giovedì 31 gennaio 2019

RITORNIAMO A PARLARE DI ECONOMIA

E così l'ISTAT ha certificato il dato largamente atteso e che non meraviglia nessun osservatore con un minimo di competenze in materia economica ed onesto intellettualmente: Il PIL del quarto trimestre ha segnato una contrazione dello 0,2% dopo la contrazione dello 0,1% nel terzo trimestre. L'Italia è in recessione tecnica(due trimestri di seguito con il PIL in diminuzione); non sarebbe cambiato assolutamente niente se il quarto trimestre si fosse chiuso sullo zero. Non sarebbe stata recessione tecnica ma la sostanza chiara ed evidente ugualmente.
E' subito cominciato il balletto delle dichiarazioni tendenti a trovare il responsabile o i responsabili. Il governo accusa i governi precedenti,l'opposizione e chi non ama il governo in carica afferma invece che dopo 8 mesi di attività dell'esecutivo guidato dal prof. Conte e supportato politicamente dai signori Di Maio e Salvini, leaders delle due formazioni politiche che alle ultime elezioni hanno ottenuto i maggiori consensi, non solo non si vede alcuna inversione di tendenza ma si intravede per contro un quadro prospettico fortemente preoccupante soprattutto in relazione al rallentamentio della Germania e di altre importanti economie- Da parte mia penso che se non cominceremo ad uscire da questo gioco infantile del "di chi è la colpa"  e se continueremo a non guardare in faccia la realtà non abbiamo alcuna speranza  di aver le idee minimamente chiare in merito alla situazione, alle prospettive e ai provvedimenti da adottare.
Quando scoppiò la crisi del 2008 con il fallimento, il 15 Settembre di quell'anno, della Lehman Brothers, cominciai a scrivere su questo blog, che era agli inizi, una serie di articoli che riunii poi in un libro che titolai "Sulla crisi e dintorni" e che pubblicai - dopo una prima uscita di prova  del  Dicembre 2010- su "IL mio libro .it" nel Gennaio 2011. Una seconda edizione uscì nel Dicembre 2011.
Pubblico nuovamente la prefazione alla edizione del Gennaio 2011 che contiene alcune riflessioni a mio avviso tuttora valide a distanza di otto anni e che forse possono aiutare a comprendere la realtà delle cose Non sarà certo il reddito di cittadinanza, a mio avviso, a risolvere i problemi del Paese, ma di questo parlerò a parte


domenica 27 gennaio 2019

NEL GIORNO DELLA MEMORIA

Il Kaddish esprime tutto il dolore e il lutto del mondo  ma è anche un messaggio di pace, di speranza e di fiducia. Tutti abbiamo il dovere di ricordare e di trasmettere alle nuove generazioni il ricordo perchè quello che è accaduto non debba più accadere. Un grazie profondo ad Annie Darmon che con la sua sensibilità e la sua arte esprime come nessuno i sentimenti di tutti

venerdì 18 gennaio 2019

Alberto Pirani: LA GUERRA DEI CENTO ANNI CARLO VI DI FRANCIA DETTO...

Alberto Pirani: LA GUERRA DEI CENTO ANNI CARLO VI DI FRANCIA DETTO...: Chi segue il mio blog sa che in numerosi post ho parlato delle assonanze che io vedo tra la biografia di Silvio Berlusconi e quella di Carl...

Alberto Pirani: LA GUERRA DEI CENTO ANNI CARLO VI DI FRANCIA DETTO...

Alberto Pirani: LA GUERRA DEI CENTO ANNI CARLO VI DI FRANCIA DETTO...: Chi segue il mio blog sa che in numerosi post ho parlato delle assonanze che io vedo tra la biografia di Silvio Berlusconi e quella di Carl...

Alberto Pirani: LA GUERRA DEI CENTO ANNI CARLO VI DI FRANCIA DETTO...

Alberto Pirani: LA GUERRA DEI CENTO ANNI CARLO VI DI FRANCIA DETTO...: Chi segue il mio blog sa che in numerosi post ho parlato delle assonanze che io vedo tra la biografia di Silvio Berlusconi e quella di Carl...

Alberto Pirani: LA GUERRA DEI CENTO ANNI CARLO VI DI FRANCIA DETTO...

