre 2014

ABBOZZO DI UNA TEORIA GENERALE DEL POTERE IN ITALIA

Riprendo con l'argomento in oggetto che si incastra ovviamente con le vicende interne dei partiti. Il tutto condiziona altrettanto ovviamente la politica economica del governo. Partiamo dalle fibrillazioni interne dei partiti
a) FORZA ITALIA: Berlusconi cerca disperatamente e pateticamente di ritornare in gioco ma è uno sforzo velleitario. Perché:
- perché è vecchio e brutto a vedersi. Lui che ha sempre guardato prioritariamente al look delle persone "da lanciare" è l'unico a non capire o a fingere di non capire che è inguardabile. I suoi gerarchi hanno preso quasi tutti le distanze perché sanno benissimo che "l'appeal" sulle masse non c'è più. Rimane qualche donna folgorata a suo tempo sulla via di Damasco e finora di seconda fascia(le ho chiamate "le clarette" a suo tempo); adesso vanno loro in televisione ma sono patetiche più di lui. Fitto si trincera nel suo feudo pugliese, Alfano in quello siciliano. Alcuni notabili sono "in sonno". Proporre poi Salvini come suo "erede" a fare il "leader"del centrodestra fa ridere a crepapelle. E'andato di testa, il Cavaliere, ma non se ne è ancora accorto. Carlo Vi le "bien aimé" è pronto per l"Eglise da Saint Denis. Anche perché lo hanno abbandonato ormai da tempo i poteri veramente forti (amministrazione USA e UR-LODGES) che l'avevano individuato venti anni fa - lui ed altri - per difendere quello che negli anni della guerra fredda veniva chiamato "il mondo libero" e che i vecchi referenti (Andreotti, Cossiga) non riuscivano più a garantire. Parleremo a lungo di UR-LODGES perché esse sono il cuore del potere e si inseriscono perfettamente nel discorso.
Gli ex AN: stanno attraversando il deserto, dopo la diaspora non sanno cosa fare, con chi si debbono alleare
Il Nuovo Centro destra (NCD):
apparentemente morto ma è pieno di illustri personaggi che hanno deciso di farsi da parte in questa fase e attendono che si creino le condizioni per un loro ritorno in campo
I Grillini: esplosi. Non so cosa ne rimarrà. Certamente il movimento ha perso una occasione storica e non credo che ce ne saranno altre.
Il Partito Democratico: apparentemente senza avversari esterni e con Renzi apparente vincitore a mani basse. Solo da pochissimo la componente ex diesse mostra qualche segno di vitalità ma è chiaro che può solamente resistere,
Renzi è ancora molto forte perché molto forti sono i poteri che lo hanno individuato e sostenuto. E per questo che ho titolato queste righe come le ho titolate. Riprendo quindi il discorso sul potere segnalando due libri che secondo me illuminano molti lati oscuri e mi aiuteranno, ci aiuteranno, a proseguire il viaggio nell'oscurità di chi il potere lo tiene veramente.
Il primo libro è di MARCO TRAVAGLIO. Il titolo L'INTOCCABILE e ricostruisce l'ascesa di Matteo Renzi.
Il secondo è di GIOELE MAGALDI. Il titolo MASSONI Società a responsabilità illimitata - LA SCOPERTA DELLE UR-LODGES.
Editrice per entrambe: CHIARE LETTERE
continua. Mi corre l'obbligo ricordare che va letto innanzitutto il mio post del 17 Dicembre 2012 che costituisce la base dei miei ragionamenti in materia.

