venerdì 30 luglio 2010
L'IMPLOSIONE DEL PDL
L'implosione del PDL un primo risultato positivo lo ha già portato. Il DDL sulle intercettazioni(cosiddetta legge bavaglio) è stato rimandato a settembre e probabilmente entrerà in un binario morto. La difesa della democrazia passa innanzitutto attraverso la difesa della libertà di espressione sancita nell'articolo 21della Costituzione. In tanti ci siamo attivati a difesa del principio. Ho apprezzato il discorso di Fini di oggi pomeriggio: secco, conciso, esauriente ed esaustivo. Forse Fini ha fatto tutto per questioni di sopravvivenza politica personale. Da parte mia gli do atto che ha mostrato coraggio, schiena dritta e senso delle Istituzioni
giovedì 29 luglio 2010
L'IMPLOSIONE DEL PDL
In serata si è consumato lo strappo, maturato da tempo, tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini.
Il Presidente del Consiglio, che ha una concezione vagamente medioevale dei suoi poteri, ha di fatto "buttato fuori" Fini e i parlamentari a lui vicini affermando che non può continuare a tollerare il dissenso ( e qui più che di concezione medioevale parlerei di concezione autoritaria che lo assimila ai dittatori di varia natura che hanno attraversato la storia).
Il Presidente del Consiglio pretenderebbe inoltre che Fini si dimettesse da Presidente della Camera. L'interessato gli ha risposto a stretto giro che la carica di Presidente della Camera non rientra tra le disponibilità del Presidente del Consiglio il quale continua ad avere idee vaghe su quello che si può fare o non si può fare in un regime democratico. Vedremo gli sviluppi: leggo che a Montecitorio sarebbero almeo 34 i deputati pronti a lasciare il gruppo del PDL. Anche in senato, sembra, ci sono i numeri perchè possa costituirsi un gruppo del nuovo partito che si va a configurare e che, coerentemente, dovrebbe chiamarsi o richiamarsi Alleanza Nazionale.
Se così fosse il governo cadrebbe perchè i numeri non ci sarebbero più.Berlusconi tenderebbe ad andare ad elezioni anticipate( convinto di vincere ancora) ma credo che il Presidente della Repubblica tenderebbe invece a verificare con la massima cura, come gli impone la costituzione, se in parlamento esiste la possibilità di una maggioranza diversa che sostenga un governo di garanzia o di salute pubblica (sa di rivoluzione francese) la cui guida potrebbe essere affidata al governatore della Banca d'Italia. Al riguardo c'è già il precedente di Ciampi e quello di Dini, che della BI è stato direttore Generale. Io ritengo che questa sia la soluzione alla quale si arriverà e mi auguro che si costituisca un fronte di forze politiche che si renda conto della gravità della situazione , che ci liberi una volta per tutte del "bienaimè"e ricostituisca i normali circuiti democratici.
Per teminare stendo un velo pietoso sull'editoriale del direttore del TG1 Minzolini. I mezzi di comunicazione sono un settore nevralgico delle democrazie e la TV pubblica deve essere un televisione di servizio, non la continuazione con altri mezzi del MINCULPOP
Il Presidente del Consiglio, che ha una concezione vagamente medioevale dei suoi poteri, ha di fatto "buttato fuori" Fini e i parlamentari a lui vicini affermando che non può continuare a tollerare il dissenso ( e qui più che di concezione medioevale parlerei di concezione autoritaria che lo assimila ai dittatori di varia natura che hanno attraversato la storia).
Il Presidente del Consiglio pretenderebbe inoltre che Fini si dimettesse da Presidente della Camera. L'interessato gli ha risposto a stretto giro che la carica di Presidente della Camera non rientra tra le disponibilità del Presidente del Consiglio il quale continua ad avere idee vaghe su quello che si può fare o non si può fare in un regime democratico. Vedremo gli sviluppi: leggo che a Montecitorio sarebbero almeo 34 i deputati pronti a lasciare il gruppo del PDL. Anche in senato, sembra, ci sono i numeri perchè possa costituirsi un gruppo del nuovo partito che si va a configurare e che, coerentemente, dovrebbe chiamarsi o richiamarsi Alleanza Nazionale.
Se così fosse il governo cadrebbe perchè i numeri non ci sarebbero più.Berlusconi tenderebbe ad andare ad elezioni anticipate( convinto di vincere ancora) ma credo che il Presidente della Repubblica tenderebbe invece a verificare con la massima cura, come gli impone la costituzione, se in parlamento esiste la possibilità di una maggioranza diversa che sostenga un governo di garanzia o di salute pubblica (sa di rivoluzione francese) la cui guida potrebbe essere affidata al governatore della Banca d'Italia. Al riguardo c'è già il precedente di Ciampi e quello di Dini, che della BI è stato direttore Generale. Io ritengo che questa sia la soluzione alla quale si arriverà e mi auguro che si costituisca un fronte di forze politiche che si renda conto della gravità della situazione , che ci liberi una volta per tutte del "bienaimè"e ricostituisca i normali circuiti democratici.
Per teminare stendo un velo pietoso sull'editoriale del direttore del TG1 Minzolini. I mezzi di comunicazione sono un settore nevralgico delle democrazie e la TV pubblica deve essere un televisione di servizio, non la continuazione con altri mezzi del MINCULPOP
mercoledì 28 luglio 2010
LA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO FIORENTINO
La Banca di Credito Cooperativo fiorentino, della quale era presidente fino a venerdì scorso Denis Verdini, è stata commissariata con decreto del Ministro dell'Economia Tremonti su proposta della Banca d'Italia, per gravi irregolarità. Osservo che, come spesso avviene, Bankitalia, che per certi versi è una delle Istituzioni più serie del Paese, in materia di vigilanza ha tendenza ad intervenire quando i buoi sono scappati. Anche stavolta, visto che la banca era stata ispezionata mesi fa, sarebbe stato opportuno chiedere il commissariamento "prima" e non dopo che lo scandalo Verdini è scoppiato
E vediamola questa BCC che ha appena festeggiato i cento anni di storia.
