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mercoledì 23 giugno 2010

BOSSI E LA PADANIA

Umberto Bossi ha dichiarato che ci sono 10 milioni di persone pronte a battersi per la padania. Tengo a precisare che mia moglie ed io, che viviamo in lombardia, non possiamo essere ricompresi nel numero. Riteniamo infatti che la padania sia un invenzione senza alcun riscontro. Riteniamo inoltre Bossi meritevole di assistenza fisica e psichica, viste le condizioni nelle quali l'ictus lo ha ridotto

lunedì 21 giugno 2010

LA MANOVRA IL DEBITO PUBBLICO LA POLITICA ECONOMICA DEL GOVERNO

A metà mese, lo sapete, esce il bollettino statistico della Banca d'Italia che aggiorna circa l'indebitamento complessivo e la sua ripartizione. Nei miei ultimi precedenti post sull'argomento( cfr in particolare quello del 12 marzo ) mi dichiaravo contento per il Paese del fatto che l'aumento del debito nei primi mesi dell'anno sembrava rallentasse la sua dinamica evolutiva ma, nel contempo, ritenevo che fosse opportuno attendere i dati dei mesi successivi per avere conferma della tendenza al rallenntamento che non condividevo. Puntuali i dati di fine aprile confermano le mie valutazioni: il debito è salito a 1.813 mld, nuovo record assoluto, con un aumento di ben 15 miliardi in un solo mese. Considerato che il PIL 2009 è stato di 1.520 mld vuol dire che il deficit sul pil ha ormai raggiunto il 120%. Ritengo inoltre che i dati siano ancora falsati per difetto: il ministero dell'economia ha rallentato notevolmente i pagamenti ed i trasferimenti; conseguenza è che sta accumulando nuovo debito che prima o poi dovrà venire allo scoperto. E allora che cosa si sono inventati il ministro dell'economia ed il premier? che nella valutazione di un paese va considerata la posizione complessiva debito pubblico + indebitamento privato e siccome l'indebitamento privato nel nostro paese è più basso che negli altri paesi noi saremmo, secondo i due, tra i più solidi del mondo. Ed hanno spacciato per un successo del nostro governo il fatto che l'Unione europea abbia dichiarato il principio degno di attenzione ma senza che questo cambi di uno iota i parametri del patto di stabilità cui ogni paese è tenuto. Chiariamo una volta per tutte che l'unico indebitamento che conta è quello dello stato e degli enti locali e sotto questo punto di vista il nostro paese è tra quelli messi peggio ed è a rischio. Ricordo che nei prossimi mesi gli USA e anche Germania e Regno Unito avranno necessità di emettere quantità enormi di titoli di stato. Speriamo che gli investitori internazionali abbiano risorse e volontà di non dimenticare le nostre esigenze di rifinanziamento che non sono leggere.
Collegato a quanto sopra c'è il problema della manovra da 25 mld. Scrivevo recentemente che la manovra era iniqua, faceva gravare tutto il peso sugli statali e sugli enti locali( le mani nelle tasche degli italiani il governo le fa mettere da regioni, province e comuni) e non conteneva alcun provvedimento di lotta all'evasione fiscale nè alcuna misura di sostegno allo sviluppo.
Le difficoltà che il provvedimento sta incontrando, la quantità enorme di emendamenti, anche della maggioranza, confermano che l'impianto predisposto da Tremonti era completamente sbagliato. Vedremo come andrà a finire.
Io da parte mia continuo a ritenere che questo paese si salva con due sole misure
a) una lotta senza quartiere all'evasione fiscale
b) una lotta senza quartiere alla corruzione ed agli sprechi della pubblica amministrazione e della classe politica.
In sintesi ritorna prepotente il problema della questione morale: tutto il resto è marginale e irrilevante.
Al riguardo, peraltro, sono sempre piuttosto pessimista. Sarei curioso di sapere cosa ne pensa al riguardo il cardinal Sepe. Povera chiesa in povero stato