mercoledì 26 novembre 2014

FINAL COMMENT

In questi tre giorni lo sport nazionale non è stato il calcio ma il tentativo di fare una analisi e dare una interpretazione dei risultati delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria. Tavole rotonde, trasmissioni televisive di approfondimento, dibattiti, i palinsesti televisivi hanno ospitato tantissime persone che a vario titolo hanno detto la loro.
La mia valutazione, sinteticamente, è questa:
a) a livello generale: 
negli ultimi 25 anni gli italiani le hanno provate tutte,  ma proprio tutte. Berlusconi era quello che avrebbe risolto tutti i problemi. Grande imprenditore (ma quando mai, piuttosto riciclatore di denaro sporco), gran sciupa femmine(ma quando mai, piuttosto puttaniere seriale)
Il nord ha visto la stella cometa nella Lega (poi si è accorto che non era una cometa ma una trota); adesso ci riprova con Salvini, che si chiama Matteo anche lui. Mah: me la vedo brutta. Il popolo di sinistra ha visto il sole dell'avvenire in SEL e in Vendola (evaporati), poi è arrivato Grillo (grandi fuochi d'artificio ma sotto il vestito niente o poco più). infine è arrivato Matteo, il Vanna Marchi della politica, il "massoncino",  fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni (il bardo) e ci si sta già accorgendo che è un bluff, un bluff pericoloso, molto pericoloso.
Gli italiani hanno alzato le mani e si sono arresi.
b) la CALABRIA: successo di proporzioni mai viste. Cosa è successo? E' successo(°) che praticamente tutto il ceto politico locale che conta si è spostato armi e bagagli - controllo del territorio, rapporti consolidati con la ndrangheta nel PD che ha lavato gli impresentabili con PERLANA. Cè  da sperare qualcosa? No
c) l'Emilia und Romagna. la terra del PCI PDS DS PD. Quelli sono comunisti sul serio, mangiano i bambini con i tortellini, sono feroci quelli, un onestuomo come Matteo Renzi non lo voteranno mai. Sono rimasti a casa.
CONCLUSIONE: "non ci resta che piangere" (Troisi-Benigni)

 (°) l'allitterazione è voluta e cercata

domenica 23 novembre 2014

BREAKING COMMENT

Quando in una regione come l'Emilia-Romagna, che mi ostino a ritenere il "meglio" che c'è nel nostro Paese, alle ore 19 di una tornata elettorale importante quale è la scelta del governo regionale, è andato alle urne solamente il 30% degli aventi diritto, significa che il processo di disgregazione della coscienza collettiva è ultimato. Solo macerie e non riesco a vedere chi possa iniziare a ricostruire.

29 NOVEMBRE 2014 SESTA GIORNATA NAZIONALE PER LA CONOSCENZA DEL MORBO DI PARKINSON

L'attore Robin Williams si è recentemente suicidato in preda ad una profonda depressione dovuta a diversi fattori, tra i quali sembra anche problemi economici, ma anche e forse soprattutto - così ha rivelato la moglie - per una diagnosi di Parkinson che lui cercava di tener nascosta.
Io rispetto profondamente la sua scelta: la nostra vita appartiene solamente a noi stessi e la scelta di ciascuno è sempre rispettabile.
Osservo solamente che cercare di tener nascosta una malattia (una "desease" in inglese) come il Parkinson non serve a niente per una serie di ragioni:
a) si vede. Il capo piegato in avanti, l'andatura incerta, l'espressione di dolore spesso presente su un viso sempre meno espressivo, non possono essere nascoste.
b) non c'è niente di cui vergognarsi. Facile a dirsi; in effetti è una fase cui si arriva dopo una completa accettazione della malattia, tanto più difficile, a parer mio, da parte di chi ha fatto sempre sport e/o ha occupato posti di responsabilità. Poi incide il carattere: i caratteri "sanguigni" accettano meno facilmente.
c) si può reagire in due maniere: o richiudendosi in se stessi e andando in depressione o cercando di reagire "buttandosi fuori" con molta autoironia, sed levitate perchè altrimenti si diventa patetici.
Personalmente ho scelto la seconda strada, dopo aver accettato con molta fatica la diagnosi, difficile da accetttare come le altre di carattere neurologico (malattie autoimmuni, SLA ecc.)
Perchè sono malattiatie idiopatiche (non si sa bene perchè vengono e sono di difficile diagnosi) perchè sono croniche(non c'è guarigione)degenerative (andrà sempre peggio) e spesso invalidanti(èl'aspetto peggiore).
Fatte queste premesse, la mia malattia non la nascondo. Ho scritto in passato parecchi post sull'argomento ai quali rimando chi fosse interessato: il primo il 26 Dicembre 2010 che ho titolato "Il mio Gino", un altro il 27 Marzo 2013, un altro il 7 Settembre 2013 e gli articoli come questo che scrivo in concomitanza con la "giornata nazionale" : precisamente il 21 Novembre 2011, il 24 Novembre 2012
Aggiungo solamente che sono encomiabili quelle associazioni che cercano di venire incontro alle problematiche pratiche e psicologiche che la malattia comporta, che portarla con dignità suscita rispetto (frequento ambienti di giovani: spesso ho notato sguardi perplessi, forse stupiti, ma mai uno sguardo ironico o peggio), che, infine, la musica aiuta molto. In questo momento sto ascoltando l'Ave Maria di Schubert, in tedesco. Buona giornata e Dio vi liberi dal Parkinson, me lo auguro per Voi, perchè non è piacevole svegliarsi con la sensazione di essere ATLANTE, quello che reggeva il mondo sul collo e sulle spalle.
Ho scritto questo articolo con qualche giorno di anticipo per dare la possibilità a chi lo volesse fare di informarsi sulle varie iniziative previste per il 29 prossimo venturo.

