Visualizzazioni totali

sabato 28 dicembre 2019

BANCA POPOLARE DI BARI - IL VIDEO, L'ETICA, LA MANCANZA DI SENSO DEL PUDORE, IL VOLTASTOMACO

L'ultimo post che ho scritto sulla Banca Popolare di Bari è stato pubblicato il 18 Dicembre e faceva seguito ad un post del giorno precedente con il video girato di nascosto durante la riunione del 10 Dicembre nel corso della quale i vertici aziendali hanno comunicato al personale direttivo della Banca lo stato delle cose. Il video è visibile su you tube, sul mio blog e su una serie lunghissima di siti. E non può essere smentito. Di particolare peso le parole del Presidente Gianvito Giannelli il quale ha orientato il suo intervento a "rassicurare" dipendenti, clienti, stampa finanziaria, opinione pubblica, organi di controllo. Passaggi focali dell'intervento del Presidente, il 10 Dicembre
-  non cè alcun rischio di commissariamento
- la liquidità non è un problema (al  riguardo ha citato il caso di una professionista che si occupa di gestione di depositi giudiziari di fondi pronta a riportare alla Pop. Bari 20 milioni di depositi giudiziari che aveva spostato su un'altra Banca all'inizio della crisi)
- a chi mi chiede cosa fare con i suoi soldi depositati alla popolare, rispondo - diceva il Presidente - di non fare niente, di tenerli alla Popolare che di rischio non ce  ne è
Certo, i baresi non mi sembrano molto "furbi" se vanno a chiedere proprio al Presidente della loro chiaccchierata banca che fare con i loro soldi.  Resta il fatto che Giannelli  sparge, in mala fede,  ottimismo a piene mani e i clienti non aspettano altro che di essere rassicurati
- nei giorni successivi
- la banca viene commissariata il 14 Dicembre, con buona pace del Dr. Giannelli
- il 12 Dicembre Gianluca Jacobini ex Condirettore Generale della banca e figlio dell'ex Presidente Marco Jacobini trasferisce  su Banca Sella su un conto cointestato con la moglie 180.000 euro. Il papà, l'ex Presidente Marco Jacobini, fa di meglio. Con una serie di bonifici trasferisce 5,5 milioni
- In sintesi l'ex Presidente e i suoi familiari(la famiglia Jacobini è stata il Gruppo di riferimento in seno alla banca "svuotano" i loro conti e non esitano un istante a pensare esclusivamente ai loro interesse dimenticando rassicurazioni, dichiarazioni, promesse.
E ritornano le solite riflessioni sulla assoluta mancanza di etica nei comportamenti della nostra classe dirigente di vertice, in tutti i settori, sulla assoluta mancanza di pudore e per l'arroganza che la contraddistingue, sull'inesistenza di senso del limite.
Il tutto produce una sensazione di voltastomaco in chi si documenta sullo sviluppo dei fatti e una sensazione di impotenza e di scoramento.  
Da dove si deve cominciare per provare a salvare il Paese?
 