La banca ha sette Filiali con 73 dipendenti(è una banchetta); nella Filiale di Campi Bisenzio c'è addirittura un bar, gratuito, a disposizione di soci e clienti. Se ne parla a più riprese di questo bar nel sito della banca e nella relazione di bilancio. Evidentemente si deve trattare di qualcosa di eccezionale. La banca,inoltre, ha una agenziadi viaggi, la CREDIT TOUR che ha prodotto ricavi per 1.654.000 euro (all'unità) ed un utiledi 15.453 euro
Il bilancio 2009 consta di 249 pagine(nemmeno la Deutsche Bank).La relazione, firmata dal Presidente, inizia con un lunghissimo pistolotto sull'economia mondiale e su quella locale degno dell'Ufficio Studi della BCE
I soci erano 1.022 a fine 2009 per un capitalesociale di 833,500 euro (una banchetta)
Vediamo i dati di bilancio:
a) raccolta netta 459.816(in migliaia) con un incremento del 10,25% sul 2008
b) raccolta indiretta 59.044 con una diminuzione del15,52%(cifre ridicole)
c) gestioni patrimoniali 16.895 ( cifra ridicola anche questa)
d) impieghi netti 405.893 con un incremento del 13,20 sul 2008 (osservo che il rapporto raccolta/impieghi è sbilanciato. Troppi impieghi rispetto alle consistenze della raccolta. Ma quello che è più grave è che ben 239.437 sono impieghi per un valore unitario superiore al milione di euro, (alla faccia del frazionamento del rischio e della presenza sul territorio
in favore delle piccole imprese). Domanda: ma in Bankitalia c'è qualcuno che li guarda i bilanci delle banche soggette a vigilanza e qualcuno guarda le Centrali dei Rischi mensilmente elaborate dalla stessa Bankitalia? Gli amministratori, furbacchiotti, a pagina 32 lo ammettono che c'è una eccessiva concentrazione di grandi rischi.(13 posizioni)
Allora bisognerebbe approfondire a chi vanno riferite queste 13 posizioni(basta andare alla nota integrativa parte E tabella B 5 dove peraltro non c è il dettaglio: solamente una cifra sintetica: grandi rischi 13 posizioni per complessivi 124.877(al migliaio)
Sotto il profilo economico l'esercizio chiude con un utile di 241.767 euro (all'unità) con un fortissimo calo rispetto al 2008 che aveva fatto registrare un utile di 4.066.000. Il ROE si è posizionato sullo 0,43% del patrimonio. contro il 7,84 del 2008 , patrimonio che si sostanzia in 55.875euro (in migliaia) In calo sia il margine di interesse che il margine di intermediazione.
Il dettaglio del conto economico lo si può trovare a pag. 68 della relazione
In sintesi Verdini ha utilizzato una piccola banca di paese con una attività e redditività in contrazione per fare, mi scuso per la volgarità, i cazzi suoi e dei suoi amici da ricercare nelle 13 posizioni sopracitate
Come andrà a finire? La Federazione delle banche di credito cooperativo ha emanato un comunicato il 27 luglio in cui si esprime fiducia nel fatto che la banca possa tranquillamente fare fronte ai propri impegni . Io dico invece che i soldi dati alla banda dei 13 non rientreranno più, la banca verrà rilevata da qualche Istituto più grosso che Bankitalia individuerà e tutto proseguirà come prima.
Del resto basta ricordare le vicende della Cassa di Risparmi di Prato, della Cassa di Risparmio della Puglia,di quella della Calabria, della Banca Mediterranea, della Popolare di Intra, della Popolare di Lodi, del Banco di Napoli, della Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele in Sicilia,del vecchio Banco Ambrosiano e, last but nonleast, di Banca CREDITEURONORD, la banca di Bossi, Calderoli & C.
Siamo il Paese delle banche bananiere ed è tutto uno "stress"( per chi capisce la battuta)
E vediamola questa BCC che ha appena festeggiato i cento anni di storia.
La banca ha sette Filiali con 73 dipendenti(è una banchetta); nella Filiale di Campi Bisenzio c'è addirittura un bar, gratuito, a disposizione di soci e clienti. Se ne parla a più riprese di questo bar nel sito della banca e nella relazione di bilancio. Evidentemente si deve trattare di qualcosa di eccezionale. La banca,inoltre, ha una agenziadi viaggi, la CREDIT TOUR che ha prodotto ricavi per 1.654.000 euro (all'unità) ed un utiledi 15.453 euro
Il bilancio 2009 consta di 249 pagine(nemmeno la Deutsche Bank).La relazione, firmata dal Presidente, inizia con un lunghissimo pistolotto sull'economia mondiale e su quella locale degno dell'Ufficio Studi della BCE
I soci erano 1.022 a fine 2009 per un capitalesociale di 833,500 euro (una banchetta)
Vediamo i dati di bilancio:
a) raccolta netta 459.816(in migliaia) con un incremento del 10,25% sul 2008
b) raccolta indiretta 59.044 con una diminuzione del15,52%(cifre ridicole)
c) gestioni patrimoniali 16.895 ( cifra ridicola anche questa)
d) impieghi netti 405.893 con un incremento del 13,20 sul 2008 (osservo che il rapporto raccolta/impieghi è sbilanciato. Troppi impieghi rispetto alle consistenze della raccolta. Ma quello che è più grave è che ben 239.437 sono impieghi per un valore unitario superiore al milione di euro, (alla faccia del frazionamento del rischio e della presenza sul territorio
in favore delle piccole imprese). Domanda: ma in Bankitalia c'è qualcuno che li guarda i bilanci delle banche soggette a vigilanza e qualcuno guarda le Centrali dei Rischi mensilmente elaborate dalla stessa Bankitalia? Gli amministratori, furbacchiotti, a pagina 32 lo ammettono che c'è una eccessiva concentrazione di grandi rischi.(13 posizioni)
Allora bisognerebbe approfondire a chi vanno riferite queste 13 posizioni(basta andare alla nota integrativa parte E tabella B 5 dove peraltro non c è il dettaglio: solamente una cifra sintetica: grandi rischi 13 posizioni per complessivi 124.877(al migliaio)
Sotto il profilo economico l'esercizio chiude con un utile di 241.767 euro (all'unità) con un fortissimo calo rispetto al 2008 che aveva fatto registrare un utile di 4.066.000. Il ROE si è posizionato sullo 0,43% del patrimonio. contro il 7,84 del 2008 , patrimonio che si sostanzia in 55.875euro (in migliaia) In calo sia il margine di interesse che il margine di intermediazione.
Il dettaglio del conto economico lo si può trovare a pag. 68 della relazione
In sintesi Verdini ha utilizzato una piccola banca di paese con una attività e redditività in contrazione per fare, mi scuso per la volgarità, i cazzi suoi e dei suoi amici da ricercare nelle 13 posizioni sopracitate
Come andrà a finire? La Federazione delle banche di credito cooperativo ha emanato un comunicato il 27 luglio in cui si esprime fiducia nel fatto che la banca possa tranquillamente fare fronte ai propri impegni . Io dico invece che i soldi dati alla banda dei 13 non rientreranno più, la banca verrà rilevata da qualche Istituto più grosso che Bankitalia individuerà e tutto proseguirà come prima.