venerdì 21 novembre 2014

IL DEF O LEGGE DI STABILTA' - ABBOZZO DI U NA TEORIA GENERALE DEL POTERE IN ITALIA

Riprendo a parlare di economia ricollegandomi al post del 22 Ottobre in cui iniziavo ad introdurre le problematiche del DEF. Mentre Gatto Silvio e Matteo Volpe, sodali da sempre, spolpano quel che resta del "Paese dei balocchi"continuano ad arrivare scricchiolii dala nostra economia reale.
                              °°°°°-------------------°°°°°
Avevo iniziato così, parecchi giorni fa, il post con il quale mi ero ripromesso di tornare a parlare della politica economica del governo. Mi ero fermato, un po' per i dolori al collo, un po' perché c'erano argomenti di attualità che richiedevano un pronto commento, un po' perché ritenevo necessario approfondire la conoscenza del "percorso"di chi quel governo guida, Matteo Renzi. Perché per poter capire le cose, bisogna sapere da dove viene chi elabora programmi e strategie,  su quali "forze" poggia per poter realizzare i propri obbiettivi, quali interessi rappresenta e quale modello di società propone. Ed è stato un bene che abbia tergiversato perché in settimana sono usciti due libri destinati secondo me a far molto rumore:
a) Marco Travaglio ha pubblicato per "Chiare Lettere" " L'intoccabile"che scava nel percorso politico di Matteo Renzi, ne individua sostenitori e avversari, strategie e tattiche
b) Gioele Magaldi, Gran Maestro del Grande Oriente Democratico, "corrente" minoritaria della massoneria, ha presentato a Roma ieri il suo libro "Massoni" destinato, secondo me, a far volare molti stracci. Di Magaldi mi sono occupato più volte in passato, in particolare con due post del 9 Aprile e del 13 Aprile 2014, nei quali richiamavo, tra l'altro, un post del 21 Dicembre 2012, il primo di quelli che ho raggruppato sotto il titolo "Abbozzo di una teoria generale del potere in Italia". Allora facciamo così. Chi è interessato all'argomento legga i post............."Abbozzo................" e i due sopracitati e domani riprendiamo il discorso

mercoledì 19 novembre 2014

MISCELLANEA

La pioggia e l'umido di questi giorni hanno disastrato ulteriormente il mio glà disastrato collo per cui non riesco a stare al computer. Per cui oggi vi beccate tre notizie:
a) ieri sera alla ex "Fabbrica della  Birra" di Saronno sono arrivato secondo in una serata "standing alone", uno  contro tutti nel senso che ogni tavolo  non poteva avere più di una pulsantiera, ed io mi ero messo da solo, che ha visto la artecipazione di un elevatissimo numero di concorenti. Ha vinto il mio ormai friend IL PIZZARRONE, un ingegnere pugliese che ha fatto il classico. Ma se penso che mi sono giocato la vittoria su una domamnda banale per tutti ............ma per me............"Se vi trovate in una città e vedete la torre Eiffel..........dove siete?" Difficilissimo. Ma se tu, per presunzione, clicchi sulla A in corrispondenza di PARICI  e non aspetti la D dove è scritto PARIGI, non sei secondo, sei un CON.
b) mio fratello Carlo, per tutti e per sempre Carletto, che ieri ha compiuto 64 anni, è campione europeo a squadre d tennis over 60. Titolo conquistato con il suo team di Giussano in Spagna.
c) è uscito il nuovo album dei Pink Floyd. Si chiama "The endless river". E' bellissimo e ve ne propongo un estratto

