Ci avevano promesso di ridurre le tasse ma l'unica tassa che hanno tolto è l'ICI sulle case dei più ricchi(quelle sulle case dei meno ricchi era già stata abolita da Prodi ma loro si dimenticano di dirlo)
Le tariffe, le imposte indirette, le hanno aumentate
Si erano impegnati per il federalismo e non hanno fatto niente
Ci avevano promesso di azzerare la microcriminalità ma l'hanno fattta solo sparire dai telegiornali.
Hanno preso l'impegno di ridurre gli sprechi ed invece hanno aumentato il numero delle province e moltiplicato i benefits per la casta. La corruzione e l'utilizzo privato di risorse pubbliche sono aumentati in misura esponenziale. Da ultimo lo scandalo della protezione civile ha portato a galla vergognose situazioni di malaffare e di clientele
Hanno raccontato di aver risolto in tempi brevissimi i problemi nati dal terremoto dell'Aquila: andate a parlare con gli aquilani per sentire cosa ne pensano
Hanno detto di aver risolto il problema dello smaltimento dei rifiuti: andate per le strade di Napoli, Palermo, Catania e vedrete quale è la reale situazione.
Si accreditano come i migliori difensori della famiglia tradizionale ma i leaders sono tutti separati o divorziati per non parlare di LUI con le sue frequentazioni di prostitute e minorenni
Ogni volta che la magistratura inquirente apre una inchiesta(atto dovuto visto che l'azione penale nel nostro ordinamento è obbligatoria) gridano al complotto e parlano di giustizia ad orologeria ma se l'inchiesta è a carico di un esponente politico "non loro" allora il magistrato è da encomiare.
Si scagliano contro le intercettazioni ma solo perchè temono che emerga il fango di una gestione del potere nauseabonda
Si dicono paladini della libertà e hanno occupato tutti gli spazi televisivi pretendendo la chiusura di tutte le trasmissioni e di tutte le voci non allineate.
Si dichiarano il partito del fare e, a parte i pasticci fatti nella presentazione delle liste elettorali (di cui hanno incolpato tutti tranne loro stessi), hanno fatto crescere il debito pubblico dai 1.649 miliardi del maggio 2008 ai 1.787 del gennaio 2010, non sono riusciti a dare un minimo sostegno alle attività produttive. Il PIL è diminuito del 5%..
nel 2009, il deficit sul PIL è aumentato di oltre 10 punti, la perdita di posti di lavoro ha superato le 400.000 unità, la deindustrializzazione del paese prosegue con ritmo inarrestabile
Non una sola grande opera è stata realizzata, non una sola infrastruttura messa realmente in cantiere
Si dichiarano il partito dell'amore e il premier si scaglia di continuo contro magistratura, capo dello Stato, corte dei conti, organi di garanzia., seminando tensione e lacerando il tessuto sociale
Il premier concepisce il suo ruolo come quello di un intrattenitore, crede di essere spiritoso raccontando in continuazione barzellette e facendo battute grevi su tutto e su tutti. All'estero siamo visti come un popolo di sottosviluppati.
La lega, principale alleato del PDL, si caratterizza per categorie mentali e culturali talmente rozze delle quali non si può che vergognarsi.
L'Italia è un grande paese e non merita tutto questo. Fermare la deriva ed invertire la tendenza si può. Nessuno ha la bacchetta magica e nessuno può promettere la luna, ma ad un livello così basso l'Italia non era mai scesa e non è tollerabile non fare niente per contrastare un regime che sta portando il Paese alla rovina
Riflettiamoci bene tutti quanti, pensando soprattutto alle nuove generazioni.
Io a votare ci vado e ho le idee chiare su come e chi votare
sabato 27 marzo 2010
giovedì 25 marzo 2010
PERCHE' VOTO PD E PERCHE' DO LA MIA PREFERENZA A STEFANO TOSI
L'appuntamento elettorale di domenica è molto importante per una serie di ragioni:
a) perchè le regioni hanno competenze su molte materie e svolgono un ruolo estremamente importante nel governo della cosa pubblica
b) perchè di fatto sono un test politico che assume la funzione di una valutazione dell'operato del governo nazionale
c) perchè in questi ultimi mesi la democrazia e le istituzioni democratiche sono state messe a rischio da comportamenti del presidente del consiglio e della maggioranza che sono sotto gli occhi di tutti
d) perchè la crisi economica si è aggravata sempre di più , non è certo alle spalle, ed è destinata, ad avviso di molti autorevoli commentatori, economisti, la stessa confindustria, a mordere anche nei prossimi mesi
e) perchè il debito pubblico ha raggiunto livelli allarmanti da non ritorno ( 1.788 miliardi di euro a fine gennaio)
f) perchè molte famiglie hanno perso fonti di reddito e la situazione è destinata ad aggravarsi in quanto gli ammortizzatori sociali hanno durata limitata, la perdita di posti di lavoro è una emorrargia inarrestabile, la deindustrializzazione del paese è una linea di tendenza chiara e inequivocabile
g) perchè lo stato sociale e le coperture sociali conquistate a prezzo di dure lotte nel dopoguerra sono a rischio
h) perchè è a rischio la libertà di stampa, di informazione e di manifestazione del pensiero che sono il cardine della democrazia
i) perchè il clima politico è avvelenato dalle inaccettabili prese di posizione del premier nei confronti del capo dello stato, della magistratura, degli organi di garanzia
Per tutte queste motivazioni il voto di domenica è di una importanza vitale per il futuro democratico ed economico del Paese. Quindi l'esercizio del diritto/dovere di andare alle urne assume la valenza di un dovere morale nei confronti di noi stessi e delle future generazioni.
PERCHE' VOTO PD
Da sempre sostengo che le società in cui "si vive meglio", in cui la qualità di vita è migliore, in cui ci sono meno tensioni sociali, in cui c'è più giustizia, sono quelle che coniugano economia di mercato(sulla quale nessuna persona di buon senso può avanzare riserve), tutele sindacali e sociali, equilibrio sociale che si realizza attraverso un giusto riconoscimento dei meriti ma anche attraverso una politica fiscale improntata ad un equo principio di progressività ed a una ferma lotta all'evasione fiscale, e nelle quali vengano affermati e difesi i principi di separazione dei poteri dello stato sui quali si fondano le democrazie occidentali, i principi di tutella delle libertà fondamentali, in primis quella riconosciuta e affermata dall'articolo 21 della nostra Costituzione.
Vedo come modelli all'estero i paesi scandinavi (Finlandia, Norvegia, Svezia), in Italia le regioni del centro, Emilia e Toscana sopra le altre, e quelle del nord-est estremo(Trentino, Friuli).
Ebbene credo che il PD, che è la sintesi tra la visione solidaristica dell'esperienza socialista e dei cattolici progressisti, vivificato dall'apporto di quella parte di società civile che guarda avanti e guarda al mondo, sia la formazione politica che meglio risponde alle esigenze di realizzazione pratica del modello che ho delineato. Nessuno nasconde le difficoltà che il partito ha incontrato nella fase iniziale, gli errori, le difficoltà di dialogo tra le varie anime, le defezioni di chi non si riconosceva più nel progetto, ma il PD è vivo e vitale, sta rapidamente recuperando consensi perchè non nasconde le difficoltà e la "gente"comincia e rendersi conto che la politica degli annunci, delle promesse fatte e non mantenute, della tutela degli evasori fiscali, di un liberismo sfrenato e nel quale i "forti" prevaricano "deboli" sempre meno difesi e tutelati, una politica, in definitiva, da "farwest", ha condotto il Paese nelle condizioni in cui è.