Alberto Pirani: LA GUERRA DEI CENTO ANNI CARLO VI DI FRANCIA DETTO...: Chi segue il mio blog sa che in numerosi post ho parlato delle assonanze che io vedo tra la biografia di Silvio Berlusconi e quella di Carl...

CARLO VI DI FRANCIA, PASSATO ALLA STORIA COME "LE BIENAIME' MA ANCHE COME "LE FOU" SCENDE NUOVAMENTE IN CAMPO


Non avrei mai pensato, lo confesso, di avere opportunita' e occasione di "riesumare" il "mio" Carlo Vi, re di Francia dal 1386 al 1422, che mi era stato parecchio utile in passato, viste le notevoli analogie tra i due personaggi, per commentare le vicende di Silvio nostro sceso in campo nel 1994, per grazia di Dio e volontà della nazione, a usbergo del popolo italiano.
Ritenevo che l'età ormai avanzata (Cicerone sentenziava "senectus ipsa morbus"), le vicende non esaltanti che avevano caratterizzato la fine dell'avventura, il senso del ridicolo, avrebbero consigliato il "cavaliere rampato"e chi gli è vicino, a limitarne il ruolo a quello di padre nobile, di riferimento ideologico, lasciando ad altri l'operatività.
E invece no. Ha dichiarato che si presenterà alle elezioni europee del prossimo Maggio per ergersi a baluardo "contro i rischi del sovranismo, del pauperismo, del populismo, dello statalismo, del giustizialismo" cinque "smo"cinque, mica uno. Stavolta non c'è il riferimento al pericolo che il Paese cada in mano ad una sinistra "comunista, giustizialista e profondamente illiberale", queste le dichiarazioni del 1994, anche perchè avrebbe fatto qualche fatica a farlo credere a qualcuno ma c'è un appello forte come quello che Don Strurzo lanciò il 18 Gennaio 1919 - cento anni fa preciso preciso - agli uomini liberi e che segnò l'inizio della partecipazione dei cattolici alla vita politica del Paese. La storia gli forniva un assist formidabile ...........e LUI non ce l'ha fatta a resistere.
Attendiamoci perciò per i prossimi mesi un quadro spumeggiante e pieno di sorprese e colpi di scena. Certo è che sarà una bella lotta quella con di Maio e ci si chiede fin d'ora: "ma Salvini, SALVINI, come si muoverà? Vedremo; per ora, per aiutare chi mi legge a rimettere a fuoco la figura di Carlo VI di Francia, pubblico nuovamente un post che pubblicai il 14 Aprile 2013 Historia, magistra vitae.

martedì 15 gennaio 2019

RIPRENDIAMO A PARLARE PER UN MOMENTO DI DEBITO PUBBLICO

In passato ero solito commentare tutti i mesi i dati sul debito publico che la Banca d'Italia pubblica a metà mese nel suo supplemento al bollettino. I dati confermavano con monotonia quello che era evidente a tutti gli osservatori intellettualmente onesti: considerata la struttura dell'economia italiana, dell'impianto dei conti della Stato non c'era alcuna   possibilità che il debito cominciasse a scendere. Poi ho  rallentato i commenti, da un lato perchè mi sembrava di essere ripetitivo, dall'altro perchè era tutto così banale e scontato che occuparsene sebrava una perdita di tempo.
Ora, da qualche mese, abbiamo un nuovo governo che afferma di aver licenziato una legge di bilancio che rilancerà l'economia, ridurrà la disoccupazione e abolirà la povertà (quella in verità la hanno già abolita). Il reddito di cittadinanza, dicono, farà miracoli e quota 100 è perfettamente sostenibile.
Intanto ieri sono stati pubblicati da ISTAT i dati sulla produzione industriale, pesantemente negativi: (-2,6 su base annua - Novembre 2018 su Novembre 2017 e -1,6 su base mensile) ed oggi sono stati pubblicati i dati sul debito pubblico riferito al mese di Novembre 2018. Inoltre il ministro Tria ha dovuto ammettere, e non poteva fare altrimenti, che l'Italia è in STAGNAZIONE. Non in recessione allora, mi dirà qualcuno. Rammento che si parla di recessione quando il PIL cala per due trimestri di  seguito. Meno 0,1 + meno 0,1 fa meno 0,2 ed è recessione. meno 0,1 + zero fa meno 0,1 ed è stagnazione.  Non ci vedo differenza. la sostanza è che il Paese è fermo e considerate le difficoltà di molti importanti economie, in primis la Germania, è prevedibile un peggioramento del quadro nei prossimi mesi. Altro che "boom", finanziaria espansiva, drastica riduzione della disoccupazione e quant'altro, come recita Di Maio il quale, avendo studiato economia al A.I.T.(Afragola Institute of Tecnology) ha qualche difficoltà a liberarsi dall'approccio "campano" alle problematiche.
Ma torniamo ai dati sul debito pubblico: 
a fine Novembre il debito pubblico ha toccato un nuovo massimo assoluto(2.345 mld) con un aumento di 10 mld su Ottobre e di 82 miliardi su fine 2017 quando si posizionò a 2.263 mld. La voce più importante è quella dei titoli a medio e lungo termine (BTP e CCT): 2045 mld.
Quanto ai soggetti detentori 701 mld sono posseduti da soggetti non residenti. Niente di nuovo sotto il sole. Chi volesse approfondire cerchi sul sito Bankitalia il "supplemwnto al bollettino" pubblicato oggi 15 Gennaio. con particolare riferimento alle tavole 4 e 5.
Questi sono i dati, queste sono le cifre. A ciascuno la libertà di interpretarli.
 