mercoledì 25 dicembre 2019

NATALE

Un altro Natale è arrivato, accompagnato dai soliti e, in verità, stanchi auspici e auguri di un futuro di pace e serenità. Sappiamo benissimo tutti quanti che i conflitti non cesseranno nemmeno un istante, che chi spacciava droga ieri lo farà anche domani, che chi è solito guidare sotto effetto di alcol e sostanze continuerà a farlo, che il mondo della politica non ha alcuna intenzione di cambiare comportamenti, che proseguiremo senza ripensamenti a distruggere il pianeta che ci ospita.
TV e media ci proporranno i consueti servizi su come "spenderanno la tredicesima gli Italiani", verranno fatti collegamenti con città d'arte e località turistiche per documentare le mete preferite da chi ha deciso di passare qualche giorno fuori casa. Immancabile il collegamento con qualche località esotica e lontanissima da noi, la benedizione "urbi et orbi" del Papa da Città del Vaticano e il concerto di Natale.
Tutto sa di non sincero, di stereotipato, di stanco anche perchè l'atmosfera natalizia dei nostri ricordi di infanzia era legata ad una dimensione religiosa che non c'è più. Come non c'è più il "clima" del Natale di pochi decenni fa. Oggi qui da noi è una giornata bellissima nella quale trionfa il "SOL INVICTUS". Doppiato il solstizio d'inverno, il sole ha ricominciato a salire sull'orizzonte nell'eterno alternarsi delle stagioni.
Come vivere il Natale, dunque!? Con coerenza.
A chi si riconosce nei valoricristiani ricordo che occorre che i comportamenti siano conseguenti ai valori di riferimento, che bisogna amare "cum amore" e "cum pietate"e, soprattutto, cum caritate. A chi si riconosce nei valori di tolleranza dell'illumismo ricordo che non ci si può limitare ad essere tolleranti sulla carta e chiusi al confronto nei fatti, alle famiglie che il "valore" famiglia copre tutta la vita e senza limiti.  e non si esprime a giorni alterni. Altrimenti tutto scende alla categoriua della ipocrisia la cui sola parola richiama qualcosa di sgradevole  e maleodorante.

mercoledì 18 dicembre 2019

BANCA PIPOLARE DI BARI

Il video che ho pubblicato ieri - recuperandolo da fanpage - con gli interventi del Presidente Gianvito Giannelli e dell'Amministratore Delegato Vincenzo De Bustis nel corso di una riunione straordinaria del 10 corrente mese convocata dai vertici aziendali per comunicare al personale direttivo dell'Istituto lo stato della banca, sta impazzando sul web(migliaia di visualizzazioni in continua crescita). Il paradosso è che sta passando il messaggio che De Bustis è un santuomo che ha denunciato irregolarità carenze, falsi, di cui sono responsabili non si sa bene chi ma pare di capire che, secondo De Bustis, le responsabilità sono dei direttori di Agenzia che erogavano credito in maniera dissennata.
Personalmente ho maturato la convinzione che il video sia stato commissionato dallo stesso De Bustis per scaricarsi dalle sue responsabilità. Il governo sapeva, Bankitalia sapeva e seguiva da vicino il passaggio, la rete è responsabile delle più grandi nefandezze e da sempre è abituata a falsificare i dati.
Per fortuna che c'è De Bustis
Sono senza parole. Sinceramente non pensavo si potesse arrivare a tanto. Il passaggio in cui l'ingegnere comunica che a brevissimo l'Istituto avrà nuovi soci, seri e affidabili, avrà lo Stato dietro è un esempio a mio avviso difficilmente superabile - scusate la volgarità dell'espressione - di "presa per il culo" E non vedo vie d'uscita

martedì 17 dicembre 2019

BANCA POPOLARE DI BARI - IL VIDEO

Allego, per completezza di informazione e perchè rende come nessun altro documento saprebbe fare la statura morale e professionale dei vertici della banca, il video girato nel corso di una riunione straordinaria del 9 Dicembre u.s.,cioè pochi giorni prima del commissariamento, nel corso della quale il Presidente Giannelli e l'Amministratore Delegato Vincenzo De Bustis " informano" - si fa per dire - il personale direttivo della Banca sullo stato delle cose.
Il video è "allucinante" Il Presidente e l'Amministratore Delegato di fatto anticipano i termini del commissariamento (evidentemente già definito con governo e Bankitalia ) e fanno passare come una operazione di rafforzamento della struttura patrimoniale della Banca, con l'ingresso di nuovi soci, il commissariamento.
Il Presidente punta a far leva suull'ottimismo che deve caratterizzare l'attività giornaliera del personale; l'Amministratore Delegato - con cinismo senza pari- scarica sul  personale tutte le colpe. Quando sono arrivato la prima volta, truccavate i bilanci, falsificavate anche i bilanci delle Filiali, avete un rapporto cost/income che fa schifo. Che una impostazione di questo genere venga da uno come De Bustis, che è stato ai vertici della banca dal 2011 al 2015 e dal 2018 ad oggi e che ha rovinato nel corso del tempo in vari ruoli aziende, persone, e distrutto patrimoni e ricchezze., ha dell'inverosimile.
E ciò che amareggia di più è la consapevolezza  che l'Ing De Bustis non farà un giorno di carcere e non frestituirà un euro del maltolto. Esattamente come l'Ex direttore generale di Banca delle Marche Massimo Bianconi.
Le commissioni di indagine non servono a niente, anzi sono una vera e propria presa in giro, se non si pone l'etica alla base dei comportamenti e se non si garantisce che comportamenti fortemente lesivi siano sanzionati con rigore e in tempi ragionevoli.
 