Del resto basta ricordare le vicende della Cassa di Risparmi di Prato, della Cassa di Risparmio della Puglia,di quella della Calabria, della Banca Mediterranea, della Popolare di Intra, della Popolare di Lodi, del Banco di Napoli, della Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele in Sicilia,del vecchio Banco Ambrosiano e, last but nonleast, di Banca CREDITEURONORD, la banca di Bossi, Calderoli & C.
Siamo il Paese delle banche bananiere ed è tutto uno "stress"( per chi capisce la battuta)
martedì 27 luglio 2010
IL TEMPO A BUSTO ARSIZIO
In vista dell'entrata in vigore della nuova normativa che metterà un bavaglio anche ai blog e che ci porrà sullo stesso piano della repubblica popolare cinese allontanandoci definitivamente dal novero dei paesi democratici, comincio a prendere confidenza con gli argomenti che tratterò a partire dai prossimi giorni.
Oggi parlerò del tempo a Busto Arsizio.La giornata odierna si connota come una classica giornata estiva: temperatura elevata ma per fortuna senza afa, cielo sereno, vento moderato nel pomeriggio. Analoghe previsioni possono essere fatte per i prossimi giorni. Informazioni più dettagliate possono essere assunte sui siti specializzati. Mi auguro che l'argomento sia stato di interesse per coloro che hanno la bontà di seguire il mio blog
Oggi parlerò del tempo a Busto Arsizio.La giornata odierna si connota come una classica giornata estiva: temperatura elevata ma per fortuna senza afa, cielo sereno, vento moderato nel pomeriggio. Analoghe previsioni possono essere fatte per i prossimi giorni. Informazioni più dettagliate possono essere assunte sui siti specializzati. Mi auguro che l'argomento sia stato di interesse per coloro che hanno la bontà di seguire il mio blog
venerdì 16 luglio 2010
LO CHIAMAVANO CESARE
E così risulta che,tra di loro, lo chiamavano Cesare. Benedetta gente, a parte la banalità dell'accostamento, non vi è venuto in mente che tutti i leaders politici romani del 1 secolo A.C. e tutti gli imperatori romani del 1 secolo D.C. hanno avuto destini infausti?
GAIO MARIO (157 - 86 A.C.) : Generale di grande valore, homo novus, sette volte console, si scontrò con il partito conservatore di Silla. Morì a 71 anni, logorato da una vita di guerre, di scontri, di lotte tra fazioni.(Qualche nesso c'è ma chi si ricorda di Mario?)
LUCIO CORNELIO SILLA (138 - 78 A.C.) avversario strenuo di Mario, riusci a farsi nominare dittatore nell 82, divenne padrone assoluto di Roma instaurando un regime di terrore, mettendo fuori legge tutti i suoi nemici politici e facendo uccidere circa 2.600 cavalieri dei quali fece confiscare i beni. Lo stesso Giulio Cesare dovette fuggire precipitosamente per evitare di fare una brutta fine e rientrò a Roma solo dopo la morte di Silla. Si dice che amasse circondarsi di attori, ballerini, prostitute.( qualche nesso c'è ma chi ricorda di Silla?).Morì di cancro nel 78
GNEO POMPEO MAGNO (106 - 48 A.C.) nato da famiglia ricca ma di recente nobiltà fu grande generale, confisse Spartaco e domò la rivolta degli schiavi, combattè vittoriosamente i pirati che infestavano il mare nostrum, spazzò via Mitridate, infine si scontrò con Giullio Cesare,si rifugiò in Egitto dove i consiglieri del giovane re Tolomeo decisero che per ingraziarsi Cesare sarebbe stato opportuno " farlo fuori". Lo attirarono in un tranello, lo fecero pugnalare e decapitare. Aveva 58 anni.
GAIO GIULIO CESARE(100 - 44 A.C.) di lui sappiamo tutto ed i nessi sono evidenti (bassa statura, ambizione infinita, cinismo assoluto, velocità di pensiero e di azione, tendenza all'autoritarismo evidente). Hanno proprio "azzeccato", come direbbe Di Pietro, quelli della P 3 ad accostare il nostro Premier a Cesare. Ma si son dimenticati le idi di Marzo e le 27 pugnalate. Chi sarà Bruto? Non certo Fini, che non è mai stato figlio suo. Bisogna cercarlo tra i più intimi, quelli di più antica data.. Non certo Bondi, in perenne adorazione
MARCO TULLIO CICERONE (106 - 43 A.C.) personaggio ultraconosciuto. Morì raggiunto dai sicari di Antonio a Formia . Anche lui una fine cruenta.
MARCO ANTONIO (83 - 30 A.C.) Anche lui notissimo. Perse nella lotta di potere con Ottaviano: morì suicida nel 30 in Egitto; non aveva più via di scampo di fronte a Ottaviano
OTTAVIANO 0 AUGUSTO (63 A.C.- 14 DC.) Avrebbero potuto chiamare il Premier AUGUSTO, più solenne ed anche più prestigioso di Cesare, ma caratterialmente nonc'è assonanza, freddo e razionale Augusto, impulsivo e passionale il nostro
TIBERIO(42 A.C.- 37 D.C.) Il primo vero imperatore romano. Personaggio ambiguo, aveva la sua villa Certosa a Capri, si circondava di pueres e non di zoccolette e zoccole, un pò disturbato mentalmente. Notevoli i nessi maTiberio era un introverso , il nostro no.
CALIGOLA (12 - 41 D.C.) Nessi evidentissimi. Si narra che volesse nominare senatori a vita Apicella ed il cuoco Michele, fu assassinato da alcune sue guardie a 29 anni. Troppo giovane
CLAUDIO (10 A.C. - 54 D.C.) Silvio lo avrebbe classificato come uno "sfigato: era claudicante, aveva una moglie, Messalina, un pò zoccola, morì dopo aver mangiato un piatto di funghi nel 54. Probabilmente avvelenato ad iniziativa di Agrippina che voleva vedere il figlio Nerone Imperatore
NERONE (37 - 68 D.C.) nessi evidentissimi, inutile entrare in dettagli. Si suicidò nel '68. Non aveva più scampo.
MI FERMO QUI, MA A MIO AVVISO I SUOI SODALI AVREBBERO POTUTO E DOVUTO CHIAMARLO COME L'HO SEMPRE CHIAMATO IO( CFR. MIEI PRECEDENTI POST): LE BIENAIME' come Carlo VI di Francia (1368 - 1422 ) che da giovane fu così chiamato per il suo carattere amabile ma poi, andando avanti negli anni e nel regno fu chiamato LE FOU.
Che strano Paese il nostro, un mix tra una repubblica delle banane ed uno staterello africano in mano ad un militare, colonnello o generale che sia
Io speriamo che me la cavo ma mi sembra che il Paese, saccheggiato così, non possa resistere a lungo. Seguiremo gli ulteriori sviluppi.
GAIO MARIO (157 - 86 A.C.) : Generale di grande valore, homo novus, sette volte console, si scontrò con il partito conservatore di Silla. Morì a 71 anni, logorato da una vita di guerre, di scontri, di lotte tra fazioni.(Qualche nesso c'è ma chi si ricorda di Mario?)
LUCIO CORNELIO SILLA (138 - 78 A.C.) avversario strenuo di Mario, riusci a farsi nominare dittatore nell 82, divenne padrone assoluto di Roma instaurando un regime di terrore, mettendo fuori legge tutti i suoi nemici politici e facendo uccidere circa 2.600 cavalieri dei quali fece confiscare i beni. Lo stesso Giulio Cesare dovette fuggire precipitosamente per evitare di fare una brutta fine e rientrò a Roma solo dopo la morte di Silla. Si dice che amasse circondarsi di attori, ballerini, prostitute.( qualche nesso c'è ma chi ricorda di Silla?).Morì di cancro nel 78
GNEO POMPEO MAGNO (106 - 48 A.C.) nato da famiglia ricca ma di recente nobiltà fu grande generale, confisse Spartaco e domò la rivolta degli schiavi, combattè vittoriosamente i pirati che infestavano il mare nostrum, spazzò via Mitridate, infine si scontrò con Giullio Cesare,si rifugiò in Egitto dove i consiglieri del giovane re Tolomeo decisero che per ingraziarsi Cesare sarebbe stato opportuno " farlo fuori". Lo attirarono in un tranello, lo fecero pugnalare e decapitare. Aveva 58 anni.
GAIO GIULIO CESARE(100 - 44 A.C.) di lui sappiamo tutto ed i nessi sono evidenti (bassa statura, ambizione infinita, cinismo assoluto, velocità di pensiero e di azione, tendenza all'autoritarismo evidente). Hanno proprio "azzeccato", come direbbe Di Pietro, quelli della P 3 ad accostare il nostro Premier a Cesare. Ma si son dimenticati le idi di Marzo e le 27 pugnalate. Chi sarà Bruto? Non certo Fini, che non è mai stato figlio suo. Bisogna cercarlo tra i più intimi, quelli di più antica data.. Non certo Bondi, in perenne adorazione
MARCO TULLIO CICERONE (106 - 43 A.C.) personaggio ultraconosciuto. Morì raggiunto dai sicari di Antonio a Formia . Anche lui una fine cruenta.
MARCO ANTONIO (83 - 30 A.C.) Anche lui notissimo. Perse nella lotta di potere con Ottaviano: morì suicida nel 30 in Egitto; non aveva più via di scampo di fronte a Ottaviano
OTTAVIANO 0 AUGUSTO (63 A.C.- 14 DC.) Avrebbero potuto chiamare il Premier AUGUSTO, più solenne ed anche più prestigioso di Cesare, ma caratterialmente nonc'è assonanza, freddo e razionale Augusto, impulsivo e passionale il nostro
TIBERIO(42 A.C.- 37 D.C.) Il primo vero imperatore romano. Personaggio ambiguo, aveva la sua villa Certosa a Capri, si circondava di pueres e non di zoccolette e zoccole, un pò disturbato mentalmente. Notevoli i nessi maTiberio era un introverso , il nostro no.
CALIGOLA (12 - 41 D.C.) Nessi evidentissimi. Si narra che volesse nominare senatori a vita Apicella ed il cuoco Michele, fu assassinato da alcune sue guardie a 29 anni. Troppo giovane
CLAUDIO (10 A.C. - 54 D.C.) Silvio lo avrebbe classificato come uno "sfigato: era claudicante, aveva una moglie, Messalina, un pò zoccola, morì dopo aver mangiato un piatto di funghi nel 54. Probabilmente avvelenato ad iniziativa di Agrippina che voleva vedere il figlio Nerone Imperatore
NERONE (37 - 68 D.C.) nessi evidentissimi, inutile entrare in dettagli. Si suicidò nel '68. Non aveva più scampo.
MI FERMO QUI, MA A MIO AVVISO I SUOI SODALI AVREBBERO POTUTO E DOVUTO CHIAMARLO COME L'HO SEMPRE CHIAMATO IO( CFR. MIEI PRECEDENTI POST): LE BIENAIME' come Carlo VI di Francia (1368 - 1422 ) che da giovane fu così chiamato per il suo carattere amabile ma poi, andando avanti negli anni e nel regno fu chiamato LE FOU.
Che strano Paese il nostro, un mix tra una repubblica delle banane ed uno staterello africano in mano ad un militare, colonnello o generale che sia
Io speriamo che me la cavo ma mi sembra che il Paese, saccheggiato così, non possa resistere a lungo. Seguiremo gli ulteriori sviluppi.
mercoledì 14 luglio 2010
14 LUGLIO 1789 - 14 LUGLIO 2010
Oggi è l'anniversario della presa della Bastiglia; con essa nasce veramente il mondo moderno preparato dal quel formidabile fermento di idee che abbiamo chiamato ILLUMINISMO
LIBERTE', FRATERNITE', EGALITE' sono i principi sui quali si fondano le moderne democrazie e non dimentichiamo che risale agli anni della rivoluzione francese la DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO (1789) , poi ripresa e ribadita solennemente il 10 Dicembre 1948 dall'Assemblea Generale dell'ONU.
Io ho voluto a suo tempo chiamare non a caso il mio blog...........BLOG DI UN CITTADINO...........in quanto ritengo che l'essere e sentirsi cittadini sia la caratteristica essenziale che deve connotare l'appartenenza di ciascuno di noi alla vita civile del suo tempo. E non tollero che ci sia qualcuno, da dovunque venga, che voglia conculcare questo mio essenziale fondamentale e non negoziabile diritto. Per questo mi oppongo con tutte le mie forze a chi vuole ridurmi al rango di suddito, ho nausea al leggere giornalmente le malefatte della classe dirigente al potere, le collusioni con la criminalità organizzata, le ruberie, le concussioni, le corruzioni, l'assoluta mancanza di senso morale, il saccheggio della cosa pubblica e provo repulsione verso gli atteggiamenti delle alte gerarchie cattoliche che qui da noi hanno vasta e consolidata influenza e che si muovono con un cinismo non tollerabile in alcuno, meno che mai in chi si dichiara rappresentante di Critsto.
