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giovedì 31 dicembre 2009

LA FINANZIARIA 2010 - SECONDA PARTE

In questo secondo post prenderò in esame l'articolo 1 del testo di legge che ha ad oggetto i "risultati differenziali", in pratica la sintesi degli obbiettivi di finanza pubblica per il triennio 2010/2012.
L'articolo recita che il livello massimo del saldo netto da finanziare è fissato in 63 miliardi per il 2010, 54,3 miliardi per il 2011 e 41,4 miliardi per il 2012( commi 1-2-3 dell'articolo). Gli stessi commi recitano che il ricorso al mercato finanziario non potrà superare i 286 mld nel 2010, 253 mld nel 2011 e 250 mld nel 2012. (Queste ultime cifre si riferiscono a quanto Tremonti potrà chiedere al mercato finanziario per il rifinanziamento del debito in scadenza nei singoli anni e per il finanziamento del nuovo debito)
Il comma 4 recita che "le maggiori disponibilità di finanza pubblica che si dovessero realizzare nel 2010 rispetto alle previsioni saranno destinate a ridurre la pressione fiscale sulle famiglie con figli e su chi ha redditi medio-bassi con priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati"
E' ovvio che tutta la finanziaria é stata "costruita" sulla base delle cifre programmatiche sopra enunciate. Vedremo come; di una cosa sono però fin d'ora certo: che non c'é alcuna possibilità che quanto previsto dal comma 4 si realizzi, per cui famiglie numerose e lavoratori dipendenti e pensionati a basso reddito rassegnatevi: il comma in questione lo hanno inserito come "specchietto per le allodole" secondo la filosofia "noi eravamo pronti............ma la situazione generale ce lo ha impedito". A meno che "esigenze politiche superiori" non rendano necessaria una attuazione pur limitata e parziale di quanto previsto dal comma. In tal caso assisteremo ad un altro di quei giochi di prestigio per i quali Tremonti é famoso considerate le sue ben note creatività e fantasia.
FINE DELLA SECONDA PARTE

mercoledì 30 dicembre 2009

LO SCUDO FISCALE

Inserisco tra i post dedicati alla Finanziaria 2010 un breve intervento relativo allo SCUDO FISCALE. Il Ministro Tremonti ha infatti annunciato con tono trionfante che lo SCUDO 2009 ha fatto emergere 95 mld di euro il che ha comportato un introito di 4,75 mld, un miliardo in più di quanto già impegnato in finanziaria. Il 98% - ha detto Tremonti - è costituito da rimpatri effettivi in Italia sottolineando lo straordinario successo dell'operazione. Il ministro Calderoli, noto intellettuale e raffinato economista ha dichiarato che " lo scudo rappresenta la più grande manovra economica di tutti i tempi perché quasi 100 mld verranno investiti in Italiaridando ossigeno, vero e tanto, alla nostra economia."
Due osservazioni: che il 98% sia costituito da rimpatri effettivi è tutto da verificare anche perché sono solito ritenere il Ministro e il suo Presidente del consiglio due noti PINOCCHI le cui affermazioni vanno sempre e comunque prese con beneficio di inventario. Quanto al fatto che i fondi rientrati saranno tutti utilizzati per il rilancio dell'economia, trovo l'affermazione esilarante. Chi li aveva imboscati prima, caro Calderoli, continuerà ad imboscarli dopo tranne casi di titolari di aziende in forte difficoltà che possono decidere di dare respiro alle loro aziende con operazioni di aumento di capitale o finanziamento soci.
Lo scudo ha avuto talmente successo che con il nuovo anno verranno riaperti i termini: aumenterà leggermente l'aliquota, 6% fino a fine febbraio, 7% dal 1 marzo al 30 aprile, termine ultimo (per ora). Tremonti ha infatti affermato che è finito per sempre il tempo dei paradisi fiscali perché dal 1 maggio 2010, facciamo dal 2, la lotta agli evasori sarà senza quartiere. Dallo scudo 2010 il governo conta di far emergere altri 30 mld con un introito di circa 2.
Che lo scudo avrebbe avuto un pieno successo era mia piena convinzione fin dal varo del provvedimento. Nel mio post dell'8 Novembre di pari oggetto affermavo infatti che il successo sarebbe stato pieno perché "solo un cretino non avrebbe approfittato di una misura che è una sorta di indulgenza plenaria.........."(ho riportato tra virgolette il mio giudizio di allora)
Confermo altresì che lo SCUDO è una misura indegna che favorisce furbi, furbetti, furboni, evasori seriali e costituisce un insulto ai contribuenti onesti, soprattutto a quelli che "onesti" debbono esserlo per forza, cioé coloro che subiscono ritenuta alla fonte (dipendenti a reddito fisso e pensionati)
Lo scudo è stato varato perché l'attuale governo é ideologicamente orientato a favorire i ceti di lavoro autonomo e il mondo delle imprese e, soprattutto perché Tremonti ha un disperato bisogno di far cassa visto lo stato dei conti pubblici. Al riguardo rimando al post precedente al presente. Nei primi 10 mesi del 2009 il debito pubblico è aumentato di 138 miliardi (13,8 al mese) I 4,75 rivenienti dallo scudo coprono 10/11 giorni di maggior fabbisogno.Questa è la realtà dei fatti; per cui, signor ministro, il suo "fumo" lo venda a qualche tabaccaio di Voghera ( la categoria delle casalinghe di Voghera è diventata nel tempo una categoria dello spirito) ma, la prego, smetta di prendere.......... in giro gli Italiani

martedì 29 dicembre 2009

LA FINANZIARIA 2010 - PRIMA PARTE

Come avevo anticipato, dedicherò i prossimi post alla finanziaria 2010, licenziata in forma definitiva dal senato il 22 Dicembre.
Faccio una premessa: il presidente del senato Schifani ha sottolineato con compiacimento che il governo non ha posto la fiducia in aula evidenziando la circostanza come esempio di rispetto delle minoranze e del ruolo del parlamento. Da parte mia comincio con l'osservare che questa dovrebbe essere la prassi normale in una democrazia parlamentare come la nostra; compiacersene evidenzia che "di norma" questo rispetto non c'è.
Mi sono posto il problema "metodologico" di come trattare l'argomento. Sono giunto alla conclusione che la cosa migliore sia trattare analiticamente il testo della finanziaria con brevi eventuali commenti sui singoli punti. Alla fine tenterò una sintesi ed esprimerò il mio giudizio complessivo sulla manovra e sulla politica finanziaria del governo.
Cominciamo con il dire che la finanziaria si compone di due soli articoli; l'articolo 1 che tratta dei "risultati differenziali del bilancio dello stato"(poi spiegherò cosa vuol dire) e l'articolo 2 intitolato "disposizioni diverse" e composto di 253 commi nel quale ci sono i dettagli della manovra.
Per una corretta comprensione del tutto ritengo comunque utile ricordare e riepilogare quale è la situazione delle finanze pubbliche alla fine del 2009 che sta terminando. I dati che riporterò sono tratti da documenti ufficiali (Bankitalia e Istat).
a) DEBITO PUBBLICO: il debito pubblico a fine ottobre era di 18o1 miliardi di euro con un incremento di 138 mld rispetto ai 1.663 del dicembre 2008. A fine anno la cifra non dovrebbe far registrare sostanziali variazioni in quanto nei due mesi finali lo stato può contare sull'autotassazione. Al riguardo, a titolo esemplificativo, nel 2008 i 1.669 mld di fine ottobre si sono posizionati a 1.663 a fine anno. Nel 2007 il debito scese dai 1.628 mld di novembre ai 1.599 di fine anno. E' utile illustrare come è composto il debito e chi sono i detentori dello stesso. Una attenta riflessione sulle cifre che sto per dare è a mio avviso necessaria per capire in quale contesto il governo e per lui il ministro Tremonti si muove:
1) composizione del debito: i 1.801 mld sono così ripartiti: 152 mld di monete (sono le banconote che ciascuno di noi ha in tasca) e depositi di cui 30 mld di raccolta postale, 165 mld di titoli a breve termine (BOT), 1.348 mld di titoli a medio e lungo termine (BTP eCCT) di cui 160 mld di CCT), 131 mld di prestiti di Istituzioni Finanziarie Monetarie residenti, Cassa depositi e prestiti, Banca europea per gli investimenti, 5 mld di altre passvità . Si evince che la maggior parte del debito è a medio e a lungo termine(1.484 mld che sono la somma di 1.348 + 131 + 5 ) e che solo 2,7 mld sono espressi in valuta diversa dall'euro. Entrambi questi due ultimi elementi (debito in gran parte a medio/lungo e limitatissima esposizione in valuta) sono da valutare positivamente. Ricordo al riguardo che il costo medio dell' indebitamento a medio/lungo
è per il nostro paese del 4,10 % contro un 3,20 della Germania
2) distribuzione del debito: i dati completi sono aggiornati al 30 Giugno in quanto Bankitalia recepisce con un paio di mesi di ritardo i dati sul debito "in mano" a non residenti. A fine giugno l'indebitamento era di 1.752 mld così ripartiti: 6O mld in mano alla Banca d'Italia, 465 mld in mano a Istituzioni Finanziarie Monetarie(in pratica banche) 208 mld in mano ad altre Istituzioni Finanziarie residenti, 262 mld ad "altri residenti"( in pratica persone fisiche e giuridiche possessori di titoli di stato), e ben 757 mld in mano a non residenti ( fondi pensione esteri, stati esteri, soggetti vari non residenti)
E' elemento di forte pericolosità il fatto che ben 757 mld siano in possesso di soggetti non residenti perchè se si creasse un clima di sfiducia nei confronti del nostro Paese, da questo fronte verrebbero i pericoli maggiori per la stabiltà del nostro sistema.
B) PRODOTTO INTERNO LORDO : NEL 2009 IL PIL ha fatto segnare una contrazione di circa 5 punti che si sommano al punto di calo del 2008. E' il dato più preoccupante perchè la produzione industriale (indice 2005 = 100) è scesa a 84 a fine ottobre. Fortunatamente la tendenza degli ordini è in soddisfacente risalita, ma è certo che impiegheremo "anni" per tornare ai livelli di produzione anticrisi
C) INFLAZIONE: in questo momento l'inflazione è bassissima ma si notano i primi sintomi di tensione
D) TASSI : dopo l'impennata del settembre/ottore 2008 conseguente allo "scoppio" della crisi internazionale, i tassi sono ai minimi storici (l'EURIBOR A TRE MESI E' ATTUALMENTE ALLO 0,71) Questo favorisce un alleggerimento dellla pressione degli oneri del "servizio del debito". Ma questo elemento in vista di una ripresa del livello dei tassi conseguente alla ripresa delle economie a livello internazionale può rapidamente trasformarsi in un forte elemento di debolezza per i conti dello stato. Rammento al riguardo che nel 2008 la spesa per interessi ha inciso per noi per il 5,1% del PIL contro il 2,8 della Germania e il 2,8 della Francia
E) DEFICIT ANNUALE SUL PIL: quest'anno (2009) il deficit si posizionerà intorno al 5%. Anche altri paesi come Germania e Francia hanno le stesse problematiche ma partono da una situazione molto più favorevole, in particolare hanno uno stock di debito pubblico nettamente inferiore al nostro. A fine 2008 noi il 105,7 del PIL, la Germania il 65,9, la Francia il 68
F) DEFICIT COMPLESSIVO SUL PIL: a fine 2009 il deficit sarà di poco inferiore al 120% con un aumento di 13/15 punti rispetto al 2008 per effetto del combinato tra la forte diminuzione del PIL ed il notevole aumento dell'indebitamento.
E', a mio avviso , l'elemento di maggior preoccupazione: siamo più o meno nella situazione del 1992 quando ci trovammo sull'orlo del baratro; è, più o meno, fatte le dovute proporzioni, la situazione della Grecia che é sotto stretta osservazione da parte della BCE.