BANCA POPOLARE DI BARI

E' stato emanato il decreto per il salvataggio della BANCA POPOLARE DI BARI, commissariata durante lo scorso fine settimana.
Lo schema prevede l'intervento del Mediocredito Centrale,che investirà 900 milioni e del Fondo Interbancario di tutela depositi che interverrà con 500milioni.Saranno le prime due artecipazioni. Almeno 1,4 miliardi per salvare dal default la più importante banca del Sud. Il governo afferma che il salvataggio - perchè di salvataggio si tratta e con fondi a metà strada tra il pubblico e il privato - sarà non fine a stesso ma sarà indirizzato a realzzare una banca di investimento per il Sud. (signor Presidente Conte Giuseppi, non ci prenda in giro. Avevate l'urgenza di trovare un veicolo per perfezionare l'operazione, avete utilizzato il Mediocredito Centrale il cui  compito dovrebbe essere proprioquello di sostenere gli investimenti, va bene, ma non ci dia a bere che tutto ciò è stato fatto nel contesto di una strategia.  Intanto il mondo della politica ha iniziato a cercare "i colpevoli" e i responsabili " di aver ridotto la banca nelle condizioni in cui è(parole testuali di alcuni politici) Ritorna il mantra della commissione di inchiesta sul sistema bancario che avrebbe solamente lo scopo di nascondere ed occultare mancati passati interventi, inerzie  della politica e, in molti casi, verie e proprie collusioni. I politici, si sa, vivono nell'empireo e poco sanno e si interessano di umane cose, Specialmente i politici di vertice
L'ipocrisia raggiunge vette altissime. D'Alema non ha mai visto De Bustis, Renzi non sapeva chi fosse Boschi, nessuno a Siena sapeva chi avesse "portato" Mussari e così via. Patetici sono poi gli interventi davanti ai microfoni televisivi dei giovani o delle giovani parlamentari ai quali il partito di appartenenza chiede di leggere, ad uso del popolo televisivo le "veline" che l'ufficio comunicazione del partito fa pervenire loro la mattina  presto con il "mattinale". Si percepisce chiaramente che leggono il gobbo, che hanno cercato di imparare a memoria il più possibile il testo per dare una impressione di sicurezza, che dell'argomento di cui parlano sanno poco o niente, e che dello stesso gliene importa ancor meno
Bankitalia, dal canto suo,  sta tenendo un profilo basso e sta organizzando le difese  in relazione ai prevedibili pesanti attacchi, già iniziati, circa il modo in cui svolge il ruolo di vigilanza e, aggiungo io, sui criteri con i quali avalla le scelte sulle persone chiamate ad occupare ruoli di vertice all'interno del sistema bancario. Talvolta Bankitalia da l'impressione di comportarsi come le tre scimmiette,  talvolta di essere succube di "poteri forti",
In sintesi Banca Popolare di Bari  cosituisce l'ennesimo caso di un "default" bancario facilmente prevedibile e facilmente evitabile e non mi si venga a dire che è stata una sorpresa

lunedì 16 dicembre 2019

sabato 14 dicembre 2019

Alberto Pirani: IL CIELO STELLATO SOPRA DI ME LA LEGGE MORALE DENT...