PERCHE' DO LA MIA PREFERENZA A STEFANO TOSI
In un mio precedente post ho scritto che i sei candidati che il partito presenta in provincia di Varese sono tutte persone con un percorso politico e esperienze politiche documentate alle spalle( da noi non ci sono veline nè unti del signore), con competenze maturate sul campo, competenze necessarie per affrontare le complesse problematiche che il governo di una regione, soprattutto se importante come la Lombardia, comporta. La mia stima va a tutti e sei; ma la legge elettorale mi consente di esprimere una sola preferenza e la mia preferenza va a Stefano Tosi. Perchè:
a) perchè credo che il PD debba recuperare l'esperienza organizzativa e di costante e articolata presenza sul territorio che era la forza dei DS e che l'idea del "partito liquido" aveva fatto accantonare. Questa "idea di partito" è incarnata a livello nazionale dal segretario politico Bersani che caratterizza la sua azione con un linguaggio e programmi concreti, senza fronzoli e senza promesse non mantenibili, buon senso e concretezza nel governo delle cose contrapposti al "vannamarchismo" del premier. Tosi rappresenta a livello locale quella linea
b) perchè Tosi è un uomo competente e "ricco di contenuti", che non fa niente per accattivarsi il facile consenso degli elettori più superficiali, ma poi agisce in concreto proponendo e sostenendo i progetti e le iniziative che vanno realmente ad incidere positivamente sulla vita dei cittadini lombardi, perchè ha già alle spalle un mandato nel quale ha dato ampia e documentata dimostrazione di quanto sopra,
c) perchè ha l'età giusta per coprire il ruolo. Nè troppo giovane nè troppo anziano ma con la giusta esperienza alle spalle
d) perchè ha creduto nel PD fin dall'inizio e senza incertezze
e) perchè ha sempre difeso e difende il mondo del lavoro e delle imprese che agiscono correttamente sul mercato ed in questo momento i lavoratori dipendenti che corrono il rischio di perdere il posto di lavoro, i pensionati sempre più impoveriti, i lavoratori precari con le loro perenni incertezze, i giovani con il buio davanti, il mondo delle piccole e medie imprese in piena emergenza, hanno bisogno di fatti non di parole
f) per molti altri motivi. Basta andare sul suo sito su facebook per averne ampio e documentato riscontro.
Confermo la mia stima e il mio apprezzamento per gli altri cinque candidati, in particolare per l'avvocato Picco Bellazzi e per Alessandro Alfieri che conosco meglio degli altri candidati e mi auguro, per il bene del PD ma soprattutto della Regione e del Paese, che l'elettorato ci consenta di portare all'assemblea regionale due, tre, quattro candidati che possano rappresentare una inversione di tendenza rispetto ad un governo regionale caratterizzato dalle rozze logiche della Lega e dal formigonismo imperante che ha avvolto la regione sotto una cappa affaristico/clientelare che ha penalizzato le forze migliori e valorizzato solo il criterio di "appartenenza". La Lombardia non è messa bene, penso che ne siamo tutti consapevoli
a) perchè le regioni hanno competenze su molte materie e svolgono un ruolo estremamente importante nel governo della cosa pubblica
b) perchè di fatto sono un test politico che assume la funzione di una valutazione dell'operato del governo nazionale
c) perchè in questi ultimi mesi la democrazia e le istituzioni democratiche sono state messe a rischio da comportamenti del presidente del consiglio e della maggioranza che sono sotto gli occhi di tutti
d) perchè la crisi economica si è aggravata sempre di più , non è certo alle spalle, ed è destinata, ad avviso di molti autorevoli commentatori, economisti, la stessa confindustria, a mordere anche nei prossimi mesi
e) perchè il debito pubblico ha raggiunto livelli allarmanti da non ritorno ( 1.788 miliardi di euro a fine gennaio)
f) perchè molte famiglie hanno perso fonti di reddito e la situazione è destinata ad aggravarsi in quanto gli ammortizzatori sociali hanno durata limitata, la perdita di posti di lavoro è una emorrargia inarrestabile, la deindustrializzazione del paese è una linea di tendenza chiara e inequivocabile
g) perchè lo stato sociale e le coperture sociali conquistate a prezzo di dure lotte nel dopoguerra sono a rischio
h) perchè è a rischio la libertà di stampa, di informazione e di manifestazione del pensiero che sono il cardine della democrazia
i) perchè il clima politico è avvelenato dalle inaccettabili prese di posizione del premier nei confronti del capo dello stato, della magistratura, degli organi di garanzia
Per tutte queste motivazioni il voto di domenica è di una importanza vitale per il futuro democratico ed economico del Paese. Quindi l'esercizio del diritto/dovere di andare alle urne assume la valenza di un dovere morale nei confronti di noi stessi e delle future generazioni.
PERCHE' VOTO PD
Da sempre sostengo che le società in cui "si vive meglio", in cui la qualità di vita è migliore, in cui ci sono meno tensioni sociali, in cui c'è più giustizia, sono quelle che coniugano economia di mercato(sulla quale nessuna persona di buon senso può avanzare riserve), tutele sindacali e sociali, equilibrio sociale che si realizza attraverso un giusto riconoscimento dei meriti ma anche attraverso una politica fiscale improntata ad un equo principio di progressività ed a una ferma lotta all'evasione fiscale, e nelle quali vengano affermati e difesi i principi di separazione dei poteri dello stato sui quali si fondano le democrazie occidentali, i principi di tutella delle libertà fondamentali, in primis quella riconosciuta e affermata dall'articolo 21 della nostra Costituzione.
Vedo come modelli all'estero i paesi scandinavi (Finlandia, Norvegia, Svezia), in Italia le regioni del centro, Emilia e Toscana sopra le altre, e quelle del nord-est estremo(Trentino, Friuli).
Ebbene credo che il PD, che è la sintesi tra la visione solidaristica dell'esperienza socialista e dei cattolici progressisti, vivificato dall'apporto di quella parte di società civile che guarda avanti e guarda al mondo, sia la formazione politica che meglio risponde alle esigenze di realizzazione pratica del modello che ho delineato. Nessuno nasconde le difficoltà che il partito ha incontrato nella fase iniziale, gli errori, le difficoltà di dialogo tra le varie anime, le defezioni di chi non si riconosceva più nel progetto, ma il PD è vivo e vitale, sta rapidamente recuperando consensi perchè non nasconde le difficoltà e la "gente"comincia e rendersi conto che la politica degli annunci, delle promesse fatte e non mantenute, della tutela degli evasori fiscali, di un liberismo sfrenato e nel quale i "forti" prevaricano "deboli" sempre meno difesi e tutelati, una politica, in definitiva, da "farwest", ha condotto il Paese nelle condizioni in cui è.
PERCHE' DO LA MIA PREFERENZA A STEFANO TOSI
In un mio precedente post ho scritto che i sei candidati che il partito presenta in provincia di Varese sono tutte persone con un percorso politico e esperienze politiche documentate alle spalle( da noi non ci sono veline nè unti del signore), con competenze maturate sul campo, competenze necessarie per affrontare le complesse problematiche che il governo di una regione, soprattutto se importante come la Lombardia, comporta. La mia stima va a tutti e sei; ma la legge elettorale mi consente di esprimere una sola preferenza e la mia preferenza va a Stefano Tosi. Perchè:
a) perchè credo che il PD debba recuperare l'esperienza organizzativa e di costante e articolata presenza sul territorio che era la forza dei DS e che l'idea del "partito liquido" aveva fatto accantonare. Questa "idea di partito" è incarnata a livello nazionale dal segretario politico Bersani che caratterizza la sua azione con un linguaggio e programmi concreti, senza fronzoli e senza promesse non mantenibili, buon senso e concretezza nel governo delle cose contrapposti al "vannamarchismo" del premier. Tosi rappresenta a livello locale quella linea
b) perchè Tosi è un uomo competente e "ricco di contenuti", che non fa niente per accattivarsi il facile consenso degli elettori più superficiali, ma poi agisce in concreto proponendo e sostenendo i progetti e le iniziative che vanno realmente ad incidere positivamente sulla vita dei cittadini lombardi, perchè ha già alle spalle un mandato nel quale ha dato ampia e documentata dimostrazione di quanto sopra,
c) perchè ha l'età giusta per coprire il ruolo. Nè troppo giovane nè troppo anziano ma con la giusta esperienza alle spalle
d) perchè ha creduto nel PD fin dall'inizio e senza incertezze
e) perchè ha sempre difeso e difende il mondo del lavoro e delle imprese che agiscono correttamente sul mercato ed in questo momento i lavoratori dipendenti che corrono il rischio di perdere il posto di lavoro, i pensionati sempre più impoveriti, i lavoratori precari con le loro perenni incertezze, i giovani con il buio davanti, il mondo delle piccole e medie imprese in piena emergenza, hanno bisogno di fatti non di parole
f) per molti altri motivi. Basta andare sul suo sito su facebook per averne ampio e documentato riscontro.