Ho ritenuto opportuno fare le premesse di cui sopra perchè solo avendo chiari i punti di partenza si può capire l'impianto della finanziaria e la filosofia che la anima.

FINE DELLA PRIMA PARTE


venerdì 25 dicembre 2009

RICORDO DI GIULIO BOSETTI

Oggi è Natale e vorrei evitare di cadere nel luogo comune degli auguri di circostanza, del "vogliamoci bene", anche perchè il partito dell'amore è già largamente presente nel nostro Paese ed è autorevolissimamente rappresentato.
Vorrei invece ricordare GIULIO BOSETTI mancato a 79 anni nei giorni scorsi. Bosetti era un eccellente attore, un uomo che amava profondamente il teatro (negli ultimi anni si è occupato a tempo pieno del teatro CARCANO di Milano salvandolo dalla chiusura e rilanciandone le attività), una persona di profonda cultura, una persona seria. Se proprio vogliamo trovargli un difetto, diciamo che non sprizzava allegria, anzi era tendenzialmente un melanconico, che aveva forse ritmi recitativi un po' troppo lenti, ma che attore, che uomo.
La scomparsa di Bosetti mi ha fatto andare indietro con la memoria alla televisione degli anni 60 ed ai tanti "romanzi sceneggiati" che in quel periodo furono mandati in onda. In genere erano "pizze" mostruose, lentissimi nel ritmo narrativo e, diciamolo, spesso parecchio noiosi, ma hanno avuto il grande merito di avvicinare tutti i ceti e tutta l'Italia ai grandi capolavori della letteratura mondiale
Ricordo, tra gli altri, "Una tragedia americana" con la Lojodice e Warner Bentivegna, "VITA COL PADRE" con la coppia Morelli/Stoppa, "L'IDIOTA" di Dostoevskij con un giovanissimo Albertazzi, "CANNE AL VENTO" della Deledda che seguivamo in famiglia con grande attenzione perchè il servo/pastore era interpretato da Carlo Alighiero che era stato compagno di classe di mia madre alle elementari, "IL MULINO DEL PO" di Bacchelli e, l'elenco sarebbe lungo ma per finire, "LA PISANA" con Lidia Alfonsi e, appunto, Giulio Bosetti. Era un mattone come "La corazzata Potemkin" ma che nostalgia e, comunque, a mio avviso, sempre meglio, molto ma molto meglio, del Grande Fratello, di "Uomini e donne" ed altre idiozie del genere che la TV pubblica e le TV commerciali ci propinano e che hanno contribuito in maniera decisiva allo spappolamento dei cervelli in corso ormai da anni
Mi è sembrato giusto ricordare oggi Bosetti perché esprime e rappresenta al meglio, a mio avviso, l'idea di un paese serio, responsabile, che guarda alle cose, che pensa e si preoccupa del futuro delle nuove generazioni, forse un po' triste perché consapevole; insomma un Paese completamente diverso da quello in cui viviamo.
ADIEU mio caro Giulio Bosetti, che il viaggio ti sia lieve: un abbraccio

martedì 22 dicembre 2009

LS CRISI DEL TURISMO, LA CRISI DELL'ECONOMIA, MARIAVITTORIA BRAMBILLA

La signora Brambilla è conosciuta per:
a) i capelli rosso tiziano
b) le calze autoreggenti
c) l'aver costituito "i circoli della libertà" e dato vita ad una rete televisiva di appoggio al premier, iniziative che sono state un flop ma che evidentemente sono state apprezzate se è vero come è vero che la signora è diventata ministro di un settore vitale per il nostro Paese com il turismo
d) la sicumera con la quale parla di cose di cui non ha né esperienza né conoscenza
Assunto l'incarico ministeriale, si è subito adoperata per rilanciare il settore. La stagione 2009 è andata male, lo si sa, per cui, arrivato l'inverno, la signora ha cominciato a riflettere sulle misure da prendere per la stagione 2010. Si è tolta le autoreggenti ed ha cominciato a pensare, due operazioni che, concomitanti, presentavano forti elementi di rischio.
A che conclusioni è giunta dopo attenta riflessione:
1) che il settore è in crisi soprattutto perché è stagionalizzato e la stagione è troppo corta
2) che c'è tanta gente a basso reddito e con molto tempo a disposizione(disoccupati,cassaintegrati, licenziati) che possono costituire un risorsa per il Paese
Ha messo tutto nel frullatore e cosa ti ha partorito: i buoni vacanza che ricordano tanto la social card che danno a chi li ottiene la patente di indigente e la possibilità di andare in vacanza con lo sconto( mica coprono l'intero costo della vacanza) ma solo fino al 30 giugno perché bisogna destagionalizzare. Una misura di portata storica che risolve in un colpo solo i problemi delle persone in difficoltà economica, che possono giustamente non rinunciare alle vacanze( ma forse preferirebbero non aver perso il lavoro o avere prospettive un po' meno cupe), degli operatori del settore turistico che aspettavano con ansia il provvedimento, e quellli personali della signora Brambilla che può dimostrare di esistere.
Certo una misura di tale portata avrebbe meritato ben di più dei 5 milioni di euro (sic) destinatole. Ma si sa che i tempi sono quelli che sono
A questo punto una domanda: ma la Brambilla ci é o ci fa? Risposta: ci é e ci fa.

mercoledì 16 dicembre 2009

ERRATA CORRIGE

Il post precedente era il 99. Reiterando gli auguri, diventa il numero 100. Di cuore, di nuovo, a tutti.

POST NUMERO 100

Questo è il mio centesimo post. Voglio utilizzarlo per augurare a tutti coloro cui voglio bene, in primis e sopra ogni altra cosa a mia moglie Milena, e a tutti coloro che mi vogliono bene, dei quali so apprezzare gesti, non gesti, parole, silenzi, un futuro pieno di amore calore, salute, serenità, soddisfazioni sul piano privato e su quello professionale. Un augurio non di circostanza perchè i Natali e i Capodanno passano, la vita di ognuno, invece, è un flusso continuo, un viaggio più o meno lungo ma comunque sempre troppo breve, durante il quale è importante la qualità dei propri compagni di viaggio. Alla mia età un privilegio lo si ha: i compagni di viaggio li scegli e nessuno ti costringe a subirli; non è poco. Ho usato per tre volte le parole viaggio e compagni di viaggio per asseverare come concepisco la vita e i rapporti tra individui; con la mia cagnetta CLIO non c'è nemmeno bisogno di mediazioni. Il nostro amore reciproco è assoluto e senza bisogno di dircelo.

martedì 15 dicembre 2009

PROVERBI

Fin dagli albori della civiltà i popoli hanno affidato tra l'altro ai proverbi il compito di tramandare alle future generazioni il sapere maturato nel corso del tempo. Nella BIBBIA un intero libro è dedicato all'argomento. Il libro dei Proverbi si colloca tra i libri sapienzali dopo il libro dei Salmi e prima del libro di Qoelet altrimenti conosciuto come l'Ecclesiaste. In epoche più vicine a noi nei proverbi si sono sintetizzate, per essere tramandate, conoscenze in materia di agricoltura, coltivazione dei campi, rimedi empirici per la cura di malattie ecc.
Il mondo dei proverbi mi ha sempre affascinato per gli elementi di saggezza che in essi sono contenuti e per gli insegnamenti che da essi possiamo trarre.
Ne citerò alcuni che più di altri amo:
Rosso di sera, bel tempo si spera
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino
Chi la fa, la aspetti
Una rondine non fa primavera(la saggezza popolare ha sempre convenuto che una sola non basta)
Tanto tuonò che piovve
Tutto scorre
L'oro non compra tutto
Chi semina vento raccoglie tempesta
Questo mondo è un peso; quello che è fatto è reso
Se è notte farà giorno
e, per finire,
Fai come Baglioni che prese e si levò dai coglioni (quest'ultimo è un proverbio toscano, anzi delle province di montagna della Toscana, che meglio di ogni altro esprime il sapido e caustico spirito degli abitanti di quella Regione alla quale dobbiamo Dante, Boccaccio, Leonardo, Michelangelo, Macchiavelli, Galileo ecc.ecc.ecc.ecc.ecc. e che, non fosse altro che per questo, gode della mia incodizionata stima e simpatia)

lunedì 14 dicembre 2009

IL DEBITO PUBBLICO

Mentre in tutte le trasmissioni televisive, su tutti gli organi di stampa, nei bar, nei luoghi di lavoro, nelle case, tra amici, tra colleghi, si discute e si disputa sul caso del giorno, il debito pubblico ha felicemente raggiunto i 1.800 miliardi di euro(cfr tavola IV del bollettino statistico della Banca d'Italia uscito oggi) con un aumento di 15 mld nel mese di Ottobre. Dal Dicembre 2007 all'Ottobre 2009 il debito pubblico è passato da 1.599.579 milioni di euro a 1.801.635 con un aumento di 202.056 milioni che, moltiplicati per 1936,27(cambio lira/euro al changeover) equivalgono a 391.235 miliardi di vecchie lire.Le parole, diceva Levi, sono pietre, le cifre macigni.

mercoledì 9 dicembre 2009

GIULIO TREMONTI CONTRO TUTTI - LA FINANZIARIA

Come avevo anticipato dedicherò i prossimi post alla finanziaria. Ma lo farò quando il provvedimento sarà diventato definitivo. Farlo ora non servirebbe a niente se non a far confusione.

lunedì 7 dicembre 2009

PRIMA ALLA SCALA - CARMEN DI BIZET

Ho appena finito di assistere, in televisione, alla prima della Scala. Quest'anno CARMEN di Bizet diretta da BARENBOIM. Dato per scontato che non sono un musicologo ed un esperto del settore, ma la buona musica mi piace tutta, debbo dire che nel complesso la seratanon mi è piaciuta . Perchè:
a) la regia mi è risultata totalmente incomprensibile, caratterizzata come è da tentativi di linguaggio diciamo innovativo ma che di fatto snatura completamente lo spirito del lavoro di Bizet. Il mio giudizio, che ho maturato man mano che i quattro atti si sviluppavano, è stato largamente condiviso dal pubblico in sala che ha sommerso di buu la regista Emma Dante la quale, peraltro, ha avuto il coraggio e la dignità di presentarsi due volte al giudizio del pubblico, terrea in volto e sorretta con mano ferma dal maestro
b) Barenboim: la mia stima nei confronti del Maestro è sconfinata: a parte le eccezionali qualità artistiche, è persona di una cultura, apertura mentale, simpatia assolutamente straordinarie. Ma stasera ha diretto svogliato, come se non ci credesse, come se se lo sentisse il sostanziale insuccesso della serata-
c) CARMEN: la giovane(25 anni) mezzosoprano georgiana Anita Rachvelishvili non mi è piaciuta anche se è stata accolta da applausi alla presentazione finale. Niente physique du role, mancanza di sensualità, capacità espressive a mio avviso limitate, una bella voce questo sì, - ma, sostanzialmente, non è CARMEN e credo che poco possa farci anche in futuro.
d) DON JOSE': Jonas Kaufmann è partito "legato" e nel primo atto non mi ha convinto; ma poi è gradualmente cresciuto e ha reso spledidamente il personaggio aiutato oltrechè da una bellissima voce da una bellezza fisica evidente(giudizio di mia moglie da me pienamen te condiviso) e da una presenza scenica prorompente-
d) MICAELA: una prestazione dignitosa ma incolore della giovane soprano Adriana Damato che ha coperto il ruolo. Si farà perchè le qualità ci sono
e) ESCAMILLO: stesso discorso per il torero interpretato da Erwin Schrott. Al pubblico è piaciuto, a giudicare dagli applausi. A me non è dispiaciuto ma senza grossi entusiasmi: gli è mancata "forza" e "presenza" che invece sono assolutamente necessarie nel ruolo.
Di altissimo livello, come sempre, il coro e le masse del teatro ma anch'essi condizionati da una regia di cui si è detto.
In sintesi una serata non memorabile ma comunque di altissimo livello: la SCALA è un patrimonio prezioso del Paese, da curare e conservare con amore e rispetto: è una delle cose migliori che abbiamo e per fortuna c'è un sovrintendente francese estraneo ai piccoli giochi di potere nostrani a garantirne prestigio e livello qualitativo.