giovedì 10 gennaio 2019

RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE

Le problematiche del settore bancario sono venute nuovamente ad occupare l'attenzione di tutti con il recentissimo commissariamento di CARIGE, la Cassa di Risparmio di Genova, che non si è più risollevata, malgrado alcuni aumenti di capitale, dopo l'uscita di scena di Giovanni Berneschi, per molti anni prima direttore generale e poi Presidente della Banca, che una ispezione Bankitalia aveva individuato nel 2013 come responsabile di una gestione pesantemente carente sotto il profilo organizzativo e discutibile sotto quelllo morale Il commissariamento è stato deliberato direttamente dalla Banca Centrale Europea ed è la prima volta che accade. In molti hanno ripreso la solita cantilena sulla persecuzione di cui saremmo vittima come Paese ad opera di Germania e Francia. Si continua a non voler riconoscere che le colpe sono tutte nostre e interne al sistema di individuazione e scelta della classe dirigente del Paese. Il problema di fondo in particolare del settore bancario è che negli ultimi decenni sono stati portati ai vertici di molti Istituti personaggi che definire discutibili è del tutto eufemistico e che sarebbe più corretto chiamare "malavitosi" ai quali è stato consentito di fare tutto e il contrario di tutto. Berneschi, che ha fatto il bello ed il cattivo tempo a Genova ed in Liguria per moltissimi anni, era talmente consapevole del proprio potere e della propria quasi onnipotenza che non riusciva "a non rubare", come lo stesso suo figlio ebbe il coraggio di dichiarare quando il caso Carige salì per la prima volta agli onori della cronaca ed è stato già condannato insieme ad alcuni componenti del consiglio di amministrazione a 8 anni e sette mesi per truffa ed è sotto processo per ostacolo alla vigilanza.
Ma c'è un altro scandalo alle porte ed anche questo è cronaca di una morte annunciata. In passato ne ho scritto a più riprese. Ora i nodi sono ventui al pettine; parliamo della Banca Popolare di Bari dove tutto ruota intorno alla figura  di Vincenzo de Bustis, in precedenza ai verici di Banca 121, Monte Paschi Deutsche Bank, per un lungo periodo direttore generale dell'Istituto di credito barese e nominato amministratore delegato il 3 Dicembre. Il Vicepresidente della banca, il prof. Giulio Sapelli, anch'egli nominato il 3 Dicembre, si è dimesso dieci giorni dopo la nomina. Le sue dimissioni sono arrivate in banca il 13 ma..............non sono state rese note(forse per non turbare il clima natalizio) e questo la dice lunga sul pantano che ci deve essere in terra barese. Il prof. Sapelli non è l'ultimo arrivato; chissà cosa avrà trovato per dare le dimissioni i n tempi così stretti oppure ha preferito di non trovarsi in compagnia di De Bustis. Chi vivrà, vedrà.Ma è certo che è tutto fragile, aleatorio, non solido