E non disdegno di riconoscermi in un clima giacobino, come qualcuno ha voluto chiamare la legittima resistenza e ribellione della parte più avveduta del Paese al tentativo in atto di dar vita ad un regime autoritario(l'ONU stesso ha avvertito il pericolo ed ha lanciato il monito di cui tutti abbiamo avuto notizia nelle ultime ore.)
E stasera ascolterò la Marsigliese: Allons enfant de la Patrie, le jour de gloire est arrivé, contre nous de la tyrannie l'etendard sanglant est levé della quale apprezzo soprattutto il refrain
LIBERTE', FRATERNITE', EGALITE' sono i principi sui quali si fondano le moderne democrazie e non dimentichiamo che risale agli anni della rivoluzione francese la DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO (1789) , poi ripresa e ribadita solennemente il 10 Dicembre 1948 dall'Assemblea Generale dell'ONU.
Io ho voluto a suo tempo chiamare non a caso il mio blog...........BLOG DI UN CITTADINO...........in quanto ritengo che l'essere e sentirsi cittadini sia la caratteristica essenziale che deve connotare l'appartenenza di ciascuno di noi alla vita civile del suo tempo. E non tollero che ci sia qualcuno, da dovunque venga, che voglia conculcare questo mio essenziale fondamentale e non negoziabile diritto. Per questo mi oppongo con tutte le mie forze a chi vuole ridurmi al rango di suddito, ho nausea al leggere giornalmente le malefatte della classe dirigente al potere, le collusioni con la criminalità organizzata, le ruberie, le concussioni, le corruzioni, l'assoluta mancanza di senso morale, il saccheggio della cosa pubblica e provo repulsione verso gli atteggiamenti delle alte gerarchie cattoliche che qui da noi hanno vasta e consolidata influenza e che si muovono con un cinismo non tollerabile in alcuno, meno che mai in chi si dichiara rappresentante di Critsto.
E non disdegno di riconoscermi in un clima giacobino, come qualcuno ha voluto chiamare la legittima resistenza e ribellione della parte più avveduta del Paese al tentativo in atto di dar vita ad un regime autoritario(l'ONU stesso ha avvertito il pericolo ed ha lanciato il monito di cui tutti abbiamo avuto notizia nelle ultime ore.)
E stasera ascolterò la Marsigliese: Allons enfant de la Patrie, le jour de gloire est arrivé, contre nous de la tyrannie l'etendard sanglant est levé della quale apprezzo soprattutto il refrain
martedì 13 luglio 2010
IL DEBITO PUBBLICO - SUPPLEMENTO AL BOLLETTINO STATISTICO BANKITALIAUSCITO IN DATA ODIERNA
Nei miei precedenti ultimi post dedicati all'argomento (cfr post del 2 marzo, del 12 marzo e del 21 Giugno) invitavo ad essere prudenti nelle valutazioni circa l'evoluzione del debito pubblico che , a mio avviso, continuava a correre a ritmi folli e non sostenibili. I dati aggiornati a fine maggio, usciti oggi sul bollettino statistico della Bankitalia, credo mi diano ragione. Il debito ha raggiunto il nuovo record assoluto di 1.827.104 milioni di euro con un aumento di 14,3 mld in un solo mese. Dall'inizio dell'anno il debito è cresciuto, in soli 5 mesi, di oltre 66 mld (cioè 128.000 miliardi delle vecchie lire) e io continuo a dire che idati sono quantificati per difetto perchè l'amministrazione centrale sta rallentando i pagamenti ed i trasferimenti agli enti locali, non si sa se Tremonti abbia fatto dei derivati con rischi non quantificati, e la manovra di 25 mld in discussione sembra una goccia in un mare.
Il debito è così ripartito:
a) 151.269 milioni di monete e depositi, di cui 28.132 di raccolta postale
b) 147.369 di titoli a breve termine, in pratica BOT
c) 1.389.633 di titoli a medio e lungo termine (BTP E CCT) di cui 161.269 di CCT
d) 133.454 di prestiti di Istituzioni Finanziarie (esempio BEI) E 5.378 di altre passività
L'unico dato positivo la scarsa consistenza dei debiti in valuta( 3.201 mln) ed il fatto che la maggior parte del debito è a medio/lungo (1.525.144 su 1.827.104)
Se si considera che il PIL 2009 è stato di 1.520 mld e che nel 2010 sta salendo di poco, possiamo fare una semplice riflessione: il debito pubblico è oltre il 120% del PIL; se poi si considera che ben 790.842 miliardi sono in possesso di soggetti non residenti (ultimo dato disponibile), soggetti che in ogni momento possono "uscire" e fare altre scelte di investimento, ritengo che sia una situazione da far tremare i polsi, altrochè situazione sotto controllo
Sottolineo infine che dal giugno 2008, insediamento dell'attuale governo, il debito è cresciuto da 1.651 a 1.827 mld, cioè 176 mld (340.000 miliardi delle vecchie lire).
Non è vero che Berlusconi e Tremonti lo hanno ereditato, il debito, l'hanno fatto e per cifre impressionanti.
Dove sono andati a finire tutti questi soldi? Basta leggere i quotidiani tutti i giorni e lo si capisce. Come finirà, sinceramente non lo so
Il debito è così ripartito:
a) 151.269 milioni di monete e depositi, di cui 28.132 di raccolta postale
b) 147.369 di titoli a breve termine, in pratica BOT
c) 1.389.633 di titoli a medio e lungo termine (BTP E CCT) di cui 161.269 di CCT
d) 133.454 di prestiti di Istituzioni Finanziarie (esempio BEI) E 5.378 di altre passività
L'unico dato positivo la scarsa consistenza dei debiti in valuta( 3.201 mln) ed il fatto che la maggior parte del debito è a medio/lungo (1.525.144 su 1.827.104)
Se si considera che il PIL 2009 è stato di 1.520 mld e che nel 2010 sta salendo di poco, possiamo fare una semplice riflessione: il debito pubblico è oltre il 120% del PIL; se poi si considera che ben 790.842 miliardi sono in possesso di soggetti non residenti (ultimo dato disponibile), soggetti che in ogni momento possono "uscire" e fare altre scelte di investimento, ritengo che sia una situazione da far tremare i polsi, altrochè situazione sotto controllo
Sottolineo infine che dal giugno 2008, insediamento dell'attuale governo, il debito è cresciuto da 1.651 a 1.827 mld, cioè 176 mld (340.000 miliardi delle vecchie lire).