domenica 6 dicembre 2009

IL COMPUTER, INTERNET, LA POSTA ELETTRONICA

Ho avuto per tre giorni entrambi i computer fuori uso:
- sul portatile il programma ONDA CONNECTION non veniva letto dal computer per cui non era possibile collegarsi ad Internet ed inoltre c'erano altri problemi(ho su VISTA che,notoriamente, non è il massimo). L'ho fatto formattare ed ora funziona perfetta
mente
- sul fisso il modem wireless non leggeva la chiavetta che si era deteriorata. Sono andato alla UNIEURO di Olgiate dove avevo acquistato il router, della Belkin, dove mi hanno sostituito gratuitamente l'intero router. Evidentemente alla Belkin conviene sostituire il tutto piuttosto che farlo riparare a dimostrazione che si tratta di circuiti stampati in genere di produzione cinese che costano all'origine pochi euro(ma in commercio il router costa 59,90). Tutto perfetto se non fosse che, malgrado gli sforzi miei e di persona a me cara, non siamo riusciti a configurare il nuovo modem. Ad un certo punto ci siamo arresi; bisogna far decantare le cose, ed il nervosismo, e riprovare a mente fresca, non c'è altra soluzione. Lo farò ma, allo stato, il collegamento Internet sul fisso non c'è malgrado il modem e la chiavetta siano stati correttamente, almeno così sembra, istallati.
MORALE DELLA FAVOLA: per tre giorni ho avuto la sensazione di essere cieco e sordo e fuori dalla comunicazione con il resto del mondo. E la cosa mi ha meravigliato e fatto riflettere; perchè io appartengo ad una generazione che ha visto l'avvento via via degli elettrodomestici bianchi di base(frigorifero, lavatrice, lavastoviglie), della televisione, che è entrata in casa mia nel '58, quando avevo già undici anni, lo stesso telefono era uno strumento che solo in pochi avevamo. Poi negli ultimi anni sono arrivati, tumultuosamente, i telefonini (chi potrebbe oggi fare a meno del suo cellulare?), Internet, la posta elettronica, gli MP3, gli MP4, gli IPOD, gli IPHONE, le videocamere digitali, le macchine fotografiche digitali, il NAVIGATORE(ma come ha fatto Giulio Cesare a conquistare la Gallia senza TOM TOM?.) , prima il CD e poi il DVD (ma che nostalgia dei vecchi dischi in vinile) e chissà quante cose ho dimenticato.
SECONDA MORALE DELLA FAVOLA: è meglio adesso che prima, noi non ci rendiamo conto di quanto la tecnologia abbia migliorato la nostra vita, le nostre capacità di comunicazione e informazione. Avevo infatti dimenticato, volutmente:
GOOGLE: io davanti a Google e agli altri motori di ricerca( ma di fatto uso solo GOOGLE) rimango stupefatto(odio la parola basito che è diventata di moda ultimamente) e mi inchino. Ma ce lo ricordiamo quando per fare una ricerca o trovare una informazione dovevamo cercare non si sapeva dove e perdere un sacco di tempo? Con Google in un nanosecondo trovi tutto.
WIKIPEDIA: un altro strumento che uso moltissimo e al quale attingo per biografie, curiosità, dubbi che mi vengono, informazioni varie. Una enciclopedia non perfetta ( è una WEB2) ma utilissima.
Infine FACEBOOK che consente di avere contatti, discutere, con persone ubicate in tutto il mondo, sentirsi parte di un network planetario, essere partecipi attivi di ciò che accade.
Non amo invece SKIPE, preferisco il normale telefono anche perchè ho una tariffa flat che mi ha tolto il pensiero del tempo.
TERZA MORALE DELLA FAVOLA: tutto questo è meraviglioso ma non è niente se non conserviamo, ciascuno di noi, la capacità di ragionare con la nostra propria testa, la volontà di formarci opinioni documentate, l'attitudine al confronto civile con gli altri, il senso della democrazia intesa come sentirsi definitivamente CITTADINI, CIVES, CITOYENS e mai sudditi, la consapevolezza dell'importanza dell'avere la schiena dritta e lo sguardo alto sull'orizzonte(non dimentichiamo mai quale conquista è stata la STAZIONE ERETTA per questo mammifero cordato che chiamiamo UOMO). Ed infine non dimentichiamo mai due terzine della Commedia:
_ Considerate la vostra semenza:
Fatti non foste a viver come bruti,
Ma per seguir virtute e canoscenza
(Inferno XXVI)
_ Ditene dove la montagna giace,
Si che possibil sia l'andare in suso
Chè perder tempo a chi più sa più spiace
(Purgatorio III)

mercoledì 2 dicembre 2009

BALLARO' DEL 1 DICEMBRE 2009

Dedicherò i prossimi post alla finanziaria in discussione in parlamento. Gli articoli si intitoleranno " Giulio Tremonti contro il resto del mondo" visto che il quadro di insieme potrebbe così riassumersi: Tremonti non ha un euro in cassa e quindi non può distribuire niente, i vari ministri avanzano richieste di aumento di risorse e lo assediano. Avrò modo di illustrare il mio pensiero al riguardo; mi limito ad anticipare che voler far passare Tremonti come il ministro del rigore finanziario e colui che "ha messo in sicurezza i conti dello stato" è a mio avviso il giudizio più divertente, se non ci fosse da piangere, che sia stato espresso sul nostro Ministro delll'economia .
Oggi, invece, voglio fare alcune osservazioni a margine della trasmissione BALLARO' di ieri sera. Non mi addentrerò nella discussione dei vari temi trattati, tutti, peraltro, molto interessanti. Mi limiterò semplicemente a notazioni sui singoli partecipanti alla trasmissione:


Cominciamo con CROZZA che fa la copertina: debbo confessare che non sempre apprezzo la satira di Crozza e spesso non mi diverte ma ieri sera è stato veramente efficace.: ne è conferma la faccia che faceva Bondi durante la performance e l'acido commento che ha rilasciato alla fine della stessa.


FLORIS: Floris è persona intelligente ed un gran furbacchione. Con la sua faccia da bravo ragazzo conduce la trasmissione dove vuole lui; interrompe quando vede che gli interventi vanno nella direzione che lui non vuole, è visibilmente left oriented ma è comunque migliore, a mio avviso, di Santoro, di Vespa, di Lerner che fanno trasmissioni simili. Non cito il conduttore di Matrix, di cui non ricordo nemmeno il nome, e che mi fa venire l'orticaria al suo solo apparire.
In sintesi FLORIS mi sta simpatico: dovrebbe solo interrompere meno

BRUNO TABACCI: apprezzo di Tabacci la solida preparazione politica, l'equilibrio, la conoscenza approfondita delle problematiche, l'ancoraggio solido ai principi democratici che trovano nella Costituzione il loro punto di riferimento. Giuro che non ho capito perchè ha lasciato l'UDC per andare con Rutelli ma è persona che stimo


GIACOMO VACIAGO: non sempre condivido le opinioni dell'illustre professore ma quello che ha detto ieri sera lo condivido pienamente; in particolare l'analisi, impietosa, che ha fatto del sistema Italia che a suo come a mio avviso è semplicemente e banalmente andato. Chapeau, professore, sintonia al 100%

ANTONIO DI PIETRO: Di Pietro sarà pure il rozzo personaggio che conosciamo, avrà pure problemi nel governo della lingua italiana, ma parla in maniera semplice, chiara, comprensibile da tutti, soprattutto dai milioni di italiane e italiani con scarso livello culturale e scarsa informazione dei fatti e, soprattutto, fa opposizione vera, secca, senza contorcimenti e..............raccoglie consensi. Il mio partito, il PD, dovrebbe non dimenticare mai che è il nostro principae alleato e che anche il nostro elettorato chiede prese di posizioni nette e, soprattutto, niente inciuci. Purtroppo le recenti dichiarazioni e prese di posizione di Violante, di Letta nipote e di La Torre sono molto deludenti al riguardo e mi hanno lasciato molto perplesso. Io al NO B DAY ci sarei andato, ufficialmente dico.

PARTITO DEMOCRATICO: assente, vai a capire perchè. Osservo solamente che nel momento in cui il cavaliere in difficoltà, e persona pericolosa per le Istituzioni democratiche, avrebbe dovuto essere attaccato con fermezza e colpito al cuore con una stilettata secca e senza tentennamenti, , il PD offre sponda e supporto. Ai miei occhi, atteggiamento incomprensibile.

CONCITA DE GREGORIO: confesso che la apprezzavo di più quando scriveva su Repubblica. Da Direttore dell'UNiTA' la vedo perdere di vista il cuore dei problemi e perdersi per strade secondarie. Oltretutto con poca freddezza e troppa passione


MARIO BALDASSARRI: l'economista marchigiano, di provenienza AN, è persona intelligente, equilibrata, ma senza troppo carisma. Recentemente ha avanzato una sua proposta in ordine
alla Finanziaria che non ha riscosso molto credito. Sempre meglio, comunque, di Brunetta, che costituisce invece un caso clinico

LUTWAK: il politologo statunitense, espressione della peggior destra di quel paese, e forse per questo frequente ospite di Bruno Vespa, è un personaggio allucinante. Le sue riflessioni partono da un unico presupposto: l'utilità per gli interessi americani. Se una cosa è giudicata utile per i suddetti interessi, allora è cosa buona. Il prezzo non ha alcuna rilevanza fosse anche il sacrificio di vite umane e le sofferenze di persone innocenti. Ai suoi occhi, aspetti irrilevanti

IL CONDIRETTORE DI LIBERO: non lo cito neanche per nome; è persona sgradevole fisicamente,intellettualmente e culturalmente e non è un giornalista, è semplicemente un dipendente del MINCULPOP

SANDRO BONDI: al ministro Bondi ho dedicato due post, uno a fine giugno e uno a luglio, ai quali mi permetto rimandare per un giudizio complessivo: In questa sede mi limito ad osservare che Bondi è uno dei personaggi più squallidi mai approdati sulla scena politica. Servo nel DNA ha da tempo utilizzato la tecnica di aggredire i suoi interlocutori vomitando loro addosso in maniera reiterata e parossistica accuse e giudizi infamanti senza alcuna prova a supporto e facendo del FALSO la sua categoria mentale di riferimento. Bene ha fatto Fini a ricordare il passato "comunista" di Bondi che, lo ricordo, è stato sindaco "comunista" di Fivizzano in Lunigiana

GIANFRANCO FINI : convitato di pietra e voce fuori campo, ha dato a tutti una lezione di stile, di carattere, di piena autonomia politica e morale, ha evidenziato una grande personalità ed un grande carisma e, soprattutto, ha dato dimostrazione di quello che una destra moderna deve elaborare per porsi credibilmente ed efficacemente alla guida di un paese. In sintesi un uomo di stato di grande levatura. Io mi auguro che il nostro Paese sia governato da coalizioni di centrosinistra che vedo più idonee a garantire lo sviluppo di una società più equa e meno squilibrata economicamente e socialmente, ma se il Paese deve essere governato dal Centrodestra, mi auguro sinceramente che a guidarlo ci sia Gianfranco Fini CHAPEAU, Presidente, anche se trovo paradossale che sia Lei il principale oppositore del Leader Maximo, il quale è tempo che prosegua ad occuparsi delle sorti del Paese dalle stanze di villa San Martino di Arcore dove potrà prendere a calci il mappamondo da solo e senza alcun disturbo esterno sulla falsariga della scena sublime regalataci da CHAPLIN nel film che narra una storia con molti punti di assonanza con la sua.

