venerdì 14 novembre 2014

BANCA DELLE MARCHE - FLASH MA PROPRIO UN FLASH DI AGGIORNAMENTO

In questi ultimi giorni ho scritto dei post che potrebbero essere ben inseriti nella categoria del "cazzeggio", termine che ha perso la sua connotazione di parola da non usare e che è ormai entrato nel lessico abituale di contesse e popolane, di suore e di austeri professori di latino, di Ruby Rubacuori e della Santanché. di sacerdoti e di maestre di "bon ton". E' tempo di tornare a parlare di  problemi più seri, di economia e di lavoro. Lo farò innanzitutto con un brevissimo flash di aggiornamento su Banca delle Marche e proseguirò concentrando l'attenzione sulla politica economica del governo ed in particolare sul Job Act, sul DEF e sui vincoli di bilancio derivanti dagli impegni europei.
BANCA DELLE MARCHE
La Procura della Repubblica d Ancona ha chiesto una seconda proroga delle indagini iniziate un anno e mezzo fa, Nei giorni scorsi anche i tre commissari che governano la Banca avevano chiesto al Ministro dell'Economia Padoan, ottenendola, una proroga del regime commissariale
 Le motivazioni di tali richieste sono facilmente intuibili. Man mano che si scava emerge in quantità sempre maggiore una "palta maleodorante" (eufemismo) che tutto avvolge e tutto infetta.

MEMOIRES D'UN VIVANT

Quand on commence la journee a cinq heures le matin en ecoutant le "Requiem" K 626 de Mozart en attendant de prendre l'antibiotique a six heures parce que dans la matinee tu dois aller te faire controler si le dernier - on espere que ce soit le dernier - "implanto" dentaire marche comme il faut et en meme temps tu commence lire le premier chapitre d'un bouquin sur le "Trattato teologico-politico" di Spinoza. Si tu te prepare a prendre ton cocktail de pillules a 6 heures et demi accompagne par des esercises d'allongement et de logopedie pour ton petit probleme, tu dois bien te soulager et alors tu mange ce qui reste de la patisserie a the et des pralines  au chocolat d'une visite de chers amis le jour avant; tu dois pour ca meriter l'enfer? et non: Je suis un homme libre (Spinoza-Voltaire-Kant) et je m'en fou mais j'espere que elle, en se reveillant, ne me casse pas les pieds. Parce que s'il est vrai que dans le milieu du "Dr Why" quelqu'un me voit comme une espece de SOCRATES, je suis le SOCRATES du dernier jour, avec la cicute mais sans SANTIPPE.
Sans accents et sans dictionaire

mercoledì 12 novembre 2014

LE TRASMISSIONI TELEVISIVE DEL POMERIGGIO

Sto raccogliendo materiale ed idee per tornare a parlare di economia, in particolare del DEF. Siccome non sono pronto e non mi piace scrivere cose non ben documentate e non ben meditate, nell'attesa cerco di occuparmi di cose apparentemente meno importanti. Una di queste, le trasmissioni televisive del pomeriggio, in particolare quella condotta da Cristina Parodi su Rai Uno e quella condotta da Barbara D'Urso su Canale 5. Per entrambe il target di pubblico è lo stesso (casalinghe, pensionati, anziani, in sintesi chi sta in casa il pomeriggio e non ha altro modo di passare il tempo). La prima è vista probabilmente da un pubblico di livello superiore alla seconda che è decisamente "popolare". Entrambe, però, meritano di essere additate al pubblico disprezzo, altro che al pubblico tout court. Trovo indegno infatti che si prendano dei casi di cronaca dolorosi (uccisioni, meglio ancora episodi di persone scomparse in situazioni poco chiare, episodi di violenza ecc), si dia in pasto, letteralmente, la vita privata di queste persone che viene vivisezionata da presunti "opinionisti", dai vicini di casa, da chiunque abbia avuto contatti con essi, tutti a parlare a ruota libera per l'eccitazione che dà loro il passaggio televisivo, tutti a dir la loro, tutti a sostenere le ipotesi più svariate. Direi che è l'esempio più eclatante di come il mezzo televisivo condizioni gli spettatori orientandone gli argomenti di interesse, sollecitandone gli istinti peggiori, veicolando una proposta di gerarchie di valori. Se dipendesse da me levieterei per legge,queste trasmissioni,ma siccomesono "coerenti" con gli interessi di chi le propone, questo non avverrà mai. Ma ciò non toglie che il tutto è indecente.