Non è vero che Berlusconi e Tremonti lo hanno ereditato, il debito, l'hanno fatto e per cifre impressionanti.
Dove sono andati a finire tutti questi soldi? Basta leggere i quotidiani tutti i giorni e lo si capisce. Come finirà, sinceramente non lo so
sabato 10 luglio 2010
LA TERRAZZA
Giocvedì sera si è svolta a Roma una cena che ha visto la partecipazione di personaggi ai vertici di questa nostra repubblica, seconda, terza o quarta, non si sa bene.
Oggetto della serata il tentativo di convincere Casini a rientrare nella maggioranza che è a rischio per la ormai imminente ed inevitabile uscita dei finiani.
LOCATION: la terrazza dello splendido appartamento romano di Bruno Vespa su Trinità dei Monti. Ne ha fatta di strada il giovane e brillante studente aquilano che da ragazzo frequentava tutte le sacrestie di tutti i vescovadi abruzzesi per farsi notare e apprezzare. Sbarcato a Roma, passo dopo passo ha perseguito i suoi obbiettivi con determinazione assoluta e con una idea sempre chiara in testa: puoi essere bravo quanto ti pare ma se non lo sanno e non se ne accorgono quelli che contano non serve a niente. Vespa è ontologicamente filogovernativo, qualunque sia il governo, perchè il principio sopracitato ne ha informato tutta la vita e tutti i comportamenti. Lo chiamano la terza camera della Repubblica. No, Vespa è di più: la camera è uno spazio, unluogo, Vespa, invece, è elemento attivo, tesse, briga, coinvolge, esclude, un personagio potenteormai
PARTECIPANTI
SILVIO BERLUSCONI(Presidente del Consiglio). Lo conosciamo tutti. A me sembra bollito e patetico nel non accorgersi che il suo tempo è agli sgoccioli. Mena fendenti, ricatta, compra, lotta, non si arrende ma è come il tonno nella tonnara: il suo destino è segnato
GIANNI LETTA: In un precedente post l'ho definito il Richelieu della Garbatella. E' bravo,non c'è dubbio, e gli è toccato un compito ingrato e faticoso: di fare la badante ad un datore di lavoro un pò fuori di testa e malato(lo dice la moglie Veronica, mica io). Tutto il mio apprezzamento a Gianni Letta; se non ci fosse stato lui, Berlusconi non avrebbe saputo
come fare
TARCISIO BERTONE( Segretario di Stato della Santa Sede).
Ho sempre giudicato Bertone una delle persone meno intelligenti in circolazione. E' lì perchè per vent'anni ha fatto il portaborse dell'attuale Papa il quale, essendo una persona timida e diffidente, si è appoggiato a coloro che conosceva meglio, in primis Bertone. Il quale fa una gaffe dietro l'altra, non misura le parole, deve rettificaare in continuazione quello che afferma, ma ha una idea chiara in testa: Berlusconi va sostenuto con ogni mezzo perchè solo Berlusconi può concedere alla Chiesa quello che ha concesso, cioè praticamente tutto. E per la Chiesa pecunia non olet: ne è conferma, buon ultimo, il cardinal Sepe
PIERFERDINANDO CASINI:
Il leader UDC ha tre qualità fondamentali:
a) fa politica da quando aveva i pantaloni corti ed ha imparato alla scuola della vecchia DC. Inarrivabile nell'arte della navigazione
b) ha idee chiare. Sa che il cavaliere è bollito e non ci pensa minimamente a fargli da sponda. Adesso, poi. Solo il Premier e Bertone potevano crederci
c) ha alle spalle un suocero che è l'uomo più ricco d'Italia. Non appare ma c'è
Inoltre Casini ha l'età giusra, le esperienze giuste, l'appeal giusto per il dopo Berlusconi
MARIO DRAGHI: ma che ci faceva il governatore della Banca d'Italia a quella cena?
Come possibile sostituto di Tremonti al ministero dell'economia? Ma chi glielo fa fare?
Come possibile capo di un governo tecnico se cade il governo in carica?
Come contrappeso a Tremonti i rapporti con il quale sono difficili da sempre?
Quallunque ipotesi sia quella vera, non mi è piaciuta la sua presenza
CESARE GERONZI.(Presidente delle Generali)
La presenza in apparenza meno giustificata. E invece no.
Cesare Geronzi è a mio avviso attualmente l'uomo più potente d'Italia
Per un motivo molto semplice: negli ultimi trenta anni ha dato soldi a tutti, ecumenicamente, e tutti gli devono qualcosa.Berlusconi, che fu salvato da Banca Roma agli inizi degli anni 90, l'ex PCI, in particolare D'Alema, per lo stesso motivo gli ex PSI, la Lega, il mondo del calcio, la Chiesa ecc.ecc.ecc. Inoltre ha gli armadi pieni di documenti interessanti. Ed ha una dote unica: la capacità di fiutare il vento, capire ed interpretare gli accadimenti futuri, una intelligenza di livello superiore. E' una specie di burattinaio che li tiene tutti in pugno e con il quale ciascuno di loro deve fare i conti
La serata è finita male per il Premier. Casini non ci è cascato, malgrado Bertone. Inoltre Tremonti ormai è in contrapposizione continua, Fini ed i suoi ormai se ne sono andati, la legge "bavaglio" incontra, giustamente, opposizioni fortissime, le Regioni rimettono le deleghe, adesso si mettono pure a scioperare i diplomatici. Rimangono, è vero, la Zanicchi, la Brambilla, la Gelmini e la Carfagna. Mi pare un pò poco.
Oggetto della serata il tentativo di convincere Casini a rientrare nella maggioranza che è a rischio per la ormai imminente ed inevitabile uscita dei finiani.
