Visualizzazioni totali

domenica 1 dicembre 2019

CHI SIAMO DA DOVE VENIAMO DOVE ANDIAMO POST N 7

La civiltà egizia ha avuto una durata temporale lunghissima. Tra i faraoni della 1^ dinastia (3.000 a.c.) e quelli della XXX dinastia, l'ultima dinastia completamente indigena ed estintasi nel 342 a.c., c'è un intervallo di     2.700 anni. Altri  tre secoli per arrivare a Cleopatra(dinastia dei Tolomei)  ma anche nei primi secoli della nostra era, pur se soggetti all'egemonia dell'impero romano, gli egizi mantennero  forza politica, militare, culturale fino alla islamizzazione  della regione iniziata poco dopo l'anno 600. Una conferma di tutto ciò: il tempio dedicato ad Iside costruito sull'isola di FILE in mezzo al Nilo e per secoli meta di affollatissimi pellegrinaggi, fu chiuso al culto solamente nel 524 d.c.
Durante questo lunghissimo periodo, fatto ovviamente di fasi di ripiegamento e fasi di espansione, gli egizi elaborarono un ricchissimo materiale di conoscenze,  valori, credenze, miti e riti, crearono un ricchissimo panteon di divinità e diedero particolare, quasi ossessiva, importanza alle problematiche relative al senso dell'esistenza e al destino dell'individuo dopo la morte.
Faraoni, grandi dignitari, classe sacerdotale ma anche persone di più modesta condizione sociale, tutti posero al centro dei loro interessi e dei loro obiettivi quello di assicurarsi l'immortalità mediante la conservazione delle spoglie mortali (mummificazione) la costruzione di una tomba adeguata , in relazione  alle ricchezze e al ruolo sociale del "morituro",dove continuare la vita terrena, ed un insieme di riti propiziatori  La tomba veniva arredata con tutte le suppellettili necessarie e veniva fornita con continuità di derrate alimentari per le esigenze del defunto che si ritenva continuasse a fare una vita simile a quella terrena. In sintesi un incredibile assorbimento di tempo, risorse e ricchezze
Fissiamo alcuni punti fermi 
a) la ricerca della vita eterna era propria di faraone grandi dignitari, classe sacerdotale ma anche di "gente comune" e questo non è di facile comprensione.
Se è comprensibile che i faraoni della quarta dinastia Cheope(2604-2581a.c.)Chefren(2572-2546)Micerino(2519-abbiano riempito nella loro ansia di immortalità la piana di Giza con le tre monumentali piramidi che ancora oggi resistono al tempo e che hanno tramandato nei secoli la potenza dei loro committenti, se si può capire come la magnificenza delle tombe della valle dei re dei faraoni della XVIII(1550-1292 a.c.) e XIX dinastia(1292-1185) fosse cercata ed ostentata come segno di potenza di monarchi assoluti di una nazione nel periodo di maggiore espansione e splendore(sono le dinastie di grandi faraoni come Tutmosi IIi, Amenofi II,Horembeb, Ramsete  SethiI,RamseteII,senonmeraviglia cheanchel'unicofaraone/faraona(Hatshepsut-1479   1458)abbia voluto farsi costruire a Deir el Bahari un imponente monumento funebre che ne perpetuasse il nome nei secoli(l'architetto era anche il suo amante) se non desta meraviglia che nella tomba di Tutankamon, l'unica ad essere stata ritrovata, nel 1922, intatta siano stati trovati bellissimi oggetti come il letto da campo,  gioielli di bellissima fattura e la stupenda maschera funeraria del faraone morto giovanissimo, se non meraviglia la magnificenza dellle tombe delle regine sepolte nella omonima valle nelle vicinanze di Luxor tra le quali - bellissima- quella nella quale fu sepolta NEFERTARI (la donna occupava un ruolo importante nella società egizia), ci si interroga come abbia fatto il popolo egiziano a dedicare una quota rilevantisssima delle proprie risorse.
Ma scopo delle mie osservazioni non è quello di ricostruire la pur interessantissima storia  dei miti e dei riti di quel popolo. 
Io mi propongo di partire dalle più aggiornate conoscenze in merito al funzionamento del cervello, a quello che si intende per anima per "vedere" quanto del pensiero antico sopravvive ed è ancora valido per interpretare il mondo. Il pensiero degli egizi mi sarà ancora utile per quanto avevano elaborato circa il concetto di anima e dei rapporti tra anima e corpo(il KA,il BA e l'AKH) e per la complessa visione che essi avevano circa le varie manifestazioni dell'energia solare, che per loro, come del resto per noi, coincide con la vita
segue: 

Nessun commento:

Posta un commento