giovedì 30 giugno 2011

ESPERIENZE DI GUIDA DELLA PRIUS TOYOTA IBRIDA

Chi legge il mio blog sa che in dicembre ho distrutto la Yaris che avevamo per cui abbiamo deciso di comune accordo, mia moglie ed io, di rimanere con Toyota e di acquistare una ibrida , la Nuova Prius 1,8 active
L'esperienza dei primi mesi é assolutamente positiva.
Indicherò, di seguito, le principali caratteristiche tecniche, i punti forti, i punti deboli e le valutazioni complessive che mi hanno condotto a formulare il giudizio.
CARATTERISTICHE TECNICHE
- Cilindrata 1.798
- Auto ibrida alimetata da un motore elettrico della potenza max di 60 KW e da un motore termico a benzina della potenza max di 73 KW
- Consumi : 3,70/3,90  LITRI PER 100 KM
-Emissioni CO2: 89/93 g/km
- Velocità massima 180 km/ora
PUNTI FORTI
- vettura ibrida di ultima generazione; il motore elttrico é alimentato da una batteria che si ricarica trasformando l'energia cinetica delle frenate in energia elettrica. Consumi bassissimi.
- cambio automatico a variazione continua di rapporto: favoloso, leggerissimo e maneggevolissimo
-  silensiosità: quando a velocità basse é in funzione il motore elettrico la vettura è silensiosissima. Anche a
   velocità superiori il grado di rumorosità è di gran lunga inferiore alle vetture tradizionali
- i due motori interagiscono controllati dalla centralina elettronica e danno risultati assolutamente eccellenti
- emissioni bassissime: vettura con livelli di inquinamento di gran lunga inferiori alla media
- quattro modalità di guida: guida ibrida normale, guida ecologica per il maggior rispamio energetico, guida "power" più brillante per la guida in montagna e comunque per avere maggior scatto e ripresa, guida con sola batteria elettrica
- cruscotto avveniristico con un numero impressionante di funzioni e opzioni
- comodità superiore alla media soprattutto sui sedili posteriori
- facilissima da guidare una volta presa la mano e soprattutto adatta a chi fa fatica a guidare o per età o per acciacchi(servosterzo leggerissimo, non c'é necessità di cambiare
PUNTI DEBOLI
Pochissimi:
- esteticamente é bella ma può non piacere
- velocità massima 180 Km/ora :un po'bassa soprattutto in relazione alla "ripresa" non brillantissima
- lunga 4,46 e quindi con un raggio di sterzata molto ampio
- prezzo abbastanza elevato(28,500 euro il modello base + euro 4.000 di un pacchetto di oprionals tra i quali navigatore satellitare, assisstenza guidata alla retromarcia con telecamera posteriore, pannello solare per la ventilazione della vettura in caso di sosta sotto il sole forte, impianto stereo con 8 artoparlanti, cerchi in lega).
- elettronica a profusione che può mettere in difficoltà per memorizzare mille opzioni e mille modalità operative
Nel complesso un giudizio assolutamente positivo, per quel che vale il mio giudizio.

RINGRAZIAMENTI TARDIVI - MA PER QUESTO ANCOR PIU' SINCERI - ALLE 29 PERSONE CHE HANNO ESPRESSO LA LORO PREFERENZA SUL MIO NOME ED IN PARTICOLARE AI CONDOMINI DI VIA FAGNANO 27

Messe ormai alle spalle le elezioni amministrative di metà Maggio, insediatosi il 28 Giugno il nuovo Consiglio Comunale, lasciate decantare le cose,desidero ringraziare le 29 persone ( più me e mia moglie arriviamo a 31) che hanno espresso la loro preferenza sul mio nome per la nomina a consigliere comunale.
In particolare ringrazio i miei condòmini di via Fagnano 27; nel seggio 18, dove vota il condominio, ho avuto 15 preferenze e nel seggio 8 , dove votano i residenti nel quartiere, ho ottenuto 4 preferenze.
Con una buona dose di autoironia oso dire che se avessi ottenuto lo stesso risultato negli altri 80 seggi elettorali avrei avuto ben 1.215 preferenze , cioé  un successo travolgente
Ringrazio ancora, fuor d'ironia e con assoluta sincerità, chi mi ha dimostrato la sua stima. Certo é che Busto é una città ben strana. Per quattro anni e 11mesi i cittadini si lamentano ad ogni pié sospinto del sindaco, degli assessori , della maggioranza che governa la città da tempo immemorabile Poi, quando si tratta di votare, sono colpiti dalla sindrome del "braccino corto" (chi gioca a tennis sa cosa voglio dire) e la paura di cambiare torna ad avere il sopravvento.
Lo spettacolo che la maggioranza sta dando in questi giorni é deprimente, ma in democrazia chi vince ha il diritto/dovere di governare. Ma, sempre in democrazia, i cittadini hanno il diritto/dovere di controllare chi governa e i provvedimenti presi da chi governa.
Nei prossimi giorni mi occuperò del GRUPPO AGESP, cioé delle aziende " in house" attraverso le quali il comune esercita molti dei suoi compiti istituzionali. Penso che ci sia materiale interessante per fare qualche utile riflessione.

martedì 28 giugno 2011

LA MANOVRA

Esprimerò il mio giudizio sulla manovra quando il provvedimento sarà approvato. Certo è che se la manovra sarà quella che emerge dalle notizie odierne, l'unico giudizio che si può dare è che sia l'ennesima "furbata" del governo. Scaricare tutto l'onere sugli esercizi 2013 - 2014, cioè sul nuovo esecutivo che emergerà dalle elezioni del 2013, è irresponsabile, infantile, pericoloso per il Paese e per tutti noi. Non é più tempo di prender tempo.
Vedremo come reagiranno i mercati. La mia impressione è che tutto quello che sto scrivendo da tre anni si stia avverando con drammatica evidenza. Il sonno della ragione continua senza alcuna resipiscenza, il risveglio sarà - come ho scritto in passato e da lungo tempo - drammmatico.

I 316 CHILOMETRI ALL'ORA DI FRANCESCO SPERONI

La Lega é un partito popolare il cui elettorato è in genere caratterizzato da livelli di cultura non eccelsi e da condizioni economiche spesso modeste. Mi incuriosce, pertanto, sapere come gli elettori leghisti, in particolare i bustocchi, hanno valutato la performance dell'illustre concittadino che ha fatto conoscere a tutta Europa la punta di veloctà raggiunta sulle autostrade tedesche a bordo di una non meglio precisata "fuoriserie". Il video è scaricabile da You Tube, dal sito personale dell'illustre esponente politico ed é presente su molti quotidiani  on line.
Ora, io non voglio fare il moralista ma mi sembra, come dire, di non eccelso buon gusto essere orgogliosi, come Speroni sembra essere, della performance. Perchè:
a) perchè uno che va a 316 all'ora su un''autostrada di notte, superando ovviamente le vetture che lo precedono, non è nè un asso del volante nè un eroe E' semplicemente e banalmente un cretino
b) perchè il culto della velocità fine a se stesso  è un retaggio culturale delle classi subalterne negli anni 60'
c) perchè definire "fuoriserie" un'auto é una conferma del punto b. Non credo che nessuna casa automobilistica abbia costruito un auto ad hoc per il suo cliente bustocco.
d) perchè con tutti i problemi economici che anche gli elettori leghisti  hanno, ostentare disponibilità economiche di notevole entità - rivenienti da fonti di reddito a carico dei contribuenti, salvo errori, - é indice di povertà umana, culturale, etica
e) perché la performance fa il paio con il gesto dell'ombrello già ostentato al parlamento europeo; due facce della stessa medaglia
f) perché i motivi per vergognarsi di chi ci rappresenta sono già molteplici e non si sentiva alcun bisogno di ulteriori conferme
g) perché stasera si insedia il consiglio comunale di Busto e mi auguro che l'oggetto di queste righe non venga riconfermato nell'incarico di Presidente, anche in funzione della recentissima bravata
h) perché non si capisce più perchè dobbiamo pagare lautamente gente come Borghezio, il citato, ed anche il cosiddetto leader ché è in condizioni fisiche pietose che dovrebbero consigliargli l'opportunità di farsi da parte. Massimo rispetto al malato Bossi, nessuno al politico Bossi.
Ci sarebbero altre decine di buoni motivi  che giustificano il perchè.
Mi fermo qui, sono esausto.