LOCATION: la terrazza dello splendido appartamento romano di Bruno Vespa su Trinità dei Monti. Ne ha fatta di strada il giovane e brillante studente aquilano che da ragazzo frequentava tutte le sacrestie di tutti i vescovadi abruzzesi per farsi notare e apprezzare. Sbarcato a Roma, passo dopo passo ha perseguito i suoi obbiettivi con determinazione assoluta e con una idea sempre chiara in testa: puoi essere bravo quanto ti pare ma se non lo sanno e non se ne accorgono quelli che contano non serve a niente. Vespa è ontologicamente filogovernativo, qualunque sia il governo, perchè il principio sopracitato ne ha informato tutta la vita e tutti i comportamenti. Lo chiamano la terza camera della Repubblica. No, Vespa è di più: la camera è uno spazio, unluogo, Vespa, invece, è elemento attivo, tesse, briga, coinvolge, esclude, un personagio potenteormai
PARTECIPANTI
SILVIO BERLUSCONI(Presidente del Consiglio). Lo conosciamo tutti. A me sembra bollito e patetico nel non accorgersi che il suo tempo è agli sgoccioli. Mena fendenti, ricatta, compra, lotta, non si arrende ma è come il tonno nella tonnara: il suo destino è segnato
GIANNI LETTA: In un precedente post l'ho definito il Richelieu della Garbatella. E' bravo,non c'è dubbio, e gli è toccato un compito ingrato e faticoso: di fare la badante ad un datore di lavoro un pò fuori di testa e malato(lo dice la moglie Veronica, mica io). Tutto il mio apprezzamento a Gianni Letta; se non ci fosse stato lui, Berlusconi non avrebbe saputo
come fare
TARCISIO BERTONE( Segretario di Stato della Santa Sede).
Ho sempre giudicato Bertone una delle persone meno intelligenti in circolazione. E' lì perchè per vent'anni ha fatto il portaborse dell'attuale Papa il quale, essendo una persona timida e diffidente, si è appoggiato a coloro che conosceva meglio, in primis Bertone. Il quale fa una gaffe dietro l'altra, non misura le parole, deve rettificaare in continuazione quello che afferma, ma ha una idea chiara in testa: Berlusconi va sostenuto con ogni mezzo perchè solo Berlusconi può concedere alla Chiesa quello che ha concesso, cioè praticamente tutto. E per la Chiesa pecunia non olet: ne è conferma, buon ultimo, il cardinal Sepe
PIERFERDINANDO CASINI:
Il leader UDC ha tre qualità fondamentali:
a) fa politica da quando aveva i pantaloni corti ed ha imparato alla scuola della vecchia DC. Inarrivabile nell'arte della navigazione
b) ha idee chiare. Sa che il cavaliere è bollito e non ci pensa minimamente a fargli da sponda. Adesso, poi. Solo il Premier e Bertone potevano crederci
c) ha alle spalle un suocero che è l'uomo più ricco d'Italia. Non appare ma c'è
Inoltre Casini ha l'età giusra, le esperienze giuste, l'appeal giusto per il dopo Berlusconi
MARIO DRAGHI: ma che ci faceva il governatore della Banca d'Italia a quella cena?
Come possibile sostituto di Tremonti al ministero dell'economia? Ma chi glielo fa fare?
Come possibile capo di un governo tecnico se cade il governo in carica?
Come contrappeso a Tremonti i rapporti con il quale sono difficili da sempre?
Quallunque ipotesi sia quella vera, non mi è piaciuta la sua presenza
CESARE GERONZI.(Presidente delle Generali)
La presenza in apparenza meno giustificata. E invece no.
Cesare Geronzi è a mio avviso attualmente l'uomo più potente d'Italia
Per un motivo molto semplice: negli ultimi trenta anni ha dato soldi a tutti, ecumenicamente, e tutti gli devono qualcosa.Berlusconi, che fu salvato da Banca Roma agli inizi degli anni 90, l'ex PCI, in particolare D'Alema, per lo stesso motivo gli ex PSI, la Lega, il mondo del calcio, la Chiesa ecc.ecc.ecc. Inoltre ha gli armadi pieni di documenti interessanti. Ed ha una dote unica: la capacità di fiutare il vento, capire ed interpretare gli accadimenti futuri, una intelligenza di livello superiore. E' una specie di burattinaio che li tiene tutti in pugno e con il quale ciascuno di loro deve fare i conti
La serata è finita male per il Premier. Casini non ci è cascato, malgrado Bertone. Inoltre Tremonti ormai è in contrapposizione continua, Fini ed i suoi ormai se ne sono andati, la legge "bavaglio" incontra, giustamente, opposizioni fortissime, le Regioni rimettono le deleghe, adesso si mettono pure a scioperare i diplomatici. Rimangono, è vero, la Zanicchi, la Brambilla, la Gelmini e la Carfagna. Mi pare un pò poco.
giovedì 8 luglio 2010
LA SIGNORA IVA ZANICCHI ED IL GOVERNO DEL PAESE
La signora Zanicchi è stata in passato cantante di successo, ed era cantante di notevole qualità anche se non ha mai toccato più di tanto le mie corde, poi è stata conduttrice televisiva simpatica ed accattivante, finalmente, giunta ad una età diciamo matura, ha scoperto la "politica"e senza capire niente di diritto, economia, problemi amministrativi, ha cominciato a coprire ruoli formalmente importanti e se non altro ben remunerati (attualmente è parlamentare europea) concessigli dal signore per aver convinto qualche centinaia di migliaia di casalinghe e casalinghi teledipendenti che il signore era proprio l'unto del Signore.
Ed ha cominciato a dire una idiozia dietro l'altra, a perdere una occasione dietro l'altra per tacere, a rendersi ridicola di fronte a qualsiasi persona di buon senso e di normale sentire. Tra l'altro con un linguaggio sempre più scurrile; vedasi l'invettiva odierna contro Fini.
Io mi chiedo semplicemente: ma dove può andare un Paese governato (sic) da personaggi siffatti? Ma come si può tollerare tuttociò? Ma che Paese siamo diventati?
Ed ha cominciato a dire una idiozia dietro l'altra, a perdere una occasione dietro l'altra per tacere, a rendersi ridicola di fronte a qualsiasi persona di buon senso e di normale sentire. Tra l'altro con un linguaggio sempre più scurrile; vedasi l'invettiva odierna contro Fini.
Io mi chiedo semplicemente: ma dove può andare un Paese governato (sic) da personaggi siffatti? Ma come si può tollerare tuttociò? Ma che Paese siamo diventati?
lunedì 5 luglio 2010
LE DIMISSIONI DI ALDO BRANCHER
Con la nomina a ministro, non si sa di che cosa, di Aldo Brancher, con il suo ricorso immediato al "legittimo impedimento," con le odierne dimissioni, il berlusconismo ha raggiunto il suo apice e creato i presupposti per un rapido, e speriamo non drammatico per il Paese, disfacimento.
Silvio Berlusconi ha creduto ad un certo punto di potersi permettere tutto e di tutto, irridendo le Istituzioni, gli altri organi dello Stato, i suoi alleati, il popolo italiano, il buon senso.
