Sergio Marchionne è mancato stamattina e i titoli della galassia Fiat sono entrati in fibrillazione facendo registrare a fine seduta a Milano pesanti perdite rispetto alla chiusura di ieri.
- FCA ha chiuso a 13,99 con un calo del 15,50% rispetto alla chiusura del giorno precedente
- FERRARI ha chiuso a 111,19 con un calo del 2,19% che si somma ai cali dei giorni scorsi.
- CNH Industrial (veicoli industriali e macchine per il movimento terra) ha chiuso a 8,976 in flessione dello 0,27%
- EXOR , la Finanziaria della famiglia Agnelli, ha chiuso a 53,66 (meno 3,49%)
Anche a Wall Street FCA ha fatto registrare un pesante arretramento che a meno di un'ora dalla chiusura sfiorava il 13%
I commenti degli analisti finanziari e dei giornalisti economici nonchè dei tuttologi che imperversano soprattutto nelle reti televisive hanno cominciato ad invadere i media
- giornata negativa per il ftsemib tonfo di FCA, titola Borsa Italiana, motivando con la morte di Marchionne e la presentazione dei dati di bilancio del secondo trimestre che lasciano prevedere un calo del fatturato e del risultato operativo in sede di consuntivo 2018
- borse europee in rosso, Trump manda al tappeto l'auto, titola Fineco il suo commento alla giornta di borsa
- nel giorno della morte di Marchionne il titolo FCA sprofonda, titola la Repubblica
- settore auto a picco - titola il Sole 24 ore - crollano FCA e General Motors
- e tanti altri commenti tipo "i mercati puniscono il gruppo Fiat", i mercati reagiscono negativamente ai dati di bilancio FCA presentati lo stesso giorno della morte di Marchionne, ecc.ecc.
Sono tutte osservazioni giuste e tutte hanno componenti di verità ma, come sempre avviene, non viene dato alcun rilievo alla componente più importante. Cioè il fatto che sui mercati borsistici internazionali operano soggetti, siano le grandi banche, siano le case finanziarie coonosciute a livello internazionale, siano soggetti più piccoli organizzati sotto forma di SIM, siano i milioni di piccoli operatori che ogni giorno sono presenti sulle piattaforme di trading che hanno un solo obbiettivo: mettere in piedi operazioni speculative che consentano di guadagnare denaro, il più possibile, in tempi brevi e sulla base di calcoli esclusivamente orientati a cercare di capire cosa faranno gli altri operatori.
Il titolo FCA ha perso il 15% in un giorno perchè è morto Marchionne, è vero, perchè i risultati della semestrale non sono brillantissimi, è vero, perchè Trump vuole mettere i dazi sulle automobili, è vero, ma soprattutto perchè tutti si sono messi al ribasso vendendo allo scoperto pensando che il mercato (cioè gli altri operatori) siano per lo più orientati al ribasso. Ad un certo punto, forse fin da domani, tornerà una consistente corrente di acquisti, dovuti non ad una ritrovata fiducia nei marchi FCA ma a ricoperture.