sabato 5 gennaio 2019

CHI SIAMO DA DOVE VENIAMO DOVE ANDIAMO - POST N.3

Un'altra tappa fondamentale dell'ampliamento delle conoscenze è stata la scoperta della doppia elica del DNA. Una scoperta recente, ha solamente 65 anni. Il 28 Febbraio 1953(chi scrive era già nato e si accingeva ad andare in prima elementare) 2 grandi ricercatori scoprirono "il segreto della vita", la doppia elica del DNA che ha aperto un nuovo fronte di ricerca, quello dell'ingegneria genetica. I due erano il biologo statunitense James Watson e il fisico britannico H:C.Crick. Decisivo il contributo del biologo Maurice Wilkins e della biologa Rosalind Franklin che per prima realizzò l'immagine ai raggi x del dna, l'acido deossiribonucleico, il vettore dell'informazione genetica. Le ricerche furono effettuate in Gran Bretagna, università di Cambridge. Per questa loro scoperta Watson e Crick furono insigniti del premio Nobel per la medicina nel 1962. Non fu riconosciuto invece il contributo di Wilkins e della Franklin; la circostanza ha dato spunto per pesanti polemiche.
La scoperta del DNA ha aperto orizzonti vastissimi ai ricercatori di varie discipline, ha consentito la mappatura del genoma alla quale ha dato un contributo decisivo il nostro Renato Dulbecco, la creazione di cellule geneticamente modificate, gli studi sulle cellule staminali. Tutti sentieri difficili e delicati, alcuni dei quali impongono attente riflessioni di ordine morale.
Per quanto attiene al taglio che questi articoli vogliono darsi direi che la doppia elica del DNA ha confermato l'unitarietà della natura. Animali, piante, funghi, tutti trasmettono l'informazione genetica a mezzo del DNA. Per me è la conferma del DEUS SIVE NATURA di Spinoza. Non ci sono gerarchie in natura.