domenica 29 novembre 2009

AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE

Approfitto del mio spazio per fare auguri di pronta guarigione a due cari amici, una donna e un uomo, che hanno recentemente affrontato un intervento chirurgico.
Più invecchio e più apprezzo il valore della amicizia e della "condivisione": sun pathos, dicevano i greci, che avevano la capacità mirabile di andare direttamente al cuore delle cose.
Auguri di cuore, ad entrambi

IL MIO BLOG

Stamattina, aprendo il mio blog, ho constatato che ben 660 sono state le visite al mio profilo completo. Debbo ammettere che sono lusingato del fatto che così tante persone si interessino alla mia persona e a quello che scrivo. Ma allora una preghiera: di tanto in tanto lasciate qualche commento, preferibilmente non anonimo; le vostre osservazioni mi consentirebbero di capire se e dove le mie valutazioni sono carenti o non condivise e mi aiuterebbero ad instaurare un vero e proprio dialogo e confronto di opinioni, che è poi il vero obbiettivo che mi propongo con le mie note.
Comunque grazie a tutti per l'apprezzamento e.......buona domenica

mercoledì 25 novembre 2009

SILVIO BERLUSCONI E L'AVVOCATO MILLS

Faccio riferimento al mio ultimo post nel quale preannunciavo la serata di presentazione alla libreria Boragno di Busto Arsizio del libro scritto a quattro mani da Peter Gomez e Antonella Mascali dal titolo"Il regalo di Berlusconi", libro che ricostruisce la storia dei rapporti tra il Gruppo Fininvest e l'avvocato inglese David Mills. Il quale, lo ricordo "ad abundantiam", è il professionista che costituì nel corso degli anni ottanta una rete di 64 società "off-shore"del cosiddetto comparto B o comparto riservato che avrebbero dovuto restare appunto "riservate" e non riconducibili al gruppo del Premier e che furono invece utilizzate dal Gruppo nel corso degli anni per operazioni di varia natura, molte delle quali "border line" o addirittura "out line". L'avvocato Mills è stato recentemente condannato in appello a 4 anni e sei mesi per corruzione per aver ricevuto 600.000 dollari dal Gruppo in cambio di testimonianze reticenti o false nel corso di vari processi a carico del Premier. La recente dichiarazione di incostituzionalità del cosiddetto "lodo Alfano" riconduce il Premier nel processo esponendolo al rischio, in caso di condanna, dell'interdizione dai pubblici uffici. Di qui il nervosismo e l'ira di quest'ultimo e l'affannoso tentativo dei suoi legali, casualmente anche parlamentari, e del ministro Alfano di trovare soluzioni che impediscano che il processo nei confronti del premier vada avanti. La soluzione individuata per ultima è stata quella del cosiddetto " processo breve"che, dietro l'apparente ratio di norma di carattere generale tendente a ridurre la durata dei processi, nasconde la natura di ennesima norma ad personam la cui finalità vera è la sottrazione del beneamato (cfr miei precedenti post) ai processi in corso a suo carico che andrebbero rapidamente in prescrizione.


Questo lo stato delle cose.


La serata alla libreria Boragno è stata interessante anche se la assenza di Gomez, impegnato in una trasmissione televisiva sulla 7, ha forse ridotto il livello in quanto la coautrice Antonella Mascali, pur brava ed informata, non ha il carisma e l'esperienza di Gomez. Ad ogni buon conto folto pubblico presente in sala ed interventi interessanti sia da parte dell'autrice che da parte del pubblico.
Io mi sono limitato a sottoporre alla dottoressa Mascali un argomento di riflessione: cioè se il fatto che fin dalla seconda metà degli anni '80 le società off-shore avessero operato prevalentemente con banche estere e con una sola banca italiana, l'allora Banco di Santo Spirito, non avesse fatto pensare a lei e a Gomez che l'appoggio dato fin da allora al Gruppo dal dominus di quell'Istituto, notoriamente estremamente lungimirante nelle sue prese di posizione e nelle sue valutazioni, avesse la finalità di sostenere con largo anticipo il progetto di discesa in campo del premier realizzatosi dopo l'implosione dei partiti della prima Repubblica. Mi è stato risposto che Forza Italia è stata costituita solo anni più tardi ad opera di Dell'Utri e che la mia riflessione non trovava fondamento. Di ciò ho preso atto anche se rimango dell'idea che il progetto, che io chiamerei disegno, "Forza Italia"venga da più lontano di quanto comunemente non si pensi. Tant'è: ritengo che non sia questa la sede per approfondire l'argomento.
Vedremo nelle prossime settimane l'evoluzione delle cose. E' mia personale, e mi pare molto condivisa, opinione che il premier, in una forma o nell'altra, si sottrarrrà al processo allungando l'agonia di un regime che sta portando il Paese al collasso. Ma questo sarà argomento del prossimo post che intitolerò "Giulio Tremonti contro il resto del mondo"

venerdì 13 novembre 2009

SILVIO BERLUSCONI E L'AVVOCATO MILLS

Sono uscite le motivazioni della sentenza con la quale i giudici di Milano hanno confermato in appello una condanna a 4 anni e 6 mesi a carico dell'avvocato Mills per corruzione. In sintesi l'avvocato inglese è stato condannato per aver ricevuto 600.000 dollari in cambio di sue testimonianze reticenti o false rilasciate nel corso di alcuni procedimenti a carico del premier. Con la dichiarazione di incostituzionalità del LODO ALFANO il premier ritorna nel processo in quanto indagato per essere il "corruttore" dell'accertato "corrotto" David Mills rischiando, se condannato, l'interdizione dai pubblici uffici. Di qui il nervosismo e la rabbia del presidente del consiglio il quale ha sguinzagliato il suo legale di fiducia avv.Ghedini detto il falco o anche avvocato ma va là per via dell'uso continuo che fa della frase riportata in rosso nel corso dei suoi aggressivi interventi. L'avvocato Ghedini le ha provate tutte, di concerto con gli altri gerarchi. Dichiarato a suo tempo incostituzionale il lodo Schifani, ci hanno provato con il lodo Alfano (sempre siciliani i lodisti). Dichiarato incostituzionale anche questo hanno cercato la strada della "prescrizione breve" sulla quale hanno trovato l'opposizione di Fini data la palese natura di misura "ad personam. Allora si è ripiegato sul" processo breve", un attimino più presentabile perchè apparentemente inquadrato nella logica di una riduzione dei tempi della giustizia, esigenza questa che ci trova tutti d'accordo. Ma già illustri giuristi come l'ex Presidente della Corte Costituzionale Baldassarre o come il Prof. Gaetano Azzariti, ordinario di Diritto Costituzionale alla Sapienza di Roma, si sono espressi per la incostituzionalità anche di questo provvedimento. L'ANM, dal canto suo ha dichiarato che la norma avrà effetti devastanti facendo andare in prescrizione oltre 100.000 processi. Povero avvocato "ma va là"; dovrà lavorare notte e giorno per trovare altre scappatoie che liberino il premier dall'ossessione della persecuzione giudiziaria in particolare per questo processo. Intanto, a prevenire futuri posssibili ulteriori guai giudiziari al premier, l'ineffabile Margherita Boniver ha presentato una proposta per il ripristino dell'immunità parlamentare.
L'avvocato Mills, lo ricordo, è il professionista inglese, marito di una ministra del governo Blair, che, secondo l'accusa, ha costituito a partire dalla fine degli anni '70 una rete di 64 società off-shore che dovevano rimanere riservate e che invece sono state individuate come riconducibili al gruppo del premier e da questi utilizzate nel corso degli anni per operazioni di varia natura
La materia è complessa tantochè io, per capirne di più, ho comperato il libro appena ucito per le edizioni "Chiare lettere" IL REGALO DI BERLUSCONI, autori Peter Gomez e Antonella Mascali, che ho iniziato a leggere e che verrà presentato mercoledì 18 novembre p.v. alla libreria BORAGNO di Busto Arsizio. Inoltre ho scaricato da Internet una serie di articoli apparsi nel 2001 sul quotidiano LA REPUBBLICA: mi sembra interessante, in particolare, un articolo del 7 aprile 2001 a firma Carlo Bonini e Pierfrancesco Fedrizi intitolato "Ecco le società off-shore di Silvio Berlusconi".
Sto cercando infatti di capire il perchè dell'importanza che il Premier annette ai suoi rapporti con l'avvocato Mills e il perchè del tentativo disperato di sottrarsi al processo. Mi auguro di riuscire a capirne di più con la lettura del libro e da quello che emergerà dalla serata del 18 prossimo. Conseguentemente rimando per il momento le mie valutazioni

lunedì 9 novembre 2009

LO SCUDO FISCALE E LE IMPOSTE - CHI LE PAGA E CHI NON LE PAGA

Notizie di stampa ci informano che lo scudo fiscale "sta andando molto bene" e che si prospettano "regolarizzazioni " superiori a quanto preventivato e, di conseguenza, introiti per lo Stato superiori a quanto in un primo momento ipotizzato. Ne ero completamente certo, e l'ho scritto nei miei precedenti post sull'argomento. Del resto solo un "cretino " non approfitterebbe di una norma che è una specie di indulgenza plenaria concessa all'evasore/peccatore che consente di "lavare " tutti i peccati con il versamento di un piccolo obolo del 5%
Fatta questa premessa, io la settimana scorsa ho ricevuto dalla Agenzia delle Entrate un accertamento per un importo di euro 2.510,16 a titolo di Irpef su redditi soggetti a tassazione separata percepiti nell'anno 2005. In pratica il mio datore di lavoro Banca di Roma spa ed il fondo pensioni dell'Istituto hanno effettuato le trattenute Irpef sulla base di aliquote medie leggermente più basse di quelle effettive. Di conseguenza risultano da versare euro 1.264,16 per la "liquidazione" della Banca di roma e euro 1.246 perquanto erogato dal Fondo pensioni. Anche altri miei amici hanno ricevuto analoghi accertamenti.
Ho già dato un'occhiata: il calcolo effettuato dalla Agenzia delle Entrate è giusto e mi toccherà pagare. Per scrupolo ho chiamato il numero 848800444(costo tariffa urbana a tempo) dove un gentile operatore di call center che rispondeva da Salerno mi ha fissato un appuntamento per mercoledì 11 ore 8,45 per verificare insieme ad un funzionario dell'Agenzia delle entrate di Busto Arsizio la correttezza dei calcoli. Mi ha fatto tenerezza l'operatore del call center, che non doveva essere giovanissimo, che chissà per quali vie del destino era approdato a fare tale mestiere e che mi parlava dandomi del voi, cosa alla quale non sono abituato (sono abituato al lei) e che mi ha fatto sorridere. Tenete a disposizione le dichiarazioni degli anni interessati, portate con voi il tesserino con il codice fiscale, presentatevi con il numero prenotazione 6075917 e così via

A questo punto una osservazione. Io sono pienamente convinto che tra i doveri di un cittadino ci sia quello di contribuire in relazione alla propria capacità contributiva e secondo criteri di progressività alle spese dello stato, come recita l'articolo 53 della nostra Costituzione ma.......................CRISTO, SEMPRE A NOI A REDDITO FISSO E CON RITENUTE ALLA FONTE TOCCA E PER NOI NON C'E MAI UNO SCUDETTO, UNO SCUDICINO MENTRE GLI EVASORI LA FANNO SEMPRE FRANCA?(l'ho scritto in blu che è il colore di chi è molto ma molto.........incavolato)
Sostengo da sempre e oggi con ancora maggior forza che la questione fiscale è centrale e che solamente da un riequilibrio dei rapporti tra chi le imposte le paga e chi no possono crearsi le condizioni per dar vita ad una società più equa, più equilibrata e più giusta. In sintesi, cari signori Berlusconi e Tremonti, esperti in scudi: please, go home ( l'ho scritto in verde che,notoriamente , è il colore della speranza)

mercoledì 4 novembre 2009

LAICISMO E PRINCIPI DI CIVILTA'