Confermo la mia stima e il mio apprezzamento per gli altri cinque candidati, in particolare per l'avvocato Picco Bellazzi e per Alessandro Alfieri che conosco meglio degli altri candidati e mi auguro, per il bene del PD ma soprattutto della Regione e del Paese, che l'elettorato ci consenta di portare all'assemblea regionale due, tre, quattro candidati che possano rappresentare una inversione di tendenza rispetto ad un governo regionale caratterizzato dalle rozze logiche della Lega e dal formigonismo imperante che ha avvolto la regione sotto una cappa affaristico/clientelare che ha penalizzato le forze migliori e valorizzato solo il criterio di "appartenenza". La Lombardia non è messa bene, penso che ne siamo tutti consapevoli
martedì 23 marzo 2010
PIERGIANNI PROSPERINI, SPECCHIO DEI TEMPI
Piergianni Prosperini, consigliere regionale del PDL ed assessore regionale alllo sport, arrestato a metà dicembre per corruzione, ha lasciato il carcere dopo aver patteggiato una pena a tre anni e cinque mesi ed è ora agli arresti domiciliari. Uscendo dal carcere ha dichiarato che considera chiusa la sua esperienza politica, anche perchè nuove tegole giudiziarie si sono aggiunte nel frattempo, quali le accuse di un presunto traffico d'armi e l'arresto del suo segretario per riciclaggio. Nessuna paura: ad occupare il posto di assessore regionale allo sport c'è già in pole position Renzo Bossi, un nome e una garanzia. Premesso che "patteggiare" significa riconoscere la propria colpevolezza e ottenere uno sconto di pena in cambio di un atteggiamento collaborativo con le autorità inquirenti, risultano particolarmente avventate le dichiarazioni rilasciare da due noti ed importanti esponenti politici al momento dell'arresto.
ROBERTO FORMIGONI dichiarava in dicembre: sono sicuro che saprà dimostrare la propria estraneità e la sua innocenza di cui non ho motivo di dubitare. E confido che la giustizia a cui va lasciato compiere il suo corso saprà arrivare a conclusioni certe in tempi molto rapidi"
IGNAZIO LA RUSSA " Io di Prosperini ho sempre avuto e avrò sempre fiducia perchè in tutta la sua vita è stato un uomo irreprensibile in ogni suo atteggiamento pubblico. Sono assolutamemte convinto che riuscirà a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti"
Queste le valutazioni del governatore della più importante regione italiana e del ministro della difesa, mica due qualunque
Chi scrive, per contro, aveva impiegato non più di cinque minuti ad inquadrare il personaggio l'unica volta che ha avuto occasione di incontrarlo.
E' un episodio del 1996, una vita fà: ero direttore della filiale di Milano Pzza Edison(Milano Centro) della Banca di Roma, ore 12,30 - 13 entra un commesso nella mia stanza e mi dice che fuori c'è un certo Piergianni Prosperini che vorrebbe essere ricevuto; fallo entrare gli faccio io.
Entra questo omone alto e massiccio, si siede e mi fa;
Sono Piergianni Prosperini, sono un dentista(sic).....
So chi è lei, gli faccio io, ogni tanto mi capita di vederla sui manifesti elettorali o in televisione
nell'ambito della mia attività professionale, prosegue lui, sono in possesso di 750 milioni di cambiali che vorrei scontare
dentro di me comincio a farmi due risate, osservo che questo signore non l'ho mai visto nè conosciuto, e gli pongo qualche domanda: lei mi conferma che le cambiali sono attinenti alla sua attività professionale, qualche chiarimento: il debitore è un solo nominativo o sono più nominativi, lei le vuole scontare come persona fisica le cambiali o sono all'ordine di una società, il rapporto sotottostante me lo chiarisce per favore, infine "last but non least" (l'ho detto in italiano) lei con i 720/730 milioni che gli darei che ci fa?
mi guarda stranito come se io venissi dalla luna
riprendo con fare conciliante: veda, gli dico, a me hanno insegnato alcuni principi fondamentali quando mi si fa una richiesta di affidamento:
a) debbo conoscere bene e valutare chi me la avanza. Lei la conosco "di vista" e non mi pare abbia voglia di darmi molti ulteriori elementi di valutazione
b) trattandosi di una operazione di sconto debbo sapere con esattezza quale è il rapporto economico sottostante
c) debbo anche avere elementi precisi di valutazione del debitore, a parte il fatto che di frazionamento del rischio non se ne parla
d) debbo inoltre valutare se lei è in grado di rimborsare i 750 milioni nel caso le cambiali tornino insolute
e) infine debbo sapere a che le serve e che utilizzo fa della provvista
siccome a tutte queste domande, mi sembra di capire, concludo, le risposte sono piuttosto vaghe, visto che lei è un dentista e un onorevole le posso fare, se ritiene, un prestito personale di 10 milioni, anche 12
Si è arrabbiato e mi ha detto che lo prendevo in giro ; mi sono limitato a precisare che, visto il quadro, questo era quanto ritenevo di poter fare. Comunque, a maggior mio conforto , e tutela, gli ho fissato un appuntamento per la settimana successiva con il condirettore centrale cui riferivo che l'ha ricevuto in mia presenza e che l'ha letteralmente trattato a pesci in faccia. Peccato che non ci sia più perchè sarebbe stato divertente poter ricordare insieme l'episodio
Questo è quanto; io Prosperini non l'ho più incontrato, queste cambiali non le ho mai viste e dubito che siano mai esistite(chissà cosa aveva in testa), ma ho impiegato cinque minuti, non di più, a "inquadrare" e "liquidare" il personaggio. Ma io non sono nè ministro nè governatore, questo è il mio limite
ROBERTO FORMIGONI dichiarava in dicembre: sono sicuro che saprà dimostrare la propria estraneità e la sua innocenza di cui non ho motivo di dubitare. E confido che la giustizia a cui va lasciato compiere il suo corso saprà arrivare a conclusioni certe in tempi molto rapidi"
IGNAZIO LA RUSSA " Io di Prosperini ho sempre avuto e avrò sempre fiducia perchè in tutta la sua vita è stato un uomo irreprensibile in ogni suo atteggiamento pubblico. Sono assolutamemte convinto che riuscirà a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti"
Queste le valutazioni del governatore della più importante regione italiana e del ministro della difesa, mica due qualunque
Chi scrive, per contro, aveva impiegato non più di cinque minuti ad inquadrare il personaggio l'unica volta che ha avuto occasione di incontrarlo.
E' un episodio del 1996, una vita fà: ero direttore della filiale di Milano Pzza Edison(Milano Centro) della Banca di Roma, ore 12,30 - 13 entra un commesso nella mia stanza e mi dice che fuori c'è un certo Piergianni Prosperini che vorrebbe essere ricevuto; fallo entrare gli faccio io.
Entra questo omone alto e massiccio, si siede e mi fa;
Sono Piergianni Prosperini, sono un dentista(sic).....