Alberto Pirani: IL CIELO STELLATO SOPRA DI ME LA LEGGE MORALE DENT...: "Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me." Emanuele Kant sintetizzava con queste due immagini, sul finire de...

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE: Ciò che sto scrivendo su Banca delle Marche non deve essere proprio campato in aria se è vero come è vero che il mio blog è stato visitato ...

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE: Ciò che sto scrivendo su Banca delle Marche non deve essere proprio campato in aria se è vero come è vero che il mio blog è stato visitato ...

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE: Ciò che sto scrivendo su Banca delle Marche non deve essere proprio campato in aria se è vero come è vero che il mio blog è stato visitato ...

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE: Le problematiche del settore bancario sono venute nuovamente ad occupare l'attenzione di tutti con il recentissimo commissariamento di C...

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE: Le problematiche del settore bancario sono venute nuovamente ad occupare l'attenzione di tutti con il recentissimo commissariamento di C...

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE: Le problematiche del settore bancario sono venute nuovamente ad occupare l'attenzione di tutti con il recentissimo commissariamento di C...

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE: Ciò che sto scrivendo su Banca delle Marche non deve essere proprio campato in aria se è vero come è vero che il mio blog è stato visitato ...

Alberto Pirani: IL CIELO STELLATO SOPRA DI ME LA LEGGE MORALE DENT...

Alberto Pirani: IL CIELO STELLATO SOPRA DI ME LA LEGGE MORALE DENT...: "Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me." Emanuele Kant sintetizzava con queste due immagini, sul finire de...

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE: Le problematiche del settore bancario sono venute nuovamente ad occupare l'attenzione di tutti con il recentissimo commissariamento di C...

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE: Le problematiche del settore bancario sono venute nuovamente ad occupare l'attenzione di tutti con il recentissimo commissariamento di C...

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE

Alberto Pirani: RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE: Le problematiche del settore bancario sono venute nuovamente ad occupare l'attenzione di tutti con il recentissimo commissariamento di C...

Alberto Pirani: I DOSSIER CALDI

Alberto Pirani: I DOSSIER CALDI: Ci stiamo avviando alla fine dell'anno e sto facendo il punto su i temi "caldi" sui quali nelle prossime settimane si concen...

Alberto Pirani: LA GRANDE FIORENTINA DEL CAMPIONATO 1956 E I BANCH...

Alberto Pirani: LA GRANDE FIORENTINA DEL CAMPIONATO 1956 E I BANCH...: SARTI, ROBOTTI, CASTELLETTI...................così iniziava, se ben ricordo, la formazione della grande Fiorentina che vinse lo scudetto ne...

Alberto Pirani: RICOMINCIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI

Alberto Pirani: RICOMINCIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI: Dopo aver tanto parlato di Banca delle Marche, ma ci sarà da parlare ancora parecchio,  è il caso di ritornare a parlare di Montepaschi. I ...

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

Alberto Pirani: ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE: Breve precisazione. I miei articoli su banca delle Marche sono stati visualizzati nell'ultima settimana 425 volte, ritengo in gran part...

LA BANCA POPOLARE DI BARI COMMISSARIATA

La notizia del giorno, in campo economico e finanziario, è il commissariamento della Banca Popolare di Bari. Sorpresa, meraviglia, stupore: chi poteva mai immaginare - si sostiene da molti - una crisi, che si preannuncia pesante, in una delle più importanti banche del Sud del Paese?!
Chi scrive sostiene invece da sempre che non è poi così difficile prevedere l'evoluzione  delle cose: sono sufficienti una buona conoscenza delle problematiche, onestà intellettuale e non dimenticare mai l'insegnamento di Giulio Andreotti: 
"a pensar male si va all'inferno ma ci si azzecca sempre.
Non occorrono doti profetiche anche se - lo riconosco - quando Cronache Maceratesi scrisse che i miei interventi e le mie analisi su Banca delle Marche avevano carattere profetico, il giudizio  mi lusingò. 
Mi sembra invece uno strumento utile di conoscenza e di chiarezza pubblicare nuovamente alcuni articoli scritti in anni ormai lontani (11/3/2013 - 22/8/2013 - 24/10/2015 - 26/11/2015 - 16/12/2016 - 10/1/2019) che ricostruiscono alcune delle vicende nelle quali Banca Popolare di Bari e alcuni altri Istituti si sono trovati coinvolti.
Buona lettura a chi fosse interessato 