Per fortuna si sono messi in moto meccanismi, persone, movimenti e partiti che hanno capito, finalmente, il pericolo per la democrazia che la visione berlusconiana comportava e ritengo che entro breve lo scenario politico cambierà radicalmente e si creeranno le condizioni per un governo di "salute pubblica"che salvi il Paese. Patetiche, al riguardo, le argomentazioni di Sandro Bondi a difesa del cavaliere nel suo intervento odierno su "Repubblica".
Ritengo anche che un contributo non indifferente alla "resistenza" al regime, l'abbiano data i moderni strumenti di comunicazione come i blog e i social forum, in primis Facebook, che sono stati i veicoli più efficaci di circolazione delle idee. Un grazie grande come più non si può va inoltre detto a quei giornalisti che non hanno piegato la testa e la schiena e, pagando di persona, hanno tenuta aperta la strada del pluralismo informativo e salvato la democrazia. Il cavaliereè solo, ha detto Bondi, perchè è in sintonia con il Paese reale ma è troppo diverso dagli apparati burocratico/partitici che schermano il suo rapporto diretto con "il popolo".
Berlusconi è solo, secondo me, perchè ha voluto distruggere tutte le garanzie democratiche faticosamente conquistate in decenni, ha perseguito un modello di società individulista e non solidale(tranne le varie cricche e gruppi di potere che hanno trovato in lui pieno appoggio che so no state sempre coese e solidali nel saccheggiare le risorse dello Stato) , ha mentito in continuazione al Paese nascondendo la gravità della situazione economica e dei conti pubblici
Una nuova stagione è alle porte. Ci sarà da rimboccarsi le maniche come dopo una guerra perduta
Silvio Berlusconi ha creduto ad un certo punto di potersi permettere tutto e di tutto, irridendo le Istituzioni, gli altri organi dello Stato, i suoi alleati, il popolo italiano, il buon senso.
Per fortuna si sono messi in moto meccanismi, persone, movimenti e partiti che hanno capito, finalmente, il pericolo per la democrazia che la visione berlusconiana comportava e ritengo che entro breve lo scenario politico cambierà radicalmente e si creeranno le condizioni per un governo di "salute pubblica"che salvi il Paese. Patetiche, al riguardo, le argomentazioni di Sandro Bondi a difesa del cavaliere nel suo intervento odierno su "Repubblica".
Ritengo anche che un contributo non indifferente alla "resistenza" al regime, l'abbiano data i moderni strumenti di comunicazione come i blog e i social forum, in primis Facebook, che sono stati i veicoli più efficaci di circolazione delle idee. Un grazie grande come più non si può va inoltre detto a quei giornalisti che non hanno piegato la testa e la schiena e, pagando di persona, hanno tenuta aperta la strada del pluralismo informativo e salvato la democrazia. Il cavaliereè solo, ha detto Bondi, perchè è in sintonia con il Paese reale ma è troppo diverso dagli apparati burocratico/partitici che schermano il suo rapporto diretto con "il popolo".
Berlusconi è solo, secondo me, perchè ha voluto distruggere tutte le garanzie democratiche faticosamente conquistate in decenni, ha perseguito un modello di società individulista e non solidale(tranne le varie cricche e gruppi di potere che hanno trovato in lui pieno appoggio che so no state sempre coese e solidali nel saccheggiare le risorse dello Stato) , ha mentito in continuazione al Paese nascondendo la gravità della situazione economica e dei conti pubblici
Una nuova stagione è alle porte. Ci sarà da rimboccarsi le maniche come dopo una guerra perduta
sabato 3 luglio 2010
venerdì 2 luglio 2010
MARCO BELLOCCHIO - VINCERE
L'altra sera ho visto su Sky il film VINCERE, girato da Bellocchio nel 2009, che narra la storia tragica di Ida Dalser, prima moglie di Benito Mussolini, che da lui ebbe un figlio, Benito Albino. Entrambi morirono in un ospedale psichiatrico, la madre nel 1937, il figlio nel 1942, dove Benito Mussolini li aveva fatti internare perchè ingombranti e non utili alle sue ambizioni.
Il film si avvale di una splendida interpretazione di Giovanna Mezzogiorno nella parte della protagonista, la narrazione si caratterizza per la presenza di spezzoni di filmati d'epoca che mostrano Mussolini e i suoi gerarchi nella fase di consolidamento del potere, la regia, come al solito, è sicura, scarna, incisiva e il discorso narrativo procede chiaro, spedito, comprensibile, coerente.
E' un film la cui visione consiglio a tutti, per riflettere e trovare magari interessanti analogie con l'attuale situazione del nostro Paese. Il sentirsi "'uomini" della Provvidenza, le collusioni con le alte gerarchie ecclesiastiche, le personalità schizofreniche dei protagonisti ( De Benedetti in una recente intervista ha definito Silvio Berlusconi fuori di testa (espressione eufemistica), il consenso acritico di larghe fasce di popolazione, la rovina finale del Paese. Non ho dubbi infatti sul fatto che la "gestione" SB porterà l'Italia in tempi brevi alla completa rovina economica e sociale dalla quale dovremo riprenderci come dopo una guerra perduta.
Riflettiamoci , "resistiamo" facendo sentire forte il dissenso e, soprattutto, liberiamocene per sempre, democraticamente (niente Giulino di Mezzegra per intenderci) ma per sempre. Possibile che sia così difficile?
Il film si avvale di una splendida interpretazione di Giovanna Mezzogiorno nella parte della protagonista, la narrazione si caratterizza per la presenza di spezzoni di filmati d'epoca che mostrano Mussolini e i suoi gerarchi nella fase di consolidamento del potere, la regia, come al solito, è sicura, scarna, incisiva e il discorso narrativo procede chiaro, spedito, comprensibile, coerente.
E' un film la cui visione consiglio a tutti, per riflettere e trovare magari interessanti analogie con l'attuale situazione del nostro Paese. Il sentirsi "'uomini" della Provvidenza, le collusioni con le alte gerarchie ecclesiastiche, le personalità schizofreniche dei protagonisti ( De Benedetti in una recente intervista ha definito Silvio Berlusconi fuori di testa (espressione eufemistica), il consenso acritico di larghe fasce di popolazione, la rovina finale del Paese. Non ho dubbi infatti sul fatto che la "gestione" SB porterà l'Italia in tempi brevi alla completa rovina economica e sociale dalla quale dovremo riprenderci come dopo una guerra perduta.
Riflettiamoci , "resistiamo" facendo sentire forte il dissenso e, soprattutto, liberiamocene per sempre, democraticamente (niente Giulino di Mezzegra per intenderci) ma per sempre. Possibile che sia così difficile?
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