sabato 14 aprile 2018

IL DELINQUENTE UMILIA SALVINI,INSULTA I 5STELLE E SPERA NEL PD

Questo il titolo dell'editoriale del 13 Aprile di Marco Travaglio su "Il fatto quotidiano". Parole forti come forti sono state le espressioni di Di Battista, dei 5 Stelle, che ha definito Silvio Berlusconi il male assoluto. Il tutto a commento del coup de theatre del cavaliere disarcionato (cfr Italo Calvino) che ha accompagnato da par suo le dichiarazioni lette da Salvini a nome di tutto il Centrodestra all'uscita dalle consultazioni con il Presidente Mattarella. Travaglio ha poi ripreso l'argomento nell'editoriale di stamane 14 dove, rivolgendosi all'avvocato Ghedini che aveva annunciato immediate azioni legali, scrive testualmente che "il titolo di ieri era largamente lacunoso, per motivi di spazio. La giusta definizione di B. è delinquente naturale o, meglio, dotato di una "naturale capacità a delinquere". precisando che la definizione è un passaggio della sentenza emessa il 26 10 2012 dal Tribunale di Milano nel processo sulle frodi fiscali per 368 milioni di dollari perpetrate per anni da B. facendo acquistare da Mediaset diritti cinematografici dalle major Usa a prezzi gonfiati tramite sue società Offshore. Sentenza che condannò il nostro a 4 anni di reclusione per le frodi(7,3 milioni di euro) sopravvissute alla prescrizione da lui stesso dimezzata con la legge Cirielli a processo in corso. Sentenza confermata identica dalla Corte d'appello nel 2013 e dalla Cassazione nel 2014 che è costata a SB l'espulsione dal senato, l'affidamento ai servizi sociali per scontare la pena extra indulto nella casa di riposo di Cesano Boscone, la perdita del "cavalierato" e la perdita dei diritti politici con conseguente inellegibilità-
Questa la sentenza più grave che ha tarpato le ali al personaggio il quale, però, ostinato come è, con un ego ipetrofico che non è mai venuto meno, malgrado età e  decenza, non vuole uscire di scena e continua ad occuparla con iniziative patetiche che ancora vengono apprezzate da una parte del suo elettorato.
E allora per ricordare le dinamiche che hanno portato alla sentenza, ritengo non inutile pubblicare nuovamente  un mio vecchio scritto sull'argomento

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