lunedì 27 giugno 2011

IL SOTTOSEGRETARIO CROSETTO, IL MINISTRO TREMONTI L'ITALIA

Il sottosegretario Crosetto ha lanciato un durissimo attacco al ministro Tremonti accusando la manovra correttiva allo studio del Ministro dell'Economia di "schizofrenia". Anche Bossi ha preso le distanze dal ministro che tradizionalmente  è stato il più vicino alla Lega. In definitiva l'accusa, nemmeno troppo velata, è quella di manovrare per far cadere il governo, di giocare in proprio per sostituire Berlusconi. Anche le dimissioni del Dr. Milanese, al di là delle motivazioni ufficiali, sembrano un altro tassello nella manovra di isolamento dii Tremonti. Perché?
Perchè, a mio avviso, essendo ormai ridotta la politica ad una continua "guerra per bande,  avendo necessità sia Bossi che Berlusconi di recuperare consenso, essendo convinti che il miglior modo per farlo sia quello di una ulteriore "lenzuolata"di promesse, soprattutto in materia fiscale, la tattica migliore sia quella di presentare il ministro come l'affamatore del popolo e colui che si oppone, per mero capriccio, alle misure di riduzione del carico fiscale promesse dai due leaders(si fa per dire) sopracitati Del bene del Paese e dei rischi che corre la nostra credibilità internazionale e la tenuta dei conti pubblici non sembra che importi loro più di tanto.
Eppure i segnali arrivano sempre più numerosi, l'UE interviene in continuazione, le agenzie di rating hanno parlato e, soprattutto, hanno cominciato a parlare i mercati. Basta monitorare lo spread tassi tra il Bund tedesco a 10 anni e l'analogo nostro BTP, le prezzature dei CDS e le quotazioni del nostro mercato borsistico. Io sarò una Cassandra, ma non mi stancherò mai di ripetere che siamo su una polveriera e che sono a rischio risparmi, lavoro, la stessa struttura economica del Paese. Questa non è una mera difesa di Tremonti, che reputo il maggior responsabile della situazione in cui si trova il Paese; è una difesa del buon senso. Ma anche il buon senso sembra non aver troppo spazio da noi.

venerdì 24 giugno 2011

MARIO DRAGHI PRESIDENTE DELLA BCE

La nomina di Draghi a Presidente della BCE è ormai ufficiale e la si deve esclusivamente alle qualità professionali e di correttezza del Governatore della Banca d'Italia.
Avevo già scritto che il Presidente del Consiglio avrebbe rivendicato la nomina come un successo del Governo. Puntuale, mezzora fa, la dichiarazione del presidente.

giovedì 23 giugno 2011

MOODY'S

Moody's sta lanciando segnali uno dietro l'altro sulla stabilità finanziaria del nostro Paese.Il 17 Giugno ha minacciato di abbassare il rating sul nostro debito sovrano. Il 20 Giugno ha messo nel mirino le più importanti società la cui proprietà é riconducibile allo Stato (ENEL, ENI, FINMECCANICA).Ieri  ha messo sotto osservazione il rating di 16 tra le maggiori banche e ha declassato da stabile a negativo l'outlook sul rating a medio termine di altre 13 banche.
In una settimana tre segnali forti e univoci come se l'Agenzia volesse mettere le mani avanti. Intanto l'Europa ha rimandato l'erogazione della tranche di 12 miliardi di finanziamenti alla Grecia a dopo che le autorità greche avranno approvato il piano di "lacrime e sangue" in esame al parlamento. Rammento che senza quei dodici miliardi la Grecia va in default il 15 Luglio. I mercati borsistici hanno subito recepito i segnali negativi con consistenti ribassi dei listini, soprattutto dei titoli bancari. Lo stesso via libera alla nomina di Draghi al vertice di BCE senza condizioni, mi sembra un ulteriore segnale che le autorità di tutto il continente temono un avvitamento della situazione e un pericoloso effetto domino.
In questo contesto decidere dove investire i propri risparmi é sempre più difficle. Prudenza, molta prudenza, a mio avviso, e guardare all'emittente. Bund tedeschi, austriaci, olandesi mi sembrano i titoli che offrono maggiore tutela. E se proprio non si vuole star lontani dalla borsa, operazioni in leva corta da monitorare giornalmente.

mercoledì 22 giugno 2011

IL QUADRO POLITICO A BUSTO AD UN MESE DALLE AMMINISTRATIVE

Nel mio artcolo del 18 Giugno che ho intitolato "Alla Lega a Busto piace il mattone" cercavo di dare una chiave di lettura degli equilibri politici di Busto e dell'occupazione da parte della Lega di tutti i centri nevralgici del potere della città che è chiaramente in mano al clan Reguzzoni(suocero-genero-sorella del genero-avv Tovaglieri che Reguzzoni fece uscire allo scoperto come candidato sindaco, candidatura rientrata in tre giorni per effetto dell'accordo Bossi/Berlusconi perchè a Busto i due partiti presentassero un candidato unitario, l'uscente Farioli che infatti è stato rieletto.) Reguzzoni ci sta riprovando e, dopo aver ottenuto 4 assessori su sette, sta cercando di imporre il suocero Speroni come Presidente del Consiglio Comunale, incarico già ricoperto nella passata legislatura. Farioli è stretto nella morsa ma ch non ci sta è una parte del PDL, in primis l'avvocato Cornacchia seguito da altri consiglieri PDL i quali minacciano di costituire un Gruppo Consiliare auttonomo anche perchè hanno mal digerito la nomina della ex sindachessa di Turbigo ad assessore al bilancio.Come finirà lo sapremo nei prossimi giorni. Mi limito a riicordare, in questa sede, che nei numerosi post che ho scritto durante la campagna elettorale l'avevo detto e ridetto che a questi signori interessava solamente fare gli affari propri e che l'alternativa Stelluti era una alternativa pulita, onesta, competente. Adesso, cari bustocchi e bustesi che avete votato Farioli al 52% non lamentatevi. Lo sapevate, avevate già sperimentato, non avete voluto capire e cambiare; arrangiatevi