giovedì 10 giugno 2010

10 GIUGNO 1940 - 10 GIUGNO 2010

Il 10 Giugno di 70 anni fa Benito Mussolini, con un discorso pronunciato dal balcone di Piazza Venezia, che consiglio a tutti quanti di rivedere, meglio senza audio, faceva entrare il Paese in guerra con gli esiti che tutti conosciamo.
Settanta anni dopo un suo emulo che scimmiotta il DUCE negli atteggiamenti, nell'eloquio e nella scarsa considerazione in cui tiene i suoi connazionali/sudditi, dichiara davanti all'assemblea di CONFARTIGIANATO (consiglio di vedere l'intervento sia con audio che senza audio) che governare con le regole della Costituzione è un inferno. Con questa dichiarazione vengono annullati con un tratto tre secoli di civiltà giuridica, di principi democratici sui quali si reggono tutti gli Stati moderni, di regole di gestione del potere in uno stato che voglia definirsi "democratico"
Ogni commento è superfluo; sostengo da tempo che SB è un pericolo per le Istituzioni democratiche e che è tempo di mettere in campo tutte le forme di "resistenza democratica" possibili per contrastare il disegno autoritario in atto.

martedì 1 giugno 2010

LA MANOVRA

Il provvedimento che contiene le misure di contenimento del deficit pubblico per il prossimo biennio, chiamato in termini giornalistici LA MANOVRA, è stato controfirmato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Due osservazioni preliminari:
a) il premier, considerati anche gli attriti in seno alla maggioranza, ha cercato come al solito di fare il furbo. Ha inviato il provvedimento al Quirinale dicendo che l'avrebbe firmato non appena avesse ottenuto l'assenso di massima del Presidente. Totale stravolgimento delle norme di diritto che regolano l'iter di formazione delle leggi, ennesima offesa al Presidente Napolitano, scopo chiaro quello di poter dire "ma va bene anche al Presidente, quindi è una buona manovra " e zittire così tutti gli oppositori interni ed esterni- Furbata da quattro soldi tanto che ha dovuto chiarire a stretto giro che il provvedimento era stato inviato al Quirinale già firmato
b) la pubblicazione del provvedimento è stata contestuale alla presentazione delle Considerazioni Finali del governatore Draghi il quale ha detto delle cose estremamente interessanti, che cercherò di sintetizzare, e che il premier ha fatto sue dicendo "che il governatore approvava in pieno le misure prese"
In realtà Draghi ha convenuto che la manovra era assolutamente necessaria (e ci sarebbe mancato) ma ha sottolineato nelle sue considerazioni,) di cui consiglio una lettura integrale( 19 pagine in tutto scaricabili dal sito della Banca d'Italia, che
a) l'evasione fiscale è la principale causa delle difficoltà dell'economia e dei conti pubblici. Impedisce la riduzione delle aliquote per chi il suo dovere fiscale lo adempie e quindi è il principale ostacolo al rilancio dei consumi e alla ripresa(pag 13 delle considerazioni finali) Invito a riflettere sulle cifre riportate dal governatore
b) relazioni corruttive tra "soggetti privati e amministrazioni pubbliche" , in alcuni casi favorite dalla criminalità organizzata, sono diffuse (sempre pag 13) e che dove c'è maggiore corruzione c'è minore sviluppo
c) la crisi colpisce soprattutto le nuove generazioni(pag 14) e una ripresa lenta quale si prospetta penalizza soprattutto i giovani
d) l'azione di rafforzamento del sistema bancario è ulteriormente necessaria perchè il sistema finanziario europeo non è in sicurezza (gli avvenimenti di oggi, difficoltà della importante banca francese SOCIETE GENERALE e difficoltà dei conti pubblici ungheresi, lo confermano)
e) la spesa pubblica primaria ha fatto registrare nel decennio percentuali di incremento anomale, con buona pace di quanto sempre affermato dal premier
Parole chiare che indicano i punti di debolezza del sistema Italia e, .........di conseguenza, i correttivi
Guardiamo alle misure contenute nel provvedimento; il provvedimento è incentrato su
1) tagli agli enti locali, con conseguente riduzione dei servizi ai cittadini, esattamente il contrario del decentramento di cui si favoleggia da tempo, in barba al federalismo e, soprattutto, in netta contraddizione di fatto con l'affermazione non mettiamo le mani nelle tasche degli italiani
2) blocco degli stipendi degli Statali., misura che trovo ingiusta nella sua genericità anche perchè il numero degli statali non è eccessivo e gli stipendi medi tra i più bassi d'Europa. E' la produttività che è carente ma di quasto hanno colpa i dirigenti e le forze politiche responsabili di settore. Do atto che il ministro Brunetta, che in genere non gode delle mie simpatie, aveva tentato di portare dei correttivi. Tutto vanificato.
Inoltre viene ulteriormente penalizzato il mondo della scuola pubblica la cui importanza è vitale per il futuro del paese
3) riduzione dei trasferimenti per la sanità, anche qui del tutto generica. Il settore sanità è uno di quelli dove si annidano sprechi e corruzione ma non c'è traccia di provvedimenti selettivi o di misure strutturali per bonificare il settore.
4) riduzione degli stipendi di magistrati e dirigennti statali, misura in line adi principio condivisibile ma di irrisorio impatto pratico
In sintesi la manovra si connota come una ulteriore riduzione del perimetro dello stato sociale
Non c'è traccia di riduzione dei costi della politica, non si parla più di riduzione del numero delle province e gli introiti previsti dalla lotta all'evasione sono in definitiva l'ennesimo "condono" questa volta edilizio e mascherato sotto la ipocrita definizione di sanatoria per abusi commessi per necessità.
" In definitiva la solita manovra Tremontiana, tesa come sempre a tappare buchi e a individuare risorse di immediata reperibilità ma totalmente carente di misure di riequilibrio strutturale.
E, soprattutto non c'è alcuna misura per sostenere la ripresa, come hanno osservato unanimamente Confindustria, sindacati e FMI. E senza ripresa e aumenti annuali del PIL ben più robusti di quelli previsti, di manovre ce ne dobbiamo aspettare altre in futuro.
Ma oggi per il premier la priorità è far passare al legge sulle intercettazioni, una ulteriore importante tappa del disegno di fasciscittazione dello Stato che il premier persegue da tempo. Di qui il fastidio chiaro nei rapporti con Tremonti e Fini. Che volete che gliene importi a SB dell'equilibrio dei conti, degli impegni assunti a livello internazionale, del futuro dell' Italia?
A lui interessano soltanto:
a) l'appagamento del suo patologico narcisismo
b) l'eliminazione di ogni forma di opposizione o di dissenso(vedansi le dichiarazioni di Romani ieri)
c) il controllo completo dei mezzi di informazione(cfr punto precedente)
d) il consolidarsi del suo regime autoritario. Non legge di sera i diari di Mussolini passatigli da Dell'Utri?
e) il sentirsi al di sopra di tutto e di tutti e, soprattutto, al di sopra dei principi e delle regole che connotano i regimi democratici
Questo è fascismo; quando ci libereremo di siffatto personaggio?