Io mi definisco ateo e laico.
a) Ateo perchè: non credo all'esistenza di un dio creatore, nè tanto meno che siamo fatti "a sua immagine e somiglianza"; non credo ad un destino individuale dopo la morte; non credo che la nostra vita su questa terra abbia alcun significato trascendente. Sono convinto invece che con l'ultimo respiro tutto finisca, che cessi l'autopercezione che abbiamo di noi stessi, che la materia e l'energia di cui siamo costituiti tornino nel grande flusso dell'Essere e che noi esseri umani, come tutti gli esseri viventi, siamo frutto di una lunghissima evoluzione e figli "del caso e della necessità,"come lucidamente elaborò Jacques Monod. Ritengo infine che si possa "bien conduire sa propre vie" sulla base di una morale laica che prescinda da dettami e precetti religiosi.
b) Laico perchè ritengo che la conquista più importante degli ultimi tre secoli sia stato l'affermarsi dei principi di tolleranza, di rispetto ed ascolto di tutte le sensibilità nel rifiuto di ogni integralismo.
Fatte queste premesse, la sentenza dell'Unione Europea che impone la rimozione del crocefisso nelle scuole fa arretrare il livello di civiltà del nostro Continente, vanificando lotte e conquiste che l'individuo ha compiuto in nome di principi etici che nascono solo da coscienze libere.
Post scriptum: un mio caro e stimatissimo amico, Franco, nel suo commento afferma di non aver compreso il senso del mio pensiero sintetizzato nell'ultimo capoverso.In effetti, rileggendomi, riconosco di essere stato involuto. Cercherò pertanto di spiegarmi meglio. Volevo solo dire che è paradossale che, in nome di principi astratti di tolleranza, di libertà e di riconoscimento di pari dignità a tutte le esperienze e a tutte le opinioni affermatisi negli utimi tre secoli e sui quali poggiano le moderne democrazie, si affermi di fatto un principio - quello della assoluta equivalenza decontestualizzata delle varie esperienze e visioni del mondo- che oggettivamente e paradossalmente quel principio contraddice. Si voglia o non si voglia, il cristianesimo ha permeato di se la storia del continente nei due ultimi millenni e il simbolo della croce ha assunto valore di identificazione di una civiltà perdendoogni valenza egemonica. Imporne la rimozione significa assumere paradossalmente una posizione integralista e, di conseguenza, fa arretrare il livello di civiltà giuridica e politica del Continente
Una ultima precisazione: la sentenza è della Corte di Giustizia di Strasburgo e non "dell'Unione Europea."
Post scriptum del post scriptum: mentre scrivo visualizzo il commento di un altro caro amico, Roberto Gambaro, che anch'egli afferma di non aver compreso il mio pensiero. Vuol dire che avevate ragione in due. Un caro saluto ad entrambi.

giovedì 29 ottobre 2009

IL PARTITO DEMOCRATICO E I RAPPORTI CON L'ITALIA DEI VALORI

Ho appena assistito alla trasmissione mattutina "Il caffè" condotta da quel grande giornalista che risponde al nome di Corradino Mineo, che stimo moltissimo e non da oggi, trasmissione della quale era ospite Antonio Di Pietro. Di Pietro è stato perfetto: ha esposto con linguaggio chiaro, semplice, comprensibile a tutti, stavolta anche in italiano corretto, le sue posizioni in ordine ai vari argomenti che venivano affrontati. Mi ha particolarmente confortato il fatto che ieri ci sia stato un lungo incontro con Bersani durante il quale sono state tracciate le linee di una alleanza programmatica tra PD e IDV. Io ho sempre sostenuto che tra i molti errori commessi da Veltroni, due siano stati i più gravi:
1) l'aver ipotizzato il "partito liquido", talmente liquido che correva il rischio di liquefarsi se Veltroni non fosse stato avvicendato
2) l'aver sostenuto "l'autosufficienza" del PD
Io ho sempre affermato la necessità di un partito strutturato, capillarmente presente sul territorio, ben organizzato che sia un punto di riferimento preciso e duraturo nel tempo perchè i leaders passano, il partito resta.
Ho anche sempre sostenuto che il PD da solo non va da nessuna parte e che il problema delle alleanze è centrale, in primis l'alleanza con Di Pietro . Il fatto che il neosegretario del mio partito abbia dato priorità al rapporto con l' Italia dei Valori mi conforta e mi trova completamente d'accordo.
Il PD deve porsi e proporsi come forza centrale di alleanze che governino seriamente il Paese e che ci liberino per sempre di " Corti " e " cortigiani ". La telefonata in diretta del premier alla trasmissione Ballarò è stata agghiacciante e conferma, se mai ce ne fosse bisogno, il pericolo concreto che il premier costiuisce per le nostre Istituzioni democratiche.

mercoledì 28 ottobre 2009

GIULIO TREMONTI E LA RIVALUTAZIONE DEL POSTO FISSO - AGGIORNAMENTO

Ieri si è svolto un importante incontro ad Arcore tra il ministro Tremonti ed il premier nel corso del quale si sarebbero appianati tutti i motivi di frizione tra i due emersi nelle settimane e nei giorni precedenti e sarebbe stata confermata ampia e piena fiducia al ministro dell'economia.
I risultati dell'incontro sembrerebbero dar torto a quanto da me sostenuto nel post di mercoledì scorso ma io resto sempre più convinto che l'ipotesi da me formulata (Tremonti sta creando i presupposti per essere avvicendato) sia ancora pienamente valida, al di là delle apparenze.
Due indizi:
a) la proposta della Lega di nominare Tremonti vice premier è stata seccamente bocciata
b) è stata ventilata la costituzione di una specie di cabina di regia che dovrebbe affiancare Tremonti nella elaborazione e gestione della politica economica del governo. In pratica un semicommissariamento che Tremonti non accetterà mai.
Resto pertanto sempre più convinto di vedere giusto
Nelle prossime settimane vedremo se avrò avuto ragione

lunedì 26 ottobre 2009

BERSANI NUOVO SEGRETARIO DEL PD

Pierluigi Bersani è stato eletto con le primarie del 25 ottobre nuovo segretario del Partito democratico.
Il nuovo segretario è pienamente e largamente legittimato da:
a) il voto degli iscritti espresso nelle settimane precedenti
b) il voto del "popolo delle primarie", costituito da iscritti e simpatizzanti, che si è recato numerosissimo ad esprimere le proprie scelte e fornendo una dimostrazione esaltante di quello che vuol dire" democrazia partecipata", massima espressione del diritto/dovere del cittadino a concorrere attivamente alla vita e alle scelte della "polis". Più di tre milioni di partecipanti al voto significano una cosa sola: che la "gente" riconosce ancora alla politica il suo ruolo essenziale nella vita democratica del Paese come espressamente riconosciuto dalla nostra costituzione il cui impianto è tuttora validissimo e solidissimo ad oltre 60 anni dalla sua entrata in vigore. Di ciò ho avuto confortante conferma nel corso della giornata passata interamente al seggio costituito presso il circolo Redaelli di Busto
c) il largo consenso ottenuto a livello regionale da Martina e dalla sua "squadra"
Io mi sono riconosciuto nella mozione Bersani per cui il consenso da essa ottenuto mi riempie di soddisfazione ma ancor più mi riempie di soddisfazione la "vitalità" dimostrata dal progetto PD, che costituisce la naturale evoluzione del progetto Ulivo, e che è, in primis "strumento fondamentale per arrestare la deriva populistica/autoritaria in atto nel Paese" e che si pone come l'organizzazione politica di gran lunga più importante legittimata a proporsi come alternativa di governo e "forza" di governo.



AL NUOVO SEGRETARIO CHIEDO POCHE, SEMPLICI COSE_



a) che la sua leadership sia inclusiva e pronta a dare sempre la massima attenzione ed importanza al contributo delle varie sensibilità presenti all'interno del partito

b) che dia vita e concretezza a una "forma partito"solidamente organizzata e presente capillarmente sul territorio, che si doti di poche ma chiare regole che debbono essere "rispettate" da tutti. Perchè non si deve mai dimenticare che i leaders passano ma il partito resta e che "l'organizzazione" è il principale fattore di successo di ogni struttura

c) che selezioni attentamente la classe dirigente del partito, a tutti i livelli, non dimenticando mai che le esperienze di ognuno debbono essere lasciate sedimentare gradualmente, senza eccessiva fretta e senza eccessive enfatizzazioni del "giovanilismo" e del "femminilismo". Al riguardo faccio due necessari approfondimenti:

1) i giovani sono il futuro di tutto e la loro importanza ovvia in qualsiasi tipo di organizzazione. Assicurare un equilibrato ricambio generazionale è uno dei compiti più difficili di chi è più avanti nel percorso di vita ed ha responsabilità di gestione prospettica di qualsivoglia ente o struttura. Ma essere giovani non significa necessariamente rappresentare la migliore soluzione in un momento dato, anchè perchè c'è giovane e giovane e l'esperienza di vita è altrettanto importante di una preparazione magari più update sul piano strettamente teorico

2) le donne non sono solo "l'altra metà del cielo"; sono innanzitutto cittadine con pari dignità, pari diritti e pari doveri.Una applicazione automatica e acritica delle cosiddette "quote rosa" è innanzitutto offensiva per le stesse donne e comunque non produttiva Se ci sono 10 donne più capaci di tutti sia data a tutte e dieci la responsabilità delle cose, ma se queste 10 donne non ci sono non è che debbano occupare posti di responsabilità solo perchè sono donne

Lo dice uno che per ragioni anagrafiche si è trovato a vivere direttamente quella eccezionale e irripetibile stagione di cambiamnto che sono stati la seconda parte degli anni 60 e che da per scontata e digerita da tempo l'affermazione dei principi di uguaglianza e di pari dignità di cui sopra

c) parli in continuazione al mondo del lavoro e delle imprese perchè le questioni economiche e le condizioni di vita dei cittadini sono il "fulcro" di tutto e in una economia sociale di mercato quale deve essere quella proposta dal PD il lavoro, la produzione del reddito e la sua distribuzione sono centrali

d) al riguardo non dimentichi mai che una società più equilibrata è nell'interesse di tutti, in primis del mondo delle imprese e della stessa Confindustria, perchè, è lapalissiano, solo se c'è una larga redistribuzione di reddito si creano le condizioni perchè la produzione trovi sbocchi equilibrati e continuativi nel tempo

La "questione fiscale" deve tornare quindi ad essere "centrale". L'operato del ministro Visco andrebbe riconsiderato ed apprezzato così come quello del Ministro Padoa-Schioppa

e) la questione morale deve essere la stella polare di tutto. Il Paese non può continuare a sprecare risorse e a rubare risorse come sta facendo, semplicemente, se non altro, perchè non ce la fa più a produrre ricchezza per assicurare da un lato un buon tenore di vita a larga parte dei suoi cittadini e per consentire ad una parte di essi facili arricchimenti a spese della collettività

f) le alleanze sono una componente non solo tattica ma strategica. Da solo il PD non potrà mai aspirare a governare ed è anche meglio così, sotto certi punti di vista. Quindi con pazienza, con realismo, con intelligenza politica, vanno cercati tutti i punti di convergenza e di confronto con tutte le forze alternative al Centrodestra. Solo con la sinistra estrema è inutile il dialogo ed il confronto visto che numerosi sono stati negli anni gli episodi di miopia infantile che hanno pregiudicato l'azione dei governi di centrosinistra del più recente passato

g) infine non abbia paura, Bersani, a perdere pezzi per strada: se qualcuno non si riconosce nel progetto politico del partito e nelle sue strategie, è opportuno che venga aiutato a separare le sue sorti da quelle del partito stesso, con civiltà, con equilibrio ma con fermezza

h) una ultima notazione: la COMUNICAZIONE, la COMUNICAZIONE, la COMUNICAZIONE. Nell'attuale contesto la comunicazione è tutto. Finora è stata incerta e poco efficace; urge correggere la rotta

Che altro dirle, neo segretario Pierluigi Bersani? In bocca al lupo, per il bene del PD ma, soprattutto, per il bene del Paese, con la P maiuscola

mercoledì 21 ottobre 2009

GIULIO TREMONTI E LA RIVALUTAZIONE DEL POSTO FISSO

In questi giorni i media stanno dedicando notevole attenzione alla presa di posizione di Giulio Tremonti che, inaspettatamente in apparenza, ha rivalutato il posto fisso tessendone gli elogi e sollevando un vespaio di polemiche soprattutto all'interno del PDL, dove Brunetta e Sacconi hanno subito espresso il loro no secco alla proposta mentre il premier Berlusconi , inaspettatamente in apparenza, si è schierato a favore della posizione di Tremonti.
Le interpretazioni si sprecano, lo sconcerto cresce perchè che il Premier e il Ministro dell'economia si siano trovati d'accordo su una posizione in antinomia con l'impostazione direi quasi filosofica dei governi di centro destra di questi anni, desta indubbiamente scalpore.
Cercherò, allora di dare la mia, di interpretazione, premettendo che per forma mentis cerco sempre di chiedermi il perchè delle cose e che sono da sempre convinto che "a pensar male" - come affermava un illustre uomo politico - si va forse all'inferno ma, in genere, ci si "azzecca", come suole dire un altro politico di grana più grossa e di mente "meno raffinata" rispetto al primo.



