giovedì 31 maggio 2012

MASSIMO PONZELLINI

Oggi dedico il post al Dr. Massimo Ponzellini di cui è stato disposto due giorni fa l'arresto con le accuse di associazione a delinquere e corruzione. Il "caso" Ponzellini è secondo me emblematico dello stato di "notte dell'etica" che caratterizza il nostro Paese in questi bui anni di inizio millennio.
Una premessa e la spiegazione.
La premessa: non mi hanno meravigliato più di tanto i provvedimenti presi dai giudici milanesi. Ponzellini è uno dei banchieri più conosciuti del nostro Paese e da tempo lo avevo visto  allontanarsi dai sentieri virtuosi dei primi anni della sua carriera per imboccarne altri pieni di insidie e di pericoli.
La spiegazione:   Traccerò la biografia di  Massimo Ponzellini per poi  enunciare il mio pensiero al riguardo. Il nostro nasce nel 1950 a Bologna: è figlio di Giulio Ponzellini, Cavaliere del Lavoro e imprenditore di successo che è stato  per anni e anni nel consiglio superiore della Banca d'Italia e di una Castelli, nota famiglia di imprenditori del settore mobili per ufficio. Nato bene e nato ricco si è sposato meglio, come lui stesso amava prendersi in giro, visto che sua moglie è Maria Segafredo dell'omonima azienda produttrice e distributrice di caffè . Ottimi studi, ottima testa, ottime entrature, si laurea a Bologna e diventa assistente di Romano Prodi. (lo avrei fatto volentieri io). E' tra i fondatori di Nomisma di cui nel 1981 diviene direttore generale. Prodi se lo porta all'IRI dove rimane dal 1983 al 1990 in ruoli di vertice. Intraprende quindi una carriera internazionale partecipando alla costituzione della BERS della quale è direttore. Nel 1994 entra in BEI (Banca Europea degli Investimenti), l'istituzione bancaria più prestigiosa dell'Unione Europea, come Vice-President e Amministratore Delegato e vi rimane fino al 2003.
Fin qui nulla da eccepire, skill di assoluto primordine, lingue parlate perfettamente, carisma che gli deriva dalle sue origini borghesi, dalla ricchezza sua e della sua famiglia originaria ed acquisita, dalla indubbia preparazione, dal prestigio degli incarichi ricoperti e non ultimo dalla.........sua altezza (Ponzellini è altissimo). Io lo incrociai un paio di volte nel corso di convegni del periodo in cui lavorava in BEI
A questo punto qualcosa si guasta, o forse si era guastato prima, non lo so.
Si avvicina sempre di più alla politica, lui che fino ad allora era stato molto ecumenico e pluripartisan. Si avvicina alla Lega, in particolare a Giorgetti, e a Tremonti; Bossi con il suo solito "esprit de finesse" ha detto di lui in anni più recenti: ce lo abbiamo messo noi in BPM.
Perchè, e qui arriviamo ai nostri giorni, dopo aver coperto la carica di Presidente di Impregilo, indicato da Marcellino Gavio (mamma mia), da Ligresti (mamma mia tre volte) e da Benetton (mia madre mi diceva sempre: se frequenti cattive compagnie, poi diventi come loro),nel 2009 diventa Presidente di Banca Popolare di Milano, sembra per una convergenza di interessi - così scrive il quotidiano "La Repubblica"- tra Tremonti  (mamma mia 5 volte) e Geronzi (mamma mia 5 alla enne volte)
Alla BPM cosa fa il Ponzellini; premesso che in BPM i voti in assemblea vengono calcolati per "capita"e non per numero di azioni possedute, "governance" che hanno studiato anche nel Botswana e nel Burundi senza riuscire ad arrivare a tanto e che in BPM sono i sindacati interni (si fanno chiamare "amici della BPM") a fare il bello ed il cattivo tempo in materia di carriere, promozioni, emolumenti e quant'altro, lui lascia al sindacato tutto questo vasto campo d'azione, ed in contropartita ottiene carta bianca in materia di fidi e di operazioni "border line", in pratica fa una banca nella banca (come Monsignor de Bonis  nello IOR ai tempi di Marcinkus), ben coadiuvato dal Direttore generale Chiesa dando fidi e appoggio a personaggi come Francesco Corallo, finora incensurato e da ieri latitante, nato a Catania (.......azz; glielo dico sempre a mia moglie..............possibile che i siciliani ci sono sempre e dappertutto in queste vicende?) nel 1960. Il Francesco Corallo ha un padre un po' ingombrante, Gaetano, un tempo vicino ai Santapaoloa ed ora ritiratosi dagli affari, e si occupa di "gioco d'azzardo" legale (sapete quelle macchinette che si trovano ormai in tutti i bar e quelle sale gioco anche esse parecchio diffuse) facendo a lui capo una società che controlla il 30% del mercato italiano. Politicamente il Corallo è vicino al PDL sottoarea Alleanza Nazionale(Fini e Laboccetta) ma va d'accordo con tutti gli appartenenti all'area.
E l'Atlantis (la società di Corallo che gestisce il "bussiness") riceve  dalla BPM un finanziamento di 148 milioni di euro (sono tanti, credete a me)  pur essendoci parecchie zone d'ombra nella sua attività, in primis la compagine sociale estero vestita e per il disturbo Ponzellini si fa versare un milione di euro accompagnati dalla promessa di  altri 3,5 milioni  di sterline, 100.000 al mese)
Inoltre Ponzellini, che si avvale della stretta collaborazione di un consulente di fiducia della BPM, Antonio Cannalire (un nome, un programma), tiene buoni contatti con Marco Milanese ex chiacchierato braccio destro di Tremonti, e con esponenti di spicco del mondo politico che spesso sollecitano afffidamenti diciamo un po' spinti in favore di iniziative economiche amiche: Ignazio Larussa (quello che parla benissimo inglese, tanto per capirci), Paolo Romani, ex ministro dello sviluppo economico nel governo  Berlusconi, Marco Dell'Utri, figlio di Marcello (toh chi si rivede) Paolo Berlusconi, che ha sempre avuto bisogno dell'aiutino, per non parlare di Ligresti (sempre in mezzo questi qua) e, dulcis in fundo , la Daniela Santanchè, che è una imprenditrice di successo e.............vuoi negare un fido alla sua "Visibilia"(anche qui un nome un programma)
Conseguenza di tutto: da due giorni Ponzellini è ai domiciliari (poteva andargli peggio)con un pesante carico di accuse
Morale della favola, secundum Pirani:
Se anche uno come Ponzellini, nato ricco, sposato ricchissimo, che guadagna un sacco di soldi, non resiste alla tentazione della "mazzetta" (anche quelle grosse si chiamano così) e delle frequentazioni pericolose, a chi dobbiamo chiedere comportamenti etici in questo Paese: alle casalinghe di Voghera? Che pena infliggere a Ponzellini: non spetta a me indicarla, spetta alla magistratura. Da parte mia mi limiterò a fare una telefonata a Saint-Just che mi sta sempre più simpatico e che è morto, diciamo così, giovane. La telefonata, per chi non lo avesse capito, è virtuale
Dalle terrazze di Cunardo 31 Maggio 2012 ore 5,30 (mi sono appena svegliato, l'ho scritto ieri sera)

martedì 29 maggio 2012

UOMINI SOLI

Ho appena terminato la lettura del libro di Attilio Bolzoni - UOMINI SOLI - distribuito con Repubblica/L'Espresso. Bolzoni è una delle firme più prestigiose di Repubblica, ha cominciato a fare il giornalista all'Ora di Palermo ed ha vissuto in prima persona  molti dei fatti di mafia che tutti quanti conosciamo ma di cui spesso ci sfuggono i dettagli. Il libro, scritto con stile asciutto ed essenziale, è accompagnato da un video, a metà strada tra un film ed un film/intervista; il libro, dicevo, è dedicato a quattro figure di uomini che hanno lottato contro la mafia e che dalla mafia sono stati uccisi quando le Istituzioni li hanno lasciati soli o addirittura osteggiati.
I quattro sono: Pio La Torre, segretario regionale del PCI e deputato nazionale del medesimo partito, il Generale Carlo Alberto Dalla chiesa, e i magistrati Falcone.e Borsellino.
La lettura del libro, che consiglio, ha rafforzato la interpretazione che do dei fatti a tutti noti.
Mi spiego: gli anni cruciali sono il 1982 e il 1992.
Nel 1982 si consuma e trova epilogo la guerra interna alla mafia che vede i Corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano spazzare via la mafia che è stata poi definita "perdente", gli Inzerillo, gli Spatola, i Bontade.E' l'anno  in cui a Palermo ci sono oltre 150 morti ammazzati. E' l'anno in cui muoiono Pio La Torre (il 30 Aprile) e il generale dalla Chiesa(il 3 Settembre) che sono andati allo sbaraglio  a cercare di combattere la mafia in un mondo in cui cambiavano i "pupi"(Corleonesi al posto della vecchia mafia) ma non i "pupari"( Salvo Lima, proconsole di Andreotti in Sicilia,i cugini Salvo di Salemi ed il loro referente nazionale Andreotti che semplicemente "passarono" con i Corleonesi)
Il 1992 è l'anno in cui muore la prima Repubblica, è l'anno in cui vengono uccisi prima Salvo Lima, (in Marzo), proconsole di Andreotti in Sicilia, e i magistrati Falcone (in Maggio) e Borsellino (in Luglio) ed infine Ignazio Salvo (in Settembre). Ricordo che i Salvo, inzialmente molto legati a Stefano Bontade e a Badalamenti, dopo l'uccisione  nel 1981di Stefano Bontade, passarono al servizio dei Corleonesi. Infine nel gennaio 1993 fu catturato Totò Riina che evidentemente non serviva più-
E' come se qualcuno chiudesse, con disegno chiaro, una fase della travagliata storia nazionale con la uccisione di Lima, di Ignazio Salvo e con la uccisione dei due unici magistrati che avevano la chiave di lettura degli avvenimenti degli ultimi venti anni prima del 1992, per dare avvio ad una fase nuova, quella che è stata chiamata "seconda Repubblica"
Quel qualcuno lo riconduco ai poteri veramente forti ed occulti che hanno avuto ed hanno tanta importanza nella vita del Paese, in primis la Massoneria, e a poteri e  personaggi del settore finanziario.
Per portare avanti il discorso, è mia opinione sempre più rafforzata che la fine della prima Repubblica, il venir meno di alcuni personaggi che l'avevano dominata, in primis Andreotti, e delle forze che l'avevano caratterizzzata ( i partiri della prima repubblica che si squagliarono come neve al sole subito dopo (DC, PSI; PSDI; PLI; PRI), il subentro di altre forze ed altri personaggi che hanno caratterizzato questi ultimi venti anni, non sia avvenuto per caso. Tutto ha seguito un una logica ed è stato pilotato.
Ed anche oggi l'uscita di scena di colui che, nel bene e nel male, ha dominato negli ultimi anni non avviene casualmente. L'uomo è ormai vecchio e stanco,  parecchio rincoglionito e parecchio ridicolo e patetico. Non serve più.
E allora andiamo a rileggere la famosa intervista di Aldo Cazzullo a Geronzi
Domanda finale: e quanto conta la massoneria?
Risposta: la massoneria invece conta, forse conta molto, ed è spesso segnalata come protagonista di snodi piu importanti di settori politici e finanziari.
Parola di Geronzi; date retta a  me. Credeteci.
Vedremo gli sviluppi ma io la storia d'Italia la leggo così.
Dalle Terrazze di Cunardo 29 Maggio 2012 ore 8,45

lunedì 28 maggio 2012

ANIMULA, VAGULA, BLANDULA..............

Sono rimasto due giorni senza linea per cui sono un po' in ritardo con alcune cose.
Alle "Terrazze" sono avvenuti alcuni cambiamenti. Nella mia stanza (siamo in tre) Luigino se ne è andato a casa . Salutandoci, con un sorriso mi ha detto: "La penna che ti ho prestato il giorno in cui sei arrivato, tienila per ricordo". E' una penna a sfera senza cappuccio di protezione,tutta mangiucchiata; ma mi ha ha fatto piacere che me l'abbia lasciata e per il sorriso con cui l'ha accompagnata: la terrò come ricordo e con l'auspicio di un "in bocca al lupo" per entrambi. Mi ha anche detto che sua figlia ha cominciato a seguire questo blog per cui il contatto non si perderà, se si vuole.
Al suo posto è subentrato Giuseppe, molto più anziano di me e messo non troppo bene. In stanza quindi  ci sono due con parecchi problemi più di me ed io......................che sono però molto più giovane.
Li osservo e mi vengono in mente le parole con cui inizia "Memorie di Adriano", il bellissimo libro della Yorcenar di cui si è parlato parecchio in questi giorni per lo stato di degrado in cui versa "Villa Adriana" a Tivoli e per il rischio, sembra scongiurato, che accanto vi sorga una discarica, ennesimo esempio di come riusciamo, in questo sciagurato Paese, a distruggere l'immenso patrimonio artistico e culturale che  in quasi tremila anni siamo riusciti ad accumulare.
"Animula, vagula blandula, hospes comesque corporis......................" mi trovo a riflettere sperando che mi venga risparmiata la fase in cui ci si ritrova inermi e nudi di fronte a noi stessi e agli altri; perchè non c'è bene più prezioso che la  conservazione  della nostra dignità di uomini e donne liberi, dignità che la malattia può ledere.
Per un attimo ho pensato anche di chiedere di cambiare stanza, ma è stato solo un attimo. Mi sono venute in soccorso ancora le parole del romanzo della Yourcenar" Nec, ut soles, tibi dabis iocos. .....entriamoci a occhi aperti  e senza paura"; : mi auguro di riuscirci, quando sarà.
Proseguono le cure, ho già notato dei miglioramenti percettibili. Vedremo alla fine del percorso le valutazioni che saremo in grado di fare
Dalle Terrazze di Cunardo 28 Maggio 2012 ore 12

venerdì 25 maggio 2012

MI HANNO FATTO IL BOTULINO

Oggi pomeriggio mi hanno fatto il "botulino". Mi spiego: considerato che una parte non marginale dei miei disturbi deriva da contratture muscolari refrattarie ad ogni intervento fisioterapico, una delle vie percorribili per risolvere il problema è la "tossina botulinica".
Cosa é: è una proteina neurotossica prodotta da un batterio, il Clostridium botulinum, uno dei veleni naturali più potenti al mondo ed è la proteina più tossica conosciuta al mondo. In dosi terapeutiche trova applicazioni in medicina per combattere l'acalasia( mancato funzionamento della contrattilità dell'esofago), in medicina estetica( serve per spianare le rughe di espressione)  e per il trattamento della distonia cervicale. E' il mio caso.  Se volete appofondire l'argomento trovate amipo materiale su GOOGLE e su Wikipedia. La  tossina è stata isolata nel 1944 e nel 1949 fu scoperta la sua azione tossica.
Quindi oggi pomeriggio mi sono state iniettate piccole dosi (altrimenti non sarei qui a raccontarvelo) di botulino (il nome commerciale è BOTOX) nella parte sinistra del collo (4 o 5 infiltrazioni) nella parte destra (1), sul trapezio (2 mi pare) e sul polpaccio destro - si chiama muscolo gemello ma se scrivo polpaccio capiamo tutti prima - ( 3 o 4  infiltrazioni)
Durata del trattamento 10 minuti; dolore praticamente assente. I primi effetti si vedranno tra settantadue ore.
Vi dirò se la cosa funziona.
Dalle Terrazze di Cunardo 25 Maggio 2012 ore19,30

GOTTI TEDESCHI LASCIA LA PRESIDENZA DELLO IOR

Avevo appena finito di scrivere su Cesare Geronzi che il sempre potente banchiere romano ritorna in scena.
Durante il mese di Dicembre commentai lungamente l'intervista rilasciata da Geronzi ad Aldo Cazzullo. Uno dei passaggi riguardava il giudizio sferzante che Geronzi dava di Gotti Tedeschi. Andate a leggere il mio post del 18 Dicembre dal titolo "Cesare Geronzi e l'intervista ad Aldo Cazzullo"
Ora, a distanza di pochi mesi, Gotti Tedeschi lascia la Presidenza dello Ior visto che non godeva più della fiducia della Segreteria di Stato (Bertone); il perchè va ricercato nello scontro tra il Cardinale Nicora che era stato posto da Benedetto XVI a capo della AIF, un organo di controllo sull'operato dello IOR in funzione di una maggior trasparenza sulle attivtà dell'Istituto, e il Cardinal  Bertone, Segretario di Stato, che i poteri dell'AIF vuole limitare. Gotti Tedeschi si è ritrovato "tra i perdenti" con Nicora, mentre il Direttore Generale Cipriani si è ritrovato dalla parte di Bertone. Geronzi quindi sapeva tutto già a Dicembre ed ha affondato la lama con perfidia fin da allora.
Del resto Geronzi è da sempre alleato di Bertone, entrambi sono sostenitori di Silvio Berlusconi ed entrambi apprezzano oltremisura Marco Simeon., giovanissimo Responsabile delle Relazioni Istituzionali della Rai e responsabile con lo stesso incarico in radio vaticana. (cfr mio post del 7 Marzo 2012 dal titolo "Marco Simeon chi era costui?" ad oggetto il giovane rampante sanremese.)Tutto si tiene, allora; io di questo sono consapevole da sempre e uno degli scopi di questo blog è quello di aprire ulteriormente gli occhi a chi mi legge, persone peraltro che  in genere gli occhi li tengono bene aperti. Ma abundare non fa mai male, in questo genere di cose.

"Nihil casu accidit"- lo avevano capito duemila e passa anni fa; ce lo vogliamo dimenticare ora?

Dalle terrazze di Cunardo 25 Maggio 2012 ore 15,15

CESARE GERONZI CAPITALIA BRUNO VESPA

Leggo da un trafiletto di stampa che Bruno Vespa avrebbe ricevuto per anni, attraverso una società riconducibile a lui e alla sua famiglia, 1,2 miliardi di lire l'anno per redigere la rivista "Capitalia" che veniva distribuita a noi dipendenti.
La rivista me la ricordo: patinata, la sfogliavo appena me la consegnavano e poi la buttavo nel cestino visto che non c'era praticamente niente che mi interessasse.
Comunque, mi son detto, Geronzi è ricco, se voleva spendere un miliardo e due l'anno per la rivista, fatti suoi.
Poi mi si è accesa una lampadina: vuoi vedere che il miliardo e due lo pagava Capitalia? perhè se così fosse, e mi sa che così è, la pagavo anche io, come dipendente e come azionista. Beata ingenuità, la mia: guarda che strade si debbono percorrere per aiutare gli amici. In quegli anni Geronzi era tanto amico di Silvio, e anche Vespa era amico di Silvio. Parafrasando  Renato Zero :"il trianogolo no, non lo avevo considerato" e come si fa a dimostrare riconoscenza agli amici? Con una consulenza tarocca, finanziando una rivista inutile. o dando un fido sapendo fin dall'inizio che non rientrerà mai.
Andreotti lo ha sempre detto (a proposito ma non muore mai Belzebù?) "a pensar male si va all'inferno, che per sua fortuna non esiste, ma ci si azzecca sempre"
Dalle Terrazze di Cunardo 25 Maggio 2012 ore 8,15

giovedì 24 maggio 2012

LE TERRAZZE DI CUNARDO

Chi mi segue sa che per qualche settimana scriverò da questa clinica immersa nel verde della Valganna - a metà strada tra Varese e Luino - dove stiamo cercando (i medici stanno cercando con la mia collaborazione) di correggere gli errori posturali dovuti ad una non corretta prolungata deambulazione causata da un lato dal problema neurologico che mi affligge e, dall'altro, dai problemi che affliggono, chi più chi meno, gli ultrasessantenni quale - ahimè- io sono: artrosi, dolori muscolari, dolori articolari ecc.ecc. dovuti anche alle conseguenze di due brutte cadute.
La clinica ha un struttura semplicissima ma perfettamente coerente con gli scopi riabilitativi che costituiscono la sua "mission".
Un piano terra con la reception, l'ufficio ricoveri, le palestre e gli ambienti vocati alla riabilitazione e 7 camere per complessivi 20 posti letto. Al primo e secondo piano altre 69 camere (35 + 34) complessivamente 152 posti letto. Al terzo piano la "terrazza" o "le terrazze" dalle quali si gode il panorama sui boschi delle colline circostanti.
Il personale medico è italiano, il personale infermieristico e di supporto quasi tutto non italiano ma prevalentemente di persone dell'Unione Europea, i fisioterapisti tutti giovani italiani.
Le cucine sono ubicate a piano terra meno uno.
La struttura è diretta dal Dr. Salvato, persona gradevole e , mi risulta, professionalmente molto stimato.
Non parlerò in questa sede del team di persone che mi ha "preso in carico". Lo farò successivamente.
Mi limiterò a brevi cenni sui miei due compagni di stanza: Luigino o Gino, 79 anni molto ben portati che è qui per problemi di equilibrio (fisico sia ben chiaro) che talvolta manca e che è tra i "messi meglio", a parte un po' di sordità, tra quelli che ho visto qui. E Giancarlo, pochi anni meno giovane di me, e che invece è tra i messi peggio, purtroppo per lui. Non entrerò in ulteriori dettagli per rispetto della loro privacy.
Perchè qui si vede un po' di tutto; chi deve recuperare dopo un incidente fisico, chi deve far fronte ai problemi che l'avanzare dell'età comporta in termini di struttura ossea e/o muscolare, chi ha problemi neurodegerativi.più o meno avanzati.
Un bel campione di umanità più o meno sofferente. Ieri sera Fiorella Mannoia nell'introdurre una sua canzone ha detto, molto giustamente a parer mio, che in questa epoca in cui viviamo abbiamo perduto il senso e l'atteggiamento della "compassione", cum patire in latino, sun pathos in greco, e che è tradizione consolidata delle filosofie orientali, osservo io. E che significa, in parore povere, capire il dolore degli altri e "condividere" Qui, se si vuole, la si recupera, la compassione
Dalle terrazze di Cunardo 24 Maggio 2012 ore 18,30

23 MAGGIO 2012 FIORELLA MANNOIA IN CONCERTO A VARESE

A FiorellaMannoia ho dedicato ultimamente tre post, il primo il 3 Aprile, il secondo il 6 Aprile il terzo, cui ho dato titolo "La globalizzazione, Fiorella Mannoia, il Melting pot", il 6 maggio.
Oggi le dedico il quarto. Ho assistito ieri, fruendo di un breve permesso, al concerto che Fiorella ha dato a Varese Che dire? come sintetizzare un giudizio? Forse il modo migliore di comunicarne l'anima, del concerto, è definirlo "Una grande emozione".
La Mannoia è un'artista matura che ha raggiunto un equilibrio assoluto e che comunica a chi la ascolta "emozioni". Del resto cosa deve dare un cantante o una cantante? Emozioni e lei ne comunica a valanga con un effetto onda che ti arriva alla mente ed al cuore e ti pervade per la bellezza dei versi, per la raffinata musicalità dei pezzi, per il coerente percorso ideale, politico e di impegno civile che caratterizza la Mannoia. Che, si vede, ci crede, in quello che con il suo canto vuole comunicare. Il concerto era ovviamente incentrato sui pezzi del suo ultimo album "Sud" sul quale ho avuto modo di scrivere, intervallato con i pezzi più significativi del suo percorso musicale. Sul palco, accanto a lei, una orchestra di bravissimi solisti che la Mannoia amalgama in modo perfetto con il suo carisma e la sua bravura e dei ballerini di colore. Perchè l'album, come ho avuto modo di scrivere, è a mio avviso un ponte tra culture che si incontrano nel mondo globalizzato che questo pianeta è diventato negli ultimi venti anni.
Unico neo : io avrei chiuso il concerto sulle note dell'ultimo pezzo dell'album "Sud" che è la sintesi di tutto il messaggio contenuto nell'ultimo lavoro di Fiorella. Ve lo inserisco io scaricando da" You Tube".
A Fiorella che dire? Grazie e ncora grazie.
Dalle terrazzze di Cunardo 24 Maggio 2012 ore 8

martedì 22 maggio 2012

RIFLESSIONI SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

La mia chiave di lettura del voto amministrativo è questa:
a) la "gente" ha un sentimento di quasi repulsione nei confronti della politica e degli esponenti politici. Una percentuale così bassa di votanti, per di più in elezioni amministrative che portavano alla scelta dei sindaci e delle amministrazioni delle città, è espressione di una frattura netta tra Paese reale e Paese legale.
b) hanno perso nettamente consensi Lega e PDL, per due ordini di motivi, a mio avviso:
1) perchè dovunque in Europa chi ha governato perde, visto il quadro economico drammatico che si presenta davanti agli occhi di tanti popoli europei
2) perchè si é finalmente alzato il velo sulla natura della Lega e del PDL La lega in mano ad un satrapetto di provincia che da giovane raccontava di essere laureato in medicina senza esserlo mai stato e da adulto è stato a libro paga di chi aveva soldi ed interesse a che lo fosse. Oltretutto con due figli uno più scemo dell'altro e un "entourage", chiamiamolo così, da corte dei miracoli. Chi scrive lo scrive da anni; che se ne siano accorti anche gli elettori fa piacere ma non è consolatorio perchè alla prima occasione il "popolo" ci ricasca.
Il PDL perchè è sempre stata un partito di plastica di affaristi e di opportunisti, oltre a tanta gente in buona fede diciamo "non di sinistra", che ruotava intorno alla figura carismatica di Silvio Berlusconi sul quale il velo si è ormai squarciato. Ho scritto da tempo ed in tempi non sospetti che consideravo S.B. " persona pericolosa a se stesso, agli altri, alla democrazia ed al benessere del Paese" L'ho paragonato a Carlo VI di Francia che da giovane fu chiamato "le bien aimé" e più tardi "le fou" E ritengo che gli Italiani non si siano ancora ben resi conto del pericolo corso, perchè - sia chiaro - il tentativo che l'arcorauta ha portato avanti, sorretto da forze occulte e meno occulte, è stato quello della P2 e del programma di Gelli. Un tentativo eversivo che andrebbe configurato come attentato ai poteri dello Stato.
CHI HA VINTO:
a) hanno vinto i singoli candidati (Tosi a Verona, Doria a Genova, Orlando a Palermo e cosi via) spesso non sostenuti dai loro stessi partiti.
b) ha vinto il movimento di Beppe Grillo che sarebbe oltremodo riduttivo definire "antipolitico". Grillo ha una proposta politica ben chiara: innazitutto quella di spazzare via una classe politica di incapaci, di corrotti e di malavitosi. Poi quella di valorizzare i giovani su basi completamente rinnovate. I grillini sono spesso, oltrechè giovani, persone di buon livello culturale e di buona preparazione. Il trionfo di Parma è clamoroso ma non resterà isolato
c) hanno vinto l'Italia dei valori e SEL
d) non ha vinto pienamente, a mio avviso, il mio PD il quale, sebbene abbia ottenuto buoni successi (a Legnano, mi riferiva ieri il mio amico Antonino Pistritto, la sinistra ha vinto dopo 40 anni), viene ancora percepito come un qualcosa di non ben definito, di non ncora in possesso di una chiara identità. Ce ne è di lavoro da fare, sia a livello nazionale che a livello locale. Anche questo lo sto dicendo e scrivendo da tempo. Non mi farebbe piacere scoprire tra qualche tempo che avevo ragione anche in ordine a questo genere di riflessioni. Il PD è l'unico partito strutturato che può governare il Paese, ma deve averne piena coscienza e volare più alto, perchè deve esssere ed apparire una forza tranquilla e solida su cui il Paese può poggiare e contare.
Comunque, che i sindaci siano espressione del centrosinistra(senza lineetta) o del centro destra, davanti a loro hanno un compito immane. La situazione economica è difficle e non ci sono spiragli di luce a breve. "A da passà a nuttata" diceva Edoardo e oggi chi governa bene è chi governa con competenza, concretezza ed "onestà"
La questione morale è al centro di tutto. Ne va del futuro del Paese e delle nostre giovani genrazioni. Sarò monotono, ma io la vedo così,
Dalle Terrazze di Cunardo, ore 7 del mattino 22  Maggio 2012

domenica 20 maggio 2012

CLINICA "LE TERRAZZE" DI CUNARDO



Molti mi hanno telefonato, qualcuno come Peppino Caielli  me lo ha chiesto in un commento, per sapere cosa sta succedendo.
Molto semplice: considerato che le mie condizioni di salute continuavano a peggiorare, che avevo, ed ho, forti dolori al collo, che continuavo ad avere problemi di deambulazione, i miei medici curanti hanno ritenuto che fosse opportuno un ricovero presso una clinica specializzata in recupero posturale, del tono muscolare, dell'assetto complessivo, in modo che possa avere condizioni di vita più accettabili soprattutto in relazione ai problemi neurologici che mi affliggono. Così da Giovedi sono ricoverato alla clinica Le Terrazze di Cunardo dove resterò per 30/40 giorni, cioè in definitiva fino a quasi la fine di Giugno. Il protocollo prevede questi tempi per queste terapie.. Appena arrivato mi hanno messo un braccialetto di plastica al polso destro con nome, Cognome, data di nascita e numero di stanza ,casomai mi perdessi, un mix tra un club Mediterranee e un campo di concentramento, mi hanno messo a dieta, ed hanno fatto bene, e sono stato preso in carico da un team composto da una fisiatra, un neurologo, un internista e una fisioterapista. Spero che alla fine di questo ciclo possa avere qualche tangibile benefixìcio
Alcune osservazioni:
- è la prima volta che affronto un ricovero così lungo e non so come reagirò
- il team che si prende cura di me mi è sembrato ottimo soprattutto perchè.............. lavora in team,..................... cosa che non sempre succede,la clinica ha una buona fama
. Cunardo è un bel paese in Val Ganna(tra Luino e Varese) immerso nel verde dei boschi dell'alto varesotto.
Alcune altre osservazioni di maggiore peso:
Le terrazze è una clinica privata e convenzionata xon il SSNN. Visto il genere di patologie trattate richiede molto personale e ritengo quindi che la retta giornaliera a carico della Regione Lombardia sia abbastanza elevata.
Malati immaginari qui non ne ho visti. Ho visto  invece persone sofferenti, alcune in condizioni veramente precarie e bisognose di aiuto.
Cosa voglio dire: le cure sanitarie offerte ai cittadini sono uno dei pilastri dello Stato Sociale conquistato con tanta fatica nel dopoguerra. Stiamo attenti a seguire chi parteggia per una sanità privata che sarebbe migliore di quella pubblica (quasi sempre non è vero) e opterebbe per lo smantellamento dell'assistenza pubblica. Bisogna vigilare perchè si riducano sprechi  e occasioni di corruzione(la sanità costa circa 110 miliardi l'anno), ma difendiamolo con le unghie il SSNN
Seconda riflessione: il personale infermieristico e di supporto è quasi tutto costituito da cittadini stranieri (quasi tutti comunitari, rumeni e polacchi in primis)) Possibile che i nostri giovani, spesso disoccupati, disdegnino così tanto una professione dignitosa, utile alla società e abbastanza remunerativa?
Terza riflessione: solo entrando in una struttura come questa ci si rende conto pienamente di quante persone in difficoltà ci sono. E questo deve far riflettere.
Per stasera mi fermo qui.

giovedì 17 maggio 2012

LE DEPART

Partire è un po' morire- recita un vecchio proverbio
On y va- direbbero a Lione
On the road- direbbero negli USA
Io vado e mi dedico una canzone anche se "the final curtain" non la sento imminente

mercoledì 16 maggio 2012

I BOSSI INDAGATI - BORGHEZIO LI DIFENDE

La famiglia Bossi viene indagata in toto per aver utilizzato fondi pubblici per fini privati.
La cosa non mi meraviglia. Mi sembra di aver scritto in epoca non sospetta cosa pensavo della Lega e del suo leader. Uno per tutti il mio articolo del 15 Ottobre 2011.
Quella che è stupefacente è la difesa che Borghezio ha fatto in videoconferenza da Bruxelles.
Bossi è vittima di un attacco dei poteri forti interni e internazionali :alta finanza internazionale, massoneria , la spectre, i servizi segreti di tutte le massime potenze mondiali, tutti coalizzati per sconfiggere il cavaliere senza macchia e senza paura, unico baluardo contro "mondo ladrone".
E pensare che io mi ero limitato a scrivere il "De bello padano", in latino un po' maccheronico.
Vorrà dire che mi metterò a scrivere "Guerre Stellari", non so se in inglese o in dialetto della Val Trompia

SIAMO ANCORA IN PIENA EMERGENZA

Ho ascoltato in diretta televisiva l'intervento del Premier Monti a Roma. Intervento di alto profilo, secco, asciutto, che non indulge ad alcuna debolezza. "Siamo ancora in piena emergenza, la sintesi del pensiero di Monti"
Sono completamente d'accordo, ovviamente. Basta leggere i miei ultimi post ed in particolare quello pubblicato stamattina.
Ho apprezzato, soprattutto, l'approccio alla  Winston Churcill, la promessa implicita di lacrime e sangue. Il medico pietoso - dice un vecchio proverbio popolare - fa la piaga purulenta. Lasciamo il ruolo a gente come Silvio Berlusconi, che ammorba ancora la vita del Paese e di noi tutti con i problemi di un vecchio e patetico satiro.
Siamo seri, e guardiamo avanti

IL RUOLO DELLE BANCHE NELLA GESTIONE DELLA CRISI

Avevo anticipato che avrei dedicato l'ultimo dei post sul Governo Monti,  al ruolo delle Banche, che è centrale come sempre quando sono in ballo temi economici. Ulteriore conferma di ciò sono le reazioni  al declassamento da parte di Moody's  di 26 banche italiane, praticamente tutte quelle di una certa importanza, declassamento evidentemente  strumentale, che ripropone il tema della eccessiva importanza e potere delle agenzie di rating (ho scritto su tale argomento innumerevoli post in passato).
Sulle banche si dice di tutto e di più, le si accusa di molti misfatti, molto spesso non avendo chiaro quello che le banche fanno, quello che possono o non possono fare, quello che dovrebbero  fare e non fanno.
Partirò da lontano:       
Quando sono entrato io in banca, il 2 Maggio 1972, l'attività delle banche era disciplinata dalla Legge bancaria del 1936, emanata proprio all'indomani della crisi iniziata nel "29 .                                                                           
Le banche commerciali concentravano il loro raggio di azione nella attività tipica: raccoglievano denaro e lo reinvestivano in credito alle imprese, credito esclusivamente a breve, che finanziava cioè il circolante aziendale.  Se un'azienda doveva finanziare la costruzione dello stabilimento o i suoi investimenti in strutture produttive, si rivolgeva agli Istituti di medio termine che si procuravano la provvista emettendo loro obbligazioni Il sistema era ancora "primitivo", il denaro raccolto veniva remunerato poco o niente e in forme semplicissime: conto corrente, libretti di deposito al risparmio, libretti vincolati.
Anche il credito alle imprese era erogato in forme semplici; si finanziava lo smobilizzo dei crediti (anticipi su fatture Italia, anticipi su fatture all'esportazione, sconto di cambiali, anticipi su ricevute) e il ciclo produttivo (finanziamenti all'importazione, finanziamenti per il pagamento di fatture Italia) o la formazione delle scorte (anticipi su pegno di derrate alimentari, su prodotti in magazzino di lunga giacenza, finaziamento ad esempio del ciclo di stagionatura dei formaggi o dell'invecchiamento dei vini). Oltre a ciò le banche facevano poco d'altro (emissione di fidejussioni per partecipare a gare o di supporto a contratti aggiudicati) il servizio di cassette di sicurezza e finiva lì.  Quei pochi che investivano in borsa lo facevano in genere attraverso agenti di cambio; l'investimento in obbligazioni era ancora poco diffuso. Chi aveva bisogno di un mutuo si rivolgeva alla banca, ma la pratica la istruiva e la perfezionava la sezione di credito fondiario collegata alla banca che si procurava la provvista mediante emissioni di proprie obbligazioni (famose le "cartelle fondiarie CARIPLO che per tutto il dopoguerra sono state la principale forma di investimento dei milanesi e che hanno consentito la costruzione del nuovo patrimonio di edilizia residenziale).
Il personale delle banche era diviso in tre branche di attività. La gran parte svolgeva attività di back-office (le procedure erano lente e farraginose), importante allora era il ruolo del cassiere; una parte minore si occupava di "sviluppare" i rapporti con la clientela depositante e con i pochi che investivano in titoli  e poi c'erano coloro che si occupavano di erogare credito alle imprese e di gestirne i rapporti. Questa veniva considerata l'attività "più nobile" perché richiedeva conoscenze tecniche, capacità di valutazione, capacità di relazione ecc.
Era la foresta pietrificata del credito dove praticamente nessuno "cambiava banca" e dove solo alcune banche di maggiori dimensioni (BNL, COMIT, CREDIT, BANCO DI ROMA) impiegavano risorse finanziarie non indifferenti per formare i propri quadri direttivi. Io vengo dalla scuola di formazione ed addestramento della BNL. Ed infatti allora c'era una certa differenza di preparazione tra i funzionari dei grossi Istituti e quelli delle piccole banche che però avevano dalla loro la maggior conoscenza del territorio.   
Tutto ciò è gradualmente cambiato e sempre più velocemente negli ultimi anni:
-  le nuove tecnologie hanno ridotto drasticamente il numero di addetti per i lavori di back-office
-  l'attività di raccolta è diventata sempre più sofisticata, i libretti di deposito a risparmio si sono drasticamente ridotti, le banche hanno iniziato a proporre prodotti sempre più complessi e sofisticati, "costruiti e fabbricati" nelle direzioni centrali e "venduti" da addetti agli sportelli cui si è sempre più chiesto di vendere, vendere, vendere con una pressione commerciale continua ed asfissiante.
Molti di questi prodotti sono stati costruiti incorporando strumenti "derivati"con una forte componente di rischio che sono stati "trasferiti" ai sottoscrittori senza che avessero consapevolezza del rischio che andavano ad assumere, consapevolezza che spesso mancava anche in chi i prodotti li vendeva.
Nel frattempo anche l'attività di erogazione del credito cambiava pelle. Gli accordi internazionali (Basilea 1, Basilea 2 e Basilea 3) e le nuove tecnologie toglievano sempre più spazio alla "persona"che gestiva il rapporto con l'azienda e ne attribuivano sempre di più alla "macchina"(i bilanci venivano  fatti esaminare da un computer che dava un responso, il "rating interno"). Con una caratteristica di fondo: siccome il capitalismo italiano del dopoguerra si era sviluppato su basi di evasione fiscale, spessissimo il "rating"risultava scadente;quindi la capacità dell'impresa di ottenere credito si riduceva.
Tutte queste trasformazioni avevano come ulteriore conseguenza una forte eccedenza di personale bancario che portava alla istituzione di un fondo di solidarietà, interamente finanziato dalle banche e dai dipendenti, che determinava la uscita di scena di generazioni di bancari che, con tutti i limiti del caso, erano stati formati in una certa maniera ed una certa professionalità l'avevano.
E così si è arrivati al giorno d'oggi:
-  le operazioni "di massa" (bonifici e pagamenti vari) il cliente ormai se li deve fare da solo e se ricorre ancora alla banca paga somme di rilievo (5/7 euro per fare un bonifico che, fatto da casa, non costa niente).
- bancomat e carte di credito hanno sostituito i movimenti di contante, e sempre più li sostituiranno con l'entrata in vigore delle norme sulla tracciabilità.
-  il cliente che deve investire i suoi risparmi si rivolge ai "consulenti"che continuano ad avere un solo input: vendere, vendere, vendere.................i prodotti della banca.
- l'azienda che ha bisogno di credito si rivolge a funzionari sempre meno numerosi in quantità, con margini di autonomia ridotti, demotivati per i suddetti vincoli e perché la "carriera" non c'è più.
Quindi l'opinione pubblica ha ragione nel chiedere alle banche di sostenere l' economia, ma non dovrebbe ignorare o dimenticare quanto sopra ho cercato di enunciare.
Per quanto concerne la liquidità che le banche hanno ricevuto  dalla BCE all'1%, bisognerebbe ricordare che lo scopo prioritario di BCE è stato quello di predisporre uno strumento di pronto intervento nel caso che i vari stati dell' Unione più in difficoltà non riuscissero a collocare le nuove emissioni. E l'emergenza sotto questo profilo non è per niente finita, meglio ricordarselo.
Con ciò non voglio minimamente difendere l'operato delle banche, tutt'altro, ma anche qui c'è da sfatare un luogo comune. I bilanci delle banche sono molto meno solidi di quanto venga fatto credere, la crisi che si protrae ha determinato un aumento vertiginoso dei crediti in contenzioso, i tassi sostanzialmente bassi hanno ridotto lo "spread" tra costo della raccolta e ricavo dagli impieghi (in termini tecnici si chiama "margine d'interesse") e le zone d 'ombra sono parecchie.
Ma la smettano le varie Santanchè o le  Mussolini, che di queste cose capiscono la metà di chi non ci capisce niente, ad imperversare in televisione con aria proterva a sparare giudizi e valutazioni che danno alla opinione pubblica informazioni false e fuorvianti.
Il Presidente Ciampi, con la consueta saggezza, che gli viene dagli anni, dalla conoscenza approfondita delle problematiche, e dal fatto di essere Ciampi. non più tardi di due giorni fa ha lanciato un monito " le banche tornino a fare le banche", cioè a fare intermediazione creditizia, lasciandosi alle spalle la stagione dei derivati, delle obbligazioni strutturate, delle obbligazioni "index linked" e tutte le scorciatoie di questi ultimi anni per fare utili in fretta con operazioni ad alto rischio.
Sarà perché sono vecchio, ma tra l'opinione di Ciampi e quella della Santanchè io,chissà perché,  tendo a credere che quella di Ciampi sia migliore.
E spero che non porti iella il fatto che mentre scrivo queste note, stia ascoltando - con le cuffie- il Requiem in re minore KV 626 di Mozart , Direttore  Sir Colin Davis.
                                                                    

martedì 15 maggio 2012

DEDICATA A MIA MOGLIE

Trent'anni quest'anno, nella gioa e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte. Grazie, Grazie, Grazie.

IL GOVERNO MONTI - LE MISURE A SOSTEGNO DELLA CRESCITA

Stavo raccogliendo le idee per trattare l'argomento delle misure che il Governo Monti sta prendendo e che intende prendere a sostegno della crescita, quando sono accaduti  contemporaneamente fatti che oggettivamente indeboliscono le posizioni di chi mette al centro di tutto il rigore finanziario.
La vittoria di Hollande in Francia, la sconfitta della CDU di Angela Merkel nelle parziali di domenica, l'avvitamento della situazione greca, le difficoltà di tanti paesi, in primis il nostro, a mantenere gli impegni sul pareggio di bilancio, una crescente tensione sociale in tanti Paesi del nostro Continente, fanno pendere la bilancia verso politiche più orientate alla crescita che diano respiro all'affanno di un vecchio continente che ha scoperto all'improvviso che il tenore di vita di questi ultimi decenni, lo stato sociale a fatica costruito sono a rischio.
Cosa deve fare Monti , secondo me, e tenuto conto che gli spazi sono stretti come ho cercato a più riprese di illustrare?
a)  sbloccare quanto più possibile i pagamenti arretrati che lo Stato deve fare ai suoi fornitori; sono i famosi 70 miliardi emersi solo recentemente e che stanno strozzando tante aziende;
b)  fare pressione sul sistema bancario affinché riprenda a finanziare con dovizia l'economia reale. Ho più volte ribadito che la BCE ha inondato di liquidità a basso costo(1%) il sistema bancario europeo con la prioritaria finalità di predisporre uno strumento di pronto intervento a sostegno delle emissioni pubbliche nel caso in cui il "mercato" non avesse assicurato le sottoscrizioni. Solo in subordine c'era l'obbiettivo di sostenere l'economia. Cercherò di dimostrare  nel post che dedicherò al "ruolo delle banche" perché è così difficile riaprire i rubinetti del credito e quale è il reale stato del sistema bancario europeo.
Quindi governo e sistema bancario debbono trovare le opportune sinergie per assicurare il maggior sostegno possible al sistema delle imprese;
c)  intervenire con determinazione su tutte le amministrazioni interessate affinché cessi lo " csandalo " dei mancati utilizzi dei fondi messi a disposizione dall' Unione Europea;
d)  continuare con determinazione estrema la lotta all'evasione perché solo da lì si possono recuperare risorse per poter ridurre la pressione fiscale sui ceti che la subiscono e far di conseguenza ripartire la domanda . Equitalia va forse condotta a svolgere il suo ruolo con maggiore "elasticità" e maggiore"umanità", ma convinciamoci che se lotta all'evasione deve essere fatta, deve essere fatta!
e) muoversi in tempi strettissimi  per l'elaborazione di una concreta azione di "spending review" senza guardare in faccia nessuno. Questo governo è perduto se si lascia condizionare o ricattare dalle forze politiche che lo sostengono. Ci sono margini larghissimi per ridurre il costo degli apparati, il costo della politica, e colpire la corruzione.
Prenda decisioni, le presenti in parlamento, ponga la fiducia, e poi ciascuno si prenda le sue responsabilità;
f)  il governo non deve avere paura di se stesso e non deve avere paura delle critiche che gli provengono da un personale politico completamente screditato che dovrebbe avere il buon gusto di tacere.
Salvo, ma solo parzialmente, il mio PD, IDV e la parte più concreta di SEL.Grillo è una novità che non può essere relegata nel recinto della "antipolitica" perché esprime esigenze concrete e reali-
g)  Monti deve convincerci (prima di dover convincere gli altri), che è l'unica risorsa su cui il Paese può contare in questo momento per evitare il tracollo. Lasci starnazzare le varie Santanché, Mussolini o i direttori del "Giornale" o di "Libero".  Non abbia paura di promettere "lacrime e sangue", ma non deve mai dimenticare che "lacrime e sangue" li deve chiedere innanzitutto e soprattutto ai ceti che più hanno e che meno hanno dato finora.
EQUITA', EQUITA', EQUITA' un moderno stato democratico non può e non deve essere una giungla in cui il più forte prevale, ma una comunità che cerca il "ben essere" della maggior parte dei cittadini.
Da qui parte tutto, le misure concrete sono poco più di un dettaglio. E comunque le misure per stimolare la crescita debbono essere elaborate e condivise a livello europeo, vista la stretta interconnessione tra le economie e le vicende dei singoli stati dell'Unione.                                                  

lunedì 14 maggio 2012

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 31 MARZO 2012

E' uscito come sempre a metà mese il supplemento al bollettino mensile con i dati sul debito pubblico aggiornati al 31 Marzo. Ormai non li commento neppure più: mi limito ad evidenziare la crudezza delle cifre.
Il debito ha fatto registrare un nuovo record assoluto.1.946 miliardi con un incremento di 18 miliardi in un solo mese. Nei primi tre mesi del 2012 il debito è già cresciuto di 49 miliardi Il debito in mano a non residenti si è ulteriormente ridotto, seppur di poco, a 730 miliardi.
I titoli a medio/lungo termine  sono 1.475 miliardi con una duration di 7,4 anni.
Ogni mese che passa emergono nuove falle, nuovi buchi e veramente tutto appare come un pozzo senza fondo nel quale il Paese è stato fatto precipitare come in un gorgo.
Questa è la situazione che Monti ha ereditato e non vanno dimenticati i 70 miliardi di debiti non pagati ai fornitori, crediti non riscossi da parte di questi ultimi che stanno strangolando le aziende, ed il rischio sui derivati..
E bene ha fatto Monti, malgrado prudenza avrebbe consigliato il silenzio, a ricordare che se ci sono dei responsabili dei suicidi di cui le cronache danno conto, questi vanno cercati in "chi ha ridotto nello stato in cui è stata ridotta, l'economia del Paese"
Monti ha un passaggio stretto, molto stretto, qualche errore l'avrà pur fatto, ma ho l'impressione che non ci si renda conto della gravità della situazione, soprattutto le forze politiche che vanno avanti come se nulla fosse accaduto
Nel prossimo post riprenderò a parlare delle misure per la crescita.

ASSENZA

Giovedì mi ricovero in una clinica specializzata in riabilitazione dell'apparato muscolo-scheletrico. I dolori cervico-dorsali sono forti, la mobilità delle spalle e del tronco sempre minore, la postura anomala con conseguente compromissione dell'equilibrio. Starò via un mese. Non ho ancora deciso se portare con me il computer portatile o no. Mentre stavo scrivendo queste poche righe l'amico Carlo Torretta mi ha portato un regalo graditissimo, delle incisioni rarissime di Enrico Caruso che, sebbene tecnicamente piene di difetti- come ovvio visto che risalgono all'inizio dello scorso secolo -  testimoniano un'epoca e un gusto come meglio non si potrebbe. Dicevo che Carlo è venuto a casa mia ed ha potuto verificare la necessità di cure in una struttura.
Volendo trovare un lato positivo dell'esperienza che andrò a fare, potrei dire che può essere l'occasione per un bilancio di vita, per un riesame con me stesso del percorso che ho alle spalle e delle aspettative per quello che ho ancora davanti.
Vedremo; comunque se non mi leggete per qualche giorno, il motivo è questo. Che se poi mi rimettono in sesto, non mi vedrete più per mesi. Ma in tal caso porterò sicuramente con me  il pc ed allora i post saranno essenzialmente resoconti di viaggio

UNIVERSITER CASTELLANZA

Domani martedì 15 Maggio termina l'anno scolastico all'Universiter di Castellanza. Mercoledì 16 ci ritroveremo per la cena di fine corso.
E' stato un anno un po' anomalo nel corso del quale gli incontri del martedì si sono sempre più trasformati in momenti di scambio di opinioni, valutazioni, previsioni tra adulti consapevoli che si interrogano sul dove sta andando il Paese, preoccupati più che altro per il futuro di figli e nipoti. Da parte mia ho ritenuto utile svolgere più che altro il ruolo che Platone attribuisce nei suoi dialoghi a Socrate (mi si perdoni l'irriverente accostamento), quello di chi cerca di stimolare riflessioni, collegamenti, giudizi in un momento storico estremamente difficile e delicato non solo per l'Italia ma per la comunità internazionale nel suo complesso e con la consapevolezza di aver contribuito a far  comprendere quanto sia importante la conoscenza delle problematiche economiche e del linguaggio economico-finanziario per la comprensione della realtà tutta.
E' con questo spirito che chiudo l'anno con la speranza di ritrovarci tutti quanti in autunno a commentare una realtà meno drammatica dell'attuale.
Un ringraziamento pertanto a tutti coloro che hanno la bontà di seguirmi, all'Universiter che mette a disposizione strutture e organizzazione, ed un arrivederci sincero a dopo l'estate.                                                                                                                                                                                                                            

domenica 13 maggio 2012

LA NOTTE

Questa canzone la dedico a tutti e a tutte coloro che hanno perso un amore tragicamente o semplicemente l'hanno perso. Perché sono convinto che " Similibus similia curantur"

IL GOVERNO MONTI - LE MISURE A SOSTEGNO DELLA CRESCITA

Riprendo con l'esame e il conseguente mio giudizio sull'operato del governo Monti.. Avevo lasciato il mio post di Domenica 6 Maggio al punto: "ci rimangono da affrontare due argomenti: le misure per la crescita ed il ruolo delle banche"
Due argomenti di peso, direi
Cominciamo con il primo facendo una premessa. Come fino a sei mesi fa nessuno sapeva niente dello spread che è ora diventato argomento di conversazione comune, così il tema della "crescita" è diventato solo in queste settimane una specie di "mantra"che i media ci rovesciano addosso ogni giorno.
Facciamo un po' di ordine. Col dire che a grandi linee ci sono due scuole di pensiero in ordine alle misure da adottare per affrontare e risolvere i problemi della crisi:
. la prima, nella quale si riconoscono principalmente le autorità monetarie (Bundesbank) ed il governo tedeschi, sostengono che senza una politica di rigore nel governo dei conti pubblici non si può fare nessuna politica  economica di lungo respiro per cui viene data assoluta priorità ai temi del rigore dei conti, dell'equilibrio di bilancio, del contenimento dell'inflazione, del rispetto delle regole di Maastricht che, in effetti, tutti gli Stati hanno accettato nell'aderire all'Unione europea e all'area euro. Il professor Monti in linea di principio sarebbe vicino a questa linea
- la seconda che, pur avendo chiari gli obbiettivi, sostiene che se si "strozza" troppo l'economia si rischia di trovare un malato senza febbre ma................morto. Per cui ritiene che debbano essere messe in moto una serie di misure atte a sostenere la crescita anche a scapito di un più rapido raggiungimento degli obbiettivi di risanamento. Una politica latu sensu "keynesiana"che non guardi agli equilibri di bilancio come a un vincolo assoluto. Il politico Monti sta cominciando a tener conto anche di questo aspetto.
Apro una parentesi su John Maynard Keynes, Carneade fino a poche settimane fa ed ora gettonatissimo.
Keynes è un economista inglese, nato nel 1883 e morto nel 1946, che nel 1936 riunì nella sua "Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta" i princìpi della sua visione economica che si sostanziano nella affermazione della necessità dell'intervento pubblico nell'economia, con misure di politica fiscale e monetaria, qualora una insufficiente domanda aggregata non garantisca la piena occupazione. Chi scrive sarebbe in linea di principio favorevole a questa scuola di pensiero ma con un MA grosso come una casa per quanto attiene al nostro Paese. Si può fare, si deve fare per  fronteggiare una crisi congiunturale in un'economia sostanzialmente sana e gestita da persone serie e competenti. Ma con un debito di duemila miliardi e con l'economia data in mano a Berlusconi e a Calderoli difesi a spada tratta da Scilipoti e De Gregorio, altro che Keynes ci vuole. Ci vuole prima di ogni altra cosa una rigenerazione morale, una palingenesi etica, come sostengo da tempo, e che ritengo "conditio sine qua non" di tutto.
Ma al riguardo ho poche speranze e parecchi dubbi.
Dunque misure a sostegno della crescita, invocate peraltro non solo in Italia.
In effetti se il PIL (anche lui ormai più conosciuto dei pelati Cirio) non cresce mancano le condizioni oggettive per iniziare un risanamento. Cosa si deve fare ,allora?
 Una ulteriore ma necessaria premessa, innanzitutto. Nel dopoguerra l'Italia ha conosciuto 25 anni di continuo e rapido sviluppo (dal 45 alla fine anni sessanta) per effetto dell'azione concomitante di tre soggetti.
- una imprenditoria piena di voglia di fare e di mettersi in gioco.
- il sistema delle partecipazioni statali che aveva creato centinaia di migliaia di posti di lavoro in particolare nelle regioni del Sud.
- il sistema delle multinazionali che allora "delocalizzavano" da noi
Ora di questi tre soggetti, le multinazionali da tempo hanno spostato l'attività produttiva altrove, il sistema delle partecipazioni statali non c'è più (rimaneva FINMECCANICA che è stata spolpata come mai da dirigenti incapaci e corrotti)), ed il sistema delle imprese è ridotto in quantità, è concentrato in alcune regioni del centro nord ed è oggettivamente meno vitale e motivato rispetto a cinquanta anni fa.
Vedo che ho messo parecchia carne al fuoco. Per ora mi fermo qui. La seconda parte in un nuovo post.

IN RICORDO DI MAURIZIO CEVENINI

Non ho conosciuto Maurizio Cevenini. Quel poco che sapevo di lui lo avevo tratto da articoli di stampa o da discorsi fatti con amici bolognesi.
L'immagine che me ne ero fatta era quella di un uomo intelligente, aperto, colto, ironico ed autoironico, onesto, cioè esattamente quello che io intendo debba essere un uomo politico "di sinistra" al giorno d'oggi. Che l' ideologia del passato rispetta e non disconosce, ma che sa benissimo che "buona politica" è arte del possibile "hic et nunc" senza scorciatoie né fughe in avanti.
Ora Cevenini non c'è più ed è stato lui a scegliere il tempo e il modo. Mi piace ricordarlo come me lo ero raffigurato nella sua Bologna che, sebbene ovviamente di versa da quella che ho conosciuto io quaranta anni fa, rimane sempre quanto di meglio questo Paese sa esprimere.

venerdì 11 maggio 2012

GENOVA

Siamo appena tornati da Genova dove abbiamo trascorso una bellissima giornata in famiglia e con cari amici. Mi perdoneranno quelli cui non ho telefonato ma i tempi erano veramente stretti e poi.........ci saranno altre occasioni a brevissimo.
Tornato a casa ho aperto i due articoli che ho scritto su Genova in passato:
"Perché amo Genova" del 20 Marzo 2011
"Ancora su Genova e sulla genovesità" del 12 Aprile 2011
Non ne cambierei una virgola.
Strana città, Genova, bellissima e piena di fascino e, quando è inondata di sole come oggi,  una meraviglia assoluta

E' MARIO MONTI UN CINICO E SPORCO FASCISTA LONGA MANUS DEL POTERE DELLE BANCHE DEI POTERI FORTI A CAPO DI UN GOVERNO DI ESTREMA DESTRA..................................................O NO ?

Nelle scorse settimane ho cercato con una serie di articoli di "argomentare" i motivi del mio sostegno  al governo Monti e "argomentare", dall'altro lato, il mio dissenso.
Perché, voglio chiarire una volta per tutte, non ne posso più di parole in libertà, di gente che sostiene questo o quell'altro senza sapere il perché, di giudizi dati sulla base della "lettura" di questo o quel quotidiano, di questo o quell'altro notiziario televisivo. E noto con disperazione che la gente dimentica con facilità quello che è avvenuto in  passato, anche quello più recente, e difficilmente riesce ad avere una propria opinione "motivata" su quello che potrà essere il quadro futuro.
Ho usato il virgolettato per sottolineare due parole chiave: "argomentare" e "motivata" perché bisogna "motivare" ogni propria presa di posizione ed "argomentare" tutte le proprie affermazioni.
Concludevo il mio post del 2 Maggio, che ho intitolato non a caso "Ancora sul governo Monti - Il mio giudizio"                                          
con la seguente affermazione:
" E io ho stima di Monti perché qualche anno fa Berlusconi, che voleva liberarsi di Tremonti, gli offrì il posto di ministro dell'economia. Ma nel caso bisognerà dire la verità agli italiani, osservò il professore. Ma io ho firmato un contratto con gli Italiani...........................Non se ne fece niente. Ricordarlo non fa male....... Lunga vita a Lei, Professore e God bless Italy"
 E nel successivo post del 6 Maggio che ho titolato "Essere o apparire- una difesa argomentata e non senza riserve dell'azione del governo Monti"- nel quale ho commentato una per una le misure prese dall'esecutivo - concludevo dicendo""A questo punto rimangono da affrontare due argomenti: le misure per la crescita e il ruolo delle banche. Mi riservo di farlo con un post a parte."
E siccome sono due argomenti complessi che richiedono tempo e lucidità di pensiero per essere affrontati seriamente, nei giorni successivi ho tergiversato parlando di musica (Fiorella Mannoia, i madrigalisti) della guerra per bande all'interno della Lega , di ristoranti, di globalizzazione, di risultati elettorali. Ma sempre nel lunghissimo citato post del 6 Maggio mi permettevo rivolgermi a Monti dicendo "............vada avanti per la sua strada senza guardare in faccia nessuno che tanto nessuno ha il coraggio di farla cadere..................eviti solamente ingenuità e difetti di cominicazione e di comportamento suoi e dei suoi ministri. E pensi all'equità, all'equità, all'equità, all'equità e non perché lo dice Bersani ma perch é giusto."
Il professore non mi ha ascoltato. Tirato per la giacchetta a commentare i numerosi suicidi di questi giorni (implicitamente  veniva accusato direttamente di esserne lui la causa)ha detto " chiedetene conto a chi ha ridotto l'economia del Paese come l'ha ridotta." Sul piano sostanziale ha non una ma mille ragioni, ma ha fatto un errore: Certe cose, pur vere, si debbono pensare ma non si possono dire. Tanto è vero  che ha dovuto poi chiarire dicendo che non si riferiva al problema dei suicidi ed ha dovuto far addirittura degli elogi a Berlusconi.
In sintesi alla domanda che pongo nel titolo rispondo "NO" ma devo motivare il perché. Lo farò in un prossimo post. Tra mezzora debbo partire per Genova dove passerò la giornata e non ho tempo. Intanto pubblico.

giovedì 10 maggio 2012

I MADRIGALISTI: SIGISMONDO D'INDIA, LUZZASCO LUZZASCHI, LUCA MARENZIO,CLAUDIO MONTEVERDI

Qualche amico mi ha detto: da un po'di tempo quando scrivi di musica parli di musica "leggera", Fiorella Mannoia, Vasco ecc.. Torna a parlare di musica "classica", di musica "colta". E va bene, mentre sto preparando il post dedicato al governo Monti e alle misure "per la crescita" parliamo di musica colta. Vi avverto che ve la siete cercata voi. Parleremo del "madrigale" e dei "madrigalisti" in particolare dei quattro di cui al titolo.
Innanzitutto cosa è il MADRIGALE ?
Il Madrigale è un componimento lirico o una composizione musicale, in genere per gruppi di 3/6 voci, che si diffuse nel nostro Paese a cavallo tra quello che chiamiamo "rinascimento" e quello che chiamiamo "barocco", quindi tra la seconda metà del '500 e la prima del '600
L'etimologia è incerta: qualcuno lo fà derivare dal latino  volgare "mandria.mandrialis con riferimento al contenuto "pastorale"oppure dal provenzale "mandra gal" cioè "canto pastorale"o anche dallo spagnolo "mandrugada" cioè "canto dell'alba"
In effetti i primi madrigali li troviamo già nel '300 e sono in genere a due voci, una lirica e la seconda più bassa con funzioni di sostegno armonico, la stessa svolta dal "basso continuo"nella musica barocca. Poi ci fu un lungo periodo di "eclissi" del genere che invece ritornò in auge e raggiunse pieno sviluppo nella seconda metà del cinquecento. Il madrigale del '500  è molto più variato di quello del 'XIII. Ce ne sono arrivati circa 40.000 pezzi. Nel 1520 fu pubblicato a Venezia un libro di musiche di Bernardo Pisano e negli anni successivi opere di Sebastiano e Costanzo Festa, di Jacopo de Toscana, Cipriano de Rore. Ma è nella seconda parte del 500 che il genere raggiunge il suo massimo sviluppo. La forma più diffusa è a 5 voci. Autori più significtivi Orlando di Lasso, Luca Marenzio, Carlo Gesualdo di Verona, Luzzasco Luzzaschi, Sigismondo d'India
Per terminare con il più grande: Claudio Monteverdi che scrisse ben 9 libri di Madrigali. Nei madrigali a partire dal libro quinto viene aggiunto il "basso continuo"
Perché  nel titolo ho messo i quattro nomi che ho messo? Perchè sono quelli  che ho io edizioni "LA GLOSSA"ed eseguite dal complesso "LA VENEXIANA"   
Buona giornata e buon ascolto.                                                              .

martedì 8 maggio 2012

SINTETICO GIUDIZIO SUI RISULTATI ELETTORALI

Mi sembra che la chiave di lettura dei risultati delle amministrative sia questa:
- la gente ha perso completamente fiducia nei confronti della politica e sta confusamente cercando punti di riferimento che  non ha. Ha creduto in Berlusconi e finalmente si è  accorta di che tipo di persona fosse. Ha creduti in Bossi e nella Lega  e abbiamo visto tutti cosa è  emerso. Il popolo si sinistra non si entusiasma di fronte al PD, ancora alla ricerca di una sua identità e di un suo equilibrio, ed anche Vendola ha perduto parecchio smalto. Il terzo polo non scalda gli animi;
La gente è smarrita e confusa e non sa dove andare. Avverte però che le sue condizioni economiche stanno arretrando e si prefigura  un futuro sempre più incerto
- allora,come una farfalla impazzita alla ricerca di una via di uscita dallo spazio chiuso in cui si dibatte, cerca disperatamente e confusamente punti di riferimento. Che in questo momento trova o in amministratori locali che hanno ben operato o in Beppe Grillo e nel movimento 5 stelle, se non è già giunta alla conclusione che sia meglio non andare nemmeno a votare. E' riduttivo confinare Grillo nello stereotipo della antipolitica. Grillo raccoglie intorno a se il disagio di una parte sempre crescente di cittadini, di cittadini in genere giovani, che si aggrappano a lui come ad un ancora di salvezza.
E mentre la nave affonda e i politici degli apparati tradizionali vanno in televisione a mettere in scena l'eterno minuetto per cui nessuno ha mai perso, il Paese è in mezzo alla tempesta con pochissimi fari su cui puntare lo sguardo: il Presidente Napolitano, il Premier Mario Monti e poco altro.
Il Paese non è messo bene, lo sostengo da tempo, ed ha bisogno di recuperare virtù antiche. E' un nostro dovere contribuire a farlo soprattutto nei confronti delle nuove generazioni. Ci riusciremo?
Ottimismo della volontà, pessimismo della ragione

domenica 6 maggio 2012

LA GLOBALIZZAZIONE - FIORELLA MANNOIA - IL MELTING POT

Una parola che ormai è entrata nell'uso comune in quanto televisione, giornali, media in genere la sottopongono  ogni giorno all'attenzione di noi tutti è la parola GLOBALIZZAZIONE
Globalizzazione, chi era costei?
Se apro Wikipedia trovo questa definizione: "Con il termine globalizzazione si indica il  fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto principale è una decisa convergenza economica e culturale tra i Paesi del Mondo"
La parola viene usata essenzialmente dagli economisti ma è strumento interpretativo dei sociologi, degli studiosi di linguistica di ogni branca dell'attività umana.
Io la semplifico così: "le moderne tecnologie, in particolare Televisioni satellitari,Internet, Skype, le mails, consentono di avere un pianeta continuamente connesso tra le sue varie aree, parti e componenti, sicché le distanze vengono annullate , il mondo si confronta continuamente con se stesso e gli scambi diventano sempre più fitti"
La globalizzazione ha come causa e conseguenza insieme il "melting pot"cioè la presenza all'interno di una comunità, di un'area geografica, di una nazione, di un continente, del mondo intero di elementi diversi per cultura, religione, usi, costumi, lingua, che sono chiamati a confrontarsi e a convivere.
Se questo è l'assunto, cosa c'entra Fiorella Mannoia? C'entra e tanto secondo me, perché il suo ultimo album, intitolato SUD, ha come tema  e linea guida proprio i temi del "melting pot" e della "globalizzazione". L'album contiene 12 pezzi che disegnano un percorso musicale, poetico, culturale attraverso queste problematiche. L'album a mio avviso è bellissimo tutto ed i pezzi tutti di alto livello  musicale e poetico. I miei pezzi preferiti sono "In viaggio" "Portami via", "Luce", "Non è un film"- crudo e pesante come un pugno nello stomaco - e l'ultimo: "SUD" sulle note di Piazzolla..
Se la cosa vi interessa, ascoltatelo e vedete se il vostro giudizio collima con il mio. Buon ascolto.

ESSERE O APPARIRE - UNA DIFESA ARGOMENTATA E NON SENZA RISERVE DELL'AZIONE DEL GOVERNO MONTI

Repubblica ha lanciato una nuova interessante iniziativa editoriale. 23 DVD con il Teatro di Pirandello che, lo sappiamo tutti, si basa sul conflitto tra l'essere e l'apparire, tra quello che si è e quello che gli altri vedono che tu sei. E', il teatro di Pirandello, la chiave di lettura forse più idonea a sostegno di quello che vado a dire.
Mi spiego. Il governo Monti è entrato in una spirale di critiche da parte di tutti,  viene accusato delle più grandi nefandezze e quasi si rimpiange l'esecutivo Berlusconi. La stampa dell'ex regime(in primis Il giornale e Libero) spara a zero e sta veicolando una serie di informazioni false per nascondere le responsabilità degli esecutivi "politici" e "costruire" giorno dopo giorno una immagine negativa del governo "tecnico" che io meglio chiamerei "governo di salvezza nazionale". E gli altri media si accodano per cui il risultato finale è una ulteriore disinformazione dell'opinione pubblica che viene condotta a "pensare" quello che "altri" hanno interessi che pensi.
Entriamo nei dettagli; a Novembre l'Italia era sull'orlo del baratro con un Premier chiaramente "fuori  di testa" un ministro dell'economia che si era "eclissato" e la speculazione internazionale pronta a piombare come avvoltoi sulla preda Italia per "fare soldi" sulla pelle degli italiani.. Quando parlo di speculazione internazionale mi riferisco soprattutto agli "hedge funds", cioè ai fondi speculativi  la cui "mission" è speculare senza guardare in faccia nessuno, ma mi riferisco anche al fatto che gli "investitori istituzionali"( fondi pensione, assicurazioni, banche), vista la situazione generale del Paese stavano disimpegnandosi dal "rischio Italia" non rinnovando i titoli del nostro debito in scadenza o vendendoli con largo anticipo sulla scadenza naturale.
Parliamo  di cifre e con le cifre (tratte dal supplemento  al bollettino mensile Bankitalia) altrimenti si va "a spanne"
Al 31/12/2010 il debito pubblico era di  1.842 miliardi di cui 811 miliardi detenuti da investitori non residenti
Al 31/10/2011 il debito pubblico era salito a 1.908 miliardi (aumento di 66 miliardi in 10 mesi)
Contestualmente i titoli detenuti da "non residenti" erano scesi a 789 miliardi, ulteriormente scesi a 734 miliardi a fine 2011 ( 77 miliardi in meno tra fine 2010 e fine 2011 e non per colpa di Monti il forte calo degli ultimi due mesi dell'anno, ma per effetto "trascinamento" della gestione Tremonti.
Cioè i non residenti si disimpegnavano e il debito pubblico cresceva. Chi comperava i nostri titoli in quella fase?  risposta: la "Banca Centrale Europea" e le maggiori banche nazionali.
Ma la cosa non poteva durare all'infinito, anzi stava già arrivando al punto di rottura.
Di più: il discredito che circondava il Paese aveva come conseguenza che il nostro Ministero dell'Economia" doveva offrire tassi sempre più alti per "reggere" con conseguente aggravio dell'onere degli interessi al servizio del debito. Detto in cifre il famoso"spread" era salito a fine ottobre a oltre 550 "basis points", punti base detto in italiano, centesimi detto in parole povere. Ma in campo internazionale la lingua attraverso la quale si comunica è l'inglese (con buona pace dei "barbari sognanti" o dei " cerchi magici") e quindi si deve dire "basis points"(Ieri lo spread era di 385 b.p.)
E qui voglio proprio fare una osservazione; cosa fosse lo "spread"a Settembre non lo sapeva praticamente nessuno, meno che mai il premier ora uscito che era impegnato a telefonare alle "olgettine"  o a farsi "ricaricare". Lo sapeva Tremonti, che infatti si era eclissato, Grilli, direttore generale del Ministero dell'economia, la dottoressa Cannata, Mario Draghi, allora governatore della Banca d'Italia, gli operatori sul mercato finanziario, i giornalisti specializzati e...............gli amici che seguono il mio corso di Economia all' Universiter di Castellanza con i quali questi ragionamenti facciamo da anni. Adesso anche le casalinghe  o i casalinghi più sprovveduti delle valli interne delle Alpi o  degli Appennini credono di sapere tutto sullo spread. Per non parlare del Renzo Bossi Trota che sullo spread ha fatto la tesi di laurea, in albanese.
Sulla "ricarica" o "rigenerazione" permettetemi di fare un riferimento "storico"; nell'antico  Egitto in onore del faraone, al trentesimo anno di regno, veniva celebrata una festa detta "Heb-Sed".(festa di Sed) nel corso della quale il re veniva "rigenerato"attraverso uno stato di catalessi provocato, sembra, con una pozione a base di fiori di loto; al risveglio, anche dopo parecchi giorni, il faraone era tornato nel pieno delle forze e pronto a difendere il proprio popolo di fronte a qualsivoglia nemico. La festa si ripeteva  poi nel corso dell'ulteriore periodo di regno anche più volte. Ramsete II fece l'ultima a 92 anni, poco prima di morire. I testi da quali ho ricavato e informazioni di cui sopra non riportano se i sacerdoti  usassero il viagra, o qualcosa di  similare, o chissà quale marchingegno. Come non si sa cosa si è inventato il Dr.Scapagnini, medico personale del premier uscito,  per assicurare la "rigenerazione" del suo assistito
Questa era la situazione a fine Ottobre e il default si avvicinava a forte velocità: Lo aveva capito il Presidente Napolitano, lo aveva capito Draghi, lo avevano capito i capi di governo dei principali Paesi industrializzati che temevano che l'insolvenza dell'Italia avrebbe scatenato una crisi internazionale dalle conseguenze imprevedibili, lo aveva capito Tremonti che in quella fase era di fatto "desaparecido". Non l'aveva capito il premier ora uscito sempre impegnato in altro. Glielo hanno fatto capire in tanti e tutti coesi e...........l'arcorauta ha dovuto fare il famoso "passo indietro", per senso dello Stato - dice lui - ma mi faccia il piacere - dico io.
E si arriva al governo Monti, che si insedia il 16 Novembre 2011, preceduto dalla nomina di Monti a senatore a vita,  peraltro del tutto meritata ai sensi del dispositivo della Costituzione, per togliergli la casacca di mero tecnico e di fargli indossare quella di "politico" con forte connotazione tecnica.
Monti è di fronte al baratro, deve ottemperare a quanto l'UE ha richiesto e che il governo Berlusconi si è impegnato a fare con la famosa "lettera", ve la ricordate?, che andava avanti e indietro tra Palazzo Chigi e gli organi comunitari. Deve dare un segnale forte di discontinuità, deve  ridare credibilità al Paese in modo che la speculazione si arresti. E il primo atto di governo è il provvedimento chiamato "Salva Italia"che contiene il "piano industriale e finanziario" dell'azienda Italia per il triennio successivo.
Il "Salva Italia", diventato legge il 22 Dicembre 2011, contiene severe misure di "stabilizzazione" dei conti per riportare sotto controllo il bilancio dello Stato
La manovra per il 2012 è di 34,9 miliardi lordi; ne ricordo i provvedimenti più importanti
- l'introduzione dell 'IMU (che, ribadisco, ancora non ha prodotto effetti. I primi li si vedrà con la dichiarazione di Giugno. Ma va sottolineato che una prima casa per una famiglia di 4 persone(marito, moglie, due figli) di fatto non paga niente. E' pesante l'aggravio per le seconde case) L'IMU vale 11,2 miliardi per le casse dello stato.
- aumento della addizionale regionale IRPEF, con effetto retroattivo al 1 Gennaio 2011, dallo 0,9 allo 1,23%( l'addizionale regionale vale 2,085 miliardi di maggiori entrate)
- possibilità data ai comuni di elevare l''addizionale comunale IRPEF allo 0,8%, limite massimo che è rimasto invariato.
- TRACCIABILITA': introduzione del limite di 1.000 euro per i pagamenti in contanti onde avere le "tracce" dei movimenti superiori a detta cifra (misura che mi trova completamente favorevole)
- SCUDO FISCALE: i capitali scudati sono stati colpiti con una imposta dell'1% ( e qui il governo doveva essere più pesante anche se mi pare ci fossero problemi tecnici, impugnabilità del provvedimento, a fissare una aliquota superiore) Lo scudo fiscale vale 1,095 miliardi.
- LUSSO : aggravio fiscale per auto oltre 185 kW, imbarcazioni oltre i 10 metri ed aerei Il lusso vale 453 milioni di maggiori entrate.
- IRAP: le imprese possono dedurre dall'imponibile l'IRAP pagata sul costo del lavoro, i giovani sotto i 35 anni e le donne godono del taglio del cuneo fiscale ed inoltre i nuovi contratti beneficiano di una deduzione di 10.600 euro contro i 4,600 precedenti (questa è una norma a favore delle imprese di cui nessuno si ricorda e vale 994 milioni di minori entrate)
PENSIONI: sono state introdotte importanti novità: il passaggio al sistema contributivo per tutti (misura condivisibile), abolizione della pensione di anzianità ( e questo è stato un grave errore. L'innalzamento dell'età pensionabile doveva essere fatto con gradualità. Così ha sconvolto la vita e le aspettative di molti. Oltretutto non c'era alcuna urgenza di farlo. Completamente ignorato il problema degli  esodati ed anche questo è stato un grave errore) Condivisibile invece, data l'emergenza, il blocco delle pensioni sopra i 1.400 euro che provoca un risparmio per le casse dello stato di 2,2 miliardi. Tutti gli altri  provvedimenti in materia pensioni valgono 1,06 miliardi e ciò conferma che si doveva agire in maniera diversa.
- BOLLI SUI TITOLI: la nuova norma prevede l'applicazione di uno 0,10%.e porta nelle casse dello Stato 1,2 miliardi. Condivisibile anche perchè più equa nel senso che è progressiva e non per scaglioni rispetto a quella introdotta in estate dal precedente governo
- AUMENTO DELLE ACCISE SUI PRODOTTI PETROLIFERI. misura sulla quale nutro riserve in linea di principio ma che porta immediati incassi dei quali il governo aveva urgente bisogno in quel momento
- LOTTA ALL'EVASIONE :ho sempre considerato importantissima per la lotta all'evasione, che è un problema se non il problema centrale,  la misura che obbliga le banche ad inviare gli estratti conto di noi tutti alla Agenzia delle entrate. Come sono favorevole ai blitz che sono un deterrente E i primi risultati  della lotta all'evasione si cominciano a vedere.
- LIBERALIZZAZIONI: è stato fatto poco o niente ma ho sempre considerato lo strumento come non risolutivo
- RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO: sono stati fatti gravi errori da parte del ministro Fornero sia di forma che d sostanza e di fatto si è giunti ad una situazione di "impantanamento" che sarà difficile "sbrogliare" Ci deve metter mano direttamente Monti
- SPENDING REVIEW:  il ministro Giarda ha appena presentato le linee programmatiche per una revisione "strutturale" dei criteri di spesa Sono da sempre convinto che le cose possono andare a posto solo con un aumento delle entrate (principalmente lotta all'evasione) e razionalizzazione delle spese delle amministrazioni. C'è da incidere soprattutto sulla Sanità, che costa 110 miliardi all'anno, sulle spese degli organi centrali e degli enti locali, sui costi della politica. E' un compito immane anche perché la "corruzione" incide in misura notevolissima sulle cifre globali. ed è difficile tracciare i confini tra sprechi e corruzione che debbono essere drasticamente combattuti entrambi. Sono convinto che se vogliamo salvare veramente lo stato sociale (sanità, scuola, pensioni soprattutto) occorre incidere con il bisturi in questo comparto. Sono pertanto completamente favorevole alla nomina di Amato, di Giavazzi e di Bondi, soprattutto di quest'ultimo. Il lavoro da fare è enorme e va fatto bene e per prendere misure che incidano strutturalmente sui costi della macchina pubblica, per cui ben vengano i tre. Li giudicheremo per quello che sapranno proporre e fare. Con l'avvertenza che non possono più essere fatti sconti a nessuno, nè  alla Chiesa, nè al personale politico nè a lobbies di alcun genere. E, soprattutto, le misure anticorruzione debbono prevedere sanzioni pesanti perché solo così possono essere efficaci. E per favore non diciamo chissà quanto ci costano i tre. A Gennaio il debito pubblico è salito più di un miliardo al giorno.............siamo seri.
A questo punto rimangono da affrontare due argomenti: le misure per la crescita  e il ruolo delle banche. Mi riservo di farlo con un post " a parte".
In sintesi è più importante ciò che è o ciò viene fatto apparire? Ecco perché Pirandello c'entra. La democrazia richiede corretta informazione. Solo così i cittadini sono e rimangono tali. Io per restare "cittadino", come è indicato nel frontespizio del mio blog, cerco di documentarmi e cerco di ragionare con dati concreti alla mano. Ma per convincermi di una cosa occorre che chi cerca di farlo  adotti analogo metodo. Non mi piacciono gli "spannish" men né chi urla per far valere le proprie ragioni. Fatta questa premessa sono pronto a dialogare con tutti.

















sabato 5 maggio 2012

Buon compleanno, piccolina!

Oggi  la nostra Beagle, compie quattro anni . Essendo nata in Sicilia cioè in Magna Grecia , Milena l'ha chiamata Clio, come la musa della storia.
Noi la riteniamo bellissima e intelligentissima ( non ha bisogno di laurearsi  in Albania !)
Ha due soli difetti: è vorace come il papà e ha la testa dura (la diretta interessata la chiama tenacia) come la mamma. Ma anche due grosse virtù : è affettuosissima e di una dolcezza incredibile con i bambini.




5 / 5 / 2012

I MIEI RISTORANTI

Dopo le fatiche del "De bello padano", che ha ottenuto un certo successo a giudicare dalle telefonate che ho ricevuto, e considerato che la cronaca giornaliera offre solo spunti che portano alla depressione, è il caso di occuparci di materia più frivola. Oggi parleremo di ristoranti
La buona tavola, soprattutto se condivisa con amici "giusti", è una delle cose più piacevoli della vita perché consente di unire le piacevolezze del gusto a quelle della conversazione e dello stare insieme.
Premesso che Milena per giudizio unanime è una ottima cuoca, e che, conseguentemente si sta benissimo anche a casa, quando usciamo, ormai da parecchio tempo o andiamo in trattorie dove ancora con 12/15 euro si mangia discretamente bene (ne conosciamo parecchie) o andiamo in ristoranti di livello dove il pranzo o la cena assumono le caratteristiche di una "esperienza"di cui ci si ricorda nel tempo e di cui rimane traccia nella memoria. Evitiamo i ristoranti che definiamo medi  dove si spendono magari 40/50 euro a persona per mangiare banalità del classico primo(o antipasto) secondo con contorno, dessert, caffè, liquorino finale offerto dalla casa in ambienti anonimi.
Con la guida dell'Espresso come baedeker, la preferiamo alla Michelin troppo "french oriented", di tanto in tanto facciamo nuove scoperte. Il 2 Maggio ci trovavamo a Vigevano e abbiamo fatto visita ad un ristorante che la guida segnalava con un punteggio di 15,5 (e che poi abbiamo scoperto avere anche una stella Michelin) che si chiama "I  Castagni" Per arrivare un disastro perché è in mezzo alle campagne ed anche il navigatore ha avuto problemi. Una volta arrivati ed accolti gentilmente da un signore che probabilmente è il papà della titolare, il quale ha subito intuito le difficoltà appena superate, siamo stati accompagnati nella sala dove siamo stati presi in consegna dalla titolare, una signora raffinata con tutte le caratteristiche della "ostessa" di classe.. Bella sala, belle sedie, belle tovaglie, bella cristalleria e bella posateria. Ambiente raffinato  che trasmette sensazione di  benessere e di eleganza senza alcuna caduta di stile.
Dopo l'aperitivo di prammatica, un ottimo "bollicine" italiano, passiamo alla scelta del menu e optiamo per il menù degustazione più semplice per accompagnare il quale scelgo un "etna bianco"che si rivelerà scelta assolutamente "azzeccata". Da qualche tempo in Sicilia si sono affermate delle case vinicole che fanno prodotti eccellenti, bisogna solo conoscerle.
Il menù:
- Carpaccio di lavarello affumicato su insalata russa di verdure e cereali
- Brodetto di crostacei, filetto di gallinella e frutti di mare con polenta ai pomodori secchi
- Lasagnetta di pasta alle castagne
- Risotto Carnaroli alle verdure mantecato con quartirolo (assolutamente divino)
- Anatra arrosto su  tortino di patate e cipolla
- Assortimento di piccoli dolci o assortimento di formaggi (ne abbiamo preso uno ed uno e abbiamo diviso)
- caffè con possibilità di scegliere tra zucchero di canna, zucchero normale, fruttosio (io il caffè lo prendo senza zucchero)
Due ore piacevoli trascorse in serenità. Il conto, direte voi. In linea, rispondo io
Menu a 55= 110 + 17 il vino (assolutamente onesto) + 12 gli aperitivi + 6 i caffè + 4 la minerale= 
Euro 149 quindi 75 ciascuno.
Ora è meglio precisare che non è che andiamo tutte le settimane in ristoranti del genere, ma di tanto in tanto, in occasione di ricorrenze o anniversari o semplicemente perché ci va, sì.
Qualcuno potrebbe obbiettare che con la crisi che c'è parlare di certe cose, soprattutto da parte di uno che si definisce "di sinistra,  potrebbe essere evitato.
Rispondo: premesso che il conto lo pago io e non lo paga qualcun altro a mia insaputa, premesso che il mio dovere di contribuente lo faccio, anche perché sono soggetto a ritenuta alla fonte e quindi ........, premesso questo riterrei ipocrita trincerarmi dietro un "pauperismo" di facciata, anche perché durante il corso della vita ho avuto lunghi periodi di convivenza con un quadro generale meno favorevole, periodi che non dimentico. E la mia, la nostra, apertura verso chi in questo momento è meno favorito la riempiamo anche di contenuti; ma parlare di questo sì  che sarebbe inopportuno e non elegante.
Il ristorante "I castagni" ha un sito ben fatto che presenta in maniera esauriente le caratteristiche del ristorante stesso.

venerdì 4 maggio 2012

DE BELLO PADANO - LIBER 1

da un'idea di Alberto Pirani
Consulenza storica e linguistica: Milena Mauceri
Del maccheronico responsabile unico Alberto Pirani

Padania est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt qui nunc appellantur "piemontesi" aliam Veneti , tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra lombardi vel galli, appellantur.
Hi omnes lingua, institutis, legibus inter se differunt
Gallos ab piemontesis Ticinum flumen, Garda lacus a Venetis, dividit.
Horum omnium fortissimi  sunt Piemontesi propterea quod a cultu atque humanitate provinciae longissime absunt, minimeque ad eos mercatores saepe commeant atque ea quae ad effeminandos pertinent important proximique sunt Helvetici qui trans Alpes incolunt, quibuscum continenter bellum gerunt.(dux Borghetius)
Passano duemila anni e:(la butto sul maccheronico ma potrei farla anche in bella lingua, perdendoci un po' di tempo)
"Lombardi divisi sunt in factionibus duo:
- una "magicum cerclum" appellatur, quae fidelis est duci maximo Umberto, Bossiana gente
- altera fidelis duci non maximo Roberto, maroniana stirpe, "barbaros sognantes" appellatur, foederata cum veneta civitate Verona,
"magicum cerclum habet dux operativus Reguzzonus Marcus, cum socero suo Speronus, de bustocca civitate, et iuvenis conductor Renzus, qui etiam "trota" appellatur, et qui pater suus in Albania studere mittit ut, contacto primitiva gente, intelligente parere posse. Sed etiam importante est Rosy, de mauriana gente, nigra pilo atque erinna similis, sed cum pallibus duo, quae populus senatusque fecit vicarius presidens. Francescus Belsitus de calabra gente et ndranghetiana familia sospectata commistione, curat argentum et aurum et diamantes custodiam et investimentos in lontanis terris.
Mulier maximi ducis curat magicas artes et custodiam familiae et scolam bossinam
"barbaros sognantes" armati sunt saggina scopibus, quia pulitiam facere volunt,  et traditores appellantur factione fidele duci maximo
Barbaros sognantes vincere parebant sed dux maximus sparigliavit et declaravit candidatus velle esse etiam si salus sua optima non est. Sed armata bustocca reagivit et convinctum habet ducem maximum pugnare pro argento, auro et pretiosibus petribus.
POPULUM BUEM QUAESIT PADUS FLUMINIS SORGENTES 
Qui exire potest vincitor feroce pugna.? Non sapemus  sed resultat Dante, Leonardo, Michelangelo in tumulibus suis revoltant et lacrimosa facie monstrantur.
O tempora, o mores , quousque tandem italiana repubblica resistere potest?
N.B. Si consiglia abbinare la lettura del presente scritto alla visione del film "l'armata Brancaleone"reperibile presso le migliori videoteche e scaricabile da internet