So chi è lei, gli faccio io, ogni tanto mi capita di vederla sui manifesti elettorali o in televisione
nell'ambito della mia attività professionale, prosegue lui, sono in possesso di 750 milioni di cambiali che vorrei scontare
dentro di me comincio a farmi due risate, osservo che questo signore non l'ho mai visto nè conosciuto, e gli pongo qualche domanda: lei mi conferma che le cambiali sono attinenti alla sua attività professionale, qualche chiarimento: il debitore è un solo nominativo o sono più nominativi, lei le vuole scontare come persona fisica le cambiali o sono all'ordine di una società, il rapporto sotottostante me lo chiarisce per favore, infine "last but non least" (l'ho detto in italiano) lei con i 720/730 milioni che gli darei che ci fa?
mi guarda stranito come se io venissi dalla luna
riprendo con fare conciliante: veda, gli dico, a me hanno insegnato alcuni principi fondamentali quando mi si fa una richiesta di affidamento:
a) debbo conoscere bene e valutare chi me la avanza. Lei la conosco "di vista" e non mi pare abbia voglia di darmi molti ulteriori elementi di valutazione
b) trattandosi di una operazione di sconto debbo sapere con esattezza quale è il rapporto economico sottostante
c) debbo anche avere elementi precisi di valutazione del debitore, a parte il fatto che di frazionamento del rischio non se ne parla
d) debbo inoltre valutare se lei è in grado di rimborsare i 750 milioni nel caso le cambiali tornino insolute
e) infine debbo sapere a che le serve e che utilizzo fa della provvista
siccome a tutte queste domande, mi sembra di capire, concludo, le risposte sono piuttosto vaghe, visto che lei è un dentista e un onorevole le posso fare, se ritiene, un prestito personale di 10 milioni, anche 12
Si è arrabbiato e mi ha detto che lo prendevo in giro ; mi sono limitato a precisare che, visto il quadro, questo era quanto ritenevo di poter fare. Comunque, a maggior mio conforto , e tutela, gli ho fissato un appuntamento per la settimana successiva con il condirettore centrale cui riferivo che l'ha ricevuto in mia presenza e che l'ha letteralmente trattato a pesci in faccia. Peccato che non ci sia più perchè sarebbe stato divertente poter ricordare insieme l'episodio
Questo è quanto; io Prosperini non l'ho più incontrato, queste cambiali non le ho mai viste e dubito che siano mai esistite(chissà cosa aveva in testa), ma ho impiegato cinque minuti, non di più, a "inquadrare" e "liquidare" il personaggio. Ma io non sono nè ministro nè governatore, questo è il mio limite
giovedì 18 marzo 2010
TEMA DI LICENZA ELEMENTARE DI UNO SCOLARO DI RAMACCA
In questi giorni, rovistando tra vecchie carte di casa mandate per la quasi totalità al macero, ho trovato un tema di licenza elementare di uno scolaro di Ramacca, grosso centro della provincia di Catania, alunno di una insegnante della nostra famiglia.
Lo scritto non è datato nè firmato. Dal contesto sembrerebbe risalire alla fine degli anni cinquanta; lo riporto integralmente per fare poi delle mie considerazioni.
TEMA
UN POMERIGGIO A CASA
Io quanto finisce la scuola, io torno a casa mi mancio la pasta e dopo la mia mamma leva la tavola e mi sedo sul foco e faccio il pomeriggio accomincio coli taliano che il soggetto è predicato e l'animali predica pesepio io mancio mio babbo ara la terra che non è nostra poi ce sammartino la notte santa e i topi col zufolo che mi piacciono tanto. Io poi studio la storia che sono li brei che sono li straeliti poi giacobbe poi giuseppe ma in egitto cole vache seche e li brei tornano con mose che spacca il marrosso che ora ci passano li navi e portano canali a Suezzi che forse ci piove perchè è state poi ce la matematica che è una torta spaccata in tre parti e io mi mancio tre fete e faccio frazione botana della miseria è difficile e io non ci capisco niete perchè quando ci sono li sposi spaccano la torta e la dano ai invitati che ci portano i regali e io macio una feta non macio tre fete. Poi le facio esercizi minchia quanti esercizi lascia questa maestra però sono stanco chiudo il quaderno e gioco col porco di mio nonno che è tutto stala e alatta i figli però il porco è una porca molto ricca che avi tanti minni chè il late per i suoi porci piccoli. Io ci gioco e li voglio bene perchè ce li manciamo.
Conclusioni oggi sono stanco ora basta.
Lungi da me ogni ironia, questo è lo spaccato, al limite, lo riconosco, di una parte dell'Italia povera e praticamente analfabeta che usciva dalla guerra. Sono passati cinquanta anni, molte cose sono cambiate, l'autore del tema oggi è un signore tra i 60 e i 70 anni in pensione dopo una vita passata a fare il contadino o il bracciante, un signore che magari ha il telefonino e guarda la televisione, ma mi chiedo: che capacità di comprensione dei problemi può mai avere, come si può chiedergli di sentirsi cittadino, come si può dubitare che un linguaggio semplice e deciso, folcrolisticamente populista lo conquista e lo convince molto di più di un argomentare serio, documentato, articolato? Con buona pace delle dotte disquisizioni del prof. Onida o del prof. Zagrebelsky sulla natura e sull'essenza della democrazia E non è che le casalinghe del nord Italia o i giovani sottoproletari delle periferie campane siano a livelli molto superiori
Lo scritto non è datato nè firmato. Dal contesto sembrerebbe risalire alla fine degli anni cinquanta; lo riporto integralmente per fare poi delle mie considerazioni.
TEMA
UN POMERIGGIO A CASA
Io quanto finisce la scuola, io torno a casa mi mancio la pasta e dopo la mia mamma leva la tavola e mi sedo sul foco e faccio il pomeriggio accomincio coli taliano che il soggetto è predicato e l'animali predica pesepio io mancio mio babbo ara la terra che non è nostra poi ce sammartino la notte santa e i topi col zufolo che mi piacciono tanto. Io poi studio la storia che sono li brei che sono li straeliti poi giacobbe poi giuseppe ma in egitto cole vache seche e li brei tornano con mose che spacca il marrosso che ora ci passano li navi e portano canali a Suezzi che forse ci piove perchè è state poi ce la matematica che è una torta spaccata in tre parti e io mi mancio tre fete e faccio frazione botana della miseria è difficile e io non ci capisco niete perchè quando ci sono li sposi spaccano la torta e la dano ai invitati che ci portano i regali e io macio una feta non macio tre fete. Poi le facio esercizi minchia quanti esercizi lascia questa maestra però sono stanco chiudo il quaderno e gioco col porco di mio nonno che è tutto stala e alatta i figli però il porco è una porca molto ricca che avi tanti minni chè il late per i suoi porci piccoli. Io ci gioco e li voglio bene perchè ce li manciamo.
Conclusioni oggi sono stanco ora basta.
Lungi da me ogni ironia, questo è lo spaccato, al limite, lo riconosco, di una parte dell'Italia povera e praticamente analfabeta che usciva dalla guerra. Sono passati cinquanta anni, molte cose sono cambiate, l'autore del tema oggi è un signore tra i 60 e i 70 anni in pensione dopo una vita passata a fare il contadino o il bracciante, un signore che magari ha il telefonino e guarda la televisione, ma mi chiedo: che capacità di comprensione dei problemi può mai avere, come si può chiedergli di sentirsi cittadino, come si può dubitare che un linguaggio semplice e deciso, folcrolisticamente populista lo conquista e lo convince molto di più di un argomentare serio, documentato, articolato? Con buona pace delle dotte disquisizioni del prof. Onida o del prof. Zagrebelsky sulla natura e sull'essenza della democrazia E non è che le casalinghe del nord Italia o i giovani sottoproletari delle periferie campane siano a livelli molto superiori
sabato 13 marzo 2010
SUPPLEMENTO AL BOLLETTINO STATISTICO DELLA BANCA D'ITALIA
Il 12 marzo è uscito il supplemento al bollettino statistico di Banca d'italia n-14 "Finanza pubblica, fabbisogno e debito" con i dati relativi al mese di Gennaio. Il documento è scaricabile dal sito Bankitalia in formato pdf.
Nel mio post del 2 Marzo avevo affermato che dopo la flessione di Dicembre il debito pubblico avrebbe ripreso a correre alla grande e avevo scritto che si sarebbe riportato al di sopra dei 1.800 miliardi. Apparentemente ero stato troppo pessimista perchè il debito è risalito sì di ben 27 mld in un solo mese (da 1.761 a 1.788) ma è rimasto sotto i 1.800 Se mi sono parzialmente sbagliato, meglio così, ma è mia sensazione che i dati di febbraio e di marzo confermeranno le più pessimistiche previsioni. Vedremo; intanto continuo a chiedermi dove vada questa enorme massa di denaro considerato che i tassi continuano a rimanere bassisssimi ( i BTP quinquennali collocati il 12 marzo hanno un rendimento lordo del 2,72%- l'ultima asta di BOT del 10 marzo ha offerto un rendimento lordo dello 0,90%) che continuano i tagli ai vari ministeri e le riduzioni di trasferimenti agli enti locali e che non si vede l'ombra di investimenti in opere infrastrutturali.
Io continuo a dire che i conti sono fuori controllo e che la situazione ci espone ad attacchi della speculazione internazionale che potrebbero avere conseguenze molto ma molto serie. Il nostro beneamato Presidente del consiglio, confortato anche delll'opinione dei suoi gerarchi Saccconi e Scajola, sostiene invece che viviamo nel migliore dei mondi possibili e che è tutto a posto. Sarà: io osservo che la crisi industriale, che il premier ha prima negato, poi minimizzato, poi riconosciuto ma che secondo lui è già alle spalle, morde invece sempre di più e distrugge ogni giorno migliaia di posti di lavoro, che la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha appena lanciato l'ennesimo grido d'allarme, che gli organismi europei hanno nuovamente sottolineato la assoluta necessità che i paesi dell'area euro tengano i conti sotto controllo, che gli ammortizzatori sociali non bastano più a fronteggiare l'emergenza, che una quota sempre maggiore di popolazione ha seri problemi economci
Per non parlare dei pericoli per il sistema democratico della deriva autoritaria in atto .
E' per tutte queste ragioni che oggi pomeriggio parteciperò con mia moglie alla manifestazione di Milano
Nel mio post del 2 Marzo avevo affermato che dopo la flessione di Dicembre il debito pubblico avrebbe ripreso a correre alla grande e avevo scritto che si sarebbe riportato al di sopra dei 1.800 miliardi. Apparentemente ero stato troppo pessimista perchè il debito è risalito sì di ben 27 mld in un solo mese (da 1.761 a 1.788) ma è rimasto sotto i 1.800 Se mi sono parzialmente sbagliato, meglio così, ma è mia sensazione che i dati di febbraio e di marzo confermeranno le più pessimistiche previsioni. Vedremo; intanto continuo a chiedermi dove vada questa enorme massa di denaro considerato che i tassi continuano a rimanere bassisssimi ( i BTP quinquennali collocati il 12 marzo hanno un rendimento lordo del 2,72%- l'ultima asta di BOT del 10 marzo ha offerto un rendimento lordo dello 0,90%) che continuano i tagli ai vari ministeri e le riduzioni di trasferimenti agli enti locali e che non si vede l'ombra di investimenti in opere infrastrutturali.
Io continuo a dire che i conti sono fuori controllo e che la situazione ci espone ad attacchi della speculazione internazionale che potrebbero avere conseguenze molto ma molto serie. Il nostro beneamato Presidente del consiglio, confortato anche delll'opinione dei suoi gerarchi Saccconi e Scajola, sostiene invece che viviamo nel migliore dei mondi possibili e che è tutto a posto. Sarà: io osservo che la crisi industriale, che il premier ha prima negato, poi minimizzato, poi riconosciuto ma che secondo lui è già alle spalle, morde invece sempre di più e distrugge ogni giorno migliaia di posti di lavoro, che la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha appena lanciato l'ennesimo grido d'allarme, che gli organismi europei hanno nuovamente sottolineato la assoluta necessità che i paesi dell'area euro tengano i conti sotto controllo, che gli ammortizzatori sociali non bastano più a fronteggiare l'emergenza, che una quota sempre maggiore di popolazione ha seri problemi economci
Per non parlare dei pericoli per il sistema democratico della deriva autoritaria in atto .
E' per tutte queste ragioni che oggi pomeriggio parteciperò con mia moglie alla manifestazione di Milano
venerdì 12 marzo 2010
CONSIGLIO COMUNALE DI BUSTO DELL'11 MARZO 2010
Il consiglio comunale dell'11 marzo ha rappresentato uno dei passaggi di maggior squallore della vita politica cittadina.
All'ordine del giorno dei consigli dell'11 e del 12 c'erano due argomenti importantissimi per la vita della città:
a) le decisioni da prendere in merito all'inceneritore ACCAM
b) l'esame del bilancio di previsione 2010
Ebbene la Lega, con una lettera al sindaco e non al Presidente del consiglio comunale come sarebbe stato corretto, ha chiesto nella giornata dell'11 di stralciare i due argomenti dall'ordine del giorno. Motivo reale: la volontà di affrontarli dopo le elezioni regionali di fine mese da posizioni di maggior forza (presume la lega) e comunque per evitare a quindici giorni dal voto ogni rischio di "disturbo"
Il sindaco, ostaggio della lega, si è dato latitante affidando ad una lettera, letta con tono monocorde dal vicesindaco Reguzzoni(lega), il compito di illustrare gli impegni che gli impedivano di partecipare al consiglio. Lettera che evidenziava una situazione kafkiana, parola di sindaco, nei rapporti interni alla maggioranza e che è risultata francamente ridicola
In questo contesto il Presidente del Consiglio comunale Speroni (lega) con un'arroganza significativa del modo in cui concepisce la conduzione del consiglio comunale e in genere il rispetto dei principi generali di democrazia, pretendeva che fosse accettato uno stravolgimento così plateale dell'ordine del giorno senza che le opposizioni potessero dire la loro, rifiutandosi financo di concedere alle stesse di presentare una mozione d'ordine.
Atteso quanto sopra, i sei consiglieri del Partito Democratico ed altri, ma non tutti, consiglieri di minoranza, hanno lasciato l'aula denunciando l'offesa che veniva fatta alla città, ai cittadini e alle Istituzioni democratiche. L'arroganza è la cifra che caratterizza il governo a livello nazionale e gli emuli a livello periferico. Arroganza intollerabile e che deve essere contrastata con tutti i mezzi democraticamente consentiti. La democrazia esige regole e rispetto delle regole ed è un bene prezioso. E' tempo che i cittadini tornino a riflettere sull'essenza del loro essere tali e bene ha fatto il Partito Democratico a ricordarlo e sottolinearlo
All'ordine del giorno dei consigli dell'11 e del 12 c'erano due argomenti importantissimi per la vita della città:
a) le decisioni da prendere in merito all'inceneritore ACCAM
b) l'esame del bilancio di previsione 2010
Ebbene la Lega, con una lettera al sindaco e non al Presidente del consiglio comunale come sarebbe stato corretto, ha chiesto nella giornata dell'11 di stralciare i due argomenti dall'ordine del giorno. Motivo reale: la volontà di affrontarli dopo le elezioni regionali di fine mese da posizioni di maggior forza (presume la lega) e comunque per evitare a quindici giorni dal voto ogni rischio di "disturbo"
Il sindaco, ostaggio della lega, si è dato latitante affidando ad una lettera, letta con tono monocorde dal vicesindaco Reguzzoni(lega), il compito di illustrare gli impegni che gli impedivano di partecipare al consiglio. Lettera che evidenziava una situazione kafkiana, parola di sindaco, nei rapporti interni alla maggioranza e che è risultata francamente ridicola
In questo contesto il Presidente del Consiglio comunale Speroni (lega) con un'arroganza significativa del modo in cui concepisce la conduzione del consiglio comunale e in genere il rispetto dei principi generali di democrazia, pretendeva che fosse accettato uno stravolgimento così plateale dell'ordine del giorno senza che le opposizioni potessero dire la loro, rifiutandosi financo di concedere alle stesse di presentare una mozione d'ordine.
Atteso quanto sopra, i sei consiglieri del Partito Democratico ed altri, ma non tutti, consiglieri di minoranza, hanno lasciato l'aula denunciando l'offesa che veniva fatta alla città, ai cittadini e alle Istituzioni democratiche. L'arroganza è la cifra che caratterizza il governo a livello nazionale e gli emuli a livello periferico. Arroganza intollerabile e che deve essere contrastata con tutti i mezzi democraticamente consentiti. La democrazia esige regole e rispetto delle regole ed è un bene prezioso. E' tempo che i cittadini tornino a riflettere sull'essenza del loro essere tali e bene ha fatto il Partito Democratico a ricordarlo e sottolinearlo
lunedì 8 marzo 2010
JOSEPH RATZINGER GUIDO BERTOLASO IL CINISMO DELL'ISTITUZIONE
Un mio post del 21 gennaio, a commento dell'incontro tra il cardinal Ruini e il presidente del consiglio, lo avevo intitolato LA CHIESA CATTOLICA, IL CARDINAL RUINI E IL CINISMO DELL'ISTITUZIONE
Reputo infatti la Chiesa Cattolica l'Istituzione più cinica apparsa su questo pianeta negli ultimi millenni. Questo mio giudizio trova continui motivi per consolidarsi, l'ultimo ieri.
Leggo sulla stampa che Guido Bertolaso è stato ricevuto in udienza da Benedetto XVI insieme ai ai suoi collaboratori. Leggo anche che ad un certo punto il Pontefice fuori dal testo preparato ed indicando con un gesto della mano Bertolaso ha detto:"Lo ringrazio per tutto quello che fa per la società civile e per noi tutti"
E mi domando:
a) Bertolaso è al centro di indagini della magistratura per gravi episodi di corruzione che hanno interessato la struttura da lui diretta
b) Bertolaso si è reso responsabile sul piano privato di comportamenti offensivi innanzitutto per la sua famiglia ma che dovrebbero, a mio avviso, essere stigmatizzati con forza dalla Chiesa, sempre così pronta a porre divieti e a emettere giudizi quando gli episodi riguardano l'ordinary people. Non che Bertolaso sia più che ordinary ma evidentemente è considerato tale.
E mi chiedo:
1) ma chi glielo ha fatto fare a Sua Santità a dare una sponda così pesante in favore di tal personaggio?
2) quali argomenti ha utilizzato il suo Segretario di Stato Cardinal Bertone, suo stretto collaboratore da più di venti anni, per convincerlo ad esporsi così?
3) quale prezzo ha pagato il governo in carica per ottenere tanto?
Le domande le giro a chi mi legge. Voi avete risposte? Io no o almeno, quelle che ho, mi inorridiscono; meglio, mi lasciano esterrefatto visto che non mi meraviglia e non mi inorridisce più niente.
POST SCRIPTUM: Leggo che il Pontefice ha incontrato suo fratello, anch'egli sacerdote cattolico, il quale si sarebbe difeso dalle accuse che attengono a gravi comportamenti del clero tedesco dicendo che "c'é ostilità verso la Chiesa" Non credono i due fratelli che ci sarebbe meno ostilità se tali comportamenti cessassero?
Reputo infatti la Chiesa Cattolica l'Istituzione più cinica apparsa su questo pianeta negli ultimi millenni. Questo mio giudizio trova continui motivi per consolidarsi, l'ultimo ieri.
Leggo sulla stampa che Guido Bertolaso è stato ricevuto in udienza da Benedetto XVI insieme ai ai suoi collaboratori. Leggo anche che ad un certo punto il Pontefice fuori dal testo preparato ed indicando con un gesto della mano Bertolaso ha detto:"Lo ringrazio per tutto quello che fa per la società civile e per noi tutti"
E mi domando:
a) Bertolaso è al centro di indagini della magistratura per gravi episodi di corruzione che hanno interessato la struttura da lui diretta
b) Bertolaso si è reso responsabile sul piano privato di comportamenti offensivi innanzitutto per la sua famiglia ma che dovrebbero, a mio avviso, essere stigmatizzati con forza dalla Chiesa, sempre così pronta a porre divieti e a emettere giudizi quando gli episodi riguardano l'ordinary people. Non che Bertolaso sia più che ordinary ma evidentemente è considerato tale.
E mi chiedo:
1) ma chi glielo ha fatto fare a Sua Santità a dare una sponda così pesante in favore di tal personaggio?
2) quali argomenti ha utilizzato il suo Segretario di Stato Cardinal Bertone, suo stretto collaboratore da più di venti anni, per convincerlo ad esporsi così?
3) quale prezzo ha pagato il governo in carica per ottenere tanto?
Le domande le giro a chi mi legge. Voi avete risposte? Io no o almeno, quelle che ho, mi inorridiscono; meglio, mi lasciano esterrefatto visto che non mi meraviglia e non mi inorridisce più niente.
POST SCRIPTUM: Leggo che il Pontefice ha incontrato suo fratello, anch'egli sacerdote cattolico, il quale si sarebbe difeso dalle accuse che attengono a gravi comportamenti del clero tedesco dicendo che "c'é ostilità verso la Chiesa" Non credono i due fratelli che ci sarebbe meno ostilità se tali comportamenti cessassero?
domenica 7 marzo 2010
IL MIO SOGGIORNO ALL'HOTEL MIONI PEZZATO DI ABANO TERME
Sono reduce da un soggiorno di 12 giorni all'Hotel Mioni Pezzato di Abano Terme per un ciclo di fanghi prescrittomi per alleviare i dolori alla schiena che mi tormentano.
Non è questa la sede per fare gli elogi della struttura, che li merita tutti. Il mio giudizio, articolato, l'ho espresso sul sito delll'hotel.
In questa sede, invece, trovo spunto per alcune osservazioni di caratttere economico che il soggiorno ad Abano mi ha suggerito.
Sostengo da tempo che la "crisi"del nostro paese è strutturale e non congiunturale per una serie di motivi che riepilogo:
a) negli ultimi 10/15 anni la "fabbrica"del mondo si è spostata in estremo oriente e nell'est europeo per cui gli stabilimenti dove si producono prodotti poveri e a basso valore aggiunto sono destinati tutti a chiudere in quanto il costo della manodopera non ci consente di essere concorrenziali a livello globale
b) c'è posto per produzioni di nicchia e di qualità che non possono però assicurare lavoro "quantitativamente"rilevante
c) il sistema italia è completamente assente in settori strategici e tecnologicamente avanzati come l'elettronica, la farmaceutica, la chimica fine, l'industria aeronautica, la ricerca sulle nanotecnologie e nel settore biologico
d) abbiamo un debito pubblico enorme (1.800 mld) che è una palla al piede ed un ostacolo ad ogni politica di sviluppo
e) abbiamo un sistema scolastico mediocre che non forma le nuove generazioni. Nei test interna
zionali i nostri studenti sono sempre in fondo alla classifica
f) abbiamo una classe politica mediocre culturalmente, moralmente impresentabile, senza alcuna visione strategica, provinciale e modesta
g) abbiamo tutto il sud al di fuori e al di sotto degli standard internazionali di valutazione
h) abbiamo uno stato sociale al contempo pesante e inefficiente
Pochi sono i nostri punti di eccellenza: la meccanica, il sistema "fashion" - ma la produzione del settore è fatta in gran parte all'estero - il turismo.
E proprio il turismo mi ricollega ad Abano. Il nostro paese ha il 60% del patrimonio artistico mondiale, città d'arte le più belle del mondo, bellezze naturali uniche, tremila anni di storia, istituzioni culturali conosciute ed amate dappertutto, la SCALA in primis, una posizione invidiabile al centro del Mediterraneo, una cucina apprezzata ovunque; in poche parole potremmo vivere in gran parte di turismo che tra le attività economiche è quella che crea più posti di lavoro in relazione al capitale investito, ed è ad alto valore aggiunto. Ma ciò richiede organizzazione, serietà, affidabilità, giusto rapporto qualità prezzo, logistica efficiente, qualità, qualità, qualità Ad Abano tutto questo c'è tant'è che la cittadina vive opulentementesulle virtù terapeutiche dei suoi fanghi e crea occasioni di lavoro per tutti. Ma in troppe parti d'Italia tutto questo non c'è ed il turismo langue in una prospettiva di inesorabile decadenza Per invertire il trend è necessario invertire l'ottica con cuisi affrontano i problemi. Un ottica che "guardi lungo", abolendo le le furbizie e valorizzando serietà e qualità, e faccia riguadagnare al Paese la considerazione che ha perso in questi ultimi anni. Risalire la china non sarà facile ma solo in un'ottica di questo tipo il turismo riparte, il paese riparte e si salva
Non è questa la sede per fare gli elogi della struttura, che li merita tutti. Il mio giudizio, articolato, l'ho espresso sul sito delll'hotel.
In questa sede, invece, trovo spunto per alcune osservazioni di caratttere economico che il soggiorno ad Abano mi ha suggerito.
Sostengo da tempo che la "crisi"del nostro paese è strutturale e non congiunturale per una serie di motivi che riepilogo:
a) negli ultimi 10/15 anni la "fabbrica"del mondo si è spostata in estremo oriente e nell'est europeo per cui gli stabilimenti dove si producono prodotti poveri e a basso valore aggiunto sono destinati tutti a chiudere in quanto il costo della manodopera non ci consente di essere concorrenziali a livello globale
b) c'è posto per produzioni di nicchia e di qualità che non possono però assicurare lavoro "quantitativamente"rilevante
c) il sistema italia è completamente assente in settori strategici e tecnologicamente avanzati come l'elettronica, la farmaceutica, la chimica fine, l'industria aeronautica, la ricerca sulle nanotecnologie e nel settore biologico
d) abbiamo un debito pubblico enorme (1.800 mld) che è una palla al piede ed un ostacolo ad ogni politica di sviluppo
e) abbiamo un sistema scolastico mediocre che non forma le nuove generazioni. Nei test interna
zionali i nostri studenti sono sempre in fondo alla classifica
f) abbiamo una classe politica mediocre culturalmente, moralmente impresentabile, senza alcuna visione strategica, provinciale e modesta
g) abbiamo tutto il sud al di fuori e al di sotto degli standard internazionali di valutazione
h) abbiamo uno stato sociale al contempo pesante e inefficiente
Pochi sono i nostri punti di eccellenza: la meccanica, il sistema "fashion" - ma la produzione del settore è fatta in gran parte all'estero - il turismo.
E proprio il turismo mi ricollega ad Abano. Il nostro paese ha il 60% del patrimonio artistico mondiale, città d'arte le più belle del mondo, bellezze naturali uniche, tremila anni di storia, istituzioni culturali conosciute ed amate dappertutto, la SCALA in primis, una posizione invidiabile al centro del Mediterraneo, una cucina apprezzata ovunque; in poche parole potremmo vivere in gran parte di turismo che tra le attività economiche è quella che crea più posti di lavoro in relazione al capitale investito, ed è ad alto valore aggiunto. Ma ciò richiede organizzazione, serietà, affidabilità, giusto rapporto qualità prezzo, logistica efficiente, qualità, qualità, qualità Ad Abano tutto questo c'è tant'è che la cittadina vive opulentementesulle virtù terapeutiche dei suoi fanghi e crea occasioni di lavoro per tutti. Ma in troppe parti d'Italia tutto questo non c'è ed il turismo langue in una prospettiva di inesorabile decadenza Per invertire il trend è necessario invertire l'ottica con cuisi affrontano i problemi. Un ottica che "guardi lungo", abolendo le le furbizie e valorizzando serietà e qualità, e faccia riguadagnare al Paese la considerazione che ha perso in questi ultimi anni. Risalire la china non sarà facile ma solo in un'ottica di questo tipo il turismo riparte, il paese riparte e si salva
venerdì 5 marzo 2010
LUGLIO 43 - MARZO 2010
Chi firmerà stavolta l'ordine del giorno Grandi?
Ci saranno colpi di coda?
Le Clarette lo seguiranno fino all'ultimo?
Visto che per fortuna sono cambiati i tempi e che a Piazzale Loreto per fortuna non c'è posto , dove si ritirerà?
Cicchitto, Bondi, Gasparri e Capezzone si suicideranno per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio o, come Bruto, sono già passati in coltelleria?
Brunetta andrà classificato tra i nani o tra le ballerine?
La terra tremerà?
Bertone, Bagnasco, Ruini, sopravviveranno? Senz'altro sì
Montesquieu tirerà un sospiro di sollievo?
La Zanicchi capirà qualcosa di quello che le succederà intorno?
Le casalinghe di Voghera come reagiranno?
L'asse terrestre si sposterà?
Quale sarà il tempo medio di elaborazione del lutto del militante medio?
Tutto questo avrà insegnato qualcosa agli italiani?
Ci saranno colpi di coda?
Le Clarette lo seguiranno fino all'ultimo?
Visto che per fortuna sono cambiati i tempi e che a Piazzale Loreto per fortuna non c'è posto , dove si ritirerà?
Cicchitto, Bondi, Gasparri e Capezzone si suicideranno per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio o, come Bruto, sono già passati in coltelleria?
Brunetta andrà classificato tra i nani o tra le ballerine?
La terra tremerà?
Bertone, Bagnasco, Ruini, sopravviveranno? Senz'altro sì
Montesquieu tirerà un sospiro di sollievo?
La Zanicchi capirà qualcosa di quello che le succederà intorno?
Le casalinghe di Voghera come reagiranno?
L'asse terrestre si sposterà?
Quale sarà il tempo medio di elaborazione del lutto del militante medio?
Tutto questo avrà insegnato qualcosa agli italiani?
martedì 2 marzo 2010
I DATI ISTAT RELATIVI ALL'ANNO 2009 - FOTOGRAFIA E SPECCHIO DI UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA
L'ISTAT ha pubblicato il primo marzo i dati ufficiali relativi all'ann0 2009. Il documento può essere scaricato nella sua interezza dal sito ISTAT. Il download integrale in formato PDF occupa 179 kbyte e rimando alla lettura completa del documento chi volesse approfondire. Del resto il documento non è difficile da "digerire": consta di sole 13 pagine ed è scritto in linguaggio chiaro e comprensibile, come è sempre il linguaggio delle cifre. Da parte mia sottolineerò gli aspetti a mio avviso più significativi esprimendo alla fine il mio giudizio di sintesi.
PRODOTTO INTERNO LORDO:
il PIl ai prezzi di mercato è stato di 1.520.870 milioni di euro con una flessione del 3% rispetto all' anno precedente, flessione che sale al 5%se lo si calcola ai prezzi dell'anno precedente, depurato cioè dell'inflazione. E' il peggior risultato di sempre e poco consola che la Francia abbia fatto registrare un flessione del 2,2 , gli USA del 2,4 la GranBretagna del, il Giappone la Germania del 5%
INDEBITAMENTO NETTO DELL'ANNO
5,3% contro il 2,7 dell'anno precedente. L'indebitamento netto è aumentato nell'anno di ben 80.800 milioni
DEFICIT COMPLESSIVO IN PERCENTUALE DEL PIL.
sale al 115,8%(rapport0 tra i 1.761.191 milioni di indebitamento e i 1.520.870 del PIl) con un aumento d oltre 10 punti in un anno. E il dato è fuorviante in quanto in dicembre le finanze pubbliche hanno potuto contare su un introito non ripetibile di 4.750 milioni dallo scudo fiscale, sull'autotassazione di novembre e, inoltre sul fatto che sono stati praticamente sospesi i pagamenti e i trasferimenti dal centro alla periferia. Tra pochi giorni verranno resi noti da Bankitalia i dati di gennaio ed io prevedo il superamento netto del tetto di 1.802 mld raggiunto in ottobre per cui il rapporto deficit/pil si è già portato al 118/120%. La mia previsione è che a fine gennaio il debito sarà stato tra i 1.810 e i 1.820 mld
AVANZO PRIMARIO
per un paese con il nostro indebitamento è vitale avere un consistente avanzo primario (differenza tra entrate e uscite al lordo, cioè prima, del pagamento degli interessi)
PRODOTTO INTERNO LORDO:
il PIl ai prezzi di mercato è stato di 1.520.870 milioni di euro con una flessione del 3% rispetto all' anno precedente, flessione che sale al 5%se lo si calcola ai prezzi dell'anno precedente, depurato cioè dell'inflazione. E' il peggior risultato di sempre e poco consola che la Francia abbia fatto registrare un flessione del 2,2 , gli USA del 2,4 la GranBretagna del, il Giappone la Germania del 5%
INDEBITAMENTO NETTO DELL'ANNO
5,3% contro il 2,7 dell'anno precedente. L'indebitamento netto è aumentato nell'anno di ben 80.800 milioni
DEFICIT COMPLESSIVO IN PERCENTUALE DEL PIL.
sale al 115,8%(rapport0 tra i 1.761.191 milioni di indebitamento e i 1.520.870 del PIl) con un aumento d oltre 10 punti in un anno. E il dato è fuorviante in quanto in dicembre le finanze pubbliche hanno potuto contare su un introito non ripetibile di 4.750 milioni dallo scudo fiscale, sull'autotassazione di novembre e, inoltre sul fatto che sono stati praticamente sospesi i pagamenti e i trasferimenti dal centro alla periferia. Tra pochi giorni verranno resi noti da Bankitalia i dati di gennaio ed io prevedo il superamento netto del tetto di 1.802 mld raggiunto in ottobre per cui il rapporto deficit/pil si è già portato al 118/120%. La mia previsione è che a fine gennaio il debito sarà stato tra i 1.810 e i 1.820 mld
AVANZO PRIMARIO
per un paese con il nostro indebitamento è vitale avere un consistente avanzo primario (differenza tra entrate e uscite al lordo, cioè prima, del pagamento degli interessi)
Ebbene l'avanzo primario è stato un DISAVANZO di 9,5 mld pari allo 0,6% del PIL, inferiore di oltre tre punti al dato 2008 che aveva fatto registrare un avanzo del 2,5%. E' un dato pesantissimo ed un indicatore che Tremonti non ha il controllo della situazione
Gravissimo il fatto che il disavanzo dell'anno è dovuto ad una flessione delle entrate correnti del 3,6%( la politica tremontiana ha avuto come effetto che chi può "evadere" non ci pensa nemmeno a pagare le imposte dovute) cioè ben 26 mld di euro in meno, e a un aumento del 2,3% delle spese correnti
Domanda: ma con tutti i tagli, le riduzioni dei trasferimenti agli enti locali, la politica di austerità del governo, dove vanno a finire tutti questi soldi? Un po' a puttane, d'accordo, ma il resto? In corruzione e in arricchimenti personali è la mia risposta
ENTRATE TOTALI
Pari al 47,2% del PIL, registrano una diminuzione dell' 1,9% (nel 2008 aumento dell' 1,1), Quello che è grave è che ciò è effetto dell'aumento di introiti a carattere straordinario (4,75 mld dello scudo fiscale e i versamenti una tantum dell'imposta sostitutiva imposti alle banche) e di una forte riduzione delle entrate ricorrenti. Bravo Tremonti sei un mago, continua così
PRESSIONE FISCALE
Esilarante per un governo che "non mette le mani nelle tasche degli italiani"
La pressione fiscale(imposte dirette, indirette, in conto capi tale, contributi sociali) è salita al 43,2% del PIL(42,9% nel 2008). Ma anche qui: le imposte dirette sono diminuite del 7,1%(chi può evadere, evade) le indirette sono diminuite del 4,2%(minori consumi ma anche maggiore evasione IVA) i contributi sociali sono diminuiti dello 0,5% (calo dell'occupazione): Forte aumento (12 ld) delle imposte in conto capitale Ill prelievo fiscale complessivo è stato di 656.861 milioni di euro, non male per un governo che.............non mette le mani
MORALE CHI PUO EVADERE EVADE, CHI PUO SCARICARE SU ALTRI LO FA, CHI HA DIFFICOLTA ECONOMICHE STA SEMPRE PEGGIO
USCITE TOTALI
Anche questo è un dato esilarante per un governo che "ha esso in sicurezza i conti pubblici"
Sono aumentate dal 49,4 al 52,5 del PIL Non solo: le uscite correnti rappresentano il 48,2, mentre le spese per investimenti sono marginali. Per il dettaglio delle voci mi permetto rimandare alla pagina 9 del documento ISTAT
SPESE PER INTERESSI
Il forte calo degi tassi registratosi nel 2009(dopo le tensioni del secondo semestre 2008) ha consentito un risparmio sulla spesa per interessi( calata di ben 10 miliardi). Mi chiedo: se con tassi così bassi Tremonti non ha risanato un bel niente, ora che si intravedono tensioni su quel fronte, che succederà?)
In sintesi riepilogo qui di seguito i principali dati 2009, dati che si commentano da soli
PIL . 1.520,870 (meno 5%a prezzi costanti o valori concatenati in linguaggio tecnico)
IMPORTAZIONI : 370.572 ( meno 14,5% a prezzi costanti)
ESPORTAZIONI : 364.539 ( meno 19,1 a prezzi costanti)
INVESTIMENTI FISSI LORDI : 287.634 (meno 12,1% a prezzi costanti)
CONSUMI FINALI NAZIONALI: 1.239.327 con un calo dell'1,2% rispoetto al 2008
Ma all'interno di questo aggregato: spese delle famiglie 905.388 (meno 1,8%) spese delle amministrazioni pubbliche 327.814 ( aumento dello 0,6%) spese delle ISP 6,125(aumento dell'1,1%)
MIO GIUDIZIO COMPLESSIVO FINALE
Il 2009 è stato un anno difficile per tutti ma per noi la situazione è tragica visto il forte calo del pil, la forte contrazione delle attività economiche, il marcato aumento del debito pubblico malgrado il basso livello dei tassi e misure "una tantum"( e vergognose sotto il profilo etico e della giustizia sociale come lo scudo fiscale), il forte aumento della disoccupazione e del ricorso agli ammortizzatori sociali, la evidente difficoltà dell'industria italiana a tenere il passo.
Per quanto attiene alle affermazioni del governo:
a) la pressione fiscale è aumentata(evidentemente le mani in tasca le hanno messe)
b la spese pubblica è aumentata (dove è la politica di rigore tanto sbandierata?)
c) i conti pubblici non sono affatto sotto controllo e fuori pericolo
d) i dati evidenziano che la crisi è strutturale e che non è per niente finita, anzi sta cominciando adesso
COME FINIRA ? MALE A MIO AVVISO VISTO ANCHE LO "STATO MISEREVOLE" DELLA POLTICA DEL GOVERNO IN CARICA SIA SOTTO IL PROFILO MORALE CHE DEGLI INDIRIZZI DI POLITICA ECONOMICA
Ed intanto gli hedge funds si preparano a sferrare un attacco senza precedenti all'eurozona ed in particolare ai paesi più deboli( noi e spagna: la grecia non conta niente ed è solo un assaggio in vista dei giochi veri)
CHI VIVRA', VEDRA'
lunedì 1 marzo 2010
MASSIMO GIANNINI - SOTTO IL VULCANO DEL DEBITO SOVRANO
Sul supplemento "Affari e Finanza" del numero odierno di Repubblica, c'è un editoriale di Massimo Giannini che segnalo alla attenzione di chi segue il mio blog.
Giannini scrive molto meglio di me ed è senz'altro più autorevole di me, se non altro per la posizione che occupa, ma dice esattamente le cose che "predico" io da sempre. Un altro personaggio anch'esso ben più autorevole di me, Luigi Einaudi, sintetizzò in un titolo: "Le prediche inutili" il suo pensiero raccolto in un libro prezioso che segnalo a chi fosse interessato.
Giannini chiude il suo pezzo dicendo: " ma in Italia chi lo capisce? Qui siamo a Malcolm Lowry: cricche e furbetti ballano sotto il vulcano del debito sovrano"
Parole sante e profetiche, dr. Giannini, ma in quanti ne colgono, pardon ne cogliamo, la valenza e la portata? Pochi: il resto continua a seguire, peraltro con qualche tentennamento, il pifferaio di Hamelin, fino al precipizio che, concordo, non è lontano
Giannini scrive molto meglio di me ed è senz'altro più autorevole di me, se non altro per la posizione che occupa, ma dice esattamente le cose che "predico" io da sempre. Un altro personaggio anch'esso ben più autorevole di me, Luigi Einaudi, sintetizzò in un titolo: "Le prediche inutili" il suo pensiero raccolto in un libro prezioso che segnalo a chi fosse interessato.
Giannini chiude il suo pezzo dicendo: " ma in Italia chi lo capisce? Qui siamo a Malcolm Lowry: cricche e furbetti ballano sotto il vulcano del debito sovrano"
Parole sante e profetiche, dr. Giannini, ma in quanti ne colgono, pardon ne cogliamo, la valenza e la portata? Pochi: il resto continua a seguire, peraltro con qualche tentennamento, il pifferaio di Hamelin, fino al precipizio che, concordo, non è lontano
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