venerdì 13 dicembre 2019

CHI SIAMOI DA DOVE VENIAMO DOVE ANDIAMO GLI EGIZI IL BA IL KA L'AKH POST N.8

Gli antichi egizi elaborarono alcuni  concetti che mi serve richiamare per poi analizzare, partendo dalle piu aggiornate conoscenze scientifiche, quanto i nostri progenitori avevano colto dell'essenza delle cose.
Premesso che credevano fermamente in una vita ultraterrena (è il popolo che ci ha creduto di più) e che la  morte rappresentasse la fase di passaggio tra la vita terrena  e la vita eterna (visione del mondo fatta propria poi anche dal Cristianesimo), secondo loro ciascun individuo  era stato dotato al momento della creazione da parte del dio KHNUM, visto come un VASAIO che con la sua ruota fa emergere dalla "creta" informe la "creatura"(basta andare con il pensiero al libro della Genesi della Bibbia e le assonanze appaiono evidenti) dI  SETTE entità - chiamiamole così anche se la parola non esprime al meglio la complessità della natura umana - tangibili e presenti al momento della nascita e della morte Nel crearlo KHNUM fornìsce all'uomo, secondo gli egizi:
il DJET(il corpo)
il KA 
il BA
l'AKH 
il REN (il nome)
SHUT(l'ombra)
IB (il cuore)
Vediamole una per una:
il DJET (il corpo)
il corpo è molto importante: è deputato ad operare durante la vita terrena e deve essere preservato  post mortem perchè la vita ultraterrena  è vissuta "anima e corpo" Di qui la mummificazione, che è un processo naturale, e la imbalsamazione, lungo e costoso processo "tecnico". In sintesi gli egizi impegnavano immani risorse, economiche e di tempo, nella gestione del loro rappporto con l'aldilà
il KA: IL KA, chiamato anche  "il doppio", è la copia esatta del Djet, è puro "spirito" e possiamo immaginarlo come il fantasma  del corpo. la parola "fantasma" ci aiuta a capire. E' estremamente importante nell'immaginario collettivo egizio anche e soprattutto perchè tocca al KA, tra tutte le entità del defunto, intraprendere il viaggio nell'oltretomba per sottoporsi al giudizio di Osiride
Veniva raffigurato con due braccia sollevate verso l'alto, a sottolineare la funzione che il ka svolge di protezione dell'individuo del quale è "il doppio""
ii BA. 
Il BA è assimilabile al nostro concetto di Anima. Ce l'hanno solo gli uomini (gli animali no), è una entità autonoma ed è raffigurato come un airone con testa umanache vola e si sposta.
IB il cuore sede della coscienza e del carattere di ciascuno. ERa il "cuore" a venir pesato giunto davanti al tribunale di Osiride. Doveva essere più leggero della piuma che la Dea MAAT posava sull'altro piatto della bilancia. Se il cuore fosse stato più pesante, il suo destino era di essere divorato dalla Dea AMMIT , orribile con la sua testa di coccodrillo e le zampe di leone e ippopotamo.
SHUT (L'OMBRA) copia in negativo del djet. Alla morte SHUT si staccava dal corpo e vagava inquieta e "nervosa" in attesa del giudizio di Osiride. 
ANIMULA VAGULA BLANDULA HOSPES COMESQUE CORPORIS QUAE  NUNC ADIBIS IN LOCA PALLIDULA FRIGIDA NUDULA  così l'imperatore Adriano trattegggiava  se stesso davanti alla morte. Ho trovato assonanze
AKH: chiamato anche "il glorioso", "il luminoso". E' un concetto non facile da comprendere. Lo potremmo definire come "la forza divina" della quale l'individuo è permeato, forza eterna e invariabile. Veniva raffigurato come un Ibis daal piumaggio colorato e con la cresta
REN( il nome)
Il nome era importantissimo tanto da negare l'esistenza a chi non aveva nome o lo aveva perduto e era abbastanza frequente cancellare da templi e monumenti - efficacissima damnatio memoriae - il nome di  personaggi  e faraoni diventati scomodi come Akhenaton (Amenofi IV) che aveva tentato di sostituire la religione tradizionale con una religione monoteista : un Dio unico: il disco solare, ATON.
Dedicherò proprio ai rapporti degli egizi con il sole e l'energia solare, nelle sue varie manifestazioni, il prossimo post.
Mi sono servito degli egizi per richiamare concetti e credenze che hanno attraversato la storia dell'umanità nel tempo. Terminata questa fase chiamiamola introduttiva cercherò di sviluppare  l'oggetto delle mie riflessioni.
Partire dalle più aggiornate conoscenze e teorie in merito al cervello, al suo funzionamento e al funzionamento della mente e della memoria per vedere quanto del pensiero antico, prescientifico e tendente ad utilizzare le categorie della fantasia e del mito, rimane valido
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