MARIA VITTORIA BRAMBILLA - MINISTRO DEL TURISMO

A Maria Vittoria Brambilla, Ministro del Turismo, cioè di uno dei settori più importanti dell'economia nazionale, avevo dedicato un paio di post dove in verità avevo espresso giudizi non teneri sul ministro che avevo definito arrogante e sempre pronto a trattare con protervia argomenti di cui non aveva né conoscenza né esperienza
Mai però avrei pensato che tra i suoi stessi sodali girassero giudizi come quelli espressi da Luigi Bisignani in una delle conversazioni telefoniche intercettate. Parlando al telefono con il figlio, Bisignani la definisce "una stronza, brutta, un mostro, mignotta come poche" Ora, passi per il brutta - non è necessario essere belli per fare bene il ministro del turismo -  passi per il mostro, passi per lo stronzo, che può essere anche una quualità per muoversi bene in ambienti ostili, ma quel "mignotta come poche" no. Fa pensare che la selezione delle signore della quota rosa siano state fatte, in questi ultimi anni, con criteri diversi dalle competenze e dal merito.
E anche la Santanché; il suo amico d'infanzia Briatore che la conosce da sempre essendo entrambi di Cuneo che si meraviglia "che il presidente l'ha messa lì" evidentemente non riconoscendogli nè competenze nè qualità
Ne esce male anche la Prestigiacomo, dalle intercettazioni, e la Carfagna risulta "ottenere dal premier tutto ciò che chiede"
E il nuovo Direttore Generale della RAI, la dottoressa Lei, che sembrerebbe aver conquistato l'importante incarico " perchè grande amica della Santanché"
Mai una volta, in tutte queste intercettazioni, che si parli di problemi che interessino i cittadini, mai un progetto, una iniziativa. Solo una gigantesca guerra per bande e un mare di gossip. e l'utilizzo spregiudicato da parte di alcune di queste signore delle proprie qualità femminili, vere o presunte.
Intanto tante donne precarie lanciano improperi al soave Brunetta che le ha insultate come pochi e ne ha offeso dignità e professionalità.
C'é un clima da basso impero, nel Paese, e sinceramente non so come andrà a finire

martedì 21 giugno 2011

IL MIO ARTICOLO SUL DEBITO PUBBLICO CON I DATI AL 31 GENNAIO 2011

Il mio articolo del 14  Marzo sui dati del debito pubblico al 31 Gennaio continua ad essere letto giornalmente da un numero elevato di persone; nell'ultima settimana è stato visualizzato 343 volte e in assoluto 2.384 volte. La cosa mi meraviglia perchè in genere gli articoli "vecchi" vengono letti solo sporadicamente. La conclusione che ne traggo è che l'articolo sia quello che ha focalizzato meglio di altri, evidentemente, il problema centrale del nostro Paese, quello del debito pubblico, che era stato oscurato dalla propaganda del governo secondo la quale tutto era sotto controllo e non c'era da preoccuparsi al riguardo.
Le posizioni di estrema prudenza di Tremonti da qualche mese a questa parte, la minaccia di Moody's di abbassare il rating sia del debito sovrano che di quello delle maggiori partecipate pubbliche, le difficoltà della Grecia, la sempre più evidente insofferenza dell'opinione pubblica tedesca a sostenere una politica di salvataggi che farebbe gravare sulla Germania l'onere maggiore, il quadro politico estremamente incerto, tutto questo ed altro induce evidentemente sempre più persone a riflettere sul futuro che ci attende e sulla migliore allocazione dei propri risparmi. In sintesi i riflettori non sono soltanto "esteri" ma in misura sempre maggiore anche "interni".
Questo mi porterà a dedicare sempre più spazio su questo blog all'argomento specifico e alle politiche economiche.

lunedì 20 giugno 2011

IL QUADRO POLITICO

Dopo Pontida il quadro politico é ancor più desolante.
La Lega, guidata da un leader con evidenti limiti fisici e divisa tra la sua componente di"lotta" che invoca la secessione e quella di "governo" che pone ultimatum ma non ha il coraggio di staccare la spina.
Un presidente del Consiglio sempre più stanco che anche visivamente é lo specchio di una stagione al suo epilogo e che sembra non credere più nemmeno lui a quello che fa e a quello che dice.
Una parte del PDL (Alemanno, Polverini) che si smarca; un'altra parte che sta a guardare come finisce
I responsabili che non sanno più se gli conviene esserlo o meno
Un Presidente della Repubblica unico vero garante delle Istituzioni sempre più solo a difendere la Repubblica
Una opposizione che non riesce a trovare unità di intenti
Il ministro Tremonti che da eroe nazionale è passato in una settimana al ruolo del capro espiatorio di tutte le difficoltà del Paese
La successione a Draghi non ancora definita.
La confindustria sempre più preoccupata che teme sopra ogni cosa il giudizio dei mercati.
I mercati che hanno già dato un segnale oggi con flessioni diffuse di tutto il listino
La sensazione che si pensi che tutto possa continuare come prima
Ho già scritto in passato che il nostro Paese sembra il Titanic che corre incontro inconsapevole al suo iceberg
Sarò un pessimista cronico ma io la vedo così

domenica 19 giugno 2011

IL DEBITO SOVRANO ITALIANO

Coloro che seguono questo blog, coloro che hanno letto il mio libro "Sulla crisi e dintorni", coloro che seguono il mio corso all'Universiter di Castellanza ,sanno che da tempo scrivo che si sarebbe arrivati al punto al quale siamo arrivati.
LA REPUBBLICA oggi titolava: "Debito,  l'Italia ora rischia"
IL SOLE 24 ORE: Junker, la crisi della Grecia può coinvolgere Belgio e Italia-
IL CORRIERE DELLA SERA: Crisi, Moodys vede nero sulll'Italia
Io non so se domani a Pontida Bossi staccherà la spina. Le anticipazioni odierne fanno pensare di sì,
Comunque vada, che il governo regga o no, resta il fatto che il Paese é sull'orlo del precipizio e, come ha detto giustamente Bersani, il decennio berlusconiano ci lascia in eredità un cappio che rischia di strozzarci. Ma da tutto si può uscire. Chi sarà chiamato a governare sa che la situazione é pesante ma che se ne può uscire, Ma occorre visione chiara, onestà intellettuale, e tanta determinazione.

sabato 18 giugno 2011

ALLA LEGA A BUSTO PIACE IL MATTONE

Leggo da VareseNews che il sindaco Farioli ha varato, dopo intense meditazioni, la sua squadra di governo, cioè i suoi assessori
La prima valutazione è che alla Lega piace il mattone:
a) il vicedindaco Reguzzoni assessore all'urbanistica e all'edilizia privata
b) Giovanni Buzzi assessore alle opere pubbliche, tutela del made in Italy, piccole e medie imprese
c)  Completa il terzetto la signora Paola Reguzzoni che è già da tempo amministratore delegato di Agesp Servizi  che tra le sue competenze ha quella di gestire e dismettere il patrimonio immobiliare del comune
A cosa si deve tanto interesse? A competenze di primo ordine nel settore e alla necessità quindi di metterle a disposizione della città?
No, più prosaicamente alla volontà di controllo di tutta la filiera dell'immobiliare, dalla concessioni edilizie, agli appalti pubblici, alla gestione del patrimonio immobiliare. Con quale scopo? Lascio le valutazioni ai miei singoli lettori.
Io mi limito ad osservare che se il sindaco Farioli nella precedente legislatura era nelle mani della Lega, in questa che si apre è legato mani e piedi: Ci aspettano imboscate, siluri ad alzo zero, finte alleanze. Al PDL, lacerato al suo interno tra le sue varie componenti, rimane la consolazione dell'assessorato alla educazione, sicurezza, identità e integrazione e , soprattutto, dell'assessorato alla qualità della vita, energia, innovazione e politiche della casa attribuito all'ineffabile Luciano Lista, il quale, forte di una campagna elettorale condotta senza badare a spese e alle conseguenti preferenze raccolte non poteva non essere riconfermato nel governo della città
Lascio per ultimo l'assessorato al bilancio che era coperto da un assessore giovane e preparato, l'assessore Crespi il giovane, che ha dovuto lasciare il posto alla sindachessa (ex) di Turbigo che da qualche parte doveva pur essere colllocata.
Farioli, Farioli  così corpulento e così debole. Stavolta, questo è vero, non teme gli attacchi del  gelataio leghista Raimondi, non riconfermato, quello, tanto per capirci, che aveva studiato alla VANILLA UNIVERSITY ma avrà gatte da pelare in abbondanza. Del resto i cittadini di Busto lo sapevano; quindi non si lamentino, quel 52% che lo hanno votato. Gli altri, invece, ne hanno pieno titolo.