LA FAMIGLIA - UN FILM DEL 1987 DI ETTORE SCOLA CON VITTORIO GASSMAN FANNY ARDANT STEFANIA SANDRELLI OTTAVIA PICCOLO ECC.ECC.

Ho rivisto su RAI MOVIE il bel film di Ettore Scola dell'87 che, attraverso la storia della famiglia del protagonista, disegna un quadro asciutto e senza retorica dell'Italia del secolo scorso. Un film in cui si intrecciano storia pubblica e storia privata, sentimenti pubblici e sentimenti privati, solitudini pubbliche e private. Un film sulla nostalgia, sulle rose non colte e sulla, non sempre, INSOSTENIBILE PESANTEZZA DELL'ESSERE.
Un film che naviga tra Roma e Parigi, tra ricordi e realtà del momento. Un bel film davvero che trovo ben abbinato al pezzo musicale che vi propongo

sabato 8 novembre 2014

LE TECNOLOGIE WEB: I MOTORI DI RICERCA PER CERCARE, I SOCIAL FORUM PER CONOSCERE NUOVE PERSONE E MANTENERE I CONTATTI LA POSTA ELETTRONICA PER SCRIVERSI I BLOG PER ESPRIMERSI E COMUNICARE

Sono ogni giorno di più entusiasta delle tecnologie di ultima generazione che ci consentono "libertà" fino a pochi anni fa impensabili.
Il "blog", poi, è uno strumento insuperabile per esercitare il  diritto di esprimere le proprie opinioni, diritto riconosciuto dall'art 21 della nostra Costituzione, che è la base sulla quale poggia la democrazia.
E il "blog" viene letto solamente se credibile; se chi scrive non convince, il blog è destinato a rapida morte. E così SPINOZA, il migliore di tutti a mio avviso, cresce in continuazione, il blog di Grillo è diventato il riferimento giornaliero di cosa succede  "dentro" la segreteria e"all'interno" del PD(°) e anche il mio piccolo spazio non se la passa male: tra poche settimane verranno raggiunte le 150.000 visualizzazioni
Nelle ultime settimane, per contro, ha cessato le pubblicazioni l'Unità e si apprestano a farlo EUROPA e LA PADANIA. Io, se continuate a leggermi, continuerò.
(°) deve essere un lapsus freudiano

PUBBLICITA -- PRECISAZIONI

Come avete notato da un paio di giorni compare pubblicità sul mio blog. Preciso che:
a) non ho fatto niente per inserire pubblicità sul mio blog (a meno che non l'abbia fatto a mia insaputa)
b) non ho alcuna intenzione di consentire il passaggio di annunci pubblicitari sul mio spazio.
c) sto cercando di capire  come fare per toglierla 
(questo punto è il più difficile)

venerdì 7 novembre 2014

BANCA DELLE MARCHE - FACCIAMO IL PUNTO

In queste ultime settimane ho scritto poco su Banca delle Marche. Si capiva che molte cose si stavano muovendo e che mancavano solamente le conclusioni dei commissari, che tardavano ad arrivare. Sono arrivate e sono un brutto segnale. I tre commissari hanno chiesto ancora un anno per completare il loro lavoro e il Ministro Padoan ha firmato il decreto che autorizza il prolungamento dell'amministrazione straordinaria per un altro anno fino all'Ottobre 2015. Cosa vuol dire:
- che la situazione è più grave di quanto anche i più pessimisti osservatori avessero pensato
- che il fare chiarezza su tanti episodi oscuri nella gestione dell'Istituto richiede tempi lunghi e molti incroci di dati
- che dopo due anni i commissari non hanno ancora trovato qualcuno che accorra in soccorso
-che intanto l'economia marchigiana, fiaccata dalle vicende BDM e dal perdurare della crisi, è entrata in uno stato precomatoso che coinvolge imprese, famiglie, enti, in poche parole l'intero territorio
E mentre tutto questo accade i responsabili di questo disastro sono felicemente a piede libero, rilasciano interviste, scrivono memoriali. E' questo il segnale più negativo. Ormai nel nostro Paese i controlli sono scarsissimi, le sanzioni arrivano dopo anni e sono del tutto irrisorie. Di qui la quasi completa assenza  di  scrupoli morali, di qui la assoluta mancanza di "senso della responsabilità."
Continuo a seguire.

lunedì 3 novembre 2014

ENRICO IV DI PIRANDELLO ALLO STREHLER - REGIA DI FRANCO BRANCIAROLI

Ieri pomeriggio allo Strehler di Milano credo di aver assistito alla più brutta rappresentazione teatrale della mia vita. Milena concorda.....e quindi.
Già Pirandello l'ho sempre capito poco e mi sembra troppo ancorato a schemi borghesi e piccolo borghesi dell'Italia della prima parte del Novecento per assumere carattere universale. Poi le poltrone del teatro sono per me scomodissime e in più avevo davanti a me un signore piuttosto alto per cui ero costretto ad assumere posture che per il mio collo martoriato dall'artrosi cervicale si sono rivelate pressoché letali. Ed infine..........last ma ovviamente non least.............. Branciaroli ha dato del dramma una lettura diciamo..........minimalista..........nel senso che sulla scena gli attori parlavano talmente a bassa voce che nessuno capiva niente. Conseguentemente dopo l'intervallo (Branciaroli ha unito i primi due tempi in un "unicum" e dopo l'intervallo l'ultimo dei tre canonici) non sono rientrato in sala e, a dimostrazione che anche dalle esperienze negative si possono trovarne di positive, basta cercarle, (Come diceva Fabrizio De André "anche dal fango nascono i fior"), ho scambiato due chiacchiere(veramente parlavo in pratica solamente io) con una ragazza che era al bar e alla quale avevo chiesto un bicchiere d'acqua per una delle mie pillole.
Liceo classico ad Imperia, terzo anno di lingue estere alla Cattolica, preparatissima, intelligentissima tostissima (aveva una una velocità di "spicciamento" di bicchieri, tazzine e quant'altro n volte superiore ad una omologa di Enna, con tutto il rispetto) e tostissima soprattutto perché con le idee chiare e ben determinata a raggiungere i suoi obbiettivi. Quanto avevi in filosofia? Nove. Lo sapevo. Studi alla Cattolica ma secondo me........è vero. Lo sapevo. Sei di sinistra, questa è facile. Lo sapevo.
Non so come si chiama, non la rivedrò più nella mia vita ma il sorriso di complicità con cui ci siamo salutati (io 67, lei direi 22) mi ha allargato il cuore. Non tutto è perduto mi sono detto e dentro di me................ragazzi ricordatevi di Saint-Just, it's time, et allez....allez c'est pas Renzi la route. ouvrez yeux et oreilles et. allez...allez.
Sono talmente contento stamattina che voglio condividere la musica che sto ascoltando mentre scrivo 

sabato 1 novembre 2014

DEDICATO A CHI SO IO

Oggi sono 28. Troppi, pochi? E chi lo sa. Buoni, cattivi?E chi lo sa? Marmo bianco di Carrara contro basalto del Sudafrica? Questo lo si sa. Quelle patience, Albertò (avec l'accent sur la o) me dit un jour en Polinesie un jeunhomme de Paris qui etait avec nous sur le vagues de la mer la plus belle du monde; ca vaut pour elle aussi, j'ai lui repondu. C'est peut etre pour ca que nous sommes encore là

POST SCRIPTUM: gli accenti in Francese non li metto perché non ho voglia di cercarli sulla tastiera