domenica 20 dicembre 2015

LE QUATTRO BANCHE BANCA DELLE MARCHE.......SECONDA PARTE

Continuiamo con le nostre riflessioni.
A seguito di ispezioni ed interventi di Bankitalia la situazione che ne emerge è che le quattro banche siano stracotte e che continuino imperterrite nel loro operato. Bankitalia chiede il commissariamento che viene concesso dal Ministero dell'economia. I commissari si mettono al lavoro, la situazione  appare più grave delle peggiori previsioni. Interventi di capitali privati non se vedono. I commissari sanno che non possono procrastinare all'infinito il commissarkiamento anche perché i quattro Istituti sono praticamente fermi nella loro operatività. In particolare  Popolare Etruria e Banca Marche, che sono punti di riferimento bancario forti nei loro territori, ne stanno condizionando pesantemente l'economia. Si cerca una prima soluzione  con una "furbata" all'italiana. Far ricapitalizzarele banche dal Fondo interbancario di garanzia dei depositi. Intervento che viene bocciato dalla Commissione Europea. Il tempo stringe anche perchè dal primo gennaio entrano in vigore norme europee più stringenti. I tecnici fanno i conti: data la situazione si debbono sacrificare gli azionisti, e fin lì......è capitale di rischio, ma anche i sottoscrittori di subordinate. Non si può fare altrimenti; viene emanato il decreto legge (motivi di gravità ed urgenza) salva banche.
Primo grave errore di comunicazione  del governo. I telegiornali della sera ed altre fonti parlano di "banche salvate". Clienti ed azionisti delle quattro banche vanno a letto tranquilli salvo scoprire al risveglio che hanno perso  tutto. Si cerca una soluzione, in particolare per le subordinate e ne esce quell'aborto giuridico, economico, etico del "fondo di solidarietà" che consenta di restitutire ai sottoscrittori di subordinate parte di quanto hanno perso, ma non a titolo di risarcimento (la Commisskione Europea lo avrebbe nuovamente bocciato) ma a titolo di provvedimento umanitario. Ho già scritto come la penso al riguardo. Errore su errore anche perché Renzi perde il controllo, prima cerca di far passare il messaggio che la colpa è anche degli investitori (idiozia totale) poi sposta il tiro su Bankitalia che qualche colpa ce l'ha ma non è lei la responsabile dello sfascio. Poi altro errore, il premier  dice che "scheletri nell'armadio" non ne ha, ed invece ce ne sono tanti. Intanto scoppiano i casi POPOLARE DI VICENZA e VENETO BANCA e si dimentica  cosa è avvenuto a genova dove Berneschi ha distrutto CARIGE. Padoan dice che il sistema è solido ma nessuno ci crede più. Il tutto in un contesto in cui tutti attaccano tutti, in cui ognuno "grida" la sua verità. La gente è frastornata ed impaurita  e questo è molto ma molto pericoloso.
Cosa si può fare e si deve fare
Nll'immediato occorre che qualcuno dii credibile prenda in mano la situazione e si proponga come interfaccia istituzionale per i cittadini. Non vedo altri che il PRESIDENTE MATTARELLA
Poi bisognerà dare immediati segnali di disconrinuità. I primi due provvesimenti dovrebbero essere secondo me
a) il divieto per legge di vendere subordinate alla  clientela retail
b) divieto di vendita di titoli allo scoperto in borsa.
Poi occorrerà  iniziare a perseguire seriamente , penalmente e civilmente, i responsabili diretti degli sfasci e infine
NON LAST BUT FIRST che in questo Peaese si  ritorni ad avere  un minimo di moralità nelle cose
                   GOD BLESS ITALY  

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