Nel suo ultimo saggio : LA VITA AUTENTICA , appena uscito per le edizioni Cortina Raffaello, Vito Mancuso sostiene delle tesi molto vicine a quelle da me portate avanti nei miei ultimi post sulla questione morale e sul mio non essere credente, post che hanno aperto un acceso dibattito al quale ha fornito autorevole contributo il da me molto stimato amico Patrizio Lattanzio.
In sintesi Mancuso si chiede:
a) Dio è necessario o no per una "vita autentica", cioè per una vita oggettivamente orientata al Bene? La sua risposta, come la mia, è no, non è necessario
b) proseguendo nel suo ragionamento Mancuso sostiene però che non sia possibile una vita autentica senza credere nel bene e nella giustizia, una qual sorta di fede nel bene e nella giustizia quali dimensioni più alte del vivere. Anche su questo punto mi trova d'accordo. Anch'io sostengo il primato dell'etica ma che colloco in una dimensione puramente "terrena"
c) andando avanti M. conclude invece che lui rimane nel solco della teologia cattolica in quanto riconosce che il primato dell'etica è riconducibile alla profondità dell'essere, facendo un parallelismo con i principi enunciati da Kant nella Critica della Ragion pura e con l''Imperativo categorico, e attestazione di una dimensione più profonda dell'essere la quale risulta così fascinante e normativa per la coscienza retta perchè ne costituisce l'origine da cui viene ed il fine verso cui tende, ovvero quel principium universitatis che Tommaso d'Aquino dice di essere il nome filosofico di Dio. Qui, secondo me,Mancuso
si arrampica sui vetri ed affermare come fa che legare Dio alla oggettività del bene e della giustizia non solo non ne esclude la presenza ma riproduce la prospettiva di Gesù, è francamente una forzatura . Capisco pertanto le critiche avanzate da Civiltà Cattolica( articolo a firma Giovanni Cucci sul quaderno 3831) alle sue tesi
Da tutto quanto precede io mi limito a ricavare un semplice motivo di riflessione: visto lo stato miserevole dell'etica nel nostro Paese,ne urge un recupero forte e immediato sia da parte cattolica che da parte laica, ad evitare che il Paese venga sommerso da un'ondata di fango maleodorante che tutto avvolge, tutto copre e tutto corrode
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento