Hier soir je suis allé coucher très tot(ça arrive pratiquement jamais)- Par consequent je me suis levé très tot (ça arrive pratiquement toujours) avec le coeur chantant(agreable surprise), cou penché avant (c'est typique), quelque petite difficultée a parler bien au reveil (c'est typique) mais pour tout le reste belles sensations. J'ai vu dans un coin le DVD du film "Viva la democrazia"; revu. Je ne sais pourquoi ma la langue de la "passion" passion politique, pour l'art, passion tout court, est le francais. C'est pour ça que je ecris en francais la première partie de ce post. Maintenant je vais faire(da correggere; si dice"prendre" e non "faire" mon petit dejeneur et je publique. Comme ça si il y a quelq'un qui se leve tot voit que il y un autre post en gestation
(a plus tard mais avant de reprendre a ecrire je controlerai mon français)
Riprendo il post il primo Giugno
Quando ho visto i risultati elettorali di Busto ho subito deciso di fare il commento in due parti: la prima in chiave ironica che rendesse il clima di "divertita sorpresa" nel quale la città stava commentando l'inaspettato risultato. Il secondo, più serio, percapire il perché e per individuare i flussi
Chiudevo dicendo che avrei approfondito per capire i motivi per i quali si era verificato. Peppino Caielli, mio amico di lunga data e CATTOCOMUNISTA, come direbbe con disprezzo il "cavaliere rampato", Silvietto nostro, è intervenuto osservando che c'era poco da approndire: si trattava di una riedizione della vecchia DC.
Lo so anche io, Peppino, che si tratta della vecchia DC riveduta e corretta ma che una città come Busto voti in massa PD richiede un qualche approfondimento. La mia opinione è che a Busto come altrove il cittadino/elettore sia alla ricerca disperata di un approdo ad una politica che invertisse il chiaro sempre più rapido declino del Paese. A Busto si è creduto per molto tempo che la soluzione fosse affidarsi al binomio Lega/Forza Italia. Lega i ceti subalterni e gli artigiani. Forza Italia il mondo delle professioni e della dirigenza e degli imprenditori. Mai fiducia fu così mal riposta. La lega, cresciuta con lo slogan "Roma Ladrona", si era rivelata più ladrona a Cassano Magnago o a Lozza di Roma stesso. Oltretutto presentare come leader il trota o Borghezio era sopportabile solo da stomaci molto forti. Quanto ai forzaitalioti si erano accorti con scorato stupore che il "Cavaliere rampante" era un poveretto dalle facoltà mentali annebbiate, le cui valutazioni erano il riflesso di categorie mentali primordiali che gli antropologi e i paleontologi unanimemente fanno risalire alla fase di passaggio dal "sapiens" al "sapiens sapiens". Oltretutto ossessionato da monomania e incapace di leggere la realtà. Basta pensare ai suoi comportamenti di queste ultime settimane per giudicare le "bienaimeé" completamente fuso. Per un attimo hanno pensato di unirsi ai loro figli e votare Grillo per distruggefre tutto e ricominciare daccapo dalle macerie della seconda repubblica. Poi Grillo ha dato fuori da matto nella fase finale della campagna elettorale e l'elettore bustese si è trovato di fronte al bivio, non volendo più votare Lega o Forza Italia: o non andare a votare o votare PD, l'unico partito strutturato che per lo meno avesse gli strumenti per inpedire il collasso definivo del sistema. Ed ecco il voto a Renzi. E' cattolico, è democristiano, è stato "lupetto", piace al Vaticano piace ai "Grembiuloni, è giovane, è una vecchia volpe, è senza scrupoli e cinico. "Stai sereno, Enrico"Un gran "paraculo", scusate il termine volgare ma rende molto bene il concetto.
Adesso viene la fase in cui, vinte le elezioni, bisogna governare, cosa per niente facile nel contesto attuale. Renzi nel Paese e nei rapporti con l'Unione Europea mentre il successore di Gigi Farioli (il sindaco in carica è al secondo mandato) dovrà governare in città. PD da un lato e centrodestra dal'altro stanno cominciando ad individuare il canditato più "adatto" per la città. Lo troveranno? mah
Per ora mi limito a seguire con sorridente serenità l'evolversi della situazione
Riprendo il post il primo Giugno
Quando ho visto i risultati elettorali di Busto ho subito deciso di fare il commento in due parti: la prima in chiave ironica che rendesse il clima di "divertita sorpresa" nel quale la città stava commentando l'inaspettato risultato. Il secondo, più serio, percapire il perché e per individuare i flussi
Chiudevo dicendo che avrei approfondito per capire i motivi per i quali si era verificato. Peppino Caielli, mio amico di lunga data e CATTOCOMUNISTA, come direbbe con disprezzo il "cavaliere rampato", Silvietto nostro, è intervenuto osservando che c'era poco da approndire: si trattava di una riedizione della vecchia DC.
Lo so anche io, Peppino, che si tratta della vecchia DC riveduta e corretta ma che una città come Busto voti in massa PD richiede un qualche approfondimento. La mia opinione è che a Busto come altrove il cittadino/elettore sia alla ricerca disperata di un approdo ad una politica che invertisse il chiaro sempre più rapido declino del Paese. A Busto si è creduto per molto tempo che la soluzione fosse affidarsi al binomio Lega/Forza Italia. Lega i ceti subalterni e gli artigiani. Forza Italia il mondo delle professioni e della dirigenza e degli imprenditori. Mai fiducia fu così mal riposta. La lega, cresciuta con lo slogan "Roma Ladrona", si era rivelata più ladrona a Cassano Magnago o a Lozza di Roma stesso. Oltretutto presentare come leader il trota o Borghezio era sopportabile solo da stomaci molto forti. Quanto ai forzaitalioti si erano accorti con scorato stupore che il "Cavaliere rampante" era un poveretto dalle facoltà mentali annebbiate, le cui valutazioni erano il riflesso di categorie mentali primordiali che gli antropologi e i paleontologi unanimemente fanno risalire alla fase di passaggio dal "sapiens" al "sapiens sapiens". Oltretutto ossessionato da monomania e incapace di leggere la realtà. Basta pensare ai suoi comportamenti di queste ultime settimane per giudicare le "bienaimeé" completamente fuso. Per un attimo hanno pensato di unirsi ai loro figli e votare Grillo per distruggefre tutto e ricominciare daccapo dalle macerie della seconda repubblica. Poi Grillo ha dato fuori da matto nella fase finale della campagna elettorale e l'elettore bustese si è trovato di fronte al bivio, non volendo più votare Lega o Forza Italia: o non andare a votare o votare PD, l'unico partito strutturato che per lo meno avesse gli strumenti per inpedire il collasso definivo del sistema. Ed ecco il voto a Renzi. E' cattolico, è democristiano, è stato "lupetto", piace al Vaticano piace ai "Grembiuloni, è giovane, è una vecchia volpe, è senza scrupoli e cinico. "Stai sereno, Enrico"Un gran "paraculo", scusate il termine volgare ma rende molto bene il concetto.
Adesso viene la fase in cui, vinte le elezioni, bisogna governare, cosa per niente facile nel contesto attuale. Renzi nel Paese e nei rapporti con l'Unione Europea mentre il successore di Gigi Farioli (il sindaco in carica è al secondo mandato) dovrà governare in città. PD da un lato e centrodestra dal'altro stanno cominciando ad individuare il canditato più "adatto" per la città. Lo troveranno? mah
Per ora mi limito a seguire con sorridente serenità l'evolversi della situazione