lunedì 14 agosto 2017

CONTINUIAMO A PARLARE DI BANCHE E ..................FACCIAMO UN RIPASSO DEI PRINCIPI DI ECONOMIA E DEL SIGNIFICATO DI ALCUNI TERMINI

In questi ultime settimane i "media" ci hanno inondato di notizie, giudizi, prese  di posizione sui provvedimenti governativi che hanno affrontato il problema delle difficoltà delle due banche venete a rischio di "default" e commenti alle affermazioni del Segretario del Partito democratico, del ministro dell'economia Padoan e, in misura minore, del premier Gentiloni in ordine alla politica economica del governo. E' recentissima, inoltre, la "sistemazione" del Montepaschi, la più rilevante delle mine vaganti all'interno del sistema bancario nazionale. Ritengo pertanto utile fare il punto ricordando innanzitutto, per quanto ovvio, che tre sono stati i centri di criticità nel più recente passato:
a) le quattro banche dichiarate fallite a fine 2015 (Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria, Cariferrara, Carichieti)
b) le due Banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Venetobanca, le cui difficoltà sono emerse nella loro drammaticità quest'anno,
c) il MONTEPASCHI
A tutte e tre le aree di crisi ho dedicato nel corso del tempo notevole attenzione con numerosissimi post con i quali ho seguito per me e per chi mi legge l'evoluzione delle vicende. Per quanto attiene a BANCA DELLE MARCHE, che per comprensibili motivi mi sta particolarmente a cuore, ritengo di aver dato un contributo non irrilevante alla comprensione delle dinamiche che hanno portato al fallimento della banca. 
Ora, tentando un primo giudizio di sintesi, mi sembra poter affermare che situazioni simili sono state affrontate e risolte in modo  diverso le une dalle altre.E già questo dovrebbe essere oggetto  di attenta riflessione.
MONTEPASCHI
Come ho sopra accennato il Montepaschi era la più grossa mina vagante del nostro sistema bancario; nel corso del tempo ho dedicato moltissima attenzione e tantissimi post alla banca senese. In questa sede confermo in toto in estrema sintesi il mio pensiero:
- il Montepaschi è stato "spolpato"da esponenti della Massoneria e da leaders locali e nazionali dell'ex PC; PDS; DS. In alcuni casi i vari personaggi avevano enrambe le vesti
- l'operazione BANCA DELLE MARCHE si inserisce in una strategia del Montepaschi di crescita per linee esterne. Le vicende Banca Marche vanno inquadrate in quelle Montepaschi.
Come è stato "sistemato" il Montepaschi?!
Nei mesi scorsi si è cercato un partner che immettese risorse nel Monte. Non è stato trovato perchè solamente un folle - se non costretto - si sarebbe infilato  nell'affaire
Così alla fine si è fatto quello che in teoria non si può fare. UN BEL SALVATAGGIO PUBBLICO CON LO STATO CHE ENTRERA' NEL CAPITALE SOCIALE DELLA BANCA CON UNA QUOTA DEL 52%
Del resto chi altro avrebbe messo soldi in una banca che nella semestrale appena chiusa ha fatto registrare ulteriori perdite per3,2 miliardi!(?)
Dunque lo stato ci metterà 3,9 miliardi di "cash" che gli consentirà di avere una quota del 52,2%; inoltre verranno convertite in azioni 4,2 miliardi di obbligazioni subordinate. Il rafforzamento patrimoniale cosente una consistente svalutazione dei crediti non performing e un riequilibrio generale.
Chi ha pagato  il salvataggio di una banca privata come il Montepaschi?
a) Innanzitutto chi aveva vecchie azioni, i vecchi azionisti. Quanto varranno le azioni del Monte al ritorno sul listino?
b) Noi tutti in qualità di contribuenti; i 3,9 miliardi che ci mette lo stato sono soldi nostri 
c) chi aveva sottoscritto obbligazioni subordinaate che si ritrova trasformato il suo credito - certo, liquido ed esigibile alle scadenze pattuite - in quote di proprietà  dal valore incerto
d) i dipendenti e la struttura:verranno chiuse o cedute 600 filiali sulle 2.000 attuali. Ci saranno 4.800 esuberi. E per fortuna il fondo interbancario, che ha funzionato benissimo in questi anni , consentirà ai dipendenti che non hanno ancora maturato i requisiti per la pensione - sempre più difficili da raggiungere - di uscire con un assegno di importo praticamente uguale alla pensione. E SENZA ALCUN ONERE PER LA COLLETTIVITA' perchè il fondo è alimentato da versamenti delle banche e dei dipendenti
Chi non pagherà?
I correntisti ai quali non viene chiesto alcun sacrificio. E qui ci stà  Niente bail in, dunque
Il management e i CDA dell'Istituto che tuttalpiù verranno raggiunti da avvisi di garanzia per reati che tra primo grado, appello e cassazione li  vedrà definitivamente asslti o condannati tra un numero di anni  tale da poter morire tranquillamente di vecchiaia nel loro letto. Se poi fossero così sfortunati da eser condannati, sicuramente si troverebbero da qualche parte e per qualche ragione dei plausubili impedimenti al regime carcerario.
Viva l'Italia
Termino qui. Spezzo il post in due.  Nel prossimo le 4 banche e le banche venete.
 


Nessun commento:

Posta un commento