giovedì 3 gennaio 2019

CHI SIAMO -DA DOVE VENIIAMO DOVE ANDIAMO - POST.N.2

Luca Cavalli Sforza, nato a Genova nel 1922 e mancato nel Settembre scorso, per molti anni  professore di genetica a Stanford (California), titolò "Chi siamo, la storia della diversità umana" un libro scritto a quattro mani con il figlio Francesco, e pubblicato nel 1993, nel quale veniva fatto il punto sullo stato delle conoscenze in merito alla evoluzione umana alla luce di un approccio interdisciplinare che teneva conto del contributo delle ricerche  sul DNA, sul genoma, sui gruppi sanguigni, sui cromosomi, per quanto attiene agli aspetti biologici, e di dati storici, linguistici, paleontologici per quanto attiene agli aspetti culturali. Perchè appare chiaro al professor Cavalli, e io condivido pienamente, che l'umanità è giunta ai giorni nostri attraverso un lungo percorso evolutivo che ha visto caratteri biologici e culturali influenzarsi reciprocamente   in un continuo aggiustamento di equilibri.
Dunque alcuni punti fermi:
a) teoria dell'evoluzione ormai pienamente maturata . Darwin ha aperto una strada a metà ottocento ma gli sviluppi si sono visti soprattutto  nel ventesimo secolo in particolare con la scoperta della doppia elica del DNA da parte di Watson e con gli studi sul genoma e di genetica resi possibili dai nuovi strumenti scientifici di indagine messi a punto
b) approccio ai problemi esclusivamente scientifico richiudendo nella categoria del "mito" le varie interpretazioni del mondo che l'umanità aveva elaborato nel corso della sua storia per dare risposta ai quesiti
c) presa d'atto che l'evoluzione non ha seguìto un percorso lineare ma un percorso fortemente condizionato nel corso del tempo e nello spazio anche da fattori casuali che hanno determinato la diversità umana quale la conosciamo, che appare evidente e che non si puù negare.
Vorrei al riguardo chiarire il concetto di SPECIE che, a mio avviso, non è chiaro alla maggioranza di noi e che è invece centrale.
SPECIE, secondo la definizione elaborata da Ernst Mayr  nel 1942, meno di ottanta anni fa, sono studi e conoscenze recenti, non dobbiamo mai dimenticarlo, è l'insieme di individui che sono in grado di generare una prole "feconda". Chiariamo banalizzando: se un francese si unisce ad una boliviana o un giapponese lo fa con una nigeriana o un nativo della Papuasia con una islandese e dall'unione nasce prole , quest'ultima sarà a sua volta feconda  perchè i genitori appartengono alla stessa specie, quella umana. Non sono rilevanti il colore della pelle o i lineamenti del viso o altre caratteristiche fisiche ma l'appartenenza alla stessa specie,quella umana. con un patrimonio genetico comune. Secondo lo schema di classificazione biologica in uso da qualche decennio e che ha sostituito la classificazione elaborata nel '700 da Linneo, più SPECIE sono raggruppate in un GENERE, più generi sono raggruppati in una FAMIGLIA, più famiglie sono raggruppate in un ORDINE, più ordini in una CLASSE. più classi in un PHILUM, PIù philum in un REGNO  e i regni in uno dei due DOMINI. Anche il termine DOMINIO va chiarito:Tutti gli esseri viventi sono inseriti o nel DOMINIO degli EUCARIOTI (letteralmente BUONI NUCLEI) il dominio più complesso che comprende 5 regni: animali, funghi, piante, protisti, cromischi, o nel Dominio dei PROCARIOTI. La diffferenza principale tra i due è che gli EUCARIOTI hanno un nucleo cellulare ben definito isolato dal resto della cellula tramite una membrana e contenente la maggior parte del materiale genetico rappresentato dal DNA (una parte di gran lunga minore è contenuta nei mitocondri). Inoltre presentano differenze a livello molecolare. La transizione, il passaggio dai procarioti agli eucarioti è stato un passaggio evolutivo estremamente importante.  Secondo gli studi più aggiornati  per circa 2 miliardi di anni sono esistite solamente cellule PROCARIOTE. Le prime cellule EUCARIOTE sarebbero comparse 1,5 miliardi di anni fa. Applicando questo criterio di classificazione alla nostra specie, quella dell'Homo sapiens sapiens, vediamo che apparteniamo al genere HOMO, alla famiglia degli OMINIDI, all'ordine dei PRIMATI, alla classe dei MAMMALIA(mammiferi) sottoclasse PLACENTATI, al philum CORDATI  sottophilum VERTEBRATI  (ciò che ci contraddistingue è la colonna vertebrale) al REGNO ANIMALE, al DOMINIO eukariota. Tutto quello che è vita,tutte le cellule che compongono gli esseri viventi  appartengono ad un DOMINIO
La sto prendendo da lontano ma se non si conosce "la macchina" come si  può capire come funziona


martedì 1 gennaio 2019

CHI SIAMO, DA DOVE VENIAMO, DOVE ANDIAMO - POST N.1

Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo. Così titolerò i post che dedicherò agli interrogativi di sempre dell'avventura della nostra specie sul pianeta terra. Il primo voglio pubblicarlo oggi, primo giorno dell'anno di grazia - così si diceva una volta - 2019 a sottolineare il nuovo taglio che voglio dare al blog; meno contingenza e maggiore respiro, un approccio che fa della lentezza la sua cifra, il tempo che perde la sua funzione di scanzione(*) e diventa sempre più "flusso" nello spazio.
Avevo due possibilità di impostare il lavoro.
Partire dalla preistoria e dai primi documenti storici per risalire o partire dall'oggi per fare un percorso a ritroso e ridiscendere. Ho optato per la seconda. Il fatto è che non non sono per niente preparato ad affrontare problematiche così impegnative, ho delle idee, mi intriga l'obbiettivo e come raggiungerlo, ma non molto di più. Debbo leggere un sacco di cose. Presunzione da parte mia, certamente, ma in fondo cerco solo di seguire "virtude e canoscenza". E' probabile che dopo questo primo post introduttivo debba passare parecchio tempo perchè pubblichi il secondo, Vedremo. Intanto continuano a morire solo certi neuroni; gli altri mi sembrano in ottima forma e questo è già un risultato
(+) si può scrivere "scanzione" o "scansione". Io preferisco l'uso della zeta.