lunedì 13 agosto 2012

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 30 GIUGNO 2012

Nel post del 17 Luglio scorso nel quale commentavo i dati sul debito pubblico a fine Maggio, rimandavo ai dati di fine Giugno che avrebbero dovuto far registrare l'auspicata svolta. A Giugno infatti lo Stato ha incassato la prima rata IMU (poco meno di 10 miliardi) per cui logica voleva che il debito fosse cominciato a scendere. I dati di Giugno sono stati pubblicati oggi e mi lasciano ulteriormente perplesso e fortemente preoccupato.
Il debito pubblico è ulteriormente salito raggiungendo la cifra di 1.972 miliardi - nuovo record assoluto - con un incremento di 6,637 miliardi rispetto a Maggio (tavola 4 del bollettino Bankitalia). Ciò vuol dire che senza l'entrata straordinaria dell'IMU l'incremento sarebbe stato di oltre 16 miliardi.
Dall'inizio dell'anno il debito è salito di 75,065 miliardi (a fine 2011 era di 1.898 miliardi).
Ma il dato catastrofico è il disimpegno sempre più rapido degli investitori esteri: nell'ultimo mese per il quale si hanno i dati a disposizione ( Aprile) il debito in  mano ad investitori esteri è sceso a 619,3 miliardi con una diminuzione di 120,1 miliardi nei primi quattro mesi e di 201,111 miliardi negli ultimi 12 mesi. E' una vera e propria fuga e il governo Monti si trova schiacciato tra la necessità di prendere misure atte a far ripartire l'economia, il disimpegno degli investitori esteri, che finora è stato fronteggiato con un maggior intervento delle banche italiane, un calo delle entrate tributarie "fisiologico" per effetto della recessione in atto, una crisi industriale senza precedenti,  la necessità di tenere sotto controllo lo  spread e una forte resistenza alla diminuzione delle spese dello Stato. Un compito immane.
Ricapitolando ogni mese la dottoressa Cannata e il ministro dell'economia debbono trovare le risorse per rifinanziare i titoli di Stato in scadenza, per tamponare il disimpegno degli investitori esteri, per finanziare le nuove esigenze visto che l'avanzo primario non è sufficiente a pagare gli interessi sul debito che, come tutti sappiamo, sono in salita. Un compito immane anche perché, al di là dei giudizi sul governo o sul governo precedente, il nostro Paese è visto (outlook) in una situazione da Caporetto. Tutti i nodi irrisolti della economia, della politica e della finanza del nostro Paese sono venuti al pettine, tutti insieme. E non è colpa di Monti; l'attuale Premier è solamente colui che si è trovato a certificare la situazione ed a redigerne lo stato.
GOD BLESS AND SAVE ITALY

3 commenti:

  1. Caro Peppino, io vengo accusato spesso di eccessivo pessimismo ma il fatto è che ad osservare le cose con onestà intellettuale non è difficile capire dove si va a finire. I tedeschi tergiversano sul "Fondo salva stati" perché sanno benissimo che l'intervento richiesto per salvare il nostro Paese sarebbe pesantissimo. Del resto se salta l'Italia ci sarebbero conseguenze gravi per tutti in primis per Germania e Stati Uniti

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  2. Io sono d'accordissimo con te Alberto. E la mia preoccupazione è forte anche se penso che poi una soluzione si troverà. Io credo attraverso un ridimensionamento generale del tenore di vita. Bisogna intendersi bene cosa si intende per "decrescita". Dedica un posta a Letouche
    Poi per fortuna abbiamo Maroni che lancia il referendum per il ritorno alla lira----

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