BENEDETTO DI RIENZO PRESIDE DELL'ITC TOSI DI BUSTO ARSIZIO

Io non conosco il Preside Di Rienzo se non per la fama che ha sempre avuto di essere un "Dirigente" lungimirante, iperattivo, con una visione lunga, come direbbe Padoa Schioppa. e capace di tradurre in efficaci pratiche operative le sue intuizioni, le sue idee.
Ebbene ieri, dopo 32 anni alla guida dell'Istiituto, il Preside ha lasciato il suo incarico ,l'annuncio era arrivato a sorpresa solo pochi giorni fa, tra il rammarico di tutti (studenti, insegnanti, collaboratori, forze cittadine) a conferma che nella nostra società sono presenti delle "eccellenze"che tuti riconoscono come tali se sono evidenti come nel caso del Preside Di Rienzo.Motivazione sintetica dellle dimissioni: " se si vuol fare della scuola merce comune, non ci sto". In questa sintetica frase c'è, a mio avviso, tutto il presente ed il futuro del nostro Paese che sta sprofondando in una assuefazione alla mediocrità, al compromesso, alla mancanza di obbiettivi alti che non può avere come conseguenza che la "decadenza" del Paese a nome del quale mi permetto di ringraziare il prof. Di Rienzo per quello che ha fatto in questi lunghissimi anni. Mi auguro anche che voglia mettere la sua esperienza a servizio della comunità bustocca nelle forme e nei modi che riterrà opportuni