sabato 7 dicembre 2019

PRIMA ALLA SCALA STAGIONE 2019-2020 TOSCA DI GIACOMO PUCCINII

Nel tardo pomeriggio di oggi mi metterò in poltrona davanti al televisore, come faccio tutti gli anni, per assistere alla "prima" della stagione 2019/2020 della Scala. Il teatro milanese apre con una delle più note opere di Pucini, Tosca rappresentata la prima volta nel Gennaio 1900. Librettisti Giacosa e Illica, quanto di meglio offriva in quel momento la categoria dei librettisti. Per la prima di stasera direzione del maestro Chailly, una sicurezza e una garanzia per le sue indubbie qualità di direttore e per l'attenzione e l'amore che nutre per Puccini delle cui opere ripropone le versioni "originali" così come concepite dal maestro lucchese e sfrondandole da tutte le contaminazioni successive. Tosca la soprano russa Anna Netrebko che sembra essere il meglio in campo internazionale in questo momento, Cavaradossi il tenore Francesco Meli e Scarpia il baritono Luca Salsi. Non ci dovrebbero essere sorprese in negativo data la qualità e l'omogeneità del cast. Redista l'inglese Davide Livermore. Mi auguro una regia sobria e non alla ricerca di effetti speciali. Io non sono un melomane "accanito" ma mi piace la buona musica, tutta, da Packelbel a Verdi, dai Pink Floyd a Vasco e mi  auguro stasera di trascorrere ore liete e di qualità. Alla fine della serata darò un breve giudizio a caldo. Sottolineo, peraltro, che in un momento storico nel quale il nostro Paese registra un evidente declino, eventi come la serata che ci attende sono il più efficace veicolo per ricordare al mondo che abbiamo espresso nel corso dei secoli qualità eccellente in molti comparti