MOODY'S MINACCIA DI DECLASSARE L'ITALIA

In un post del  13 Aprile scorso avevo già trattato l'argomento delle Agenzie di rating, del  loro strapotere e della capacità che hanno, con i loro giudizi, di orientare il mercato e determinare il destino di stati nazionali, socetà, enti territoriali Questo per dire che non ho alcuna simpatia per le Agenzie di rating
Fatta questa premessa, non posso non essere d'accordo con Moody's quando minaccia, come ha fatto questa settimana, di abbassare ulteriormente il rating sul nostro debito sovrano. Anche l'Unione Europea ha lanciato l'allarme. Chi ci governa non ha ancora capito bene, o, meglio, ha capito benissimo e fa' finta di niente, che siamo degli osservati speciali e che i problemi non si risolvono con un ottimisto da venditori di illusioni ma con misure concrete, una linea di politica economica coerente, i piedi saldamente ancorati alla terra. Parlare in questo momento di ridurre le aliquote fiscali  per recuperare consenso è da irresponsabili; in questo momento sul fronte fiscale c'è da fare solo una cosa, una lotta vera e dura all'evasione. Sul fronte delle uscite è velleitario tagliare qui e là, che siano tagli lineari o non lineari; su questo fronte l'unica politica da fare é la lotta alla corruzione e agli sprechi.Le cronache riportano quotidianamente decine di episodi di corruzione, sia ai piani alti del potere (vedasi P49 sia nella vita quotidiana di comuni, province, regioni e enti vari. L'assalto alla diligrnza continua come se nulla fosse, si è perso completamente ogni senso morale e non si distingue più tra ciò che è lecito e ciò che non lo é. Io mi auguro che a Pontida la Lega stacchi la spina ma, dopo, se non si cambia, proseguiremo nel nostro cammmino di autodistruzione. Il popolo italiano ha dato segnali forti, ora spetta alla politica tradurli in linee poliriche coerenti e qui sono meno fiducioso; perché la Lega appena citata ha predicato per lungo tempo che Roma é ladrona ma poi ne ha ssimilato in fretta metodi e comportamenti. L'unico contenitore politico che può prendersi carico, non da solo, dei problemi del Paese é il Partito Democratico. Il quale deve però chiarire una volta per tutte chi é e meritare la fiducia dei cittadini co linee politiche più chiare e meno datate. Pisapia a Milano, De Magistris a Napoli testimoniano che la gente sente di dare consenso a persone non imposte dalle segreterie ma scelte  dai cittadini.
I problemi del Paese sono gravi; perdere altro tempo non si può e si spera di non vedere più in giro ministri come Brunetta o La Russa per non parlare, ovviamente, del premier. Un tempo il cambiamento era accompagnato da teste che cadevano, letteralmente. Ora per fortuna questo non accade più; ora basta un soggiorno nelle patrie galere per i casi più gravi e l'oblio (dopo aver risarcito il danno) negli altri. Credo sarà impossibile rimpiangere personaggi come Denis Verdini, Scajola, Bondi e similari.

venerdì 17 giugno 2011

IL NUOVO GOVERNATORE DELLA BANCA D'ITALIA

Mario Draghi ha ottenuto il consenso unanime sulla sua persona come Presidente della BCE, per suoi meriti esclusivi e malgrado la cattiva fama del nostro Paese.
Tutto  OK, allora? No, c'è un problema. Nel board della BCE è già presente BINI SMAGHI che dovrebbe fare un passo indietro perchè non è pensabile che ci siano due rappresentanti italiani all'interno del board. E proprio per fargli fare il passo indietro BINI SMAGHI è stato convocato dal governo (il premier e Gianni Letta). Premesso che BINI SMAGHI non ha alcun obbligo a dimettersi prima della fine del suo manda.o, ci si chiede perchè dovrebbe farlo. Rispondo: perchè è uomo delle Istituzioni (spero) e perchè c'è una soluzione che farebbe quadrare il cerchio. La nomina a governatore della Banca d'Italia. Il naturale successore di Draghi dovrebbe essere FABRIZIO SACCOMANNI, attuale direttore generale, il quale é nato nel 1942, un po' troppo anziano e c'é già il precedente di Fazio al riguardo. A succedere a Ciampi sarebbe dovuto essere Dini; gli fu preferito Fazio che era allora vicedirettore generale. Come andrà a finire? Non lo so ma penso che questa sia la soluzione migliore. Nessun dubbio, invece, sul livello professionale dei tre candidati. Ai due già citati va aggiunto il direttore generale del tesoro GRILLI. Tutti e tre hanno un curriculum di tutto rispetto e sono in grado di coprire il ruolo al meglio. L'Italia é piena di persone di altissimo livello ma sono oscurate dalla mediocrità del personale politico. Mi auguro vivamente che sia in atto un riequilbrio. Una fase storica e politica si sta concludendo, sembra. Del resto "l'han giurato, li ho visti a Pontida".............. Dover ringraziare Borghezio allo scopo mi sembra allucinante ma del resto , come ci ha insegnato Macchiavelli: il fine giustifica i mezzi. E' un principio che non mi appartiene ma per una volta faccio un'eccezione.

giovedì 16 giugno 2011

TEATRO GRECO DI SIRACUSA - STAGIONE 2011





Tappa d'obbligo delle  nostre vacanze estive, le rappresentazioni al teatro greco di Siracusa. Quest'anno Il Filottéte  di Sofocle e L'Andromaca di Euripide. Ho inserito tre foto della prima rappresentazione e tre della seconda. Non é mia intenzione fare una recensione delle due serate, non è il mio mestiere.
Mi limito a fare alcune osservazioni:
a) Grecia e Italia sono stati fari di civilità per lunghissimi secoli. Ora sono tra i Paesi più in difficoltà all'interno della vecchia Europa. L'osservazione è banale ma rifletto sul fatto che la Grecia, che influenzò in maniera determinante il pensiero occidentale, ora é il Paese che mina la stabilità finanziaria del continente.
b) riflettere sul nostro passato è sempre utile, direi quasi necessario, per capire il presente e intuire il futuro
c) l'Olimpo greco, e poi romano, pieno di dei con le passioni degli uomini, di semidei in bilico tra l'uno e l'altro stato, di eroi figli di divinità e di umani, era molto più umano delle religioni monoteiste che si sono affermate dopo e anche più "allegro" prospettando una visione della vita più gioiosa e non ossessionata dall'idea del peccato come la nostra religione
d) le nuove generazioni non possono ignorare la ricchezza del nostro passato ed è meritoria l'attività degli insegnanti di latino e greco di molti licei italiani che organizzano la partecipazione delle loro classi alle rassegna siracusana.
e) il fascino delle rappresentazioni è enorme e di esse rimane traccia vivida nella memoria
Penso che continueremo anche nei prossimi anni, finchè sarà possibile, a fare tappa in Giugno a Siracusa.
Il 26 prossimo LE NUVOLE di Aristofane e la stagione finisce.

martedì 14 giugno 2011

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 30 APRILE 2011

Ogni mese, come sapete, commento i dati sul debito pubblico che vengono pubblicati da Bankitalia nel suo supplemento mensile al bollettino.
Se andate a rivedere i miei commenti di quest'anno troverete che, dopo il post che analizzava i dati al 31 Gennaio, post che ha incontrato un interesse notevolissimo tanto è vero che è a tutt'oggi l'articolo più letto con 1.934 visualizzazioni, avevo manifestato la mia soddisfazione nel constatare che a febbraio e a marzo il deficit era calato, anche se non di molto. Invitavo perarltro a non essere troppo ottimisti perchè era mia convinzione che il deficit avrebbe ripreso a crescere. I dati di Aprile sembrerebbero darmi ragione.
Il debito ha raggiunto un nuovo record posizionandosi a 1.890.622 milioni con un icremento di ben 22.357 milioni in un solo mese. Se siconsidera che la crescita del PIL nel primo trimestre è stata del solo 0,1 e che quindi il PIL é rimasto di fatto fermo ai dati di fine 2010 (  1.549 miliardi ), se ne ricava che il deficit sul PIL è ormai al 122%. Sottolineo inoltre che dall'inizio dell'anno il deficit é cresciuto di ben 47.607 milioni.e ricordo che nel 2010 l'aumento del debito è statto di 79 miliardi. I dati sono questi e se si considera che il nostro Paese ha preso l'impegno nei confronti dell'Europa di arrivare al pareggio di bilancio corrente nel 2014 e che raggiunto il pareggio dovremo cominciare a rientrare di tre punti di PIL l'anno(46/47 miliardi l'anno per i prossimi vent'anni), si vede che non avevo fatto male a scrivere che il passaggio di Tremonti era piuttosto stretto e che la mission del ministro  era una mission impossibile.
Altro che conti sotto controllo, altro che coraggio auspicato dalla Lega, altro che ottimismo irresponsabile frl premier. Siamo tutti su una polveriera e la nostra appartenza al novero dei PIGS non è messa in discussione da nessuno.

LETTURE SICILIANE

In questi primi dieci giorni di vacanze al mare ho letto due libri:
"La linea d'ombra" di Joseph Conrad
"Scuote l'anima mia Eros" di Eugenio Scalfari
Faccio una premessa: Repubblica ed il Corriere ed altri organi di informazione stanno facendo un'opera meritoria. Pubblicano a costi assolutamente contenuti testi di notevole importanza che avvicinano alla lettura e fanno riprendere spazio ad una attività - quella del leggere - che aveva perso importanza negli ultimi decenni nelle giornate di tutti noi.
LINEA D'OMBRA
Non l'avevo letto ed è mia impressione che sia uno di quei libri che si devono leggere prima dei vent'anni o a vent'anni quando ancora non sai quello che vuoi dalla vita e sei al di qua della tua linea d'ombra. Leggerlo a oltre sessanta, quando la tua linea d'ombra l'hai varcata da un pezzo, dà poco e serve a poco. Ho apprezzato di più la prefazione di Roberto Saviano che il racconto di Conrad. Ciò non toglie che lo consiglierei ad un giovane di oggi, di quelli che hanno a cuore il loro futuro e sono alla ricerca di se stessi. Sono di più di quanto si pensi ma, a mio avviso, una minoranza all'interno della loro generazione
SCUOTE L'ANIMA MIA EROS 
Faccio una premessa. Ho grandissima stima nei confronti di Eugenio Scalafari, per quello che ha fatto, per quello che fa, per quello che farà. Mi ritrovo a pensare come pensa lui su quasi tutti i temi.
Oltretutto lo ammiro perchè ha saputo dare spazio ad una nuova generazione, rappresentata da Mauro e Giannini, al momento opportuno e per aver dedicato tutta la sua vita all'approfondimento di temi filosofici ed etici che ne fanno un punto di riferimento penso per molti e sicuramente per me che mi sto avviando a quella fase della vita in cui meno si agisce ma più si pensa e si fanno bilanci.
Scalfari è un uomo di cultura che si colloca a buon titolo nell'ambito di una corrente di pensiero definibile latu sensu "illuminista". Non credente e razionalista. Laico nell'accezione più nobile del termine.
Essere uomini di cultura significa, a mio avviso, oggi, aver molto letto, aver molto memorizzato (senza una buona memoria non si va da nessuna parte), aver molto metabolizzato, essere di conseguenza in grado di fare collegamenti, trovare le linee conduttrici, essere ritornati ad essere uomini del rinascimento nella misura i cui (toh chi si rivede) la cultura cosiddetta umanista deve essere accompagnata da conoscenze non superficiali in campo scientifico e da dimestichezza con i mezzi elettronici che ci facilitano la vita da un paio di decenni.
Scalfari è tutto questo ed è perciò una specie di guru del pensiero laico. Debbo aggiungere che ho sempre condiviso le sue analisi economiche; anche in questo campo mi ritrovo a pensare come lui e a vedere il futuro con gli stessi occhi.
Detto questo, il libro non mi ha convinto, come non mi aveva convinto "Per l'alto mare aperto" che ho commentato in un post  del 22 Maggioo 2010.                               ..
Il perchè esattamente non lo so ma la mia impressione è che siano entrambe le opere dei "divertissements" intellettuali dell'autore di cui io, per mio difetto indubbiamente, non riesco ad afferrare il centro e, soprattutto, la finalità, se non quella di esorcizzare, da parte dell'autore, la paura della morte.Nell'alto mare aperto il centro era la modernità, la nascita del pensero moderno che da Montaigne in poi ha cambiasto radicalmente il modo di concepire la vita e i rapporti personali e sociali dell'uomo europeo, in quest'ultimo lavoro il centro mi sembra la dicotomia istinti/ragione e un approccio psicanalitico che va alla ricerca dei rapporti tra di loro ed alla luce di questi definisce le proprie posizioni . Senza rischiare di cedere alla tristezza e alla solitudine, l'ultraottantenne Scalfari può permettersi di scoprirsi - ma non troppo - AVENDO RAGGIUNTO QUELLO SPAZIO IMMOBILE, QUEL TEMPO SOSPESO CHE GLI PERMETTERE DI ACCOGLIERE DENTRO DI SE LE COSE DEL MONDO INVECE DI INVADERLE E POSSEDERLE (ho ripreso dalla seconda di copertina). Un baedeker per la vecchiaia il libro di Scalfari, del quale rimarrà sempre impressa nella mia memoria, sopra ogni cosa, quella citazione scespiriana che avevo dimenticato e che è risalita dal profondo in superficie:
"siamo fatti della stessa stoffa di cui sono fatti i sogni e da un sonno è racchiusa la nostra piccola vita".
Il tempo, il tempo e il finis terrae che ci attende

lunedì 13 giugno 2011

REFERENDUM

Mai sono stato così contento di essermi sbagliato. Ero convinto che il quorum non sarebbe stato raggiunto.
L'Italia e soprattutto l'Italia del Nord hanno dato una grande prova di lungimiranza e di saggezza. Il regime è finito e io sono orgoglioso di aver dato un piccolissimo contributo a che finisse. Carlo VI è morto.

domenica 12 giugno 2011

IRENEO DI LIONE - CHI ERA COSTUI?