GIULIO TREMONTI



Premetto che ho da sempre grandissima stima e grandissimo apprezzamento per l'intelligenza, l'acume tattico e strategico del ministro e per l'indubbia competenza soprattutto in campo fiscale, meno in quello macroeconomico. Di contro non scommetterei un cent sulla sua onestà intellettuale che ritengo assolutamente inesistente; considero Tremonti il principale responsabile, dopo e insieme al premier, ovviamente, del disastro economico e sociale del Paese e questa responsabilità c'è e rimane, chiara, precisa e indelebile. Oltretutto considero che l'intelligenza superiore, se volta al male, sia un'aggravante nel giudizio che si può dare di una persona.
Vediamo dunque perchè, secondo me, Tremonti ha fatto "l'uscita" che ha fatto:
a) Tremonti sa benissimo che le casse dello Stato sono vuote e che artifici e raggiri non riescono più a nascondere la reale situazione
b) da tempo lancia messaggi di invito alla prudenza e, malgrado una apparente sicurezza e una evidente sicumera, appare, agli osservatori più attenti, fortemente preoccupato. Del resto in un anno, quello in corso, caratterizzato da un crollo del PIL di oltre il 5%, da un deficit corrente supriore al 5% e da uno stock di debito pubblico che si posizionerà a fine anno intorno al 120%(questa è la mia valutazione), nonchè da un crollo del fatturato delle imprese manufatturiere di oltre il 20% e da un crollo verticale degli ordini, c'è poco da essere ottimisti. La crisi industriale, secondo me, ha appena iniziato a manifestare i suoi effetti sull'occupazione e nei prossimi mesi crescerà in maniera esponenziale sia il numero di aziende in difficoltà sia il livello di disoccupazione.
c) di fronte ha un premier che per sua formazione e per sua impronta caratteriale, oltre che per la evidente perdita di senso della realtà che lo contraddistingue, si sente come Babbo Natale che distribuisce doni e regali al popolo di bambini che siamo. Panem et circenses, Silvio non ha inventato niente di nuovo
d) Tremonti non vuole rimanere con il "cerino in mano" e passare alla storia come il ministro della bancarotta.
e) conseguentemente ha, come direbbe Bossi, "sparigliato" mettendosi in rotta di collisione con il premier al quale ha tolto "sponda" e creando i presupposti per essere avvicendato, massima sua aspirazione in questo momento, ma salvando forme e faccia e senza pregiudicare le sue chances per la fase del "dopo Berlusconi". Insomma una sorta di exit strategy
f) i gerarchetti sopracitati non hanno capito niente e si sono lanciati ad occupare gli spazi sterminati che intravedono davanti a loro

SILVIO BERLUSCONI

Premetto che considero da sempre Silvio Berlusconi persona pericolosa a sè, agli altri, e, soprattutto, alle Istituzioni democratiche del nostro Paese per la assoluta mancanza di senso dello stato, per la non conoscenza e condivisione dei principi e dei valori sui quali si reggono le moderne ed evolute democrazie occidentali, per i lati del suo carattere che hanno fatto dire a sua moglie, peraltro con molta pacatezza, che va trattato come un malato. Per contro gli riconosco carattere, personalità, capacità di azione, carisma e un indubbio ascendente sia sul popolo minuto che sulle persone che lo circondano più da vicino. Inoltre ha una indubbia superiore capacità di prendere decisioni rapide ed efficaci e di "rovesciare" il tavolo quando occorre. In sintesi una persona di livello nettamente superiore al resto della compagnia di cortigiani che lo circondano. Ma per lui valgono le stesse considerazioni fatte per Tremonti; se un' intelligenza superiore viene volta al male, questa è una aggravante
Berlusconi aveva due alternative:
1) fare la voce grossa e approfondire il solco con il Ministro dell'economia cedendo all'impulso di avvicendarlo, impulso che cova da mesi
2) molto più subdolamente prendere posizione di pieno appoggio al ministro, rimandando così la palla nel campo avversario e guadagnando tempo . Ha scelto la seconda alternativa. Adesso la prossima mossa tocca a Tremonti.

Come finirà secondo me?

Tremonti lascerà il ministero con suo grande sollievo entro tempi ragionevolmente brevi, magari per andare a coprire un incarico internazioale E' già successo nella precedente legislatura e allora fu trovata come sostituto una persona di livello come Siniscalco.
Stavolta nessuna persona di livello e di buon senso sarebbe così folle da accettare l'incarico nell'attuale contesto.
Bisognerà trovarla tra quelli che ci sono già. Cribbio, dirà Silvio. Quale dei due? Quello più piccolo e più convinto delle proprie grandi qualità, dico io. Del resto l'altro non fa che fare figure meschine( cfr. mio post a commento della trasmissione "Ballarò"di qualche giorno fa)
Chi vivrà vedrà. Se non ci fosse da piangere ci sarebbe solo da sbellicarsi dalle risate di fronte alla soluzione che intravedo

sabato 17 ottobre 2009

LO SCUDO FISCALE - AGGIORNAMENTO

Ritorno sull'argomento scudo fiscale per l'importanza che esso riveste nella politica di gestione delle finanze pubbliche del governo in carica e per i riflessi che esso ha sui rapporti tra fisco e cittadini.

FABRIZIO SACCOMANNI, direttore generale Bankitalia (ricordo che il "Direttorio" è costituito dal governatore Draghi, dal Direttore Generale Saccomanni e da tre vicedirettori generali) nel corso dell'audizione sulla finanziaria davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato, ha dichiarato che: lo scudo fiscale può avere effetti negativi sugli incentivi dei contribuenti a pagare le imposte in futuro, mentre può avere effetti positivi ai fini della ripresa economica se almeno una parte dei fondi rimpatriati viene investita in imprese produttive o comunque destinata alla ricapitalizzazione di queste ultime. L'agevolazione per gli aumenti di capitale contenuta nel provvedimento favorisce questo impiego.

Sulla prima parte sono completamente d'accordo: lo scudo fiscale è un invito oggettivo ad evadere a chi può farlo ed è immorale perchè induce a violare un dovere costituzionalmente previsto (art 53 della carta costituzionale:"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.Il sistema tributario è informato a criteri di progressività")

Sulla seconda parte, invece, ho dei seri dubbi; chi ha evaso e portato soldi all'estero considera quei soldi acquisiti al proprio patrimonio personale separato e "altro" rispetto al patrimonio aziendale che peraltro, bisognerebbe ricordarglielo, è stato costituito ed ampliato con il contributo determinante dei dipendenti che l'IRPEF l'hanno sempre pagata. Perchè dovrebbe fare un aumento di capitale utilizzando quei fondi ? Tuttal'più rafforzerà l'azienda reinvestendo, se proprio ci crede, gli utili previsti per il presente e futuro ma il passato............è passato. Almeno questa è la mia opinione

Tremonti ha subito replicato, piccato perchè Bankitalia dà fastidio alla sua "libertà di agire", che:

a) lo scudo viene ormai applicato dappertutto e non è un problema solo italiano

b) se c'è un rischio sui flussi futuri, questo lo affrontano tutti i paesi che lo applicano

c) lo scudo porta vantaggi perchè chi non pagava inizia a pagare(sic, abbiamo letto bene)

d) l'azione contro i paradisi fiscali continuerà e si intensificherà la lotta all'evasione, lasciando intendere che questo scudo è proprio ma proprio l'ultimo.

Premesso che è stato scandaloso dare la possibilità di regolarizzare anche gli yacths( Cipputi va tutte le mattine a farsi il...........in fabbrica e paga fino all'ultimo euro, Briatore, o mille altri da citare, invece poverino ha uno yacth da 5 o 10 milioni di euro e non vuoi farglielo regolarizzare pagando il 5%), Tremonti dimentica di dire alcune cose:

1) è vero che anche altri paesi hanno applicato lo scudo ma con aliquote ben diverse: negli Stati Uniti il 49%, in Gran Bretagna il 44%, in Germania il 25%, in Francia il 15/20%. Inoltre non viene sanato l'aspetto penale.
Le affermazioni di Tremonti sono pertanto fuorvianti, ambigue e sostanzialmente false
2) affermare che se c'è un rischio sui flussi futuri di entrate fiscali questo rischio lo corrono anche gli altri paesi è una presa in giro dell'intelligenza degli italiani. Pensi ai nostri, di flussi, il Ministro dell'economia, che di problemi ne ha già tanti e lasci ai suoi colleghi degli altri paesi il compito di risolvere i loro. Ci vuole una impudenza al di là di ogni limite ad impostare le argomentazioni in questi termini
3) l'affermazione di cui al punto c non merita nemmeno commenti
4) l'affermazione di cui al punto d è esilarante.Ed è in contraddizione in re ipsa con il varo dello scudo. Che è il terzo in otto anni, ricordiamolo. Voler convincere che è prioritaria nell'azione di governo la lotta all'evasione è un insulto alla evidenza dei fatti, all'intelligenza delle persone e al buon senso
Il fatto è che Tremonti ha un disperato bisogno di far cassa, perchè i conti pubblici sono fuori controllo:
- il debito pubblico ha raggiunto il record storico di 1.757 mld di euro a fine agosto.(+ 5,7% da inizio anno) Ma quello che è più grave e pericoloso è che ben 804 mld sono debiti che lo stato ha nei confronti di non residenti con tutti i rischi di un disimpegno di questi ultimi alle prime avvisaglie di pericolo
- le entrate fiscali sono calate del 2,5%. All'interno della cifra globale le entrate da IRES(l'imposta sulle società ) sono diminuite del 15,2%, il gettito IVA è diminuito del9,6%( perchè è aumentata l' evasione e solo in parte per effetto del rallentamento dell'economia). In pratica le entrate complessive non crollano perchè sostenute comunque dalle ritenute alla fonte su dipendenti e pensionati
- il debito sul PIL a fine 2009 sarà molto vicino al 120%(Padoa Schioppa lo aveva fatto scendere al 103%) riportandoci ad una situazione molto simile a quella del'92
- il PIL a fine 2009 sarà sceso del 5/5,2% rispetto a fine 2008
- il deficit annuale sul PIL sarà superiore al 5%; l'avanzo primario azzerato
- il tutto in un contesto di tassi estremamante bassi. Non oso pensare quale sarà la situazione quando i tassi, tra non molto, riprenderanno a salire
Questo è il reale quadro della finanze pubbliche tanto che l'UE ha affermato non più tardi di qualche giorno fa che i conti "sono insostenibili" in prospettiva. Stesso allarme da Bankitalia e da moltissimi centri di ricerca internazionali
Tremonti minimizza anche se ha ammesso nei giorni scorsi ( udite, udite) che l'ITALIA E' A MEDIO RISCHIO. Chissà che lavata di capo avrà preso dal Presidente del Consiglio per il quale, come per PANGLOSS, viviamo nel migliore dei mondi possibili. Il dramma è che qui non parliamo di CANDIDE ma di 60 milioni di italiani che si sono messi in mano, senza capirci niente se non per una minoranza, a dei soggetti come i due sopracitati.
Il risveglio sarà brusco, molto brusco. Ma possibile che dalla storia non abbiamo imparato mai niente?

mercoledì 14 ottobre 2009

IL MINISTRO SACCONI OSPITE D'ONORE A ZELIG

Ho appena assistito alla puntata di Ballarò che ha visto la partecipazione, in rappresentanza del governo, dei ministri Alfano e Sacconi, e, per l'opposizione, degli onorevoli D'Alema e Bindi. La trasmissione è stata interessante per l'importanza dei temi trattati ma, ad un certo punto, ha assunto toni esilaranti. Il ministro Sacconi dialogava con il Prof. Lucio Villlari il quale dichiarava, con molta compostezza, di non essere mai stato un intellettuale organico ai partiti. A questo punto il Sacconi intravedeva l'occasione per affermare la superiorità dei propri valori e, con molta veemenza, dichiarava che la differenza tra i socialisti come lui e i "comunisti" era che lui era orgoglioso di essere stato un intellettuale organico al PSI mentre "i comunisti", al contrario, si vergognavano della loro appartenenza.
Povero, tenero, fantozziano Sacconi: perchè il Villari che aveva di fronte non era il Prof.Rosario Villari, nato a Bagnara Calabra nel 1925, noto esponente del PCI ed ex senatore di quel partito, ma il fratello minore Lucio, nato anche lui a Bagnara nel 1933 e notoriamente su posizioni crociane, quindi non proprio riconducibili al marxismo. E' stata la scena più comica di tutto il 2009, con la stessa vis comica dei menecmi di Plauto tanto che Sacconi è stato immediatamente assunto come ospite d'onore e comico di punta a Zelig. Il governo Berlusconi assomiglia sempre di più al circo Togni (c'è il comico, l'equilibrista, il ministro delle calze autoreggenti, il nano, la mignotta, il miles gloriosus), tutti guidati dal più grande direttore di circo degli ultimi 150 anni, il quale, armato di frusta e manganello, tira fuori da ognuno di loro il meglio, assicurando divertimento di livello sublime e comicità assolutamente spontanea.

martedì 13 ottobre 2009

UNIVERSITER CASTELLANZA . ANNO ACCADEMICO 2009 - 2010

Oggi, lunedì 12 Ottobre è iniziato l'anno accademico 2009/2010 con la prima "lezione". Non conosco ancora con precisione il numero degli iscritti perchè molti si stanno iscrivendo in questi giorni ma sono comunque almeno 50 persone. La cosa, lo dico con estrema sincerità, mi fa enorme piacere perchè costituisce dimostrazione della stima della quale vengo onorato, stima che ricambio senza alcuno sforzo a tutte le persone che trovano interessante seguire il mio corso di "Economia, borsa, finanza". L'ho già detto e l'ho già scritto; io nutro profondo rispetto nei confronti di chi, non più giovanissimo, impegna se stesso e il suo tempo per ampliare le proprie conoscenze, per approfondire argomenti e materie che lo interessano, per tenere la mente aperta e ricettiva. Sembra, tra l'altro, che mantenere vivi gli interessi e duttile il cervello sia il miglior modo per invecchiare bene.
Mi ha fatto piacere rivedere ieri vecchie conoscenze che seguono il mio corso dal primo anno e con le quali si è instaurato da tempo un rapporto cordiale, sereno, per me estremamente gratificante (e, penso del tutto immodestamente, anche per loro). Mi ha fatto altrettanto piacere conoscere alcune persone definiamole "new entry" che seguiranno il mio corso da quest'anno.
A tutti il mio più cordiale saluto e l'augurio di trascorrere un anno, l'anno accademico termina a metà maggio, proficuo, sereno, dialettico nel modo e nella misura in cui concepisco le finalità del corso, che è quella di un confronto franco e serio di idee, opinioni e conoscenze

sabato 10 ottobre 2009

L'ETIMOLOGIA DELLE PAROLE

Nel mondo attuale, caratterizzato da un continuo bombardamento di informazioni che si sovrappongono le une alle altre, abbiamo perduto l'abitudine a soffermarci ad analizzare il significato e l'origine delle parole, le sfumature delle varie espressioni, perdendo con ciò una ricchezza di cultura e una capacità di comprensione che le classi colte dei secoli che ci hanno preceduto invece avevano.

Analizziamone oggi una, di queste parole:

MENTECATTO: la parola ha origine dal latino mente càptus, espressione usata dai romani che si riferiva ad una persona, equiparata al furiosus, (pazzo) con una limitata capacità di agire in quanto colpita da infermità mentale . Quest'ultima si manifesta in definitiva come una forma di disadattamento, disadattamento che può assumere varie forme: la scissione ovvero l'interpretazione alterata della realtà per uscire fuori dal mondo (schizofrenia), la fuga come distacco dal mondo, dalle relazioni sociali, dagli affetti (depressione, così diffusa ai nostri giorni), le ossesssioni, la maniacalità. Per restare su quest'ultima, Mania è una fissazione patologica (mania di grandezza, mania di persecuzione, mania di potere ecc.) Nel mondo romano MANIA personificava la follia ed era la divinità della morte, presa in prestito dalla mitologia etrusca. Insieme al marito MANTUS (in etrusco Manth) governava il mondo dei morti e spesso era assimilata alle ERINNI. Come loro, tormentava gli spiriti colpevoli e non dava loro tregua. Addirittura alla divinità MANIA era dedicato un santuario in Arcadia, tra Megalopoli e Messene. Curioso il fatto che le due divinità erano associate alla città di Mantua, l'odierna Mantova
In sintesi il mentecatto è un folle ed è allora opportuno ricostruire laconnotazione che la parola follia ha avuto nel corso dei secoli:
- nel mondo classico la follia era strettamente legata alla sfera sacra ed espressione del divino. Un significato, quindi, positivo.
- nel medioevo la follia veniva vista invece come espressione del demonio e, in quanto tale, andava esorcizzata. Un giudizio, quindi, negativo tanto è vero che il folle veniva spesso eliminato con i metodi sbrigativi del tempo, non raramente con il ricorso al rogo purificatore
- nel rinascimento la follia assume di nuovo una connotazione positiva, basti pensare all'ELOGIO DELLA FOLLIA di Erasmo. Il folle veniva visto sì come un diverso ma che andava rispettato
- nei secoli successi il giudizio è stato altalenante; si è passati da una visione negativa che prevedeva l'uso del carcere come soluzione al problema, ad una visione più comprensiva sotto l'influsso delle idee e dei valori dell'illuminismo e ad un regresso con la visione positivista del folle come macchina rotta. Curioso ricordare che in Inghilterra nel settecento la cura dei folli era affidata ai quaccheri che introdussero l'uso di valori religiosi come metodo di cura e il lavoro come metodo terapeutico. Nel '900 infine, con Freud e Jung, l'approccio con la follia ritorna ad essere di rispetto e comprensione. Nel'ultima parte dello scorso secolo, poi, prevale la concezione della follia come frutto dell'ambiente e delle condizioni economico-sociali della persona in difficoltà e quindi un approccio terapeutico non più costrittivo e restrittivo ma di reinserimento sociale( è lo spirito della Legge Basaglia)
Vedete quante cose emergono partendo dalla parola MENTECATTO?
INTELLIGENTI PAUCA, dicevano i latini. Abbiamo avuto un grande passato; con l'ottimismo della volontà mi auguro che ritorni

giovedì 8 ottobre 2009

IL LODO ALFANO

La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale il lodo Alfano per violazione degli articoli 3 e 138 della nostra Costituzione. Tre delle quattro supreme cariche dello Stato interessate dal provvedimento non hanno fatto alcun commento, confermando che per loro il lodo era indifferente. Il Presidente della camera Fini nei giorni scorsi aveva addirittura rinunciato al lodo in una causa che lo opponeva ad un magistrato. La reazione scomposta del Presidente del Consiglio e le gravissime accuse di parzialità lanciate ai giudici della Consulta e al Presidente della Repubblica confermano due cose:
a) che l'unico ad aver bisogno del lodo era il predetto Presidente del consiglio
b) che la assoluta mancanza di senso dello stato e la assoluta mancanza di equilibrio e stabilità mentale di quest'ultimo costituiscono un serio pericolo per la democrazia nel nostro Paese

domenica 4 ottobre 2009

A CHE PUNTO E' LA CRISI - LO SCUDO FISCALE

Sono stato a lungo indeciso se pubblicare questo intervento. Stavo infatti raccogliendo il materiale per illustrare in maniera chiara, precisa e documentata la portata del provvedimento quando, allibito, ho appreso attraverso un quotidiano on line che lo "scudo" era passato per 20 voti con l'assenza di 22 deputati del PD. Il PD è il mio partito e mi sono vergognato perchè ritengo lo scudo fiscale la più iniqua e immorale misura presa dal governo Berlusconi (ed è tutto dire). La vergogna e lo sconcerto sono aumentati a dismisura quando ho ascoltato le patetiche giustificazioni di D'Alema, Morassut, Fassino (basta andare su you tube e le si può ascoltare e "vedere" in tutte le salse e da tutte le angolazioni).


Poi ho deciso di scriverlo, il post sullo scudo, perchè io non ho niente di cui vergognarmi, altri sì


Comincio con il dire che i 22 assenti non hanno alcuna giustificazione. Vediamo chi sono:


- FURIO COLOMBO: c'era non c'era, non si sa bene. Furio Colombo ha un passato di prestigio ma da ormai parecchio tempo da l'impressione di essere completamente rincoglionito. E' giunta l'ora che si ritiri a vita privata


- LINDA LANZILLOTTA, GIOVANNA MELANDRI, LAPO PISTELLI: erano assenti perchè impegnati in missione a Madrid per partecipare ad un convegno in rappresentanza del partito; partecipazione autorizzata dal gruppo parlamentare. Quando c'è in gioco un voto importante come quello sullo scudo, non ci sono convegni o missioni che tengano. Oltretutto da Madrid Barajas a Roma Fiumicino c'è un'ora di volo. Assenti ingiustificati.


- SERGIO D'ANTONI: assente perchè doveva sottoporsi ad accertamenti urgenti al Sant'Orsola di Bologna. Aveva un infarto, un ictus? non mi risulta. Assente ingiustificato anche perchè risulta invece che fosse a Torino dove ha presenziato ad una conferenza stampa.


- LUCIA CODURELLI: operaia in pensione nata nel 1950 ed eletta in Lombardia. Cosa aveva da fare? la spesa? Assente ingiustificata


- MARGHERITA MASTROMAURO : nata nel 1969, eletta in Puglia. Dove era? Al mare? Avendo 40 anni mi rifiuto di pensare che avesse impedimenti di salute. Assente ingiustificata


- MASIMO POMPILI : nato nel 1955, eletto nel Lazio, professione dirigente di partito. Che cavolo di dirigente è? Dovrebbe ringraziare il cielo se si è ritagliato un professione che gli da vantaggi e privilegi, e non si presenta? Vergogna


- DARIO GINEFRA : avvocato nato nel 1967 ed eletto in Puglia. Dove era? A Gallipoli a mangiare una pizzetta sulla marina? Assente ingiustificato.