domenica 1 dicembre 2019

CHI SIAMO DA DOVE VENIAMO DOVE ANDIAMO POST N 7

La civiltà egizia ha avuto una durata temporale lunghissima. Tra i faraoni della 1^ dinastia (3.000 a.c.) e quelli della XXX dinastia, l'ultima dinastia completamente indigena ed estintasi nel 342 a.c., c'è un intervallo di     2.700 anni. Altri  tre secoli per arrivare a Cleopatra(dinastia dei Tolomei)  ma anche nei primi secoli della nostra era, pur se soggetti all'egemonia dell'impero romano, gli egizi mantennero  forza politica, militare, culturale fino alla islamizzazione  della regione iniziata poco dopo l'anno 600. Una conferma di tutto ciò: il tempio dedicato ad Iside costruito sull'isola di FILE in mezzo al Nilo e per secoli meta di affollatissimi pellegrinaggi, fu chiuso al culto solamente nel 524 d.c.
Durante questo lunghissimo periodo, fatto ovviamente di fasi di ripiegamento e fasi di espansione, gli egizi elaborarono un ricchissimo materiale di conoscenze,  valori, credenze, miti e riti, crearono un ricchissimo panteon di divinità e diedero particolare, quasi ossessiva, importanza alle problematiche relative al senso dell'esistenza e al destino dell'individuo dopo la morte.
Faraoni, grandi dignitari, classe sacerdotale ma anche persone di più modesta condizione sociale, tutti posero al centro dei loro interessi e dei loro obiettivi quello di assicurarsi l'immortalità mediante la conservazione delle spoglie mortali (mummificazione) la costruzione di una tomba adeguata , in relazione  alle ricchezze e al ruolo sociale del "morituro",dove continuare la vita terrena, ed un insieme di riti propiziatori  La tomba veniva arredata con tutte le suppellettili necessarie e veniva fornita con continuità di derrate alimentari per le esigenze del defunto che si ritenva continuasse a fare una vita simile a quella terrena. In sintesi un incredibile assorbimento di tempo, risorse e ricchezze
Fissiamo alcuni punti fermi 
a) la ricerca della vita eterna era propria di faraone grandi dignitari, classe sacerdotale ma anche di "gente comune" e questo non è di facile comprensione.
Se è comprensibile che i faraoni della quarta dinastia Cheope(2604-2581a.c.)Chefren(2572-2546)Micerino(2519-abbiano riempito nella loro ansia di immortalità la piana di Giza con le tre monumentali piramidi che ancora oggi resistono al tempo e che hanno tramandato nei secoli la potenza dei loro committenti, se si può capire come la magnificenza delle tombe della valle dei re dei faraoni della XVIII(1550-1292 a.c.) e XIX dinastia(1292-1185) fosse cercata ed ostentata come segno di potenza di monarchi assoluti di una nazione nel periodo di maggiore espansione e splendore(sono le dinastie di grandi faraoni come Tutmosi IIi, Amenofi II,Horembeb, Ramsete  SethiI,RamseteII,senonmeraviglia cheanchel'unicofaraone/faraona(Hatshepsut-1479   1458)abbia voluto farsi costruire a Deir el Bahari un imponente monumento funebre che ne perpetuasse il nome nei secoli(l'architetto era anche il suo amante) se non desta meraviglia che nella tomba di Tutankamon, l'unica ad essere stata ritrovata, nel 1922, intatta siano stati trovati bellissimi oggetti come il letto da campo,  gioielli di bellissima fattura e la stupenda maschera funeraria del faraone morto giovanissimo, se non meraviglia la magnificenza dellle tombe delle regine sepolte nella omonima valle nelle vicinanze di Luxor tra le quali - bellissima- quella nella quale fu sepolta NEFERTARI (la donna occupava un ruolo importante nella società egizia), ci si interroga come abbia fatto il popolo egiziano a dedicare una quota rilevantisssima delle proprie risorse.
Ma scopo delle mie osservazioni non è quello di ricostruire la pur interessantissima storia  dei miti e dei riti di quel popolo. 
Io mi propongo di partire dalle più aggiornate conoscenze in merito al funzionamento del cervello, a quello che si intende per anima per "vedere" quanto del pensiero antico sopravvive ed è ancora valido per interpretare il mondo. Il pensiero degli egizi mi sarà ancora utile per quanto avevano elaborato circa il concetto di anima e dei rapporti tra anima e corpo(il KA,il BA e l'AKH) e per la complessa visione che essi avevano circa le varie manifestazioni dell'energia solare, che per loro, come del resto per noi, coincide con la vita
segue: