Negli ultimi giorni ho partecipato a due eventi del partito democratico in Provincia di Varese:
venerdì sera all' assemblea degli iscritti del circolo di Busto, mentre sabato mattina sono andato a Varese dove Renzi ha fatto tappa del suo tour.
Debbo dire che Renzi non mi convince pienamente e non mi entusiasma. Lo trovo, sebbene abbia solo 37 anni, già uomo della nomenclatura e mi pare che anche lui , quando era a capo della Provincia di Firenze, non sia stato esente da una gestione dei fondi pubblici disinvolta . E' un buon oratore, pronto a catturare la platea, ma non gli vedo lo spessore che sarebbe necessario in un "Premier" di questo inizio millennio, chiamato a guidare un Paese con mille problemi e con tanti nodi non risolti.
Sta chiaramente facendo una campagna che ha continui riferimenti a quella di Obama, ma non mi sembra dia rilievo ad un chiaro programma di governo. Anche lui punta a catturare la gente, non a proporle una strada per il futuro.
Sta chiaramente facendo una campagna che ha continui riferimenti a quella di Obama, ma non mi sembra dia rilievo ad un chiaro programma di governo. Anche lui punta a catturare la gente, non a proporle una strada per il futuro.
Un merito però Renzi ce l'ha e grande. Quello di portare aria fresca e energie nuove nel partito e nel Paese, entrambi ingessati e incapaci di scrollarsi di dosso schemi vecchi e vecchi modi di pensare. Renzi porta scompiglio come porta scompiglio Grillo. E allora una domanda ce la dobbiamo porre tutti: se è vero come è vero che Grillo raccoglie consensi e se è vero che anche Renzi ne raccoglie, perché? Perché gli Italiani, è la mia risposta, non ne possono più della politica "politicata", dei partiti come sono oggi strutturati, dei "porcellum vari" che sono stati costretti a digerire e, sopratutto, non ne possono più di ruberie, truffe, peculati, mala gestione dei fondi pubblici, saccheggio dell'erario (rammento a proposito che "erario"in latino dall'epoca augustea era il tesoro dello Stato amministrato dal Senato). Saccheggio senza pudore effettuato da una casta trasversale; anche se continuo a dire che grande è la differenza tra i partiti eredi di una grossa tradizione popolare. e l'attuale PDL che raccoglie, a mio avviso, il peggio dell'eredità della prima Repubblica. La conseguenza di ciò è che gli Italiani "si buttano" - tanto per rubare una espressione a Totò - dove par loro che ci sia del nuovo che faccia volare gli stracci di un Paese debole, invecchiato, ammalato di mancanza di etica e di una guida di governo sicura, autorevole e soprattuuto "onesta".
Io a Grillo il Paese non glielo do in mano, ed anche Renzi non mi sembra ancora pronto. E allora "Cosa proponi ?"- mi dirà qualcuno - . Rispondo: quello che ho già scritto in un post del 30 Agosto di quest'anno intitolato "Tecnici o politici?". Dopo le elezioni politiche del 2013 , alle quali spero si giunga con una nuova legge elettorale( ma temo fortemente che ci arriveremo con il porcellum ) un governo politico con ministri espressi dalle forze che avranno ottenuto il consenso popolare (io vedo ancora una situazione di nè vincitori nè vinti e quindi le condizioni per una "grosse koalition") ma guidato ancora da un Monti 2 e anche ter e anche quater fino a che il mondo della politica non si sia rigenerato e riportato ad essere quello che deve essere: "governo della polis e per la polis".
Il quale Monti, superata l'emergenza, dovrà fare una politica di più equa redistribuzione delle risorse (una politica socialdemocratica, come continuo a chiamarla io) e indicare la strada per una "reindustrializzazione" dell' Italia, che non deve essere necessariamente solo manufatturiera. Perchè si fa presto a dire "crescita", sviluppo" "misure per la crescita" se non c'è base sulla quale poggiare.
Monti al governo e Prodi al Quirinale, ne sono sempre più convinto.
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