- GINO BUCCHINO : essendo stato eletto nella circoscrizione America Settentrionale e Centrale, forse era oltreoceano. Giudizio sospeso.


- ANTONIO LA FORGIA : è stato Presidente della regione Emilia. Ma dove era? Assente ingiustificato



- ANTONIO GAGLIONI: siccome in parlamento nessuno lo ha mai visto, la sua assenza non desta meraviglia. Assente ingiustificato da espellere dal partito


- Tralascio, per non annoiare, le posizioni di Ileana Argentin, Angelo Capodicasa, Dario Ginefra, Fabio Porta, Gero Grassi, Oriano Giovannelli, Fabio Porta, TUTTI ASSENTI INGIUSTIFICATI


Mi concentro su tre persone:


- ENZO CARRA: politico di lungo corso ( è nato nel '43) ex portavoce e portaborse di Arnaldo Forlani, ai tempi di tangentopoli fu condannato ( sentenza passata in giudicato) per false dicharazioni al pubblico ministero. Da sottolineare le motivazioni della sentenza: "il Carra, dicono i giudici di Milano, è un falso testimone che, con il suo comportamento omertoso e la grave condotta antigiuridica ha tentato di assicurare l'impunità a colpevoli di corruzione, falso in bilancio e finanziamento illecito"

Poi il nostro si è riciclato , come tanti esponenti della prima repubblica, fondando, insieme alla Binetti e ad altri, il movimento dei TEODEM. Vada a riciclarsi nel PDL che non considera reati corruzione, falso in bilancio e finanziamento illecito. Assente ingiustificato e da espellere immediatamente dal partito


- PAOLA BINETTI: la leader dei TEODEM. Su ogni argomento e problematica le sue posizioni sono divergenti da quelle del partito. Sarebbe dignitoso per lei che se ne andasse di sua iniziativa. Altrimenti va accompagnata alla porta a calci nel sedere perchè tra lei e il PD non ci azzecca niente, come direbbe Di Pietro


- MARIA ANNA MADIA: ho lasciato per ultima la ineffabile signorina Madia. Per chi non lo ricordasse è quella giovane donna ( è nata nel 1980) che fu inserita come capolista a Roma da Veltroni in nome del nuovo che avanza. Più banalmente la signorina era legata sentimentalmente a Giulio Napolitano, figlio del Presidente della Repubblica Giorgio. Ricordo un dibattito televisivo in cui Teodoro Bontempo, detto "er pecora", fascista coerente da sempre e persona intelligente, le fece fare una figura meschina, irridendola ogni volta che apriva bocca. La signorina è inesperta, diciamo così, non capisce molto ed in più è pure malata ( era assente perchè doveva sottoporsi ad unimportante accertamento medico). Mi auguro per lei che l'accertamento fosse un test di gravidanza; si dedichi ad altro, per favore.


Fatta questa doverosa premessa e non nascoste le manchevolezze, le meschinità e i limiti del PD, parliamo di SCUDO FISCALE che è stato approvato dalla camera in data 1 ottobre con 270 voti a favore e 250 contrari. Sul provvedimento era stata chiesta la fiducia.


COSA E' LO SCUDO FISCALE



E' la misura legislativa che consente a chi detiene illegalmente capitali all'estero di regolarizzare la propria posizione pagando una "imposta" secca del 5%

Chiariamo due punti: 1) detenere illegalmente significa che quei capitali non sono stati dichiarati al fisco ( mancata dichiarazione o infedele dichiarazione) e su di essi non sono state pagate imposte 2) regolarizzare la propria posizione non significa necessariamente essere obbligati a rimpatriare i capitali ma solo a dichiararne l'esistenza. Infatti se i capitali sono detenuti in uno stato UE l'evasore può scegliere tra rimpatriarli nel territorio italiano o semplicemente "regolarizzarli" mantenendoli all'estero. L'obbligo del rimpatrio c'è solo se i capitali sono detenuti extra UE: in tal caso deve essere effettuato il cosiddetto "rimpatrio giuridico"mediante il quale le attività debbono essere affidate ad un intermediario italiano( SIM, SGR, BANCA, FIDUCIARIA residenti)


COSA SI PUO REGOLARIZZARE CON LO SCUDO FISCALE

a) somme di denaro


b) azioni


c) obbligazioni


d) Fondi comuni


e) conti correnti



f) beni mobili come gioielli o quadri


detenuti almeno al 31 dicembre 2008




In pratica tutto


CHI PUO USUFRUIRE DELLO SCUDO



a) persone fisiche


b) società semplici


c) società di capitali


d) società in nome collettivo


e) società in accomandita semplice


f) enti commerciali


g) enti non commerciali residenti e trust



In pratica tutti

TEMPI PER AVVALERSI DELLO SCUDO


15 settembre /15 dicembre 2009



Nota:Tremonti ha necessità di far cassa entro Dicembre




VANTAGGI SUL PIANO PENALE CHE LO "SCUDO" COMPORTA COSI' COME PREVISTO NELLA FORMULAZIONE DEFINITIVA DEL DECRETO


Il decreto approvato con l'emendamento del "peone" Salvo Fleres, comporta l'esclusione della punibilità penale per:

a) reati penali in materia societaria( false comunicazioni sociali, false comunicazioni sociali in danno delle società, dei soci, dei creditori)

b) reati tributari come dichiarazione fraudolenta mediante l'uso di fatture o altri documenti falsi, dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, occultamento o distruzione di documenti contabili

c) reati penali come falso materiale, falso ideologico, falsità in registri, falsità in scritture private, falsità riguardanti documenti informatici ecc.

In pratica si tratta di una amnistia per reati considerati gravi in tutti i paesi civili ma che nel nostro non sono evidentemente considerati tali


Lo scudo può essere utilizzato anche dagli eredi di defunti. Non può essere utilizzato da chi, al momento dell'entrata in vigore del provvedimento, aveva in corso un accertamento


Facciamo un caso concreto:


Un professionista, un industriale, un cantante, uno sportivo portano all'estero, in un paese UE come il Lussemburgo, 1 milione di euro ( operai ed impiegati o pensionati non ce li vedo a potersi permettere di fare altrettanto)
Su tale somma si sarebbe applicata l'aliquota marginale del 43%, cioè una imposta di 430.000 euro alla quale aggiungere l'addizionale comunale IRPEF ( max 0,8% cioè euro 8.000) e l'addizionale regionale (aliquota 1,4% cioè euro 14.000). In totale 452.000 euro

Con lo scudo l'evasore, perchè di tale categoria si tratta, con 50.000 euro non solo definisce i suoi rapporti patrimoniali con il fisco ma si libera di ogni rischio sul piano penale ed è libero di lasciare i soldi là dove erano già. Solo se li avesse portati in Svizzera o in altro paese extra Ue sarebbe obbligato a rimpatriarli. Risultato 402.000 euro rubati alla collettività e sanatoria completa

E UNA INDECENZA. UN INVITO ALL'EVASIONE E UN PRESA IN GIRO DI TUTTI I CONTRIBUENTI ONESTI (QUASI TUTTI COMPRESI NELLA CATEGORIA DI CHI SUBISCE RITENUTA ALLA FONTE DAL SOSTITUTO DI IMPOSTA)


E', a mio avviso, la più iniqua e scandalosa misura presa dal governo in carica che in materia di provvedimenti scandalosi non teme peraltro confronti.





PERCHE E STATO VARATO LO SCUDO


a) perchè questo governo favorisce scientemente il mondo delle imprese e delle professioni e i comportamenti illegali mortificando il lavoro dipendente, i pensionati e, in genere, i comportamenti virtuosi. Va rammentato che questo è il terzo "scudo" varato da Tremonti. Il primo,nel 2001,prevedeva una aliquota del 2,5% e fece emergere 54,6 mld di euro(33,2 di rimpatri e 21,4 di regolarizzazioni). Il secondo, nel 2002, prevedeva una aliquota del 4% e fece emergere 18,5 mld(1o di rientri e 8,5 di regolarizzazioni) Tremonti è recidivo; del resto ha passato la vita ad aiutare i suoi clienti ad evadere il fisco, solo per una curiosa circostanza si trova ora dall'altra parte della barricata.

b) perchè Tremonti ha un disperato bisogno di far cassa viste le condizioni del bilancio dello Stato al limite del collasso ( il debito pubblico è salito a 1.753 miliardi di euro ed il deficit sul PIL a fine anno sarà di gran lunga superiore al 115% mentre Padoa Schioppa lo aveva fatto scendere al 103%). Lo scudo garantisce entrate per almeno 5 miliardi (con queste caratteristiche chi ha evaso e non ne approfitta è un cretino) necessarie per tappare un buco. Un tappo peraltro molto relativo visto che il debito pubblico sale di a ritmi allucinanti (1.598 mld a fine 2007- 1.753 mld a fine luglio 2009).In pratica le entrate da scudo copriranno poco più di un settimana di maggior fabbisogno.


c) perchè questo governo tutela oggettivamente l'illegalità in tutte le sue manifestazioni

Il Presidente del Consiglio ed il ministro Tremonti hanno avuto la faccia tosta di dichiarare che le somme così rientrate( ma abbiamo visto che il rientro è obbligatorio solamente per i capitali detenuti in paesi extra UE) saranno utilizzate per aiutare chi ne ha bisogno ( a Tremonti Robin Hood piace proprio, peccato che lui, Tremonti, tolga ai poveri per dare ai ricchi e non viceversa) e che serviranno per rilanciare l'economia perchè gli industriali, che li hanno portati fuori, i soldi, li faranno rimpatriare per sostenere le loro aziende che il sistema bancario, cinico e baro, ha invece abbandonato. Osservo soltanto, a questo riguardo, che se il mondo delle imprese evadesse meno, i bilanci delle aziende sarebbero più presentabili e le banche avrebbero elementi per erogare il credito con maggiore tranquillità. Ne parlo con ragione di causa perchè ho fatto questo mestiere, quello di erogare credito, per più di trenta anni e ne capisco, ne capisco tanto in materia.



In sintesi: lo SCUDO è una infamia che umilia gli onesti, le persone con redditi e lavori "normali" che fanno correttamente il loro dovere, e, per contro, favorisce furbi, furbetti, dei quartierini e dei quartieroni, delinquenza organizzata e i corrotti in genere

A questo punto due domande:

a) a che punto è la crisi? ma cosa volete che vi risponda

b) ma i 16 milioni di italiani a reddito fisso, i 16 milioni di pensionati, i 2,5 milioni di precari che non sanno se il prossimo mese avranno un reddito, i giovani che non riescono ad inserirsi, cosa aspettano ad aprire gli occhi e come fanno a non accorgersi di come viene governato, si fa per dire, il Paese e a trarne le ovvie conseguenze quando vanno a votare? Al riguardo tra pochi mesi ci sono importantissime elezioni regionali e il governo delle regioni è altrettanto importante del governo nazionale

Quanto al PD, vergogna, vergogna, vergogna anche se io continuo a ritenere che il PD sia l'unico a poter arrestare la deriva antidemocratica in corso che, oltretutto, sta conducendo il Paese verso il baratro economico. Il 25 Ottobre è vicino: dopo non ci saranno più spazi per errori, ambiguità, tentennamenti.Anche perchè gli effetti della crisi sotto il profilo dell'occupazione stanno cominciando a farsi sentire solo adesso, altro che crisi finita e ottimismo idiota, ed un partito popolare come il nostro ha il dovere di fare tutto il possibile per difendere i ceti e le persone in difficoltà. Difendendo questi, tra l'altro, difende l'intero Paese
A che punto è la crisi? Ci siamo dentro fino al collo