Chiunque sia nato in Italia o in Europa negli ultimi due millenni non può non dirsi cristiano. Non occorre essere Benedetto Croce per capire che siamo impastati della stessa creta e che il collante di quella creta sono le radici cristiane che tutti ci legano. Ritengo perciò miope non aver accettato che nella Costituzione Europea si facesse riferimento alle comuni radici giudaico cristiane. Io avrei fatto un doppio riferimeto: a quelle radici e ai "PRINCIPI" dell'89 frutto delle riflessioni illuministe che hanno molti punti in comune con l'originario messaggio cristiano.
Fatta questa doverosa premessa, io che non attingo a verità assolute e trascendenti mi chiedo: ma chi è che veramente ha dato corpo al cristianesimo e ne ha fatto la religione che con l'Islam ha più improntato di sè la storia dell'umanità? Il Cristo, ovviamente, ma con il contributo fondamentale di quatrro personaggi, più altri ancora ovviamente:
SAULO di Tarso
IRENEO DI LIONE
AGOSTINO DI IPPONA
AMBROGIO vescovo di Milano
Mi spiego: tendendo a storicizzare tutto e ad analizzare razionalmente i problemi, mi sono fatto la convinzione (stavo dicendo sono giunto alla conclusione ma nessuno può giungere ad alcuna conclusione) che il messaggio cristiano si sarebbe perso nei meandri della storia se non fossero intervenuti i personaggi che ho citato. Innanzitutto Saulo divenuto poi Paolo.
Intorno al 50 d.c. si tenne un importante concilio a Gerusalemme nel corso del quale si scontrarono vivacemente (Pietro e Paolo gìunsero a mettersi le mani addosso) due scuole di pensiero: una secondo la quale il messaggio doveva essere portato solo agli ebrei crconcisi (tesi di Pietro), un'altra - Paolo - secondo la quale il messaggio doveva essere portato anche agli altri, ai cosiddetti gentili. Prevalse una soluzione di compromesso che sposava la linea di Paolo al quale venne consentito di portare l'eu-angelos a tutto il mondo e che dispensava i convertiti non ebrei innanzitutto dalla circoncisione e da molti precetti della religione giudaica. Ho semplificato molto, ovviamente, ma penso proprio, come molti, che senza Saulo/Paolo civis romanus la storia di questa parte del pianeta avrebbe preso un altro corso. 
Passa un secolo e interviene un altro personaggio, molto meno conosciuto del primo: IRENEO DI LIONE. Nato a Smirne che, come Tarso, si trova nell'odierna Turchia, passò alla storia come Ireneo di Lione perchè fu vescovo di quella città per discreto tempo. Perchè è importante Ireneo. Perchè fu uomo di "organizzazione" - lo definiremmo oggi. Scrisse un'opera monumentale in cinque libri CONTRA ERESIAS nella quale venivano confutate le teorie gnostiche, e sostenne l'autorità dei vescovi come l'unica attraverso la quale la tradizione poteva essere trasmessa. Uomo di "pulizia" e uomo di "organizzazione. E' al tempo di Ireneo che vengono esclusi dal "canone" alcuni vangeli che invece erano correntemente conosciuti e diffusi all'epoca come fu riconosciuta nel  canone una sola "apocalisse", quella di Giovanni, mentre nel secondo secolo ne circolavano parecchie. Ci siamo mai chiesti perchè il nuovo testamento conta 27 scritti(i quattro vangeli canonici, gli atti degli apostoli, le 13 lettere di San Paolo, le 7 lettere cattoliche ,l'Apocalisse di Giovanni?  Perchè il vecchio testamento ne conta 73. 27 + 73 fa 100 come i canti della Divina Commedia. La numerologia ha sempre affascinato il mondo antico.Anche senza Ireneo e la sua operazione di "sistemazione"  la storia avrebbe preso un altro corso.
Passano altri due secoli circa e irrompe sulla scena un personaggio gigantesco, Agostino di Ippona. Nasce nel 354 a Tagaste (oggi Algeria) pochi anni dopo che il Cristianesimo è stato riconosciuto come religione ammessa da Costantino. Non voglio arrischiarmi a commentare Agostino. Dico semplicemente che Agostino è stato il più importante pensatore cristiano del primo millennio; la sua opera ha sintetizzato tutto ciò che i primi secoli della nuova era avevano elaborato ed ha proiettato nella storia il cristianesimo come faro di luce e riferimento. Muore nel 430.
Di poco più vecchio AMBROGIO, vescovo di Milano: nato nel  339 a Treviri e morto a Milano nel 397( fu lui a battezzzare Agostino a Milano nel 387).
Ambrogio è importante perchè rafforzò con una politica energica il cristianesimo nella sua contrapposizione all'arianesimo e al paganesimo che stava cercando di resistere all'offensiva della nuova religione. Fu sotto il vescovato di Ambrogio che l'imperatore Teodosio emanò il famoso editto che porta il suo nome (380) con il quale il Cristianesimo da culto ammesso (editto di Costantino del 313) divenne religione ufficiale dell'impero. In meno di un secolo il Cristianesimo passava da religione perseguitata (ultima persecuzione quella di Diocleziano iniziata nel 303) a culto ammesso, a religione unica dell'impero. Moriva un mondo e risale a quel periodo il nobilissimo intervento in senato(384) del senatore QUINTO AURELIO SIMMACO che, dopo l'editto di Teodosio, ammoniva la religione trionfante a non dimenticare il periodo in cui i suoi seguaci venivano perseguitati e la invitava a non commettere gli stessi errori con il paganesimo declinante. e' la "relatio de ara victoriae"( era stata rimossa dal senato l'ara victoriae) di cui voglio riportare un passo che mi sembra oltremodo significativo:
" Dobbiamo riconoscere che tutti i culti hanno un unico fondamento. Tutti contemplano le stesse stelle, un solo cielo ci è comune, un solo universo ci circonda. Che importa se ognuno cerca la verità a suo modo? Non si può seguire una sola strada per raggiungere un mistero così grande"
Historia magistra vitae, aggiungo.
COME TUTTI I DISCORSI ISPIRATI DA PROFONDA NOBILTA' D'ANIMO NON OTTENNE IL MINIMO EFFETTO ed il Cristianesimo si avviò a rafforzare la sua natura di pensiero integralista che ha conservato fino ai nostri giorni e che l'attuale pontefice non ha certo ostacolato.
Perchè oggi ho parlato di Ireneo di Lione, di Simmaco  e di quant'altro? Forse perchè dopo aver parlato di Borghezio avevo bisogno di un po' d'aria.

sabato 11 giugno 2011

PRUDENZA O CORAGGIO ?

Prudenza come dice Tremonti o coraggio come ha detto Maroni? Tutto va bene come dice il Premier o siamo ancora in piena crisi, come dice il ministro dell'economia ? Il dibattito politico di questi giorni, a parte i referendum, ruota intorno a questo dilemma.
San Gennaro, dico io. I nodi stanno venendo tutti al pettine e quello che è paradossale è che hanno ragione tutti. Tremonti, che ha fama di essere il salvatore dei conti pubblici, fama del tutto immotivata perchè non si deve dimenticare che Tremonti in soli tre anni ha fatto salire il debito pubblico dal 103% (gestione Padoa-Schioppa) all'attuale 121% e che i conti non sono per niente sotto controllo, sa benissimo che non ci sono margini e non perchè lo dice l'Unione Europea ma perchè le cifre hanno una fredda chiarezza. Berlusconi e Bossi hanno bisogno di invertire il trend elettorale negativo e far balenare specchietti per le allodole per recuperare consenso soprattutto presso l'elettorato culturalmente meno avveduto e comunque è oggettiva la necessità di far ripartire la crescita. (il PIL del primo trimestre 2011 ha fatto registrare un debolissimo + 0,1%)
Ma la ricetta per far ripartire l'Italia è una sola: diventare un Paese serio e:
sul fronte delle entrate: fare una lotta dura e senza paura all'evasione fiscale
sul fronte delle uscite: fare una lotta dura e senza paura alla corruzione e agli sprechi
non ci sono altre vie. Si recupererebber "strutturalmente"risorse che consentirebbero di iniziare a fare una opera di redistribuzione attraverso la leva fiscale e rilanciare la domanda.
Sulla 7 ho assistito ad un confronto tra Sallusti (allucinante) e Sartori (malmostoso come sempre ma pieno di buon senso).  La difesa da parte di Sallusti del "monarca" è patetica ( a proposito qualcuno glielo ha detto che in Italia c'è la Repubblica?) perchè il tempo del paese dei balocchi è finito anche se, sembra, il bunga bunga continua. Il bunga bunga non è irrilevante perchè in nessun Paese occidentale potrebbe ricoprire il ruolo una persona  così chiaramente malata (non è solo Veronica a dirlo ma anche quella gran brava persona che è Briatore) come non è irrilevante il "legittimo impedimento" perchè in un paese serio non dovrebbe mai verficarsi che il premier debba difendersi in giudizio, penale o civile.
Un'epoca è finita. Ci vuole prudenza e ci vuole coraggio ma con altre persone e con un'altra classe dirigente.

venerdì 10 giugno 2011

SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI - GESTIONE PUBBLICA O PRIVATA? IL CASO BUSTO ARSIZIO - LA STIE

Domenica e lunedì siamo chiamati a esprimere il nostro parere su quattro quesiti referendari, uno dei quali chiede in sostanza di decidere se la gestione delle acque pubbliche, la cui proprieta' pubblica non viene messa in discussione, debba o possa essere gestita da società private. Non parlerò del referendum ma il referendum mi da l'occcasione di esprimere la mia opinione sui servizi pubblici essenziali.
Io sono convinto che i servizi pubblici essenziali debbano rimanere pubblici e che ci siano forti rischi ad attribuire la gestione ad enti privati sulla base di una presunta maggior efficienza del privato. Un caso concreto di queste ore: la STIE a Busto Arsizio.
Il trasporto urbano era assicurato a Busto da Agesp trasporti, società del gruppo Agesp di cui il comune deteneva il pacchetto di maggioranza mentre la STIE aveva una quota di minoranza. Tre anni fa il comune ha venduto la sua quota alla STIE per la somma - cito a memoria - di 300.000 euro. In pratica ha regalato la società ad un privato. Leggo da Varese News che la STIE ha comunicato alla amministrazione comunale che non intende più continuare il servizio in concessione. Da lunedì prossimo verranno sospesi il servizio di trasporto dei ragazzi alle piscine comunali e dal primo luglio, se non intervengono fatti nuovi, il servizio di trasporto pubblico cesserà. Non era meglio che la società ed il relativo servizio rimanessero pubblici? Il problema è un altro, ed è la necessità che le società, sia quelle pubbliche che private, siano gestite con efficienza e guidate da persone che abbiano capacità manageriali e la possibilità, nel rispetto di leggi e regolamenti, di intervenire con efficacia di mezzi per assicurare la qualità del servizio, risolvere le criticità, delineare strategie,  assicurare equilibrio di bilancio contestualmente ad una visione prospettica delle cose.. Io non ho alcuna simpatia nei confronti del ministro Brunetta ma una cosa giusta la dice. Il problema degli enti pubblici non è solo di piante organiche carenti, di mancanza di risorse, ma è un problema, soprattutto, di organizzazione e di ottimale utilizzo delle risorse allocate. La Germania ha ripreso a correre perchè questi principi fanno parte del DNA della società tedesca. L'altra sera ho percorso l'autostrada da Siracusa a Noto:. 25 chilometri circa. Ci sono voluti più di trent'anni per costruirla ed appena inaugurata, due o tre anni fa, il manto stradale ha ceduto praticamente su tutto il percorso ed è da rifare. Ci vorranno altri dieci anni. E pensiamo di poter restare nel novero delle nazioni industrialmente più avanzate? I bergamaschi ed il Nord Est si sono stufati da un pezzo e così si spiega il successo elettorale della Lega. La quale, peraltro, sta portando ad incarichi sempre più di rilievo tale Renzo Bossi il quale, al solo vederlo, non da l'impressione di eccessiva vivacità intellettuale: Chissà se lo proporranno, in un prossimo futuro, per la carica di Presidente della BCE? Non se ne esce.
In sintesi: gestione pubblica dei servizi essenziali, ma gestione efficiente e, soprattutto, onesta. Ritorna sempre in ballo la questione morale e, dico io, un minimo di decenza comportamentale del personale politico. Un esempio per tutti: i responsabili sono reponsabili o no?

HANNO MENATO BORGHEZIO

Le cronache riferiscono che il noto intellettuale ed esponente leghista BORGHEZIO è stato malmenato dalla forza pubblica svizzera avendo tentato di entrare senza essere stato invitato o averne altro titolo ad una riunione del gruppo Bilderberg che si teneva in un noto e lussuoso Hotel di Saint-Moritz.
Domande:
a) ma cosa ci faceva Borghezio a Saint Moritz, città di snob ultramiliardari e con la puzza sotto il naso che l'avranno annusato fin dal suo arrivo a Celerina.?
b) ha dimenticato il nostro che, sebbene la Lega dichiari di ispirarsi al modello svizzero, la Svizzera è un'altra cosa?
c) ma gli hanno fatto veramente male come sembra o si sono limitati ad una spolverata?
Se queste domande non avranno risposta, poco male. Rimane l'intima soddisfazione che altri abbiano fatto quello che in molti auspicavamo.
Einaudi e Borghezio, De Gasperi e Borghezio, Pertini e Borghezio, Ciampi e Borghezio. C'è qualcosa che stride ma non riesco a capire cosa. Mi viene da pensare a Plutarco e alle sue vite parallele (oi bioi paralleloi) ma forse non ci azzecca, come direbbe Di Pietro

giovedì 9 giugno 2011

THE MAN VHO SCREWED AN ENTIRE COUNTRY

L'Economist non può certo esssere accusato di avere una linea editoriale "di sinistra", anzi è considerato uno degli organi di informazione di magggior peso tra quelli definibili "latu sensu" conservatori. L'Economist è questo ma da sempre ha espresso giudizi particolarmente pesanti sul nostro premier. Qualche anno fa lo definì "unfit" a governare il Paese, nel 2006 titolò "é ora di licenziarlo, nel 2008 titolò "mamma mia"è tornato, ma ora il giudizio è ancora più pesante. In uno speciale di 16 pagine dedicato ai 150 anni del nostro Stato unitario lo ha definito l'uomo che "screwed" il suo Paese. Se si consulta un qualsiasi dizionario inglese-italiano, la traduzione più aderente del verbo to screw é fottere. Sulla nostra stampa è stata riportata una traduzione più leggera, fregare. Quindi Berlusconi é, secondo l'autorevole settimanale inglese, colui che ha fottuto o fregato il suo Paese. Screw significa, per la verità, anche coito o, con linguaggio meno forbito, beh........... non c'é bisogno che lo dica.
L'Economist lo definisce un disastro e pone in evidenza tre elementi che giustificano  l'accusa di aver   fottuto il Paese:
a) la saga del bunga bunga
b) le innumerevoli vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto
c) il totale disinteresse per il benessere economico del Paese
Io ci aggiungo quello di aver spaccato il Paese, aver alimentato un clima di odio, altrochè partito dell'amore, e di aver raccontato balle da quasi vent'anni con la piena consapevolezza di raccontarle. Un magliaro, in defnitiva.
Ora sembra che anche quella parte degli italiani che hanno creduto alle favole si sia svegliata, ma diamo all'Economist quello che è dell'Economist. E diamo a chi scrive, molto meno autorevole, ovviamente,  quello che è di chi scrive. Ce ne eravamo accorti da tempo che stava fottendo l'Italia e l'abbiamo detto, e scritto, da altrettanto tempo. Sono andato a rivedere alcuni articoli che ho scritto in passato ed ho rintracciato 32 etichette "Silvio Berlusconi". Di quello che ho scritto sono particolarmente soddisfatto di averlo paragonato al pifferaio di Hamelin e di aver trovato assonanze tra Carlo VI di Francia e il nostro.
Mi si obbietterà: è il solito antiberlusconismo. Ebbene sì, ritengo l'antiberlusconismo una pregiudiziale e imputo alla sinistra di aver pensato, in una certa fase, di poter dialogare con il nostro.

IL FETICCIO DEL POTERE

Se ci fossero ancora dei dubbi sul fatto che il regime berlusconiano è ormai agli sgoccioli, la "libera adunata dei servi del Cav." convocata ieri a Roma da Giuliano Ferrara li scioglie tutti.
In una atmosfera surreale dominata dalla sagoma di cartapesta del "leader maximo" si è celebrata una specie di cerimonia collettiva che ha cercato di esorcizzare l'agonia ormai irreversibile del berlusconismo con improbabili appelli a ritrovare lo spirito del 1994, come se diciassette anni non fossero passati per il presidente del consiglio - ridicolo nel feticcio di cartapesta - per i servi devoti e, soprattutto per il Paese.
Tutto appariva falso, posticcio, non reale, di cartapesta appunto. E a me ha fatto ricordare che i carri del carnevale di Viareggio o di quello di Fano, che andavo a vedere da ragazzo, sono fatti dello stesso materiale. Ma il giorno dopo la sfilata dei carri i fantocci vengono riposti in magazzino e non continuano ad incombere sullo scenario. E mi ha fatto ricordare i tanti dittatori e dittatorelli che hanno attraversato la storia i quali hanno tutti avuto il debole di voler essere presenti ed incombenti sullo scenario fino all'ultimo. Vedrete che fra qualche tempo nessuno, o perlomeno pochi, ammetterà di aver appoggiato il regime e di aver creduto nel Paese dei balocchi fatto balenare dal cavaliere. Il quale, qualche sera fa, ha superato se stesso. Alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se fosse all'ordine del giorno delle riunioni a getto continuo di queste ore la riduzione delle imposte per famiglie e lavoratori a reddito fisso rispondeva: " è sempre il nostro obbiettivo ed è alla base del nostro programma ma.........sembra che non sia possibile ora. Affermazione che ricorda tanto la scoperta dell'acqua calda fatta ormai da alcuni millenni dall'homo sapiens.Tutti ricordiamo che diciassette anni fa furono promesse due aliquote, 23% e 33%., promesse che poggiavano sul nulla. Solamente il cavaliere sembra essersene dimenticato. La colpa non è di Tremonti se non è possibile alleggerire la pressione fiscale ( o meglio Tremonti è il principale responsabile ma per altri motivi)- La responsabilità è di tutto l'impianto di politica economica e del modello di società proposti dal cavaliere. In questi venti anni o poco meno sono stati distrutti lo stato di diritto e lo stato sociale, sono stati calpestati i principi fondamentali delle democrazia rappresentativa, sono stati attaccati organi di garanzia e organi di informazione, è stato fatto carne da macello di un Paese che faceva parte a pieno titolo del ristretto numero dei Paesi più avanzati, si sono favoriti solamente soggetti più spregiudicati in nome dei principi del liberismo, sono stati calpestati tutti principi etici e derisi coloro che ad essi richiamavano e si richiamavano. Cosa rimane: un feticcio di cartapesta impettito e sorridente che quanto prima cadrà come la statua di Saddam Hussein e sarà bruciato nel falò delle vanità. La storia andrà avanti ma mi chiedo: non potevamo risparmiarcelo, tutto questo?

martedì 7 giugno 2011

IL PASSAGGIO STRETTO DI GIULIO TREMONTI

Nell'ultima settimana ho perso qualche passaggio in quanto sono rimasto senza computer (ma la colpa era mia che non sapevo attivare la chiavetta) ed ho letto meno i quotidiani. L'incontro Bossi-Berlusconi si è tenuto, Alfano è stato nominato, di fatto, segretario politico del PDL, i risultati elettorali hanno fatto segnare una netta vittoria dei candidati contrapposti a quelli sostenuti dal premier, ora mancano solamente i referendum e poi toccherà a Tremonti "trovare la quadra", come direbbe Bossi, per far collimare le richieste dell'Unione Europea, il bisogno assoluto che Berlusconi ha di mandare un segnale sul fronte riduzione delle imposte (sono diciassette anni che promette e l'unico che le ha ridotte è stato Prodi ), e muoversi attraverso le strettoie di un bilancio che, in costanza di una crescita assolutamente insufficiente, lascia pochi margini di manovra.
Sono curioso di vedere cosa inventerà il ministro. L'aumento dell'aliquota IVA dal 20 al 23% mi sembra improponibile per gli effetti devastanti sui prezzi, il reperimento di risorse dai fondi messi a disposizione a fondo perduto mi sembra velleitario, per fortuna non si parla più di risolvere i problemi vendendo caserme,. Secondo me il pareggio di bilancio è già una utopia. Se poi si aggiunge la necessità di rientrare del 5% l'anno (tre punti di PIL) per i prossimi venti anni, a me quella di Tremonti sembra una "Mission impossibile". Vediamo come ne esce. Intanto la prossima settimana escono i dati sul debito pubblico aggiornati al 30 Aprile. Sarà un altro dato interessante da vedere.

lunedì 6 giugno 2011

LE STATISTICHE DEL MIO BLOG

Dopo un vuoto di una settimana dovuto al fatto che non riuscivo a colleggarmi con la nuova chiavetta TIM (siamo in Sicilia dal 1 Giugno) finalmente sono riuscito a riveder le stelle. Mi chiedo come abbia fatto l'umanità finora a vivere senza computer e senza gli aggeggi elettronici di oggi. Certo è che sono comodi. Nel mentre mi accingo a guardare i 164 messaggi di posta elettronica arrivati, vedo che sono state raggiunte le 25.000 visualizzazioni. Come per il passato ogni 5.000 visualizzazioni faccio un piccolo commento:
a) complice la campagna elettorale le aperture medie giornaliere sono cresciute in maniera esponenziale nel periodo,
b) glia articoli più letti in assoluto sono:
1) Il debito pubblico italiano - dati al 31 Gennaio 2011 con 1.469 visualizzazioni
2) Busto Arsizio Elezioni amministrative maggio 2011 : articolo del 17 Aprile: 951 visualizzazioni
3) Busto Arsizio Elezioni amministrative maggio 2011  articolo del 2 aprile : 615 visualizzazione
Per quanto attiene ai Paesi dai quali vengono effettuate le visualizzazioni, dopo l'Italia si collocano gli USA (592 visualizzazioni) e la Germania (225 visualizzazioni)
Trovo abbastanza significativo il fatto che l'articolo più letto in assoluto sia quello sul debito pubblico con i dati al 31 Gennaio. Ne ricavo che sempre più persone cercano di approfondire una tematica che ci riguarda tutti, i nostri risparmi, il nostro futuro ed il futuro delle nuove generazioni
Arrivederci a quota 30.000 visualizzazioni. Da domani riprendo a scrivere.